Londra; Notting Hill.
Non succede spesso, ma è stata una bella giornata di sole e, chi vive Londra come fa Darren, sa perfettamente quanto possa essere bella Notting Hill all’inizio della primavera, con un sole timido e boccioli rosa tutt’intorno.
La giornata si prospettava piacevole, ma sapevamo che la compagnia non sarebbe stata da meno. Darren Hau è una persona appassionata ed unica nel suo genere. Una di quelle che incontri e con cui ti senti subito a tuo agio – nel momento stesso in cui lo conosci, hai già voglia di scherzare.
Ascoltarlo parlare dei suoi progetti futuri, della sua prossima linea Hau 2 !!, e sulla sua vita e anche sentirlo parlare di Coco e Chloe (i suoi due adorabili Bulldog francesi), è stato per noi interessante e stimolante.
Darren è groomer ed hairstylist, e la sua lista di clienti è impressionante: ha lavorato durante le settimane della moda per nomi come Vivienne Westwood e per programmi TV come Project Catwalk e X-Factor UK. Celebrità come Naomi Campbell, la cantante Selena Gomez, l’attrice di “Gossip Girl” e rock star Taylor Momsen, Sophie Turner e Kim Cattrall di “Sex and The City” amano il suo stile, sia sul Red Carpet che nel mondo degli editoriali.
È anche il Grooming Editor di “7th Man“, la rivista che ha fondato con suo fratello. È un qualcosa che “lo tiene impegnato”, insieme al suo lavoro di groomer e hairstylist, ma “7th Man” è anche una pubblicazione di rilievo: una rivista biennale che si concentra sulla moda, su raffinati progetti editoriali e sulla settimana della moda maschile. Inutile dire che ci siamo subito innamorati della grafica pulita, degli editoriali sorprendenti, edgy, creativi e dell’attenzione amorevole, quasi religiosa, messa in ogni dettaglio. Chiamatela una delle tante sorprese di conoscere Darren, uno dei suoi molti “obiettivi” (di cui non è mai a corto) o un progetto meraviglioso, una cosa rimane vera: ne rimarrete incantati.
Perchè, conoscendo Darren, non si possono che amare i suoi modi, così come il talento e la passione che mette in quello che fa, qualunque cosa essa sia.
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Com’è cominciato tutto?
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Avevo circa 22 anni, quando ho davvero cominciato.
Ricordo che durante un viaggio a Parigi ero ossessionato dai saloon parigini, non so perché. Rimanevo spesso a fissare queste vetrate e continuavo a pensare “Oh mio Dio, è bellissimo”: non so se fosse l’atmosfera particolare o cos’altro.
Poi sono tornato a Londra, dove ho iniziato il college in Stage Management e Performance Arts. Era un corso di due anni – è stato molto interessante, anche perchè volevo lavorare di più dietro le quinte e mi interessava la gestione del backstage. Finito il corso, però, non avevo proprio intenzione di fare qualcosa che sapessi già fare, quindi mi sono chiesto: cosa voglio veramente fare?
Così ho capito che quello che volevo veramente fare era lavorare con l’arte, perché viaggi moltissimo, incontri molte persone diverse, fai parte dell’industria della moda che è in continua evoluzione. Così avevo 22 anni e all’epoca ero un po’ un moderno apprendista, quindi vai lì e lavori per 50 Sterline a settimana, per qualcosa di sciocco come spazzare i pavimenti, fare gli shampoo. Normalmente, per passare questa fase ci vogliono 5 anni: invece mi ci è voluto un anno e mezzo per qualificarmi e poi sono stato coinvolto nella squadra di stylist che si occupavano delle fashion week e così sono entrato in contatto con il mondo dell’alta moda.
Sono andato all’Accademia per imparare e ho pensato “Ok, questa è la cosa adatta a me.” Adoro il fatto che puoi trovare ispirazione nella realtà, puoi creare stili, puoi andare alle settimane della moda e puoi viaggiare un sacco.
Pensavo che la vita dell’hairstylist fosse tutta lì: vai, chiacchieri, parli delle tue vacanze, pettini i capelli e finito lì. Finché da Toni & Guy non mi hanno aperto una porta diversa: c’è istruzione, puoi viaggiare per il mondo, diventare uno stylist, puoi avere la tua linea di prodotti. Naturalmente, io ero in estasi.
Così mi sono qualificato e poi sono diventato uno stylist molto impegnato, sono rimasto con Toni & Guy per cinque anni, poi mi sono spostato con una compagnia L’Oreal, Head Masters. Ho iniziato lì, sono diventato un senior stylist, poi direttore creativo, e responsabile della creazione di nuove acconciature e mi sono anche occupato di educazione, seminari. E da allora ho fatto sessioni di styling, ho lavorato con molte celebrities, video musicali, programmi TV… ma c’era ancora qualcosa là fuori che mi aspetta. Pensi di aver raggiunto la cima della tua carriera, e poi trovi qualcos’altro: puoi lavorare sulla tua linea di prodotti, puoi iniziare a costruire il tuo mondo o diventare un ambasciatore per un’azienda… però, sì, è stato tutto davvero emozionante finora.
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E riguardo il magazine SEVENTH MAN?
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Mio fratello, era un insider per Plastic Magazine, ed un’altra grande pubblicazione, penso che fosse ID o Face Magazine.
Ha lavorato lì per circa un anno, solo come esperienza lavorativa, e quello che ha fatto gli è profondamente piaciuto. Dunque, un giorno è venuto da me -mi pare che mi fossi recentemente qualificato a Toni & Guys come stylist- e ha detto “Darren, vuoi far parte della mia rivista?”.
Al che, io ho risposto qualcosa come: ”Sì, certo, buona fortuna“
Perché all’epoca tutto stava andando sulle riviste digitali, no? Quindi non credevo ci fosse davvero modo di stampare. Ma lui disse: “Aspetta e vedrai, ma voglio che tu faccia parte del progetto”. Insomma, io ero tipo: “Ma seriamente?”
Poi, piano piano, abbiamo iniziato ad avere riunioni, a fare piani aziendali, e mi sono reso conto che in realtà era fattibile. Così abbiamo trovato qualcuno disposto a pubblicare, abbiamo appena iniziato a riunire una squadra con noi, e siamo andati in stampa, almeno con le prime migliaia di copie. Poi, 7th Man è diventato Europeo e internazionale. Sei o sette anni dopo siamo a 16 numeri, dal momento che il magazine è biennale ed esce due volte l’anno. Quindi questa è la rivista, che suppongo stia permettendo di costruire un rapporto con le aziende di skincare, le aziende di styling e così via. Insomma, mi tiene impegnato.
È la mia attività secondaria; è un bellissimo hobby.
“Ci siamo resi conto che era possibile”.
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Qual è la cosa che ti rende più felice e fiero di te stesso?
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Ogni anno è sempre un anno diverso.
Ho sempre pensato che una persona si dovrebbe dare ogni volta dei piccoli, nuovi obiettivi. Ho amici e colleghi che si lasciano trasportare dagli eventi, sono felici di lasciare che l’universo li guidi, ma, per quel che mi riguarda, mi piace impostare la mia vita su obiettivi, magari, di 3 mesi- ma non devono essere tre per forza, dipende. Io e mio fratello abbiamo iniziato una roadtrip in America: è qualcosa che abbiamo sempre voluto fare insieme, abbiamo lavorato per la rivista, abbiamo trovato i modelli, abbiamo scattato per le future copertine del magazine. Abbiamo iniziato nel centro di New York, dove ci siamo fermati per alcune settimane; poi abbiamo viaggiato un po’ e siamo andati a Los Angeles, dove siamo andati in questo enorme parco nazionale … che era semplicemente gigantesco. Fuori misura.
É stato amore.
Non ho mai pensato che avrei lasciato Londra, non avrei mai pensato di trasferirmi in un altro paese.
Quindi l’anno scorso abbiamo firmato con un agente: ci siamo accordati, mi sono trasferito a Los Angeles, sono rimasto lì per sei mesi; poi sono tornato a Londra tre mesi fa… ed eccoci qui!
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The GLAM Squad…
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Le quattro cose che ho sempre con me sono…
– Limone
– BB Cream
– Musica
– Shampoo secco
E le mie mani! Sono uno strumento davvero importante, nel mio lavoro [ride].
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This is How I Roll
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La BB cream di Burberry: è una base sorprendente e versatile.
Puoi usarla per gli shooting. É come una crema idratante con una bella pigmentazione, ma ha anche SPF, quindi è protettiva per il sole e i raggi UV. Si presenta in una texture liquida, piacevole da vedere e da sentire sulla pelle; è una bella sensazione.
Fa parte della storia di come sono diventato un makeup artist, in realtà…è stato per errore! Uno dei ragazzi del team si era ammalato e serviva qualcuno che truccasse. Non mi ero mai occupato di skincare in vita mia: sono sempre stati i capelli il mio campo. Mi pare stessimo girando un cortometraggio o un video. Hanno detto “il tizio ha avuto una reazione allergica al cibo, non verrà, quindi cosa puoi fare?”; io avevo con me la BB cream di Burberry.
Funziona in modo sorprendente: puoi usarla come un correttore, per il contouring e puoi usarla come protezione solare. È decisamente il mio must have. È disponibile in tre diverse tonalità, è possibile combinarla e abbinare diversi toni.
Per quel che riguarda i capelli, lo shampoo a secco: funziona per dare diverse texture, puoi usarlo per ridurre o per creare volume. É un mio must-have, sempre nella mia borsa.
“Mira alla luna e, se la mancherai, ricorda che almeno farai parte delle stelle”
Uno dei miei prodotti di bellezza preferiti, poi, è un bicchiere di acqua calda e limone. Al mattino porto sempre con me un limone, nel caso stia trattando una modella che, magari, risulta disidratata dall’alcol della sera prima: spremo un limone intero in acqua tiepida. Dall’interno, le proprietà del limone rendono la pelle sorprendente, eliminando le tossine.
Io lo bevo religiosamente ogni mattina. E, se non ti senti bene, ho scoperto che mettere un po’ di zenzero e un po’ di miele in acqua calda e limone fa letteralmente rinascere dall’influenza.
Un’altra cosa che devo sempre avere è la musica. Porto sempre con me la mia musica e i miei amplificatori…perché la musica è una lingua diversa, quindi, sai, quando lavori nel settore ti trovi ad avere a che fare con persone straniere e internazionali, non sai mai con chi lavorerai. Magari incontri una squadra per la prima volta, il fotografo, la truccatrice, l’assistente e, a volte, è piuttosto difficile. Ma la musica arriva e cambia completamente il clima: le persone iniziano a relazionarsi, iniziano a cantare…la musica unisce le persone.
Sto sempre scaricando e scoprendo nuova musica, nuove playlist.
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Epic Fail sul Lavoro?
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Lavoravo per “Project Catwalk”. Stavo facendo il mio primo cliente, che doveva presentare lo show: Elizabeth Hurley. Quindi il tizio della sicurezza e il regista mi hanno accompagnato in questo camerino. Lei non era truccata, aveva un asciugamano bianco sulla testa ed era seduta lì. Uno la vede sempre truccata, con capelli acconciati…vista così, invece, sembrava davvero una persona comune. Quindi, quando lei mi ha chiesto “Scusami, tesoro, posso aiutarti?”, io ho risposto “Oh no grazie, sto solo aspettando la mia… (e ho capito) cliente!”
Questo è stato un po’ un epic fail, anche perché poi è arrivata la truccatrice e Elizabeth ha iniziato a riacquistare l’aspetto che conoscevo, in un certo senso… la mancanza di trucco mi aveva davvero fregato. Sul serio.
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Quali sono i tuoi progetti per Los Angeles?
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Allora, sicuramente mi piacerebbe rimanere lì per un po’… Voglio ancora tornare a Londra, voglio ancora viaggiare per il mondo, perché è una cosa che amo della mia carriera. Vorrei, però, riuscire a realizzarmi anche lì.
Sono già stato a LA per sei mesi, vorrei crearmi una base di clienti, conoscere meglio la gente del posto. Adoro fare escursioni, amo tenermi in forma e LA è fantastica sotto questo punto di vista. Sto lavorando su una mia linea – il mio cognome è Hau, e quindi il nome sarebbe Hau 2 !! Style, Hau 2 !! Shampoo, Hau 2 !! Finish…è qualcosa su cui sto lavorando. Probabilmente se ne parlerà l’anno prossimo, forse alla fine di questo: mi piacerebbe creare uno shampoo a secco o anche dei prodotti da uomo…Hau 2 !! conditioner, per esempio, oppure Hau 2 !! Treat.
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Un progetto che ti piacerebbe realizzare, in futuro?
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In realtà, ho perso alcuni membri della famiglia a causa del cancro. Vorrei ricambiare il supporto che mi è stato dato dalla comunità con delle parrucche personalizzate: voglio farlo e voglio davvero renderlo un progetto di charity dove poter creare parrucche per i malati che stanno attraversando il difficile periodo della chemio. Questa è una delle mie più grandi ambizioni: restituire alla comunità. Perché so com’è il cancro per le persone che ne soffrono e so come si sentono i pazienti che perdono i capelli per la chemioterapia. Una parrucca può far dimenticare che stanno subendo un trattamento, che hanno il cancro.
Questo è uno dei miei progetti più grandi e a cui tengo di più.
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Look Cinema preferito?
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Per me, Claudia Schiffer come modella. Rappresenta ciò che le donne sono: è potente, è forte. E Brigitte Bardot: penso che, non importa quello che fa, sia sempre perfetta. Ci sono così tante persone che vogliono apparire come lei, per incarnare quella donna meravigliosa.
Anche i vecchi film, come “Colazione da Tiffany” e i classici. Tutti parlano di questi film stupendi che sono stati fatti anni fa: sono senza tempo, sono modelli classici. Ad esempio, James Dean e Marlon Brando.
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Cos’è la bellezza per te?
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Tanto per gli uomini quanto per le donne, è una sensazione. Non importa di che razza sei, di che colore sei, che religione professi. È personalità. Se credi in te stesso, se ti ami, la bellezza trasuda dalla tua pelle, nell’universo. Viene dal profondo. Puoi far sembrare tutti belli e farli sentire belli, ma devi sentirti bello o bella dentro. Devi guardarti allo specchio e devi amare te stesso…è difficile, ma dobbiamo farlo. Devi amarti prima di lasciare che siano gli altri a farlo.
Questa è, per me, la vera bellezza.
Photo by Johnny Carrano
Follow Darren on Instagram: @darrenhauhair