Ascoltate attentamente.
Non sembra anche a voi di sentire una certa melodia in sottofondo che si fa sempre più vicina e intensa? “Dai, dai, dai”, certo che la sentite, il testo dice: “Userò gli occhi del cuore, per carpire i tuoi segreti…”. No, non è un segnale di isteria o un’allucinazione, è tutto vero: la quarta, attesissima stagione di “Boris” approderà finalmente su Disney Plus il prossimo 26 ottobre!
Aprite tutto, dunque, come direbbe il buon Duccio, ma aprite soprattutto i vostri profili Disney Plus per scoprire in che modo la troupe guidata da Renè Ferretti riuscirà (?) in un’impresa biblica (letteralmente): quella di raccontare la “Vita di Gesù”, con mezzi, regole e sfide che rispecchiano quelle di una produzione girata negli anni ’20 di questo secolo.
Non poteva mancare, tra gli altri grandi ritorni, quello di Carolina Crescentini, che di strada ne ha fatta parecchia dall’ultima volta in cui ha vestito i panni di Corinna: l’esperienza è tanta in più, ma la voglia di fare e di mettersi in gioco in questo ruolo è sempre la stessa, consapevole di appartenere ad un cast e una produzione che, nel panorama italiano, sono diventati iconici.
Se da Corinna possiamo aspettarci il solito carattere da primadonna, da Carolina invece ci si aspetta il racconto di una serie di esperienze attoriali straordinarie (ma per davvero, non come lo direbbe Renè). Tra risate, disciplina, senso di squadra e una scoperta resistenza fisica, Carolina ci dimostra il valore di una carriera incredibile. Ma per davvero, non “alla Corinna”…
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
Quando ero bimba, mio padre aveva un proiettore per Super8 e un grande telo. Il mio primo cinema è stato, infatti, nel salotto di casa dei miei genitori. Tutti i classici Disney. Era bellissimo.
Solitamente, cosa ti fa dire di “sì” a un progetto? C’è qualcosa di particolare che ricerchi in una sceneggiatura?
Mi deve interessare la storia che andremo a raccontare e il personaggio deve suscitarmi emozioni, di qualunque tipo, anche una fragorosa risata.
Undici anni dopo “Boris – il Film”, torni ad interpretare Corinna Negri nella quarta stagione di “Boris”: come è cambiata Carolina in questi anni, e in che modo, di conseguenza, è cambiato il tuo approccio al personaggio?
Sono successe tante cose da quando girammo l’episodio pilota di “Boris”. Allora, ero una studentessa del Centro Sperimentale di Cinematografia con poca esperienza ma con un’infinita voglia di fare. Ora di esperienza ne ho di più, ma la voglia è sempre la stessa.
Un grande ritorno che, immagino, sia stato anche nostalgico oltre che molto emozionante. Qual è stata la tua prima reazione quando hai letto la sceneggiatura e il tuo primo pensiero quando hai messo piede sul set?
Quando ho letto la sceneggiatura, oltre alle risate, ho sentito subito un senso di appartenenza. Quando sono arrivata sul set, ho ritrovato una squadra di amici attori strepitosi e abbiamo ripreso a giocare come se il tempo non fosse mai passato.
“Oltre alle risate, ho sentito subito un senso di appartenenza”.
Dopo il successo de “Gli Occhi del Cuore” (e non solo), il focus di questa stagione sarà la fiction “Vita di Gesù”: cosa possiamo aspettarci? Corinna “c’ha ancora Madre Teresa dentro” in qualche modo?
“Vita di Gesù” è un progetto ambizioso di Stanis. Corinna forse non ha fatto la carriera che voleva ma si è evoluta, anche se continua ad avere un pessimo carattere!
Il momento make-up sul set, può essere davvero un momento di “confessione”?
Certo che sì, ma dipende dal truccatore! Dalla sua sensibilità. È praticamente il primo che incontri dopo il driver, quindi se quel giorno gli effetti della tua vita privata vengono sul set con te, è probabile chiacchierarne con lui o lei.
A modo suo, “Boris” racconta le dinamiche che caratterizzano un set, sia esso televisivo che cinematografico. Hai un aneddoto divertente di un altro tuo progetto in cui ti sembrava di trovarti veramente in “Boris”? Senza fare nomi ovviamente.
“Boris” è un esasperato documentario. Racconta solo verità. Cose che spesso sono successe. Gli “ottima” o “buona” di Renè a fine ciak a volte mi sono stati detti nello stesso modo. “Straordinaria!”, e lì tu sai che forse è meglio rifarla!
Renè Ferretti ripete allo sfinimento: “dai, dai, dai”, per spronare se stesso e chi lo circonda. Cosa ti aiuta a trovare la motivazione per credere in quello che fai anche nei momenti difficili?
La disciplina, il set, il senso di squadra, il sorriso del pubblico aiutano sempre.
“Un esasperato documentario”
Il tuo ultimo binge-watch?
“Succession”. Sto aspettando la quarta stagione trepidante.
Qual è la cosa più recente che hai scoperto di te stessa, anche grazie al tuo lavoro?
L’ultima scoperta che ho fatto su me stessa è che ho una grandissima resistenza fisica!
Il tuo più grande atto di ribellione?
La mia più grande ribellione è stata bloccare tutto e andarmene dall’altra parte del mondo a godermi nuove avventure, pensando solo a me!
La tua più grande paura?
La follia mi fa paura.
Cosa significa per te sentirsi a proprio agio nella propria pelle?
Secondo me, sentirci a nostro agio nella nostra pelle significa accertarci con tutte le nostre imperfezioni fisiche, psichiche e comportamentali.
Qual è la tua isola felice?
È la campagna, circondata da animali.
Photos by Luca Ortolani.
Hair: Roberto D’Antonio
Makeup: Fulvia Tellone
Gioielli: Giovanni Raspini
Total Look: Gucci
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