“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”: con questa citazione di Paul Klee sullo sfondo, la nuova collezione della designer è un omaggio all’arte appunto, all’immaginazione e alla curiosità, tipiche dell’età infantile, ma mai così necessarie in un mondo che ci vuole, a volte, fin troppo adulti.
Francesca Liberatore FW25
Moodboard
La moda è libertà di espressione, è voglia di mettersi in gioco e di lasciarsi guidare da quella mutevolezza tipica della sua natura. Tra i corridoi dell’Istituto Milano Spiga, sfila una collezione vivace nei colori, negli accostamenti di tagli, motivi e tessuti sentimentale e visionaria. La realtà diventa così sinonimo di possibilità, aprendo gli occhi (e il cuore) a ciò che la mente conosce, come si legge nell’invito della sfilata, caricandosi di emozioni spontanee e di una grande passione per il bello.





Francesca Liberatore FW25
Our Favorite Looks
L’accostamento cromatico, di forme e di pattern denota l’expertise della stilista, in un mix & match fun, a tratti onirico. Il desiderio di leggerezza, di sognare e di lasciarsi andare prende vita attraverso ampie gonne, gilet smanicati, giacche dal mood college, short scolareschi e cappelli fatti a mano. Non mancano poi cappotti, maxi-sciarpe, pantaloni aderenti e completi fantasiosi: un vero e proprio tripudio di gioia.





Francesca Liberatore FW25
Details
Tessuti checked, stampe animalier, bomber in pizzo e completi in ciniglia a coste, blazer, maxi coat con altrettanto maxi-colli, gonne plissé, borse e pochette che richiamano i colori di DHL (partner della sfilata), una palette cromatica che spazia dal blu al giallo, passando per grigio, rosa nero e marrone. Scarpe femminili, righe e forme femminili avvolgono il corpo di una morbida ritrovata morbidezza.







Francesca Liberatore FW25
Beauty
Il makeup di sfilata è luminoso e naturale, con focus interamente sullo sguardo, che viene enfatizzato da una striscia marrone tenue. Completano il tutto le sopracciglia definite e le labbra nude. Punto focale sono gli hairstyle, con treccine rigide che tendono verso l’alto in modo ribelle, in un’estetica che richiama molto quella di Pippi Calzelunghe. Un vero e proprio gioco espressivo che non conosce confini, come la nostra immaginazione.











Photos by Luca Ortolani
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