Storia, mito e leggende urbane sono popolati di donne la cui bellezza leggendaria ha portato imperi all’apice, distruggendoli o dando loro grande potere.
Figure affascinanti i cui segreti di bellezza sono molti, complicati, e non sempre belli nella preparazione e negli ingredienti.
Abbiamo fatto alcune ricerche e siamo giunti alla conclusione che alcune beauty routine nella storia vanno raccontate: tonici infusi di mille rose, kohl che prevengono problemi agli occhi e cosmetici moderni creano, insieme, un fil rouge di segreti femminili dall’aura quasi mistica.
Ma le cose, almeno fino ad un certo punto della storia, sono state ben lontane dall’essere perfette o sicure.
Nonostante le ragioni per cui una donna del ‘500 dovesse avvelenare la propria pelle pur di ottenere un colorito eburneo ci sembrino quantomeno folli, all’epoca tutto ciò era perfettamente ragionevole.
Nonostante non ci siano, in questa lista, sangue per mantenere la pelle giovane, punture d’api per rendere carnose le labbra e impacchi di arsenico per bruciare i peli superflui (insieme alla cute), molti dei primi rituali di bellezza sono abbastanza disgustosi, o pericolosi, a sufficienza da farci ringraziare di essere nati in un’epoca in cui il beauty è, tutto sommato, una faccenda semplice.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Cleopatra
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Come sappiamo, la bellezza leggendaria di Cleopatra era sufficiente a far cadere ai suoi piedi non uno, ma due degli uomini più importanti del suo tempo. Ma Cleopatra non era solo una donna bellissima: è stata una regina astuta e ambiziosa.
Nonostante sia costume immaginarla come la classica regina egiziana, quell’immagine si adatta molto di più a regine altrettanto famose, come Nefertiti. La dinastia Tolemaica, infatti, era di origini Macedoni e, dunque, Cleopatra dovrebbe essere ricordata con un viso più squadrato: occhi grandi, naso largo e tratti marcati.
Detto ciò, tuttavia, Cleopatra non ha mancato di indugiare in piaceri cosmetici tipicamente egizi. Non solo indossava la classica parrucca intrecciata dei suoi predecessori e l’ombretto verde derivato dalla malachite, ma utilizzava anche il famoso kohl.
Nell’antico Egitto, uomini e donne indossavano make up per dichiarare il proprio stato sociale e per motivi religiosi, ma anche medici.
Studi portati avanti dal Louvre di Parigi confermano che gli ingredienti e l’utilizzo del classico Smoky Eye del popolo egizio era tanto questione di estetica quanto di salute.
La spessa linea nera del trucco attorno agli occhi non solo era classica della popolazione in quel periodo, ma attutiva anche l’effetto degli impietosi raggi del sole. Inoltre gli agenti chimici utilizzati nella mistura, precisamente i sali di piombo, aumentavano l’attività delle cellule autoimmuni, creando un effetto di prevenzione nei confronti delle più comuni disfunzionalità agli occhi.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Elisabetta I
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Avendo ereditato i capelli rossi del padre e la carnagione olivastra della madre, la regina Elisabetta I era decisamente svantaggiata rispetto ai canoni di bellezza dell’epoca. A fine ‘500 l’ideale di donna era, infatti, carnagione pallida, capelli biondi e labbra e guance color ciliegia.
Per la prima volta dopo il Medioevo, ci si aspettava che le donne prendessero cura del proprio aspetto con molto profumo e grandi quantità di trucco: non era strano vedere capelli tinti e visi sbiancati con misture chimiche.
Per adattarsi a tali standard, Elisabetta dipingeva il proprio viso con il cerone (che non solo serviva come fondotinta, ma copriva anche i segni della vecchiaia). Il cerone copriva rughe e segni del vaiolo contratto dalla regina in giovane età, ma anche le sue sopracciglia, che non venivano ridisegnate.
La mistura era tossica e non è difficile immaginare come fosse impossibile, per la cute, respirare sotto un tale strato di trucco, che finiva per apportare danni tremendi alla pelle delle dame anzitempo.
Per le ciglia, la regina era solita usare il nero, mentre non c’erano istruzioni riguardo l’ombretto.
Tuttavia, le sfumature di rosso erano di vitale importanza: l’ideale delle labbra “a bocciolo di rosa” e guance dal rosato virginale erano ottenute dalle nobildonne (e dalla regina stessa) grazie a tinte a base di cocciniglia.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Maria Antonietta
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Maria Antonietta è stata una delle più (tristemente) famose regine della storia: bellissima, viziata e con un gusto dispendioso quando si trattava di bellezza.
Il fatto che la regina fosse una shopping-addicted è riconosciuto, così come lo era la sua esclusiva di un mese su ogni nuovo modello d’abito in Francia: solo dopo questo lasso di tempo, infatti, era possibile ricreare i colori, pattern e modelli che erano stati disegnati per la sovrana dalla sua sarta di fiducia, Rose Bertin.
Ma la vita di Maria Antonietta non era solo bei vestiti e guanti.
La Regina contava su una beauty routine particolarmente complessa, divisa in tre parti: prima la pelle veniva purificata e idratata con l’Eau Cosmetique de Pigeon (sì, era composta da piccioni fermentati), composta anche da succo di frutta, limoni e ninfee. La pelle era poi resa più ferma grazie ad una lozione astringente chiamata Eau des Charmes. Infine, la carnagione era resa più chiara e morbida grazie ad un tonico e sbiancata con latte o prodotti a base di bicarbonato (solitamente era utilizzata l’Eau D’Ange).
Per assicurarsi il titolo di donna dalle mani più morbide della corte (non che nella vita di una regina fossero compresi compiti che le potessero rovinare, in ogni caso), Maria Antonietta dormiva con guanti intrisi di olio di mandorla, acqua di rose e petali dello stesso fiore.
Una routine da perdere la testa, no?
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Sada Yacco
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Nonostante sia conosciuta come la prima attrice donna in Giappone (ha recitato con la compagnia del marito ed è diventata una star internazionale), Sada Yacco ha iniziato la propria carriera alla casa di geisha Hamada, prima come domestica, poi come figlia adottiva della proprietaria e infine come apprendista geisha.
Il rito della preparazione di una geisha è leggendario e basta una sola occhiata al tradizionale make up nipponico per farci pensare (a volte erroneamente) a questa classe di donne votate all’arte e dalla bellezza misteriosa.
Il trucco inizia con una base di cera e olio di camomilla, scaldato con le mani e applicato per rendere la pelle morbida, appiattire le sopracciglia e assicurarsi che il fondotinta venga assorbito. Nel periodo di Sada Yacco (ha lavorato come geisha tra gli ultimi anni del 1800 e il primo Novecento) era ancora utilizzata la polvere di riso per creare uno spesso strato di bianco che copriva il viso e il collo della geisha.
La mistura era applicata in vari strati grazie ad un pennello tradizionale e ad una spugna che, proprio come facciamo noi ogni giorno, appiattiva e rendeva omogeneo il make up.
Occhi e sopracciglia venivano poi disegnati con un carboncino, mentre le labbra erano dipinte di rosso. Il vermiglio usato per la bocca e per le tracce di ombretto sugli occhi era ottenuto con un prodotto ottenuto da acqua, cartamo e zucchero cristallizzato.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Marilyn Monroe
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Marilyn Monroe è ricordata in molti modi: come una donna bella e sorridente, come un’attrice di talento, come una figura sensuale e come una Diva con gusti costosi. Quello che è sicuro è che abbiamo dato uno sguardo alla sua routine e…beh, non era di certo cheap.
Per idratare la sua pelle, Marilyn utilizzava la crema di Erno Laszlo, Active Phelityl Intensive Cream: un prodotto ricco e molto idratante con una formula che mantiene la pelle morbida e luminosa.
Utilizzava Vaselina e olio di cocco come primer, illuminante e anche per dare un effetto bagnato alle palpebre.
Per gli occhi, l’attrice aveva perfezionato due accorgimenti: applicava solo ciglia finte tagliate a metà, per un effetto naturale, ed utilizzava ombretto bianco dall’angolo interno dell’occhio fino a sotto le sopracciglia. Questo tipo di make up è ancora utilizzato per far sembrare gli occhi più grandi ed espressivi.
Per quel che riguarda il suo sorriso ammaliante, Marilyn era conosciuta per il contouring che applicava alle proprie labbra, con ben cinque colori. Utilizzava le nuances più scure all’esterno, per definirne la forma, e quelle più chiare all’interno per dare l’impressione di una bocca carnosa e perfetta.
L’ultimo segreto della beauty routine di Marilyn? Una goccia di Chanel Nr°5, ovviamente.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Twiggy Lawson
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Twiggy (originariamente Lesley Hornby) è conosciuta in tutto il mondo per i suoi grandi occhi verdi e per i corti capelli biondi. È stata la prima supermodel ad ottenere riconoscimento internazionale e, a soli 16 anni, divenne un’icona anni ’60. La sua figura androgina, sempre vestita con minigonne e abiti dai pattern geometrici e dalle linee semplici ma decise, ha rappresentato il boom di una generazione dai gusti giovanili, che Twiggy ha potuto conoscere grazie ai nuovi negozi che stavano nascendo a Carnaby Street e a Kings Road.
Twiggy è stata una famosa ambasciatrice dello stile Mod Eye: venivano usati ombretti matte e matite, così come l’ombretto nero. Solitamente Twiggy disegnava una linea scura nella piega dell’occhio, utilizzando poi il bianco o colori accesi sulla palpebra. L’effetto che ne derivava era quello di un trucco piuttosto pesante, soprattutto dal momento che non era sfumato (si può dire che il nostro smoky eye derivi di questo genere di make up).
Un altro step importante era il mascara: Twiggy creava vari strati di mascara e ciglia finte per ottenere uno sguardo ancora più profondo e magnetico. Per accentuare ancora di più gli occhi da bambola, era solita disegnare ciglia finte nella parte inferiore dell’occhio con del mascara.
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Le Donne più Iconiche nella Storia del Make Up
Regina Elisabetta II
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Sua Maestà la Regina Elisabetta II continua ad essere una grande fonte di ispirazione per le donne di tutto il mondo. Non solo è una sovrana accorta ed amata, ma è anche una donna molto curata quando si tratta di bellezza. Ora, definirla una trendsetter va ben al di sotto delle sue molte qualità, ma è sicuro che le scelte di Sua Maestà in termini di make up vengono copiate e osservate da moltissime persone.
Nel 2012 il brand Elizabeth Arden ha celebrato i 50 anni di collaborazione con la casa reale, avendo portato il Royal Warrant (un’autorizzazione conferita alle attività che svolgono un servizio per la Casa Reale) per mezzo secolo. I gossip dicono che la regina apprezzi particolarmente la crema Eight Hour Cream e che sia stata vista con un rossetto dell’amato brand americano in una sfumatura fuchsia, in occasione dei Giochi del Commonwealth.
La regina ha anche utilizzato cosmetici Clarins dalla sua incoronazione nel 1952, nonostante il brand francese non sia più in possesso dell’onorificenza reale. È noto come Clarins sia stata incaricata di creare una nuova tonalità di rossetto che si adattasse all’abito dell’incoronazione. A Londra, si dice che la Regina apprezzi particolarmente la Cipria compatta in Transparent Fair.
E come possiamo dimenticare lo smalto Essie, nel colore “Ballet Slippers”? Questo colore delicato, un rosa nude, è stato più volte visto sulle mani della regina durante le sue apparizioni pubbliche.