Espressione della libertà per eccellenza, la danza è anche uno degli espedienti più efficaci per dare forma all’identità, ai sentimenti, alle parole non dette. Che si tratti di coreografie professionali, o di una goffa sequenza di movimenti pericolanti, con location sala da ballo o caotica camera da letto, ballare può rivelarsi un antistress salva-vita quando abbiamo la testa piena da scoppiare – che importa se siete Travolta o King Kong, buttatevi in pista e scrollatevi di dosso ogni pensiero a suon di musica, efficacia garantita.
Se siete in cerca di ispirazione, volete immaginare come si fa a dimenticarsi i problemi un passo di danza alla volta, o se avete semplicemente voglia di godervi qualche bella coreografia ed abbracciare un mood “ballerino”, ci sono tanti film dedicati all’arte della danza, incentrati sia su ballerini di professione, sia su semplici appassionati. Tra l’altro, molti spesso tendono ad associare i film con scene di ballo ai musical, ma questa non è la regola. Di sicuro, nei musical, la maggior parte delle scene (se non tutte) sono occupate da numeri coreografati, ma ci sono anche molte eccezioni. Nella lista che segue, abbiamo reclutato 6 imperdibili film musicali, drammatici, e comici sulla danza: divertitevi e arrendetevi al suo potere!
“Flashdance” (1983)
Scritto da Tom Hedley e Joe Eszterhas, e diretto da Adrian Lyne, il film racconta la storia di Alex Owens (Jennifer Beals), una 18enne di Pittsburgh che lavora in un’acciaieria per mantenersi e, nel tempo libero, coltiva la sua passione per la danza. Il sogno di Alex è quello di diventare una ballerina professionista ed essere ammessa all’Accademia di Ballo di Pittsburgh; mentre si allena ogni giorno, ballando fino allo sfinimento per realizzare il suo sogno, cerca di raccimolare qualche soldo extra lavorando da Mawby’s, un night club in centro. È proprio una delle sue performance nel club a catturare l’attenzione di un uomo molto speciale, Nick Hurley (Michael Nouri), prima datore di lavoro, poi amore per la vita.
“Footloose” (1984)
Diretto da Herbert Ross e interpretato da Kevin Bacon, John Lithgow, Dianne Wiest, Chris Penn, Lori Singer, Sarah Jessica Parker, il film è liberamente ispirato agli eventi che ebbero luogo intorno al 1978 nella piccola cittadina rurale di Elmore City, in Oklahoma, in cui la danza era stata bandita per circa 90 anni prima che un gruppo di adolescenti decidesse di ribellarsi attivamente a questa regola. Il film segue le avventure di Ren McCormack (Bacon), un liceale appena trasferitosi da Chicago nella minuscola Beaumont, in Mississippi. Appena arrivato in paese, Ren si ritrova a fare i conti con le molteplici, severe regole che la sua nuova comunità deve rispettare, primo fra tutte il bando della musica rock e del ballo in seguito all’incidente di qualche anno prima, in cui due ragazzi avevano perso la vita di ritorno da un concerto. Ad ogni modo, la danza e la musica sono la passione e il talento più grandi di Ren, motivo per cui è determinato a riportare il divertimento e la libertà di espressione nella comunità.
“Billy Elliot – Ballare per la libertà” (2000)
Il film drammatico diretto da Stephen Daldry si ispira alla storia vera del ballerino Philip Mosley. La storia, ambientata negli anni ’80 a Durham, in Inghilterra, ruota intorno all’undicenne Billy Elliot (Jamie Bell), un ragazzo appartenente ad una famiglia di minatori, che vive col papà, il fratello e la nonna. Durante una delle lezioni di box che il padre lo costringe a frequentare nella palestra locale, assiste ad una lezione di danza classica e ne rimane stregato, sviluppando un grande interesse per l’arte della danza che presto sboccerà in una grande passione. Tuttavia, il suo desiderio di fare l’audizione per entrare alla Royal Ballet School di Londra si scontrerà con i pregiudizi di un tempo in cui i ballerini maschi non erano socialmente accettati.
“Chicago” (2002)
Diretto da Rob Marshall e tratto dall’omonimo musical di Broadway, il film premio Oscar è ambientato nel 1924 e racconta la storia dell’attrice Roxie Hart (Renée Zellweger) e del suo sogno di diventare una diva dei musical come il suo idolo Velma Kelly (Catherine Zeta-Jones), a costo della vita (di qualcun altro). Quando finisce in prigione per l’assassinio di suo marito, Roxie incontra la starlette Velma, dietro le sbarre per aver ucciso suo marito e sua sorella, con cui lui l’aveva tradita. Con l’aiuto dell’avvocato Billy Flynn (Richard Gere), Roxie riuscirà a raggiungere la fama e surclassare anche Velma, invischiandosi con lei in una battaglia per la popolarità.
“Il cigno nero” (2010)
Darren Aronofsky dirige un thriller sulla rivalità tra due ballerine del New York City Ballet durante la produzione de “Il lago dei cigni” di Čajkovskij. Nina (Natalie Portman) ottiene la parte di Odette, la principessa trasformata in cigno, in cerca dell’amore eterno che rompa l’incantesimo. Nina è un perfetto cigno bianco, delicata, leggiadra, pacata, di conseguenza inadatta a interpretare le coreografie sinistre e sensuali dell’alter ego del cigno bianco, il cigno nero. Nella lotta per scovare il suo lato oscuro e risvegliare la sua coscienza sessuale in modo da immedesimarsi nel personaggio, incontra Lily (Mila Kunis), la sua rivale e opzione numero uno per sostituirla nel ruolo di Odette. L’ansia del rimpiazzo condurrà gli eventi ad una svolta inaspettata.
“And Then We Danced” (2019)
Questa storia di formazione georgiana, scritta e diretta da Levan Akin, racconta la vita di Merab (Levan Gelbakhiani), un ragazzo nel pieno della sua adolescenza, desideroso di cambiare il mondo (georgiano), e della sua amica Mary (Ana Javakishvili), con cui condivide una grande passione per la danza e il sogno di trasferirsi in Europa. Non a caso, il mondo della danza georgiano è molto rigoroso, conservativo e omofobico, dunque in netto contrasto con le ambizioni e il desiderio di Merab di abbattere le differenze tra il ballo e i costumi “femminili” e “maschili”. La strada verso la realizzazione di sé diventa ancora più tortuosa quando Merab si innamora di uno dei suoi rivali ballerini.