… Ebbene sì, avete letto bene il titolo.
Scelta inusuale? Sicuramente. Scelta discutibile? Personalmente, non credo.
Luoghi in cui la vita e la morte si incontrano, luoghi di culto, di ricordo, di interesse storico o culturale o artistico, luoghi di molteplici sensazioni che attraversano il fiume del tempo per ricordare a noi, anime mortali, l’unica certezza che tutti condividiamo: “Ciò che siamo sarete. Ciò che siete fummo”, come recita un epitaffio al Cimitero del Verano di Roma.
Ora, la premessa non vuole essere né fatalista né suscitare ansia e panico in nessuno; al contrario, vuole scardinare un pregiudizio fin troppo diffuso che circonda i cimiteri e che li vede come luoghi desolati, quando in realtà sono un bacino di emozioni, affetti e memorie che sottolinea il nostro essere umani intesi proprio come esseri in grado di provare sentimenti, di condividerli e di esprimerli anche ai posteri. Anche i libri ambientati nei cimiteri dunque, possono servire a questo scopo: campisanti, tombe e luoghi della memoria diventano sfondi dove i vivi (e non solo a volte) intersecano le loro storie con quelle di chi non c’è più. Vita, morte, destino, oltre, fede, paura, speranza, amore, bellezza: tutti elementi che caratterizzano i cimiteri e, di conseguenza, la raccolta dei seguenti libri.
Nota bene: si tratta di libri ambientati al cimitero per la maggior parte della loro trama, non di libri SUI cimiteri o che vedono i cimiteri come parte più ridotta di una determinata ambientazione (Dracula &co, ci vedremo in un altro articolo promesso).
“Cambiare l’Acqua ai Fiori” – Valérie Perrin
Un romanzo struggente e sensibile che lega le tematiche dell’amore e della morte con estrema delicatezza. La protagonista è Violette Toussaint, la guardiana del cimitero di una cittadina della Borgogna: una persona gentile, solare e ricca di sfaccettature che riesce a comprendere gli altri, sia i famigliari che vengono a visitare le tombe dei loro cari che le storie stesse narrate dalle tombe, con un’umanità grandiosa. A far scattare gli eventi è l’arrivo di un poliziotto marsigliese che si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. È così che veniamo a sapere che la leggerezza dell’animo di Violette nasconde un passato drammatico che vuole finalmente emergere per essere affrontato. L’incrocio tra passato e presente, tra vite vissute e attuali è supportato da una scrittura sorprendente, realistica e ammaliante che ci ricorda come le cose che non raccontiamo a nessuno sono tanto importanti tanto quelle che scegliamo di condividere. Un racconto davvero toccante.
“Antologia di Spoon River” – Edgar Lee Masters
“Mentre la baciavo con l’anima sulle labbra, l’anima d’improvviso mi fuggì” è forse il mio verso preferito tratto dalla poesia “Francis Turner” dell’antologia. In questa raccolta, ci sono 212 componimenti in forma di epitaffio, ognuno dedicato ad un personaggio che ha vissuto nel fittizio paese di Spoon River. L’intento narrativo dell’autore è quelli di raccontare la storia della città attraverso le voci dei morti che non hanno più nulla da perdere e che quindi possono parlare con assoluta sincerità: in questo modo, emergono intrighi, segreti e scandali che gettano una nuova luce sulle vite, le personalità e gli aspetti più privati di ogni cittadino, dal sindaco al suonatore di violino, tutti accomunati dal rimpianto di quello che erano e dalla voglia di condividere la loro esperienza; come se, così facendo, possano tornare in vita, anche solo per un istante.
“Pet Sematary” – Stephen King
Poteva forse mancare il re dell’horror in un articolo simile? Uno dei romanzi più disturbanti e potenti di Stephen King, ispirato ad un racconto popolare, che vede come protagonista il dottor Louis Creed che, all’inizio del libro, si trasferisce vicino all’Università del Maine per accettare un nuovo lavoro. Qui, con la moglie Rachel, i figli Eileen e Gage e il gatto Church, può iniziare una nuova vita. Ma la serenità della famiglia viene presto sconvolta da una serie di episodi inquietanti e drammatici, che coinvolgono sogni inquietanti, camion spericolati e un luogo in particolare, il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi del paese seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Un terreno utilizzato in passato per rituali specifici e oggi spaventoso, carico di presagi e di richiami, che vuole ricordare a Louis (e al lettore) come i morti devono restare tali.
“Cemetery Boys” – Aiden Thomas
Un romanzo stand-alone a tema LGBTQIA+ che mescola magia, fantasia e cultura messicana in modo originale e scorrevole. Los Angeles: Yadriel è un ragazzo messicano trans che fatica ad essere accettato dalla sua famiglia. Determinato a dimostrare loro di essere un vero brujx (stregoni che possono vedere gli spiriti sulla terra e aiutarli a passare oltre), con l’approcciarsi del dìa de los muertos decide di cercare l’anima del cugino Miguel, morto assassinato, per liberarlo nell’aldilà. Per errore, evoca però il fantasma di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, che vuole approfittare di questo spiraglio per capire come sia morto. Yadriel accetta così di aiutare Julian: tra desiderio di affermarsi, accettazione di sé, misteriosi omicidi e una corsa contro il tempo, Yadriel e Julian scopriranno il potere (e il prezzo) di amore, vita e morte.
“Lincoln nel Bardo” – George Saunders
Un romanzo che ci ricorda come il tempo sia il dono più importante e come, di fronte all’inevitabile, siamo tutti uomini, anche il presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, qui protagonista del racconto. Nel febbraio del 1862, con la Guerra civile iniziata da un anno, Lincoln si ritrova a fronteggiare la morte dell’amato figlio Willie, di soli 11 anni, che viene sepolto a Washington, nel cimitero di Georgetown. Una verità storica che dà inizio al proseguo romanzato: Willie infatti è sospeso nel bardo, il limbo dove si aggirano le creature ancora troppo attaccate all’esistenza precedente. Accompagnati da tre improbabili guide, ci addentriamo nella vicenda dove Willie Lincoln è morto e non lo sa, mentre Abraham Lincoln è vivo, ma preferirebbe essere morto insieme al figlio. In un crescendo di voci di spiriti che raccontano la loro storia, dei pensieri di Lincoln di quelli di Willie ricchi di un amore tale che trascende la mortalità, nell’arco di una sola notte (questa la durata del racconto) siamo portati a credere che il confine tra logica e assurdità sia tanto flebile tanto quanto quello tra vita e morte. Alla fine poi, il quesito resta sempre quello che Percy Shelly ci ha posto con “Ozymandias”: che senso ha compiere grandi imprese se poi tutto svanisce nel nulla immortale?
“Malinverno” – Domenico Dara
Astolfo Malinverno è il bibliotecario malinconico e sognatore del paese di Timpamara. Zoppo dalla nascita, gli viene un giorno affidato un ulteriore incarico: alla mattina sarà guardiano del cimitero e al pomeriggio starà alla biblioteca. Dopo pochi giorni al cimitero, Astolfo rimane per catturato dalla foto di una donna su una lapide anonima, senza alcuna indicazione. Un mistero che, per Alfonso, si tramuta in vera e propria ossessione tanto è interessato a scoprire chi si celi dietro quel volto muto. Finché, un giorno appare al cimitero una donna misteriosa che assomiglia incredibilmente (e inquietantemente) a quella della foto sulla lapide. Un racconto di realismo magico sul potere dell’immaginazione, sulla morte come carezza e tentazione e sul potere delle cose, persone ed emozioni prima perse e poi ritrovate.
“Sepolcro o delle differenti forme di Ritorno” – Lorenzo Incarbone (Curatore)
Un raccolta di racconti scritti da autori quali Benson, Cholmondeley, O’Sullivan, Hardy, Hyde, Page Mitchell, Bierce e Hutter accomunati dalla tematica della morte, o meglio, della Fine. Un viaggio tra diverse voci, epoche e ambientazioni al limite tra immaginazione e ragione, tra credenze popolari e fede, tra il di qua e il di là che tanto è fosco e spaventoso, quanto è affascinante e stimolante. A ricordarci, ancora una volta, che non sempre i confini tra vita e morte sono stati tanto rigidi quanto possono esserlo oggi: lasciate da parte la moralità e la razionalità scientifica. In questo percorso tra oscure superstizioni, la fine altro non è che un nuovo inizio.
“Immemòriam. I cimiteri e le storie che li abitano” – Giulia Depentor
Chi mi conosce sa che il podcast che ha dato il via alla passione per questo format informativo è “Camposanto“, dove Giulia Depentor racconta i cimiteri che ha visitato nella sua vita evidenziando riflessioni personal e aneddoti interessantii. E, seguendo tale scia, ha ora deciso di parlare di questo tema in forma scritta, con un titolo che è un vero e proprio compendio di tombe e lapidi e, di conseguenza, di storie che meritano di essere raccontante. Una sorta di atlante cimiteriale ambientato in Italia che dà voce sia a sepolture famose che non, lasciando spazio a leggende, misteri e tradizioni per dimostrare che la vita merita sempre di essere narrata. Anche dopo la morte.