Abbiamo incontrato Ludovico dove ogni giorno, con i suoi amici, colleghi e compagni di avventura inventa nuovi mondi e si mette alla prova. Stiamo parlando dell’Accademia Lorenzo da Ponte, a Vittorio Veneto dove studia recitazione teatrale. Subito, tutto di lui ci ha fatto capire che è un ragazzo schietto, sincero, con pochi filtri. Si è presentato seplicemente come Ludovico Girardello, con i suoi capelli biondi ricci e il suo sorriso, facendo di un’intervista una piacevole chiacchierata.
Il 4 Gennaio 2018 uscirà in Italia il nuovo capitolo del suo primo film, quello che lo ha ‘strappato’ (anche se per poco tempo) al mondo del teatro nel quale è nato: “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione“. Nonostante il freddo ci siamo seduti nel rooftop dell’Accademia dove abbiamo sorriso, e Ludovico con la sua dolce leggerezza e simpatia innata ci ha parlato dei suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, della sua grande passione per il teatro e della sua voglia immensia di “togliersi” quell’aria da bravo bambino e di interpretare uno di quei cattivi, ma porprio cattivi, del cinema.
L’arte della recitazione fa parte della tua famiglia. Hai sempre desiderato fare l’attore?
In famiglia siamo io, Elena e Federica che recitiamo. Mio fratello è laureato in storia del cinema e mio padre scrive. Ho cominciato a volerlo come lavoro nel momento stesso in cui ho fatto il mio secondo spettacolo e il mio primo film.
Cinema e teatro: qual è la più grande differenza tra l’uno e l’altro?
Preferisco lavorare in teatro, ciò non significa che non mi piaccia il cinema. Vedo però il cinema come una grossa catena di montaggio, una multinazionale, invece il teatro esiste grazie alla passione, al cuore. Come una bottega di un artigiano. Mi piace sicuramente di più il teatro, è meno “costruito”. Il cinema è più statico, puoi provare quanti take vuoi se una scena non viene bene. Mentre nel teatro è tutto più vero. Ma mi piacciono entrambi.
Come è stato lavorare con Salvatores? È stato “spaventoso” recitare il primo ruolo al cinema con un regista premio Oscar?
Ero più piccolo, l’avevo presa un po’ come un gioco. Non avrei mai pensato che mi avrebbero preso, andavo ai provini ma non ci pensavo mai veramente. La seconda volta invece per me è stato più consapevole, ho cercato di lavorare in maniera più cosciente al personaggio. Quando mi sono guardato nel primo film mi sono proprio vergognato per la mia recitazione, non mi sono piaciuto per niente! Nel secondo film sono un teenager e come ogni teenager, mi sono dovuto immedesimare in quella fase della vita più dark, in cui è tutto più buio.
Te lo avranno già chiesto in molti ma, ad oggi, cosa faresti se avessi il potere dell’invisibilità?
Andrei a rubare (ride). Entrerei in un negozio di dischi e li ruberei tutti.
Qual è il tuo supereroe preferito? (Michele a parte)
Non mi piacciono molti i supereroi tradizionali, quindi direi Deadpool.
Qual è il consiglio migliore che hai ricevuto finora per la tua carriera?
Divertiti! E non prenderti mai troppo sul serio.
Cosa vuol dire per Ludovico recitare?
Continuare a divertirmi.
C’è un regista con il quale ti piacerebbe in particolare lavorare?
Sicuramente Quentin Tarantino.
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E ora, le domande serie! Just Kidding ?
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Non puoi farne a meno sul set: Le Cuffie per ascoltare la musica.
Il tuo Superpower: Voler bene a tutti – anche se voglio rubare, poi abbraccerei tutti. (ride). E l’ottimismo, al contrario di mia mamma che non avrebbe mai pensato che mi avrebbero preso per il primo film.
Epic fail sul set e a teatro: L’epic fail più grosso penso sia stato una bestemmia detta inciampando su un cavo che percorreva il set de “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione” mentre la camera del backstage mi riprendeva. A teatro invece quando, recitando in “Romeo e Giulietta”, mi sono preso una spada di ferro in testa e mi sono ferito. Mi veniva da vomitare ma dovevo continuare e finire la scena.
La tua isola felice? Qui (in Accademia).
Accento Preferito: Scozzese, come quello di Willie de ‘I Simpson’.
Film preferito: da bambino e adesso. Il film della mia infanzia è stato Robin Hood (Disney). Il mio preferito di ora…ancora Robin Hood! Ed è anche lo spettacolo che ora stiamo realizzando qui a teatro.
Parola Preferita: Precipitevolissimevolmente (con qualche difficoltà a pronunciarla).
Il personaggio di teatro o cinema che vorresti più interpretare: A teatro mi piacerebbe interpretare Otello, cerco sempre di fare ruoli che possano essere il più diversi possibile da me, anche fisicamente. Nel cinema mi piacerebbe interpretare un cattivo. Con la faccia e capelli angelici che mi ritrovo, voglio cercare di andare oltre e fare qualcosa di molto diverso da me.
Film italiano e Americano preferito: Film Italiano: Capitale umano. Film americano: Pulp fiction.
Citazione preferita: È una citazione di Puck di “Sogno di una notte di Mezza Estate”: “È proprio il fatto di essere mortali che vi rende così interessanti. Io se non ho voglia di fare una cosa la faccio domani, oppure domani, oppure domani, oppure domani. Non ho mai la paura che avete voi che il tempo non basti mai. E così a volte capita che un po’ mi annoio, perché non ho bisogno di trovare un motivo alla mia esistenza. Ma voi invece dovete trovarlo continuamente il motivo, per evitare di arrivare alla fine dei vostri giorni senza averlo trovato. E questo vi dà forza, idee, emozioni. Per noi il divertimento vero arriva quando qualcuno di voi si inoltra nel bosco. Abbiamo imparato da voi tutte le cose sull’amore e sull’amicizia, noi mica le avevamo. Certo è vero. Assieme a quello abbiamo imparato ad essere gelosi, irrascibili, e tante altre cose che spesso ci fanno litigare. Però è bello così, é un peso che ci portiamo volentieri se allo stesso tempo ci regala un po’ delle cose che provate voi. È bello essere mortali.”
L’ultimo Binge-watch: Vikings, mi piace moltissimo perché mi piacciono i film e telefilm storici. In Vikings ci sono un sacco di cattivi, mi piace come è stato girato e gli attori, mi piace tutto. Mi è piaciuto molto anche Breaking Bad ma se devo scegliere, ultimamente mi ha preso tanto Vikings. Non vedo l’ora che esca la prossima stagione, la sto aspettando.
La cosa più bella successa girando “Il ragazzo Invisibile – Seconda generazione”: Niente inparticolare, solo il tempo trascorso con tutta la troupe dentro e fuori dal set. E mi è stato regalato un autoritratto da una persona del set, quello è stato molto bello!
Ops! Break Time
Al cinema: dolci o pop corn? Pop corn.
Il tuo piatto preferito? Pizza.
Bella, interessante. Bravo!!