Shonda Rhimes ci è riuscita di nuovo! Con l’intenso spin-off di “Grey’s Anatomy”, “Station 19”, ha creato una nuova suggestiva (e piena di drama) serie tv. Dal Grey+Sloan Memoria Hospital si è spostata alla Station 19, una delle caserme dei vigili del fuoco di Seattle, per dare voce alla storia personale e professionale di coloro che per primi prestano soccorso. Una degli eroi della serie è Maya Bishop, interpretata da Danielle Savre, che ci ha raccontato i cambiamenti affrontati dal suo personaggio nella seconda stagione e quali sono state le stunt più assurde che ha dovuto fare sul set…letteralmente in fiamme.
Nella nostra intervista, Danielle ci ha parlato anche del documentario che sta girando sui veri soccorritori che rischiano la vita ad ogni intervento e di chi è la vera fonte di ispirazione di questo progetto, più qualche curiosità, dall’amore per la Nutella (che approviamo) e quello per la pizza con l’ananas (che approviamo un po’ meno ma che perdoniamo 🙂 )
Domanda classica. Eri fan di “Grey’s Anatomy” prima di unirti al suo spin-off “Station 19”?
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Si assolutamente! Sono sfortunatamente rimasta alla quarta stagione. Tuttavia, ho appena iniziato a guardarlo dall’inizio, quindi ci vorrà un po’ di tempo per recuperare le 15 stagioni! Sono molto entusiasta di conoscere i retroscena di alcuni dei nostri personaggi crossover, come Jason George (Dr. Ben Warren), Kelly McCreary (Dr. Maggie Pierce) e Jake Borelli (Dr. Levi Schmitt).
Cosa ti ha convinta ad interpretare Maya Bishop? Come ti sei calata nel personaggio?
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Per l’audizione avevo solo due scene. Non era molto da seguire, ma ho trovato immediatamente una connessione con Maya. Sentivo di averla compresa, che cosa la motivava, la sua intensa onestà e passione per la vita. Sono stata catturata. L’ho fatto come faccio per ogni ruolo. Ho cercato la verità nel personaggio e il modo per applicare le mie esperienze di vita al fine di plasmarla. Ho fatto tutto il possibile per renderla unica, per garantire che nessun altro avrebbe interpretato Maya come ho fatto io. È il processo più divertente e più bello di essere un attore: prendere ciò che è nella pagina e dargli il proprio tocco personale, scoprire la propria interpretazione, e poi arrivare a vederlo tutto evolversi sullo schermo.
“È il processo più divertente e più bello di essere un attore: prendere ciò che è nella pagina e dargli il proprio tocco personale…”
Abbiamo visto Maya attraversare periodi sia complicati che spensierati, cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
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Aspettatevi di tutto! In questa stagione ha davvero lottato con le sue scelte personali e, in definitiva, la consapevolezza di se stessa. Nella prima stagione, era decisamente forte, in questa invece vediamo le crepe. Ha sviluppato sentimenti per l’ex della sua migliore amica che guarda caso è anche la sua collega. È stata promossa a tenente, ma si domanda se è qualcosa che vuole davvero. Alla fine sarà alle prese con la morte di qualcuno per cui aveva grande stima. Questa stagione approfondisce la complessità dei rapporti tra i personaggi nella caserma dei pompieri. È emozionante esplorare le dinamiche che vengono a costruirsi e scoprire nuove cose su Maya man mano che si va avanti.
Se fossi stata un’atleta olimpionica, che sport sceglieresti?
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Pattinaggio di figura.
L’acrobazia più pazza fatta sul set fino ad ora?
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Ne abbiamo fatte tantissime di acrobazie pazze: ci siamo buttati giù per pendii, sfondato muri con gli halligan, siamo stati sbalzati in aria da esplosioni e abbiamo corso moltissimo.
Tuttavia, l’acrobazia più pazza è avvenuta durante l’episodio in cui siamo entrati in un bed and breakfast completamente in fiamme. Il mio compito in questa scena era quello di spegnere il fuoco. Non so se fosse per il piccolo spazio in cui eravamo o l’enorme quantità di fuoco nella stanza, ma mi sono sembrati i 2 minuti più intensi in cui abbia mai fatto uno stunt. Ricordo ancora il calore sul mio viso e la forza impiegata per tenere il tubo fermo per poter spegnere l’incendio. Avevano tecnici professionisti nel caso in cui l’incendio non si fosse spento, ma tutto dipendeva da me: dall’azione da tagliare fino al portare a termine il lavoro.
Quali progetti ci sono nel tuo futuro?
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Le riprese per la seconda stagione si sono concluse e ho iniziato a girare un documentario su mia sorella, la vera vigile del fuoco donna. Per quelli che non lo sapessero, mia sorella è un vigile del fuoco/paramedico per i vigili del fuoco di Los Angeles, la cui sede è in centro città. Da quando interpreto Maya sono riuscita a capire meglio cosa fa mia sorella ogni giorno e questo ha suscitato in me l’idea di voler documentare questa realtà. Ogni settimana ho la possibilità di far vedere il coraggio dei vigili del fuoco mescolato a un dramma televisivo. Alla fine è solo finzione, quello che fa lei invece è ciò che accade davvero. Il mio obiettivo è quello di esaminare realisticamente i lati positivi e negativi: dalla privazione del sonno, alle situazioni di vita e di morte, al cameratismo tra lei e la sua squadra. Voglio catturarlo e mostrarlo al mondo. Sono abbastanza fortunata da riuscire a rappresentarla in televisione. Faccio del mio meglio per farlo, ma lei è il vero eroe e penso che con la visibilità che ho grazie a “Station 19”, è mio obbligo mostrarlo al mondo.
“Il mio obiettivo è quello di esaminare realisticamente il bene e il male: dalla privazione del sonno, alle situazioni di vita e di morte, al cameratismo tra lei e la sua squadra“.
Must have sul set: La mia borraccia piena d’acqua.
Superpotere: Teletrasporto, potrei fare molto di più se non fossi sempre bloccata nel traffico.
Epic fail sul lavoro: Quando lavoravo come barista. Era tra l’altro il mio primo turno in assoluto da barista e sono scivolata e caduta mentre trasportavo una pila di piatti. Ho salvato quasi tutti i piatti dalla rottura, ma quello che si è rotto è andato dritto nella mia mano. Non posso credere che non mi abbiano licenziata.
La tua isola felice:
Qualsiasi posto dove ci sia uno specchio d’acqua durante una giornata calda.
Accento preferito:
Scozzese
(grazie ad “Outlander”).
Parola preferita:
Badass.
Emoji preferita:
😝
Il tuo film preferito di quando eri bambina e di adesso:
“Le ali della libertà”
“La forma dell’acqua – The Shape of Water”
Chi vorresti essere: Arya Stark in “Il trono di spade”.
Film italiano: “La vita è bella”.
Citazione preferita: “Fortuna è quando la preparazione incontra l’opportunità”.
L’ultimo binge watch: “Il trono di spade”. Ho dovuto rivederlo tutto per arrivare preparata all’ultima stagione.
Cosa hai già spuntato dalla tua lista dei desideri: Viaggio zaino in spalla per l”Europa. Un safari in Africa. Avere un ruolo principale in uno show televisivo. Interpretare un vero eroe.
Il tuo progetto dei sogni…Essere in un film che racconta la storia di una donna che ha lasciato il segno nella storia come Grace Hopper o Florence Howe, magari diretto da David Fincher, scritto da Aaron Sorkin e interpretato assieme a Helen Mirren e Gary Oldman.
La cosa più bella durante le riprese di “Station 19”? Sono circondata da persone a cui voglio bene e che rispetto moltissimo. Vederle interpretare la propria scena settimana dopo settimana mi ha regalato un’immensa gioia. Comunque, trovo assolutamente appagante sapere che siamo d’ispirazione per una generazione di giovani donne dedite alla propria carriera, non solo vigili del fuoco, ma qualsiasi lavoro che veniva detto loro non essere adatto ad una donna.
Ops! Break Time:
La tua Snack Crush? NUTELLA, qualsiasi cosa con la nutella.
Dolci o Popcorn? Dolci.
Dato che siamo Italiani…pizza hawaiana, sì o no? Si, scusate.
Photographer: Isaac Sterling
Hair: Gui
Makeup: Daniele Piersons
Stylist: Lucy Warren
AMAZING FABULOUS GIRL