“La mia Tina”: Sarah Felberbaum la celebra come una donna grintosa, rivoluzionaria, che lotta una guerra che ancora oggi combattiamo e non possiamo smettere di combattere. Per chi non la conosce e per chi la conosce già, la Rai dedica a Tina Anselmi il biopic “Tina Anselmi, partigiana della democrazia”, in onda il 25 aprile in prima serata su Rai1. E noi dedichiamo alla protagonista, Sarh Felberbaum, la nostra Cover lifestyle di aprile. Nei panni della prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana, Sarah ha esercitato la disciplina e stimolato la razionalità che interpretare un ruolo di tale spessore storico-sociale richiede.
Il film è tratto dalle opere “La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi” di Anna Vinci e “Storia di una passione politica” di Anselmi e Vinci e racconta la storia di una donna italiana che ha fatto la storia. Tina Anselmi, infatti, a soli 16 anni diventa sindacalista, a 18 lotta per la difesa delle operaie, diventa la prima donna ministro in Italia (del Lavoro e, poi, della Salute, siglando la nascita del Sistema Sanitario Nazionale) e presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2, l’unica donna tra 20 deputati e 20 senatori. Un’esperienza che per Sarah è stata tempo di qualità per riconnettersi con sé stessa, proprio quello che cerca sempre per rigenerarsi. Un ruolo, questo, che l’ha resa più sicura di sé, anche semplicemente lavorando sul personaggio per percepirne lo spirito e interiorizzarlo, per dar vita alla “sua Tina”.
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
Il mio primo ricordo è con mio padre. Andavamo in un cinema a Trastevere, uno dei pochi all’epoca ad avere film in lingua originale. D’estate aprivano il tetto e per me era un luogo magico.
Presto ti vedremo sulla Rai in “Tina Anselmi, partigiana della democrazia”, un biopic sulla prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. Conoscevi la storia di questa leggenda italiana? Che tipo di ricerche hai fatto per connetterti con il personaggio e il periodo storico in generale?
Conoscevo il nome di Tina Anselmi, sapevo chi era e che era stata la prima donna a diventare ministro. Ma ammetto che la mia conoscenza non andava molto oltre.
Ho studiato molto la sua storia. Ho letto tantissimi articoli di giornale ed il libro scritto da Anna Vinci. Ho visto dei video e delle interviste. Ho cercato di capire lo spirito di questa donna. Poi ho studiato in profondità la sceneggiatura. Ogni giorno sul set sapevo esattamente il perché di ogni parola detta e gesto fatto. Questo mi ha dato la sicurezza e la serenità di poter lavorare con il regista e dare vita alla mia Tina.
Una storia di democrazia, che “è giustizia, è rispetto della dignità umana, dei diritti delle donne”, per riprendere le parole della stessa Anselmi: quale messaggio vorresti comunicare, in particolare, al pubblico raccontando una storia finora inedita sugli schermi della televisione italiana?
La Storia di Tina Anselmi spero ricordi a chi la conosce già quanto ha fatto questa donna. Quanto ha lottato e con quale forza e grinta. Spero anche possa insegnare qualcosa a chi invece ne sa meno o nulla. Far capire alle nuove generazioni che sono anni che si combatte per una parità e che non possiamo smettere.
Che approccio hai adottato nell’interpretare questo ruolo? Hai lasciato più spazio all’istinto o alla razionalità?
Ho ragionato molto nella fase di preparazione. Per me era fondamentale non perdere mai il contatto con degli spunti raccolti durante lo studio e diventati, di conseguenza, dei punti di riferimento. L’istinto non sarebbe stato un grande alleato, la razionalità ha fatto si che io non perdessi mai il contatto con la mia Tina.
“La razionalità ha fatto si che io non perdessi mai il contatto con la mia Tina”
Hai scoperto qualcosa di nuovo su te stessa grazie a questa esperienza?
Questo film mi ha regalato maggiore consapevolezza. Ora so, perché l’ho fatto, che posso andare un pochino più in là, ho più fiducia in me stessa. Meno paura di fallire.
C’è un altro personaggio realmente esistito che ti piacerebbe interpretare dopo questo?
No, per il momento no. Vediamo cosa mi proporrà la vita. Preferisco non aspettarmi nulla ed essere sorpresa.
Solitamente, cosa ti fa dire di sì ad un progetto?
Seguo molto l’istinto quando accetto un progetto. Anche il semplice provino. Devo sentire una spinta da dentro, un desiderio di far parte di quella storia.
Non avrei mai pensato di interpretare Tina Anselmi ma sapevo senza alcun dubbio che non potevo assolutamente rifiutare.
“UNA SPINTA DA DENTRO, UN DESIDERIO”
Il tuo must-have sul set.
Sul set creo una piccola seconda casa. Il mio camerino ha il mio profumo, un beauty con tutte le cose che potrebbero servire.
Porto degli snack tipo mandorle e frutta secca ed una piccola cassa o delle cuffie per ascoltare la musica quando non servo sul set.
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Non saprei dirti quale sia la cosa più coraggiosa che io abbia mai fatto. È un continuo mettersi in gioco ed avere la forza di continuare a farlo quotidianamente mi sembra un bell’atto di coraggio.
Cosa ti fa paura, invece?
Mi fa paura l’idea di perdere qualcuno che amo.
Il tuo più grande atto di ribellione?
Avere il coraggio di fare scelte controcorrente ma che sai che sono giuste per te (e solo per te).
Cosa significa per te sentirsi a proprio agio nella propria pelle?
Ho la necessità di fare attività fisica. Mi tranquillizza sia fisicamente che mentalmente. Mi aiuta a mantenere un equilibrio, soprattutto emotivo.
“Scelte controcorrente”
Ci sono dei riti/abitudini che fai ogni giorno per “connetterti” con te stessa o è un qualcosa che ti viene naturale?
Cerco una volta ogni tanto da fare in modo di trovarmi completamente sola in casa. Mi isolo, metto in ordine, faccio cose che rimando da tempo. Mi sento in pace.
L’ultima cosa o persona che ti ha fatto sorridere?
Oggi ti rispondo mio marito. Prima di addormentarmi abbiamo riso tantissimo per una sciocchezza che neanche ricordo e oggi sorrido ripensando a quella sensazione di leggerezza.
La tua isola felice?
La mia casa. La mia famiglia.
Photos & Video by Johnny Carrano.
Makeup and Hair by Chantal Ciaffardini.
Assistant Makeup and Hair Elisabetta Distante.
Styling by Francesca Ottaviani.
Thanks to Lapalumbo Comunicazione.
Location: Er paninaro di Porta Maggiore.
LOOK 1
Dress: Michael Kors Collection
Shoes: Casadei
LOOK 2
Blouse and trousers: Alberta Ferretti
LOOK 3
Dress: Sportmax
LOOK 4
Dress: Gucci
Shoes: Casadei