A volte l’estate sa essere decisamente noiosa e l’unico modo per passare la giornata sembra essere Netflix. Che si spendano ore e ore davanti al pc o alla TV è un fatto, sia che ci si voglia preparare ad una nuova stagione con un bel rewatch o si voglia scoprire qualcosa di nuovo, ma cercare la serie perfetta per ore può risultare frustrante. Ecco perché è giustissimo buttarsi di pancia nella ricerca della nostra nuova serie/ossessione, ma è bene farlo con criterio.
Abbiamo dato una scorsa ai titoli più importanti del momento, non necessariamente i nostri preferiti, ma quelli che saranno sicuramente sulla bocca di tutti quest’estate, e ne abbiamo scelti 13 (un numero a caso, insomma) che dovrebbero essere visti assolutamente. Si tratta solo di sfiorare la superficie di quel vasto oceano che è l’offerta televisiva, soprattutto negli ultimi anni, ma questo è quello che tutti stanno guardando:
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13
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Altrimenti detto: lo show del momento. Non potete esservi persi una discussione su 13 a meno che non viviate in una grotta e avere un’opinione su questa serie è praticamente obbligatorio. Tratta dal romanzo di Jay Asher, la storia ripercorre le 13 cassette lasciate da Hannah Baker, una ragazza delle superiori che decide di suicidarsi.
Con Selena Gomez come Produttore esecutivo e la recentemente scoperta Katherine Langford nel ruolo di Hannah, lo show ha fatto discutere e ha sollevato opinioni contrastanti. L’aria vintage data dalle cassette e la costante presenza di Hannah in ogni episodio sembrano voler romanticizzare l’idea di suicidio e vendetta, nonostante la trama sia indubbiamente votata a far pensare il pubblico che tutto ciò che dice ha un peso e potrebbe danneggiare le altre persone.
Semplicemente, guardatela e riflettete: che vi piaccia oppure no, questo show allargherà i vostri orizzonti anche solo un pochino. Non è facile da vedere, ma ne vale la pena.
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Dear White People
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Dear White People è la perfetta combinazione di sarcasmo, piacevolezza e impegno sociale. La storia segue la vita e le battaglie di Sam, una giovane attivista per i diritti della comunità di colore, e dei suoi amici alla Winchester University, luogo dove la maggior parte delle persone sono… Beh, bianche. Nonostante il tono leggero e divertente, oltre ad una narrativa incalzante, Dear White People si confronta con molti temi importanti, come il trattamento ingiusto della comunità POC da parte delle istituzioni e l’auto-ghettizzazione.
Se suona troppo “Tumblr” e non avete voglia di accendere Netflix solo per sentire le battaglie dell’ennesima Social Justice Warrior, ripensateci. In effetti, Dear White People mostra lo stesso evento attraverso gli occhi di diversi personaggi, più o meno coinvolti socialmente, offrendo non solo una visuale sulle battaglie sociali ma anche sull’amore, sulla giovinezza e sulla voglia di ribellarsi.
La grandezza di questo show sta nel costantemente domandarsi “sono davvero io la vittima?” e nel non perseguire la ricerca di un’unica, grande, unanime verità.
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Sense8
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Davvero, come ha fatto Netflix a cancellarlo? Un’intera popolazione di fan sta ancora cercando di farsene una ragione e quale miglior modo di celebrarlo se non con un rewatch?
La storia segue otto individui in parti diverse nel mondo, che non si conoscono ma sono accomunati da un misterioso legame mentale ed emotivo. E’ questo che li rende “sensates”: la connessione tra le loro menti che viene aperta attraverso la morte di una donna a loro sconosciuta. Lo show esplora i temi della diversità e cultura in tutto il mondo, insieme a quelli del poliamore e tematiche Lgbt+, riuscendo a gestire un coro di voci estremamente diverse fra loro.
Datele una possibilità se amate buone trame sci-fi farcite di messaggi socialmente importanti e personaggi ben caratterizzati. Vi innamorerete della forza di Kala, dei problemi di Wolfgang e delle difficoltà -100% umane- che affronta Lito nell’accettare sé stesso.
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Iron Fist
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In tempi relativamente recenti i supereroi sono diventati una parte importante di cinema e televisione e la Marvel, messa in difficoltà dalla concorrenza show come Gotham, non ha alcuna intenzione di perdere terreno. Nell’attesa di The Defenders (suona molto simile a The Avengers? Sì, anche a noi), Iron Fist introduce l’ultimo membro del gruppo: Danny Rand. Danny ha trascorso la sua giovinezza in un tempio buddista, diventando un esperto di Kung-fu, ma una volta tornato a New York si troverà ad affrontare le insidie della città, di una compagnia di famiglia che deve dimostrare di meritare più del fratello e della responsabilità di avere il potere dell’Iron Fist.
Dopo così tanti anni di film sui supereroi, Iron Fist non arriva certo inaspettato e tuttavia, come sempre, ABC e Marvel riescono a dare un tocco unico e diverso ad ogni serie. Danny è molto diverso dai suoi colleghi, imprigionato tra i frutti di un’educazione isolata e le difficoltà di un mondo che non conosce, ed ha una sensibilità particolare.
Se volete prepararvi all’arrivo di The Defenders e avete amato Jessica Jones, questa è una serie sui cui dovreste assolutamente investire i vostri pomeriggi.
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1993
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Leo Notte è ufficialmente tornato. Dunque, cosa ricordiamo di 1992, la serie fenomeno di Sky di due anni fa? 1993 continua a ripercorrere uno degli scandali più clamorosi della storia italiana recente e lo rende, in una parola, ben diverso dalla noia che tutti immaginavamo. Chi non si è sentito intrappolato nella fitta rete d’intrighi politici e nel folle mondo della Milano bene di vent’anni fa, così diversa quella che conosciamo oggi? E’ vero che solitamente l’Italia non investe granché in buoni prodotti televisivi, ma 1992 si rivela leggermente diverso dal prodotto nostrano medio, piazzandosi decisamente sopra la concorrenza.
Con uno scriptwriting competitivo, un’ottima regia e un buon grado di suspense, 1993 prende le redini lasciate da 1992 e promette grandi cose. Seguite pure il giovane poliziotto Pietro attraverso un mondo di corruzione, denaro, politica, belle donne e ville grandiose ma ricordate una cosa: è tutto vero.
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Riverdale
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E’ bello, gentile, erede di un impero. Ed è morto. Chi ha ucciso Jason Blossom? Questo è il semplice, seppur potente motore di Riverdale, la nuova serie firmata Netflix che mixa un po’ Gossip Girl e Twin Peaks. Lo show prende ispirazione dalla serie del 1940 (e tutt’ora in commercio) Archie Comics, nonostante prenda una direzione ben più cupa rispetto ai fumetti. Riverdale narra delle difficoltà e dei segreti di una città messa in crisi dall’omicidio di uno dei suoi migliori studenti, mentre un gruppo di studenti tenta di risolvere il caso e passare indenne l’anno scolastico.
Potete non amare Betty, la perfetta ragazza della porta accanto, e Veronica, la nuova arrivata da New York, che con i suoi modi ci riporta alla mente Blair Waldorf? E riuscirà la sorella gemella di Jason ad affrontare i lati oscuri della propria vita?
Se volete un buon crime con una colonna sonora meravigliosa, tante citazioni nerd e quel po’ di Gossip Girl che non guasta mai, Riverdale è semplicemente perfetta.
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Better Call Saul
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In Aprile è stata messa in onda la premiere della terza stagione di Better Call Saul, lo spin-off interamente dedicato all’avvocato più famoso di Netflix. Dopo il successo di Vince Gillian con Breaking Bad, era naturale che si sarebbe pensato ad un prequel -dal momento che la fine della serie principale era perfetta così- e quale miglior personaggio da sviluppare se non il carismatico Saul Goodman?
Lo show è ambientato nell’Albuquerque del 2002, svariati anni prima che un giovane avvocato di nome Jimmy McGill si invischiasse con il traffico di metanfetamina di un certo professore. Insieme a Saul rivediamo Mike, un ex poliziotto che alcuni di voi ricorderanno certamente da Breaking Bad, e la talentuosa Kimberly.
Nonostante Vince Gillian si sia già dimostrato vincente, la serie ha toni molto diversi da Breaking Bad, grazie anche al temperamento del protagonista, quindi non aspettatevi una copia delle reazioni e dei temi trattati con Walter White. Sono promessi azione, trafficanti di droga e riprese mozzafiato, ma non aspettatevi un breaking bad 2.0: rimarreste delusi.
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Il Trono di Spade
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La nostra guardia è (finalmente) terminata e Game of Thrones sarà presto di ritorno sulle nostre TV. Questo è un altro caso di serie Tv su cui non si può essere all’oscuro e, beh, con tutto il clamore mediatico è davvero difficile non saper nulla di G.R. Martin e della sua serie di libri. Ora, se avete vissuto in completo isolamento per gli scorsi sei anni, ecco cosa vi siete persi: in una terra chiamata Westeros, molto simile ad un’Europa medievale, forze politiche e varie casate si contrastano per ottenere il dominio e il potere. Con il passare delle stagioni, i fan di Game of thrones si sono scontrati con plot twist devastanti, un re di ghiaccio a capo di un’armata di zombie e civiltà schiaviste nel deserto.
Solitamente, la serie dell’HBO dovrebbe essere messa in onda ad Aprile ma per questa settima stagione le cose sembrano essere andate per le lunghe, costringendoci a portare pazienza fino al luglio 2017. Naturalmente, sarà utile utilizzare i trenta giorni che ci separano da luglio per un binge- watching e rinfrescarci la memoria.
L’inverno sta arrivando!
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Chiamatemi Anna
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Ricordate la ragazzina con capelli orancione-carota, due treccie ai lati del viso e la più fervida immaginazione che un bambino possa desiderare? Questa è Anne -con la E, fate attenzione. E’ lei la nuova protagonista della serie originale Netflix, nonostante il personaggio sia già conosciuto: ricordiamo Anne dal cartone animato “Anna dai Capelli Rossi” degli anni ’80 e il romanzo del 1908 “Anne of Green Gables”, il libro per bambini di Lucy Montgomery che diede inizio a tutto.
La storia inizia nei primi del 1900 nella lussureggiante Prince New Island, Canada, e ci guida attraverso le avventure della sfortunata Anne Shirley: quando l’undicenne Anne viene portata a casa di Matthew and Marilla Cutberth sembra destinata ad affrontare l’ennesimo abbandono, poichè l’anziana coppia di fratelli desiderava un ragazzo che li aiutasse nei campi e non una ragazzina abituata a fantasticare. Ad ogni modo, Anne riuscirà a farsi strada nel cuore dei Cutberth e, non senza sforzo, dell’intera città. Lasciate che Anne vi mostri la magia di tutti i giorni in sette episodi piacevolissimi.
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Orange Is the New black
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La gang di cattive (beh, non così cattive) ragazze di Netflix è tornata per una quinta stagione a partire dal Nove di giugno. Siamo pronti a riunirci a Piper all’interno del Litchfield Penitentiary, un carcere a minima sicurezza nello stato di New York, per dare uno sguardo in un modo pericoloso ed interamente femminile. Alcuni di voi ricorderanno come Piper Chapman fu arrestata per traffico di droga e come, una difficoltà dopo l’altra, abbia iniziato a conoscere le proprie compagne, ciascuna colpevole (fino a prova contraria) di qualche atto illegale. Tuttavia, nonostante le passate difficoltà e le cattive azioni, non possiamo non affezionarci alle storie dell’intrigante Sophia Burset, alla pericolosa Gina Murphy e a Stella, interpretata da Ruby Rose.
In termini di messaggio, questa serie dimostra come i personaggi femminili non siano solo fiori delicati, ma come possano commettere errori ed avere ragioni per farlo. Una delle parti migliori di questa serie è certamente la ricchezza di dettagli nel background di ciascuna delle protagoniste, scoraggiando il rischio che diventino macchiette e cliché.
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The Originals
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Se avete pianto per la fine di The Vampire Diaries, non temete: Klaus Michaelson e la sua famiglia di vampiri originali sono tutt’oggi molto sani in termini di share e non sembra che la serie sia destinata a chiudere nel prossimo futuro. Di fatto, Julie Plec ha dichiarato di avere grandi cose in mente per lo spin-off e sembra intenzionata a concentrarvi tutti i suoi sforzi. Grazie alla fine della serie madre (l’ultimo episodio di The Vampire Diaries è andato in onda il 10 Marzo di quest’anno) non è poi escluso che facce conosciute facciano capolino a New Orleans.
Ma perché dovreste spendere il vostro tempo libero con licantropi, streghe e vampiri? Beh, ci sono un sacco di ragioni. La storia è ottima, molto più incalzante delle ultime stagioni di The Vampire Diaries, e meno coinvolta sul piano romantico, in quanto si sofferma sulla famiglia degli Originali e non su un triangolo amoroso. Ciò significa una nota più dark negli script, molto più horror e i soliti, vecchi vampiri. Nonostante l’aura da chick lit, forse retaggio del fenomeno Twilight, The Originals è di fatto un ottimo prodotto, con una storia accattivante e validi plot twist.
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Black Mirror
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Cosa succederebbe se utilizzassimo troppo la tecnologia? In quali e quanti modi Smartphone, internet e la società possono risultare in una combinazione fatale per la nostra mente, una volta portati all’estremo? Black Mirror è un’esplosiva distopia fatta di tante storie differenti, tutte incentrate sui possibili risultati di un uso esasperato della tecnologia. Nonostante drammatizzi molto ciò che potrebbe (o non potrebbe) succedere in un futuro non così lontano, questo show è importante per come sollevi la questione del punto di non ritorno che l’umanità potrebbe raggiungere e anche solo di quanto un like, i social e la rete abbiano influenzato la nostra quotidianità.
La serie di Netflix è cupa, geniale e disturbante al tempo stesso. Una delle caratteristiche più peculiari della serie è senza dubbio la scelta del canale di diffusione: Channel 4 e Netflix ci mostrano i terribili risvolti di Internet in un futuro che è dietro l’angolo e, per farlo, scelgono proprio internet. Nonostante dia i brividi, l’idea è geniale. La prossima stagione uscirà ad ottobre e non vediamo l’ora di scoprire cosa avrà in serbo per noi.
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Outlander
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Ultimo ma non ultimo, Outlander. Avete mai sognato di perdervi in un mondo diverso dal vostro? Se sì, questa serie è perfetta. Lo show di Starz, ispirato alla collana di romanzi di Diana Gabaldon, è pronto a tornare con una terza stagione e potreste davvero volervi mettere in pari con la storia, perch merita. La protagonista della vicenda è Claire, ex infermiera della Seconda Guerra Mondiale, che si ritrova catapultata nell’Inverness del Diciottesimo secolo durante un viaggio con il marito.
La situazione e le molte stranezze della donna non sono facili da giustificare in un paese chiuso come la Scozia, per lo più in un’epoca dove tutto si risolveva con una buona, vecchia condanna per stregoneria, ma fortunatamente per Claire il giovane Jamie Fraser è più che contento di aiutarla. Dalle Highland al cuore di Parigi, la coppia dovrà affrontare il disastro storico e politico che minaccia di abbattersi su di loro, mentre Claire è afflitta dai sensi di colpa per il marito lasciato nel suo presente e per i sentimenti che la legano a Jamie.
La serie di Starz, che ha ricevuto una risposta favorevole dalla critica, è sicuramente un modo piacevole per passare i caldi, noiosi pomeriggi estivi.