God’s Own Country è uno di quei film d’amore che non può non essere visto e vissuto. Una coinvolgente storia sull’importanza dell’amore e del fidarsi l’uno dell’altro, ambientata nelle lande sconfinate e piovose dello Yorkshire.
Johnny Saxby (Josh O’Connor) è un contadino dello Yorkshire la cui vita prende una piega inaspettata quando incontra Gheorghe (Alec Secareanu). Nonostante l’iniziale avversione e la riluttanza nel lasciarsi andare, Johnny instaura con Gheorghe un’intensa relazione. Francis Lee, regista e sceneggiatore, è riuscito a trasformare una storia coinvolgente in qualcosa di reale e genuino sotto ogni aspetto: dal sentimento crescente tra Johnny e Gheorghe ai doveri quotidiani che comporta la gestione di una fattoria.
Georghe è interpretato da Alec Secareanu, attore di 33 anni originario della Romania: la sua intepretazione lo ha portato alla sua prima nomination come Miglior Attore ai premi BIFA 2017 (British Independent Film Awards) per il film God’s Own Country.
Noi lo abbiamo incontrato a Londra, nella suggestiva Commercial Tavern di Shoreditch, in attesa della cerimonia dei BIFA 2017. Alec si è dimostrato simpatico sin dal primo momento: alla mano, gentile e dalla battuta sempre pronta. È stato chiaro fin da subito che si sarebbe rivelata una persona interessante e piacevole con la quale chiacchierare.
Ci siamo accomodati in un tavolo vicino al caminetto, all’interno di una delle location più belle e tradizionali della città, per fargli alcune domande: sui BIFA, sul film e sugli spunti che offre, ma anche per scoprire alcune curiosità su di lui.
Prima di tutto, congratulazioni per la nomination come Miglior Attore ai BIFA Awards. Dov’eri e qual è stata la tua prima reazione?
Ero a Bucarest, dove vivo, quando Francis mi ha detto che eravamo nominati, sia io che Josh. E sì, ero molto felice e non me l’aspettavo affatto. Credo di aver cominciato a saltare, ero con la mia ragazza ed entrambi eravamo molto felici!
É una nomination piuttosto grossa, soprattutto per me. Sono un attore rumeno, questo è il mio primo film inglese e con un ruolo primario parlando inglese, quindi è molto importante per me. Penso sia un grande onore, tanto per me quanto per il film, che conta 11 nomination.
Siamo tutti molto felici e speriamo di vincere qualcosa.
Com’è stato lavorare con Francis Lee, nel suo primo film come regista e sceneggiatore? Come avete lavorato insieme al tuo personaggio?
Francis è stato attore a sua volta, quindi è un grande fan di questo lavoro. Il processo di creare un film, scoprire i personaggi e raccontare la storia è stato molto profondo, e tutto quello che vedete nel film è pensato. Lo script era molto dettagliato: ci sono pochi dialoghi, ma tutto era preciso.
Non succede spesso di incontrare persone come Josh e Francis. È stato un piacere e siamo diventati molto amici.
Penso che questa sia effettivamente la miglior parte del film: la nostra amicizia.
Riguardo i personaggi, ci siamo preparati per due settimane, dove io e Josh lavoravamo in fattorie separate. Josh lavorava nella fattoria dove poi abbiamo girato mentre io lavoravo in quella del padre di Francis, letteralmente a dieci minuti di strada.
Ha voluto tenerci separati perchè voleva che il nostro incontro sul set fosse il più realistico ed intenso possibile. Quando abbiamo cominciato a girare ci siamo trasferiti nella stessa casa. Abbiamo cucinato insieme, guardato film insieme e abbiamo bevuto insieme. La nostra amicizia si è sviluppata nello stesso momento di quella dei personaggi, cosa che ha aiutato moltissimo le riprese.
Abbiamo fatto davvero tutto ciò che dovevamo fare nel film: abbiamo imparato come far partorire le pecore, come curare gli animali, fare le iniezioni e tosarli. Nello Yorkshire è molto freddo, molto umido, e questo ci ha dato la presenza fisica dei personaggi. Pioggia e vento modificano la tua postura: ha aiutato affrontare tutto ciò che affrontavano i personaggi.
Considerati i tempi in cui viviamo, a volte connotati da odio e pregiudizio, cosa vorresti che gli spettatori “portassero a casa” con loro, dopo aver visto il film?
Sono cresciuto in una società piuttosto omofobica, la Romania è un paese molto tradizionalista. Vorrei che questo film desse alla comunità LGBT un senso di normalità. God’s Own Country è una bellissima storia d’amore, si tratta di questo: di amare e permettere agli altri di amarci. Non è una storia di coming out: entrambi i personaggi sono a proprio agio con sé stessi e la propria sessualità. Spero che il pubblico prenda questo film per la storia d’amore che rappresenta.
Mentre giravamo, si parlava di Brexit.
È poi successo quando Francis stava editando il film e, d’un tratto, l’abbiamo tutti guardato sotto una lente politica. Non volevamo che succedesse, ma un po’ lo è diventato: alcuni giornali l’hanno definito “il primo film inglese Post Brexit“.
Alcuni dicono che God’s Own Country sia il “ Brokeback Mountain dello Yorkshire”, ma l’impressione che abbiamo avuto è che i protagonisti del primo siano molto più a loro agio con loro stessi.
Il paragone con “I segreti di Brokeback Mountain” ci rendere orgogliosi, è un film che ha cambiato molto la fotografia e la cinematografia, ma in realtà penso che siano due film diversi. In “I segreti di Brokeback Mountain”, i protagonisti erano sposati, e con delle donne, si sentivano in imbarazzo e impauriti dalla società, mentre in God’s Own Country entrambi sono a loro agio, non si preoccupano di quel che la gente potrebbe dire o pensare.
Ritengo dunque che siano due film molto distanti tra loro, alla fine l’unico aspetto che condividono i loro protagonisti è il fatto che lavorano in una fattoria. E che si tratta di una storia d’amore.
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E ora, le domande serie! Just Kidding 🙂
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Must have sul set: Caffè, non potrei vivere senza.
Superpower: Poter controllare il tempo, è il superpotere perfetto.
Epic Fail sul lavoro: La mia prima audizione, è stato orrendo. Si trattava di un provino per una pubblicità ed ero molto nervoso. Dovevo fare solamente una cosa, bere dell’acqua e far sembrare che fosse la migliore della mia vita. Dopo il primo sorso il direttore mi disse “Va bene, facciamone un’altra ma bevi di più questa volta”. Ero talmente agitato che non riuscivo più a deglutire e così l’acqua ha iniziato ad uscirmi dalla bocca, lavandomi tutta la maglietta. Alla fine ho comunque sfoggiato la mia espressione da spot pubblicitario, ma è stato tremendamente imbarazzante.
Il tuo posto felice: Un posto in Romania, si chiama Delta del Danubio, è il luogo più bello che possiate mai visitare.
Accento preferito: L’inglese British, è così pulito. Non riesco ancora a farlo ma ci sto lavorando.
Film (il tuo film preferito ora e della tua infanzia): “Dirty Dancing” un tempo, “2001: Odissea nello spazio”, ora. Sono un grande fan del genere sci-fi.
Parola Preferita: “Azione!” Fa accadere le cose.
Emoji Preferita: ?
Film italiano: “La Grande Bellezza”, in assoluto.
Citazione preferita: “La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare!”, tratta da Moulin Rouge.
L’ultimo binge-watch: “The Young Pope”. L’ho divorata e la adoro.
Cosa hai già fatto dalla tua Lista dei Desideri: Fare paracadutismo, tre anni fa. In realtà non ho una vera e propria Lista dei desideri. Sono più una persona che coglie l’attimo.
I Dreamed a Dream… (il tuo progetto/ruolo dei sogni): Due anni fa iniziammo a lavorare a una progetto intitolato “Fight Club”, un adattamento del libro di Palahniuk. È stato un esperimento che ha funzionato molto bene, spero riusciremo a finirlo.
La cosa più bella mentre giravi “God’s Own Country”: Sicuramente aiutare a far nascere un agnellino. È stato un momento abbastanza intenso: continuavamo a posticipare la scena ed era la prima volta, l’ho trovata molto emozionante. E dovevo farlo come lo avrebbe fatto Gheorghe, che è estremamente preciso e conosce la situazione. Si tratta di una grande responsabilità, in quanto ci sono due vite tra le tue mani.
Ops! Break Time:
Snack Crush: I sandwich e il pistacchio.
Dolci o Popcorn? Preferisco i dolci ma quando vado al cinema prendo sempre una confezione molto grande di popcorn.
Dato che siamo italiani… Hawaiian pizza, si o no? Assolutamente no! L’ananas non dovrebbe stare su una pizza.