Non facciamo in tempo ad abituarci a una tendenza, che già ne nasce una nuova.
Ma, in questo caso (e come molte altri trend fashion che arrivano direttamente da TikTok) ciò che è “nuovo” prende inevitabilmente ispirazione dal passato, venendo rivisitato e modernizzato per l’occasione. A partire dalla tendenza Y2K, che ha come riferimenti le icone dei primi anni 2000 e il loro modo di vestire, passando per la Clean Girl Aesthetic, un’estetica dalle reminiscenze minimalistiche e normcore degli anni ’90 ben rappresentate da marchi come Calvin Klein e GAP, fino alla Baddie Aesthetic, la cui ispirazione arriva sempre dagli anni ’90 e si può riassumere come un mix dello stile di di Victoria Beckham e di Geri Halliwell delle iconiche Space Girls. Alla lista di questi revival che vengono ammodernati per adattarsi alle dinamiche e al fashion system di oggi, mantenendo però un tocco nostalgico e retrò che rende ben chiaro l’heritage di ogni estetica, si aggiunge la Quiet Luxury Aesthetic, una tendenza d’ispirazione anni ’90 e 2000 che abbraccia un’estetica minimalista, concentrando la propria attenzione sulla qualità dei capi e sul loro posizionamento nel mercato luxury, senza essere però troppo appariscente.
In cosa consiste l’estetica Quiet Luxury?
La Quiet Luxury si posiziona come una tendenza che si concentra sull’utilizzo di abiti costosi che però non risultano appariscenti, rifiutando l’idea che l’alta moda debba essere audace e vistosa, ma focalizzandosi su capi senza tempo, versatili, che emanano sofisticatezza e minimalismo. A partire dai colori, in un range che comprende principalmente tonalità neutre, nude e desaturate, dal bianco, al crema, al beige, al tortora come prima scelta, passando per marroni e grigi, fino ad arrivare agli immancabili blu e neri, alla tipologia di items, che sono basici, lineari, sartoriali e senza troppe decorazioni.
La parola d’ordine? Sobrietà. Quiet Luxury è sinonimo di un lusso rilassato, sussurrato, che si nota dai dettagli raffinati di ogni capo, non dai loghi e dai check monogram, in un movimento che sfida le esposizioni appariscenti del materialismo spesso associate al lusso tradizionale.
Ma non solo: la popolarità che questa tendenza ha raggiunto nel campo fashion ha avuto anche la capacità di cambiare le prospettive a livello di consumo, influenzando il mercato. Il che si traduce in una rinnovata attrazione per capi di qualità, resistenti, che durano a lungo e risultano più versatili e facilmente abbinabili fra loro in tutte le occasioni (permettendoci così di creare più look con meno abiti, evitandoci di dover acquistare in continuo pezzi diversi per accostarli a ogni outfit variopinto e stravagante che abbiamo nell’armadio che, probabilmente, indosseremo solo una volta), promuovendo così un approccio più ponderato agli acquisti e una moda lenta e consapevole. Altrettanta importanza viene inoltre data alla sostenibilità, all’artigianalità e all’etica nella produzione, che sono valori fondamentali e imprescindibili per questa tendenza, e che dovrebbero esserlo per ogni acquisto della nostra vita.
I key pieces di un armadio Quiet Luxury
Se esiste una tendenza che può essere definita dalla frase “pochi capi ma buoni”, è proprio questa: la Quiet Luxury Aesthtetic si concentra su capi curati dai toni neutri, silhouette classiche e materiali di qualità. Chic ma apparentemente semplici. Come maglioni, maglioncini e cardigan in cachemire, alpaca o cotone, cappotti oversize, lunghi ed eleganti, blazer sartoriali o a doppio petto, camicie bianche o al massimo di qualche colore pastello, pantaloni palazzo, gonne midi, mini e maxi dal taglio dritto, slip dress di seta o raso, mini clutch, stivali al ginocchio, slingback, sciarpe morbidissime, capelli e guanti di pelle.
Dagli anni ’90 a oggi: le icone Quiet Luxury
Molte sono state le it girl “ante litteram” appartenenti ai ‘90s ad abbracciare e fare propria questa estetica minimale e accattivante capace di sussurrare la parola “lusso” senza un’eccessiva ostentazione: da Kate Moss a Jaqueline Kennedy fino ad arrivare alla più famosa di tutte, ossia Carolyn Bessette, conosciuta in tutto il mondo per la storia d’amore con John F. Kennedy Jr e per il suo impeccabile stile classico e femminile, composto da capi firmati Prada, Calvin Klein, Ralph Lauren e Yohji Yamamoto e caratterizzato da linee pulite ed essenziali, da look sobri ma mai scontati. Proseguendo nel tempo, sono molte le influencer e fashion guru che hanno calcato le orme di questi simboli del fashion: a partire dalle gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen, Gwyneth Paltrow, Rosie Huntington-Whiteley, la stessa Victoria Beckham, Leia Sfez e Matilda Jerf, fino ad arrivare a Sofia Richie in persona, la socialitè che più nell’ultimo periodo è stata associata all’estetica del Quiet Luxury ed è stata identificata come colei che ha portato alla ribalta e trasformato la tendenza della moda quiet-luxury in un fenomeno mondiale. Dalle sue nozze, celebrate sulla costa francese ad aprile fino a oggi, ogni post o storia pubblicata dai vari account della it girl infatti è costellato da look in stile rich&famous dal fascino discreto con protagonisti capi firmati The Row, Chanel, Luis Vuitton, Khaite che, senza esibire marchi e loghi, vengono sfoggiati al meglio.