“La moda è prima di tutto l’arte del cambiamento” – John Galliano
Testimone dei tempi che passano, delle novità e precursore delle tendenze future, la moda è indubbiamente un elemento culturale e sociale a cui tutti, chi più e chi meno volontariamente, facciamo riferimento per rimanere al passo con i cambiamenti. In un mondo che sembra andare sempre più veloce, in una società che sembra chiederci sempre di più, la moda ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo (e si, la citazione al dipinto di Paul Gauguin è voluta).
Visto che siamo in tema “aforismi”, credo che alla citazione di John Galliano che apre questo articolo si possa affiancare uno dei detti latini più inflazionati in assoluto: “Verba volant, scripta manent”. Le parole, così come i fatti e le personalità volano, ma la parola scritta resta: per contestualizzare il tutto, le vicende che hanno cambiato il mondo della moda passano, ma i libri che ne testimoniano l’avvenimento restano, e si tramandano di generazione in generazione per accrescere un mito, per ricordare gli eventi e i momenti che sono entrati nella memoria comune e per assicurarsi che nulla vada perduto: e quando diciamo nulla, intendiamo “nulla” per davvero, senza tralasciare dunque i momenti difficili o le personalità travagliate oltre alle glorie, ai fasti e alle piccole, grandi rivoluzioni di stile.
A questo punto, quali sono quei volumi, quelle testimonianze, quelle “sacre letture” che non possono mancare sul coffee table degli appassionati di moda? Mettetevi comodi e sfogliate, pardon, scopritelo qui di seguito.
BIOGRAFIE
“Gods and Kings: The Rise and Fall of Alexander Mcqueen and John Galliano” – Dana Thomas
Se si pensa alla rivoluzione, allo scandalo e alla perdizione quando si parla di moda, si pensa indubbiamente a John Galliano e Alexander McQueen. Con le loro personalità eccentriche e tormentate, con i loro momenti di gloria che li hanno fatti accedere all’Olimpo degli stilisti più ammirati di sempre e con i loro demoni e le loro fragilità, quelli che li hanno portati a toccare il fondo, Galliano e McQueen hanno scosso il fashion system in modo del tutto inaspettato, imprevedibile e irripetibile. Per loro la moda è sensualità, è ribellione, è fascino, è scenografia, è tecnica, studio e innovazione, è dar vita a capi e collezioni che superano ogni barriera, ogni concezione di “consono e proibito” nel tentativo di rendere la quotidianità leggendaria. La giornalista Dana Thomas raccoglie questa eredità in un libro che, ripercorrendo la carriera e la vita personale dei due designer, ci racconta il prezzo per essere una divinità nel mondo della moda.
“Grace: A Memoir” – Grace Coddington
Se avete visto “The September Issue”, il documentario del 2009 dedicato alla realizzazione del numero di settembre di Vogue America, non potete non aver notato lei: capelli rossi e vaporosi, una personalità spiccata (che non teme il confronto con Anne Wintour) e un talento creativo senza pari. Lei è Grace Coddington, la figura che, nel corso della sua lunga carriera come creative director di Vogue, ha sconvolto, rimodellato e influenzato l’immaginario della moda per mezzo di editoriali, campagne ed espedienti narrativi e di stile unici, rendendola una vera e propria icona del settore. Nel 2012, 4 anni prima di lasciare Vogue, si siede con il suo collaboratore Jay Fielden e scrive le sue memorie: dalla sua carriera come modella ai suoi inizi da Vogue UK negli anni ’60, fino all’arrivo a Vogue America nel 1988, dove Grace si esprime, ed esprime quelli che sono i concetti, le tendenze e le storie della moda, attraverso scatti che sono diventati immediatamente dei classici. Perché, come ha detto il Time nella recensione di questo libro, “Se Anne Wintour è il Papa, Grace Coddington è Michelangelo, impegnato a dipingere una nuova versione della Cappella Sistina per 12 volte all’anno”.
“D.V.” – Diana Vreeland
Prima di Anne Wintour, l’America e la moda hanno avuto un’altra regina, una delle editor più importanti di Harper’s Bazaar, editor-in-chief di Vogue America, consulente del Costume Institute of the Metropolitan Museum of Art (per il quale ha organizzato 12 esibizioni) e amica di Coco Chanel, Jacqueline Kennedy e Cecil Beaton: stiamo parlando di Diana Vreeland, che con la sua passione, fascino, intuizione, genio e spontaneità ha ispirato il mondo della moda per 50 anni. In quest’autobiografia, Diana ci accompagna in un giro intorno al mondo per parlarci della sua vita privata, delle sue esperienze di lavoro e della sua passione per lo stile in modo estremamente spontaneo, irriverente e genuino.
SFILATE
“Catwalking: Photographs by Chris Moore” – Alexander Fury
Chris Moore ha una postazione in prima fila tra i fotografi in ogni sfilata dal 1950: in oltre 60 anni di carriera, ha fotografato i look delle passerelle più importanti, immortalando di conseguenza i cambiamenti della moda nel corso del tempo: dai saloni della couture alla sfilata finale di Coco Chanel, dagli show di Versace, dopo le top model divennero tali, fino alle scenografiche presentazioni di McQueen, Chris Moore c’è sempre stato. Ad accompagnare con le parole le immagini racchiuse in questo libro, che ripercorrono la straordinaria carriera del fotografo, è Alexander Fury, giornalista, critico di moda e Fashion Features Director del magazine AnOther.
“Betak: Fashion Show Revolution” – Alexandre de Betak & Sally Singer
Dietro ai set di sfilata delle più importanti presentazioni di moda degli ultimi 25 anni c’è sempre e solo un uomo, che il The New York Times ha definito come “il Fellini della moda”: per chi non lo conoscesse, parliamo di Alexandre de Betak che, a capo del Bureau Betak, ha disegnato, progettato e diretto gli spettacoli più emozionanti e impressionanti della moda contemporanea. L’ultima è la sfilata di Dior FW21 allo Château de Versailles, ma andando a ritroso negli anni, troviamo l’iconica sfilata di Raf Simons per Dior nel 2012 con le pareti tappezzate di fiori, le presentazioni di Anthony Vaccarello per YSL sotto le luci della Torre Eiffel e la sfilata di Rodarte del 2009 nella galleria Gagosian, dove le modelle hanno sfilato sui detriti. Questo compendio di immagini, anche di backstage mai visti prima, illustra il processo creativo di Betak e l’importanza di ogni aspetto, dalla location alle luci, per dar vita a scenografie che hanno influenzato e cambiato le regole del fashion show come lo intendiamo oggi.
“The Battle of Versailles: The Night American Fashion Stumbled into the Spotlight” – Robin Givhan
Il 28 novembre 1973, l’élite mondiale si ritrova a Versailles per un evento di moda (organizzato da Eleanor Lambert) che cambierà per sempre il settore: 5 designer americani, Oscar de la Renta, Bill Blass, Anne Klein, Halston e Stephen Burrows, fanno sfilare i loro lavori “contro” quelli di Yves Saint Laurent, Hubert de Givenchy, Pierre Cardin, Emanuel Ungaro, e Marc Bohan di Christian Dior. A fine serata, sarà proprio l’America, con le sue energie e idee innovative, ad essere eletta come nuovo riferimento della moda affianco a coloro che, fino a quel momento, sembravano irraggiungibili. Cala dunque il sipario sulla cosiddetta “Battaglia di Versailles” e si alza quello sulla moda americana: a ricostruire questo evento storico e l’impatto che ha avuto nell’ambiente anche negli anni a seguire, è la giornalista premio Pulitzer Robin Givhan.
BRAND
“Valentino: Themes and Variations” – Pamela Golbin
Chi non si è ritrovato a sospirare almeno una volta di fronte alle magnifiche creazioni di Valentino? Per celebrare l’incredibile carriera e influenza che il lavoro del fondatore Valentino Garavani ha avuto in oltre 45 anni di attività, in occasione dell’ultima sfilata del designer (presentata a Parigi nel 2008), Pamela Golbin, curatrice del Musée de la Mode et du Textile del Louvre, ha redatto questo libro incentrandosi proprio sulle creazioni couture dello stilista, sottolineando la filosofia, la tecnica e le ispirazioni che Valentino ha avuto negli anni e che hanno contribuito ad ampliare l’immaginario della moda. Il libro presenta foto mai viste prima dell’ultimo fitting e backstage di Valentino (scattate da François Halard) e un capitolo scritto dallo stilista in persona, rendendo tale opera imprescindibile per chiunque ammiri il brand.
“The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed” – Sara Gay Forden
Chi non ha visto negli ultimi giorni le foto rubate dal set di “House of Gucci” di Ridley Scott (in particolare quelle in cui Lady Gaga fa assaggiare un panzerotto ad Adam Driver)? Il film, basato sull’assassinio di Maurizio Gucci, erede dell’impero Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 e ordinato dalla sua ex moglie Patrizia Reggiani (per il quale ha scontato 29 anni in carcere), è liberamente tratto da questo libro di Sara Gay Forden, che ripercorre la vicenda scavando nel passato della maison. Tra conflitti d’interesse, tradimenti, lusso, pazzia e intrighi, “The House of Gucci” mantiene i lettori incollati alle pagine per non perdersi neanche un retroscena di questa tragedia.
“Louis Vuitton: The Birth of Modern Luxury” – Paul-Gérard Pasols
Non può mancare affianco alla vostra Speedy, se siete appassionati di Louis Vuitton: questo volume riccamente illustrato, ripercorre i 150 anni del brand, evidenziando le innovazioni, le creazioni e i look iconici che hanno segnato la storia della moda, degli accessori dell’arte, della cultura, del viaggio e dello sport. Tutte le informazioni sono tratte dagli archivi del brand: lo sapevate ad esempio che il fondatore, Louis Vuitton in persona, ha inventato il baule da viaggio? E che il famoso monogram LV, comparso per la prima volta nel 1896, è un omaggio del figlio Georges al padre Louis, ispirato alle piastrelle in maiolica di Gien con i fiori a quattro petali che decoravano la cucina della casa di famiglia ad Asnières?
FATTI & CURIOSITÀ
“Il senso della moda. Forme e significati dell’abbigliamento” – Roland Barthes
Roland Barthes, importante saggista, critico, linguista e semiologo francese, nel corso della sua brillante carriera si è dedicato allo sviluppo della narrativa, del “grado zero” della scrittura, della relazione tra mito e società e… dell’universo semantico dell’abbigliamento! Quest’opera raccoglie proprio tutti i saggi di Barthes dedicati all’argomento: dai significati sociali dell’abbigliamento alla riflessione sul coprirsi, l’esibizionismo, la vergogna e l’identità, il libro ci apre gli occhi sulla concezione sociale dell’atto del vestirsi e sulle implicazioni, in diversi ambiti, di questo gesto e dei suoi molteplici significati, anche quelli più impensabili.
“Vogue: The Editor’s Eye” – Eve MacSweeney
Vogue America è stato fondato nel 1892: in quasi 130 anni di pubblicazione, il magazine ha contribuito a raccontare, formare e influenzare la storia della moda, non solo in America, ma nel mondo intero, è questo è stato possibile grazie alle intuizioni dei suoi fashion editor. Questo volume, partendo proprio dagli archivi di Vogue, racchiude le storie di 8 leggendari fashion editor del magazine (inclusi Polly Mellen, Babs Simpson e Grace Coddington) e del modo in cui, collaborando con fotografi, designer e celebrità, hanno raccontato e descritto la moda, la società e la cultura del loro tempo. Un compendio riccamente illustrato per vedere il settore attraverso gli occhi e le parole di chi lo ha vissuto e cambiato.
“FASHION: 150 Years of Couturiers, Designers, Labels” – Charlotte Seeling
150 anni di moda, 150 anni di brand, designer, momenti e ispirazioni. 150 anni raccolti in questo volume riccamente illustrato e ampiamente descrittivo che ripercorre la storia della moda, che qui si fa soggetto e oggetto della narrazione. Non mancano riferimenti sociali, storici e culturali, descrivendo l’impatto che gli stilisti hanno avuto sul loro tempo e in quello successivo, le creazioni e le informazioni iconiche in questo ritratto di un settore che è anche un lifestyle.
FOTOGRAFIA
“Fashion Climbing” – Bill Cunningham
Fino al 2016, anno della sua morte, a New York non si poteva non riconoscere Bill Cunningham che, a bordo della sua bici e armato solo della sua macchina fotografica, percorreva le strade della città, soprattutto durante la fashion week, per immortalare i momenti di street style; questa biografia ripercorre la carriera del leggendario fotografo di moda del The New York Times, dalle notti trascorse all’opera in cui prendeva nota dei look degli ospiti alla carriera come designer di cappelli fino ad arrivare dietro alle lenti della sua macchina fotografica con l’intento di “raccontare” lo stile per donare un sorriso a chi vedeva i suoi scatti. Questo libro è una celebrazione della bellezza, in ogni sua forma.
“Peter Lindbergh: A Different History of Fashion” – Peter Lindbergh & Thierry-Maxime Loriot
Peter Lindbergh ha segnato la storia della fotografia di moda cambiandola per sempre: nel corso della sua lunghissima carriera, ha scattato alcuni dei momenti più iconici della moda, come la prima cover di Anne Wintour da Vogue America e lo scatto delle 5 top model a New York nel 1989, oltre ad alcune campagne dei più influenti brand del settore. Con i suoi scatti in bianco e nero, Lindbergh ha scritto un nuovo capitolo della bellezza femminile e dello stile, e questo libro racconta la sua storia e la sua narrativa con oltre 400 immagini tratti dal suo archivio, celebrando il suo sguardo provocante, intimo, melanconico e, soprattutto, umano.
“Tim Walker: Story Teller” – Robin Muir & Tim Walker
La capacità di Tim Walker nel rendere la realtà un sogno, e viceversa, grazie ai suoi scatti onirici e surreali, che hanno spesso caratterizzato gli editoriali e le campagne di moda, è decisamente unica. A raccontarla, grazie anche a numerosi scatti, è questo libro che racchiude gli ultimi anni della carriera del fotografo: c’è Alber Elbaz immortalato indossando un paio di orecchie da coniglio, i ritratti eccentrici di Tilda Swinton, Helena Bonham Carter e Alexander McQueen e molti altri scenari fiabeschi che descrivono l’approccio rivoluzionario del fotografo e l’intensità delle sue immagine, o meglio, delle sue storie, racchiuse interamente in un click.