In questo caso permetteteci di dirlo: dietro una grande creazione di moda…c’è sempre una grande donna!
Oggi vi vogliamo presentare Gabrielle Bonheur Chanel, meglio conosciuta da tutti come Coco: la donna che passò alla storia per aver creato una delle maison di moda più amate al mondo.
Una donna, un mito, anche se non c’è nulla di mitico nella sua infanzia. Nata il 19 agosto del 1883 a Samur, una piccola regione francese della Valle della Loira, Gabrielle Chanel non è cresciuta in un contesto familiare agiato. Il padre era un venditore ambulante e la madre una lavandaia. Quando Coco aveva solo 12 anni, sua madre morì di tubercolosi e il padre abbandonò lei e le sue sorelle nell’orfanotrofio cattolico di Aubezine. Lì, e durante le vacanze estive, Gabrielle imparò l’arte del cucito e, compiuti 18 anni, lasciò l’orfanotrofio trovando un lavoro presso una sartoria locale di Moulins: la Maison Grampayre.
1.“Chi ha visto Coco?”
Non tutti sanno il perché Gabrielle Chanel era soprannominata Coco. Tutto accadde un giorno, quando, durante un breve periodo da cantante presso diversi café e sale concerto, a Chanel venne attribuito il nome di Coco dai soldati che andavano ad ascoltare le sue performance “Qui a vu Coco dans le Trocadéro?”.
A lei piaceva invece pensare che quel soprannome le fosse stato dato da suo padre quando era piccola.
2.“Pensa da uomo, comportati da signora”
Gabrielle si è sempre distinta dalle donne del suo tempo. Credeva nella donna lavoratrice, nella donna che poteva permettersi di indossare i pantaloni come facevano gli uomini…Credeva nella donna capace di cambiare il mondo. In 1910, Chanel aprì una boutique in Rue Cambon 21, a Parigi. Cominciò la sua attività creando cappelli firmati “Chanel Modes” ma presto, i suoi disegni, dallo stile semplice ed elegante, la fecero diventare una vera e propria icona di stile.
Nel 1918, Chanel aprì la sua maison di alta sartoria in Rue Cambon 31, che ancora oggi ospita la sede centrale del brand.
Il suo grande amore fu Boy Capel (da lei descritto come l’amore della sua vita), un uomo inglese, benestante ed istruito che la introdusse alla letteratura e la aiutò a diventare ciò che è diventata, convincendola ad aprire quella seconda boutique in Rue Cambon 31. Ma il loro amore si interruppe bruscamente quando Boy morì in un incidente stradale: per la prima ed ultima volta Coco fu vista piangere. Disse: “O muoio anche io con lui, o finisco ciò che avevamo iniziato insieme“. Decise di andare avanti.
Durante gli anni ’20, Coco Chanel divenne la prima designer a realizzare jersey ampi da donna, indossati fino ad allora solamente da uomini, creando comodi outfit per le donne, ignorando il rigido look dell’epoca, che credeva ormai fuori moda e decisamente poco pratico. Le sue creazioni si sono sempre contraddistinte per la loro semplicità, fatte di tessuti leggeri dalle linee morbide. Odiava i corsetti, spianando la strada per la loro abolizione.
Chanel ha contribuito a rivoluzionare il mondo della moda, facendosi pioniera dell’emancipazione femminile e introducendo straordinarie novità come il classico tubino nero, capo immancabile negli armadi di tutte le donne.
La semplicità e l’estrema eleganza dei suoi vestiti le permettevano di sbizzarrirsi con ogni sorta di accessorio. Il suo preferito? La classica collana di perle, il gioiello senza tempo che non passerà mai di moda. Era solita dire che “il color bianco accanto al viso riesce a farlo risplendere”.
3. Chanel No.5
Nel 1921, assieme al profumiere Ernest Beaux, Chanel lanciò la prima fragranza mai creata da una maison di moda: l’eterno Chanel No.5. Perché No.5? Perché era la quinta essenza che venne presentata alla stilista.
Il profumo ebbe un tale successo che persino Marylin Monroe affermò che “andava a dormire indossando solamente due gocce di Chanel No.5”.
A causa della crisi economica che seguì le due Guerre Mondiali, Chanel fu costretta a chiudere la maison e si trasferì in Svizzera. Tornò a Parigi nel 1954 (all’età di 70 anni), proprio quando il New Look di Christian Dior stava seducendo il mondo della moda.
4. Il completo in tweed
Il New Look di Dior infastidiva molto Coco, in quanto prevedeva il ritorno al corsetto, da sempre odiato da Mademoiselle Chanel che prediligeva comodità, semplicità ed eleganza. In quel periodo nasce il completo in tweed: una giacca con quattro tasche (ispirata allo stile militare) e una gonna lunga fino alle ginocchia.
Riproposto ancora ad oggi in infiniti stili differenti, il capo è ancora il “pezzo forte” della Maison.
Gli Stati Uniti impazzirono per lo stile proposto da Chanel, tanto che le star più in voga del momento come Elisabeth Taylor, Jane Fonda, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, Grace Kelly e Jackie Kennedy indossavano solo le sue creazioni.
5. Scarpa Slingback Due-Toni e la Borsa 2.55
Nel febbraio del 1955, Coco lanciò un’altra creazione che sarebbe diventata presto un’icona nel panorama della moda mondiale: la sua famosa borsa trapuntata 2.55. Combinando la pelle ad una catena d’oro, Chanel introdusse un nuovo modo di portare la borsetta: la tracolla infatti faceva sì che le mani potessero restare libere. La 2.55 divenne un accessorio essenziale da avere nell’armadio.
Nel 1957 Chanel creò la leggendaria scarpa slingback due-toni: beige con la punta nera, riportata in passerella 58 anni dopo da Karl Lagerfield, chief designer della maison Chanel dal 1982.
Nello stesso anno Chanel ricevette a Dallas il Neiman-Marcus Award, l’Oscar della moda, affermandosi come stella nel firmamento della haute couture.
Coco diceva sempre: “La moda passa, lo stile rimane“. Di sicuro il suo ha lasciato un segno indelebile.
Credits: Chanel.com, Karl Lagerfeld, Popsugar