Jordan Foster, stylist di New York, ama far sentire i propri clienti a loro agio scegliendo look che rappresentino al meglio la loro personalità e forza, proprio come fa con Ashley Graham, di cui è la stylist da due anni. Per il Met Gala 2019 ha deciso di andare oltre i limiti dando vita a un look originale, “camp” e che rende omaggio allo stesso tempo al genio creativo di Dapper Dan, con il quale lei e Ashley hanno collaborato per realizzare l’incredibile completo Gucci sfoggiato per l’occasione. In questo #5FMW ci ha rivelato tutti i segreti e le ispirazioni a riguardo, compresi un paio di epic fail pre-red carpet…
Sei la stylist di Ashley Graham: come si è evoluto il vostro rapporto dopo così tante collaborazioni?
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Ashley ed io lavoriamo inseme da due anni e nel corso del tempo abbiamo costruito una fiduca che è essenziale per lavorare insieme. A volte mi sembra di sapere come vestire Ashley più di quanto non sappia come vestire me stessa. Ci vediamo ogni settimana e, lavorando insieme, sono ora in grado di capire se un look le stia bene o meno semplicemente guardandolo dal vivo o in foto. Ci mandiamo sempre nuove ispirazioni, è un rapporto molto collaborativo.
Una parola per descrivere Ashley e il suo stile.
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Coraggiosa.
Parliamo dello splendido look che hai curato per Ashley per il Met Gala 2019: come è stato collaborare con il leggendario Dapper Dan?
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Collaborare con Dapper Dan è stato INCREDIBILE. Mi dovevo dare un pizziccotto ogni volta che entravo nel suo studio ad Harlem. È una persona positiva, gentile, modesta e felice, è stato un onore essere invitata nel suo studio e realizzare un look insieme a lui, per il Met Gala oltretutto! Avevamo tutti le nostre idee e ispirazioni per il look ma è stato il suo genio creativo a decidere quei piccoli dettagli che hanno reso il vestito unico. È stata sua l’idea di aggiungere i baveri e i polsini verdi e tutti i patch, penso che abbiamo reso l’abito ‘camp‘ come doveva essere.
Cosa ci puoi dire degli accessori invece, sia di quelli per i capelli che dei gioielli?
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Justine Marjan si è occupata dei capelli di Ashley per il Met e ha avuto la brillante idea di creare una coda bassa, lunga ed elegante (un richiamo allo stile di Harlem) e di riempirla di accessori. Abbiamo selezionato insieme dei pezzi di Gucci che ci sono stati generosamente regalati, e Justine ha aggiunto anche dei pezzi di Jennifer Behr e della sua collaborazione con Kitsch. Abbiamo puntato sui capelli come uno degli elementi più ‘camp’ e credo che abbia fatto un lavoro incredibile, il look non sarebbe mai stato completo senza quella coda di cavallo! Qualcuno ha detto che dovrebbe avere un suo profilo Instagram addirittura e non potrei essere più d’accordo.
Un momento divertente o unico dal backstage con Ashley che ci puoi raccontare?
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Come sempre, vestirsi è l’ultimo step del processo e c’è sempre poco tempo per farlo a dovere. Avevo delle calze personalizzate di Destiny Bleu per D.Bleudazzled e sia io che Ashley sapevamo che avremmo avuto bisogno di almeno 30 minuti per fargliele indossare a dovere. Invece di minuti ne abbiamo avuti 10 ed è successo il disastro: hanno iniziato ad aprirsi dei buchi nelle calze non appena gliele abbiamo fatte indossare. Per fortuna la nostra incredibile sarta Jessica Yuen era al di là della strada con un altro cliente ed è riuscita a staccarsi per ricucire le calze mentre io le mettevo gli orecchini. Abbiamo poi dovuto spostare uno dei bottoni del blazer mentre stava letteralmente uscendo dalla porta perchè non si chiudeva a dovere. In questo caos, abbiamo anche incollato un guanto a due sue dita, non si sa bene come! Inutile dire che eravamo molto in ritardo e stressate… Ma non ce lo saremmo mai aspettate.
Che cosa significa Camp nella moda secondo te?
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Il camp nella moda per me, e per questo Met Gala, ha significato incoraggiare Ashley ad essere una versione esagerata di sè. Ashley ha già una personalità incredibile di suo ed è la persona più divertente e sicura di sè che conosca. Abbiamo colto quest’occasione come un momento per divertirsi e indossare qualcosa che non avrebbe mai normalmente scelto… Un abito mini con delle calze scintillanti e dei guanti! Più importante ancora, e anche più del tema, è stato il fatto che abbiamo voluto rendere omaggio a Dapper Dan focalizzandoci su ciò che rispecchiava la sua estetica e la sua storia, cosa che abbiamo fatto tramite i tessuti e gli accessori.
Qual è un trucco per lo styling che hai imparato nel corso della tua carriera e che ritieni fondamentale?
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Beh, non ha molto a che fare con il tema del Met Gala, ma il fatto che “Less is more“, sempre. Come stylist devo spesso farmi indietro: mi piace che i miei clienti indossino look che avrebbero scelto anche da soli, e non che lascino trasparire il fatto che hanno dovuto assumere qualcun altro per sceglierli al posto loro.
Se forzi troppo qualcosa come stylist, il risultato finale non sarà autentico.
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Credits Cover Picture: Allure.