Lavinia Biancalani sui social ha un sorriso smagliante, indossa look sempre impeccabili e personalizzati ed è dotata di una grande semplicità espressiva nel raccontare la propria vita e i propri progetti che la rende una delle influencer più seguite e amate nel panorama italiano: come se ciò non fosse già abbastanza, Lavinia ha quella genuinità disarmante nel parlare del proprio mondo, delle proprie passioni e delle sue scelte di stile.
Mamma da poco più di un anno, Lavinia ha saputo bilanciare la vita personale con quella professionale con successo. Da qualche tempo ha dato vita a The Style Pusher, un’agenzia creativa della quale lei fa parte in più vesti: founder e creative director, legando il lato business a quello degli impegni di tutti i giorni, fino al set. La domanda che ci verrebbe da fare a questo punto è: ma come fa a fare tutto?!
Forse il suo (fashion) superpower, ossia la semplicità, la fa affrontare la vita con una marcia in più e con il giusto tocco di stile, che la vede perfetta ovunque vada. Lavinia, tra una risata e l’altra, ci ha parlato di The Style Pusher, della sua idea di stile e delle sue ispirazioni, aprendoci le porte del suo mondo fatto di creatività e di pura passione per quello che fa, che vive ogni giorno e soprattutto, che ama.
THE STYLE PUSHER
Nel 2011 ho preso il diploma triennale di alta specializzazione alla Marangoni di Milano, in Fashion Business (comunicazione e marketing del settore Moda). Quando sono uscita dalla Marangoni era l’anno in cui stavano iniziando a esplodere i primi fenomeni blogger : lavoravo già sul web da un anno, curavo le pubbliche relazioni di un progetto legato al mondo del turismo.
Nel 2016 ho iniziato a pensare che nel breve termine ci sarebbe stato un cambiamento, l’ho immaginato, e poi il tempo mi ha dato ragione effettivamente, per questo ho iniziato a curare in maniera più meticolosa i contenuti. Parallelamente a questo ho creato un team che mi seguiva nella produzione di contenuti, non solo estetici ma ricchi di valore, e di seguito abbiamo riunito un team di content creator per la realizzazione di progetti lifestyle.
Da un anno mi sono concentrata nel dar via a un’agenzia creativa, la stiamo comunicando adesso perché sono dell’idea che si debbano raccontare i progetti solo quando dietro c’è un lavoro che la dimostri. Quindi The Style Pusher è un’agenzia creativa da quasi due anni e nell’ultimo anno é stata coinvolta in progetti molto interessanti. Mi è sempre piaciuto lavorare in team.
“Sono dell’idea che si debbano raccontare i progetti solo quando dietro c’è un lavoro che la dimostri.”
CREATIVITÀ
Per me creatività significa avere la possibilità di interpretare più ruoli, più scelte e sensazioni che riguardano me stessa, non sono mai riuscita a incanalarmi in un unico stile, sono sempre stata un ibrido tra tante cose e quindi vivo la creatività un po’ come gli attori, mi piace interpretare tante versioni di Lavinia, ed è il motivo per cui poi mi sono concentrata nello sviluppo dell’agenzia creativa, perché mi permette ancor più libertà nell’interpretare il mio personaggio.
Chi mi segue suoi social si fida di quello che dico e dei prodotti che promuovo, quando ne scelgo uno quel che dico a riguardo è sempre veritiero. Ma l’agenzia mi ha permesso di uscire ancor di più da Lavinia: cerco di non impormi mai limiti e l’ispirazione viene dalla strada. Sono una persona molto distratta, mi guardo molto intorno, osservo le persone per strada e la normalità mi ispira tanto… A volte le idee più interessanti le ho trovate in centro a Milano, mentre ero in treno o in metro.
“Per me creatività significa avere la possibilità di interpretare più ruoli, più scelte e sensazioni che riguardano me stessa.”
ICONA
Faccio 3 nomi tutti diversi: uno è Perla, mia mamma, una donna che da una parte ha rinunciato a tante opportunità ma dall’altra l’ha fatto con piacere perché pur avendo sempre lavorato tanto ha anche scelto la famiglia. La sua forza nel riuscire a portare tutto avanti mi ha sempre ispirata: mia mamma era ed è tutt’ora molto bella e semplice e mi ha sempre ispirata anche in questo senso.
Poi dico Isabella Rossellini, che mi piace molto come donna ora, mi piacerebbe invecchiare come lei (rido). È una donna molto vera, ha avuto una carriera e una vita pazzesca, anche a livello di scelte estetiche, e queste scelte così audaci mi hanno sempre incuriosita.
Infine, Victoria Beckham, che mi ispira anno dopo anno: prima della comunicazione ho lavorato per anni nella produzione dei tessuti, e mi ricordo quando Victoria lanciò la sua collezione e venne da noi (mio padre é manager aziendale a Prato) il suo ufficio stile. Mi ispira perché ha le idee molto chiare come business woman.
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FASHION MUM
Il mio stile anche dopo la maternità è rimasto più o meno uguale, anche fisicamente non sono cambiata molto per fortuna. Devo dire che parallelamente alla maternità il mio stile è diventato più smart, mi vesto come prima però sicuramente sono più versatile: sono più veloce nel scegliere le cose, un po’ perché sono cresciuta io, e dall’altra parte perché avendo meno tempo mi piacciono i capi che riesco ad abbinare e a riutilizzare tra loro.
MUSICA
A me di musica piace tutto, non riesco a incanalarmi in un pensiero, mi piacciono tantissimi generi. Nell’ultimo anno mi appassiona la scena indie ma se devo dire la canzone di una vita nel bene e nel male è “Creep” dei Radiohead. Mi suscita molte emozioni ed ha un testo forte, se dovessi dire che mi descrive ci sarebbe qualche problema (ride). In qualche modo denuncia una sensazione di malessere che tutti, in diversi momenti della vita, ci troviamo a provare.
STILE PERSONALE
Direi smart, trasversale ma allo stesso tempo semplice e minimal. Mi piace avere pochi capi e riuscire con gli accessori a remixarli e personalizzarli.
BEAUTY
Sono appassionata di skincare, mi piace l’idea di prendermi cura di pelle, so che mi fa bene, per me si tratta di avere pochi prodotti e la corretta gestualità nell’applicarli, e così facendo vedo i risultati sulla mia pelle. Per quanto riguarda il makeup credo sia un mondo che non smetterò mai di scoprire, mi piace truccarmi in modo semplice, al massimo oso con l’eyeliner. Adesso ho imparato a dare il giusto peso al makeup anche perché se fatto male invecchia (ride).
MINIMAL
TRASVERSALE
VIAGGI
Il viaggio più bello l’ho fatto nel 2009 in Egitto, la crociera sul Nilo mi ha stravolta: è stato molto bello, i risvegli all’alba sul Nilo in mezzo al niente non riesco a paragonarli ad altro. Anche il Giappone, sono stata solo a Tokyo e come metropoli mi ha affascinata più di New York, un’altra delle mie mete preferite e che mi ha dato tantissimo.
Trend: Il total black con il marsupio è il look che mi descrive di più. Mi piace molto il colore nero perché è semplice e smart, è il look che indosso di più quando lavoro. Per renderlo un po’ più rock indosso sempre un pantalone nero a vita larga e un marsupio easy ma carino, così se esco dal lavoro e metto i tacchi diventa adatto anche per una serata.
Il secondo è un look da business woman ma non troppo, mi piace l’idea di mettere i tailleur per gli appuntamenti, ma siccome mi piace anche presenziare ai momenti di produzione cerco di mantenere un look pulito ma reso mio dal tailleur, o dalle overall con una camicia sotto, si tratta di abbinamenti particolari per non renderlo troppo didascalico.
Il terzo look è quello rock ‘n’ roll, da concerto: abitino leggero con maglione sopra e bikers per poter saltare.
“Un look da business woman ma non troppo, mi piace l’idea di mettere i tailleur per gli appuntamenti.”
Consiglio di Stile: È importante indossare quello che ci fa sentire bene. Sentirsi bene, comodi, a proprio agio fa la differenza perché si nota. Penso che tra questi tre miei look quello da concerto sia quello più standard che consiglierei a tutti, diversamente magari dalle tute, che non a tutti piacciono o stanno bene.
Trendspotting: Qualche giorno fa stavo guardando Alessia Marcuzzi, una donna con una fisicità non semplice che però secondo me sta bene con tutto, sembra sempre una ragazzina.
“Sentirsi bene, comodi, a proprio agio fa la differenza perché si nota”.
La Tua Lettura di Moda Preferita: Quando studiavo alla Marangoni avevo un libro di Getty con le immagini di repertorio che raccoglieva tutte le foto degli anni 50’,60’ e 70’ che non trovi online, e il fatto di ritrovarle solo su carta mi ha in qualche modo sempre aiutata a riguardare al passato con un occhio diverso. Poi diversi magazine di moda degli anni 80’ e 90’, da Vogue a Elle, che mia nonna collezionava e che ora sono a casa mia.
Il Tuo Fashion Superpower: Quello che vorrei è svegliarmi tutte le mattine con le idee chiare riguardo ai miei look, quindi visualizzarmi già perfetta ogni giorno. D’altra parte, non so se sia un potere, chi mi segue mi dice che la semplicità è un mio punto di forza, non è un potere legato solo al fashion ma che, per come sono io, traspare anche nelle scelte di stile.
“Chi mi segue mi dice che la semplicità è un mio punto di forza, non è un potere legato solo al fashion ma che, per come sono io, traspare anche nelle scelte di stile.”
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