Quando devi incontrare qualcuno per un’intervista (sia che sia un attore o un regista o una personalità influente nel mondo della moda o del beauty) non sai mai cosa aspettarti. Prima di incontrare Brett Dier però sapevo una cosa: sembra una persona estremamente divertente, con un senso dell’umorismo incredibile e che ha dato vita a Michael Cordero (ora letteralmente resuscitato) in una delle mie serie tv preferite di sempre: “Jane the Virgin”.
Ci siamo incontrati ad LA, precisamente a Venice Beach, e una delle prime cose che mi ha chiesto quando ci siamo presentati è stata se, le interviste che avevo fatto in quei giorni fossero andate bene, se tutti fossero stati gentili con noi (cosa che è stata così, fortunatamente). Questo mi aveva già fatto capire che l’intervista con lui saprebbe stata qualcosa di diverso, non per niente è una delle chiacchierate più belle che mi è capitato di fare nel mio lavoro, finora.
Non è un ragazzo pieno di sé, ha un senso dell’umorismo nero così naturale che non si può fare a meno di ridere, ha un mantra di vita invidiabile e si interessa agli altri, genuinamente. Durante l’intervista ha rivolto domande anche a me, chiedendomi quale era l’ultima serie che io avevo visto, come stavo, e l’ultimo film che noi del team avevamo visto.
Una tranquilla chiacchierata sulla sabbia, con il suono dell’oceano a fare da sottofondo (e quello dei gabbiani, degli aerei e del vento) se non contiamo l’arrivo di un piccolo Husky che lui pensava fosse un gabbiano e che, citandolo, “me l’ha fatta fare addosso dalla paura”.
Ma la cosa più bella forse è stata lasciarlo essere “completamente” sé stesso: un animale da palcoscenico che ci ha fatto vedere un meraviglioso Backflip, giocato con qualsiasi cosa avesse intorno e che ci ha ringraziato per “averglielo lasciato fare”, libero.
La libertà infatti è una delle cose di cui abbiamo proprio parlato nell’intervista. Libertà di essere sé stessi, di improvvisare e di credere in sé. D’altronde, una delle cose più importanti è “non prendere troppo sul serio sé stessi” e di “ricordarsi come eravamo da piccoli”. E Brett, di sicuro, ce l’ha ricordato. (Grazie).
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Quali sono le storie che vorresti raccontare?
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È una bella domanda. In tutta la mia vita, ho voluto solamente far divertire le persone, è il mio obiettivo, portare gioia alle persone e farle sentire bene, quindi sia che si tratti di una storia molto divertente o molto triste… L’importante è che sia in grado di far provare qualcosa, e questo è ciò che intendo fare.
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Il miglior comico del momento secondo te? E il migliore di tutti i tempi?
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Oh, wow! Il miglior comico… Penso che il miglior attore comico sia Jim Carrey, perché vive in un mondo tutto suo, è molto originale.
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Il tuo senso dell’umorismo a volte mi ricorda il suo…
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Davvero? Grazie! È fantastico. Mi piace molto anche Ricky Gervais, lo trovo molto divertente ed è anche un grande attore. L’ho visto andare alla grande i tutti i suoi ultimi progetti. E mi piace Steve Carell:lui e Jim Carrey come attori comici, sono i miei preferiti.
“In tutta la mia vita, ho voluto solamente far divertire le persone, è il mio obiettivo, portare gioia alle persone e farle sentire bene…”
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Cosa cerchi in un copione quando lo leggi?
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Personalmente voglio divertirmi quando leggo qualcosa, se si tratta di una commedia voglio fare qualcosa che non è mai stato fatto prima, perché ci sono un mucchio di storie riguardo a studenti del college che si ubriacano, ed è qualcosa di visto e rivisto, quindi voglio lavorare in commedie originali e quando vedo un copione voglio pensare “Oh, è qualcosa che non ho mai fatto prima” o “È qualcosa che non è mai stato fatto prima”. Questo è quello che voglio fare.
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Quale vuoi sia la tua relazione con il regista durante le riprese?
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Voglio creare un rapporto onesto, non voglio che il regista debba tergiversare quando è con me. Amo l’onestà, se faccio schifo… Dimmi che faccio schifo! In questo modo posso capire cosa non va e farlo meglio. Voglio che tra di noi ci sia una buona comunicazione… E che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi piace molto la libertà, credo sia un concetto importante per me come attore, avere la mia libertà e non dovermi attenere a quel che è scritto senza poter improvvisare, mi piace improvvisare.
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Qual è stato il progetto in cui ti sei sentito più libero?
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Ho appena preso parte a questo film che è stato in concorso al SXSW Film Festival, “The New Romantic”. Mi ha fatto sentire molto libero. Ho anche recitato in questo film francese, “Genèse”, che non è ancora uscito ma che mi ha fatto sentire molto libero. È stato divertente.
The Freedom Backflip by Brett
1…
2…
…3!
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Parlando di “The New Romantic,” cosa puoi raccontarci?
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Si tratta di una dark comedy dove interpreto un ragazzo cinico, si può dire sia un po’ depresso ma è anche molto affascinante allo stesso tempo. Alla fine, lui e la ragazza si mettono insieme. Non per spoilerare nulla ma… È quello che succede! [ride] Mi è molto piaciuto il copione, è molto dolce.
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Come ti sei approcciato a questo nuovo personaggio?
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Ho letto molto Bukowski, lo conoscete? È un poeta. Il mio personaggio è uno scrittore e per questo motivo ho dovuto leggere molte poesie e simili, come George Orwell e Bukowski. Ho letto tantissimo di Bukowski. E ho notato, dal momento che Bukowski ha una visione molto tetra, che è molto depresso. La sua scrittura è indifferente, cinica e intensa, e leggere così tanto di suo mi ha fatto sentire allo stesso modo, il che è stato molto strano per me, iniziare a sentirmi depresso. Ma è un poeta così bravo! Solo che non vorrei leggerlo ancora.
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Pensi che “The New Romantic” dipinga un’immagine realistica delle relazioni ai giorni nostri?
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Si, penso che sia realistico, è anche per questo motivo che mi è piaciuto il copione, perché è realistico e con i piedi per terra, non è esagerato, non è quella cosa che ti fa pensare “Oh, questo non accadrebbe mai.” È molto reale, ecco perché mi è piaciuto il copione.
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E come era il rapporto con il cast?
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Oh, loro sono fantastici. Uscivamo insieme, non c’erano discussioni o simili, è andato tutto bene. Io mi trovo bene con chiunque, non mi è mai capitata un’esperienza negativa nel corso della mia carriera, mai una volta in 12 anni, è una cosa bellissima.
“…è anche per questo motivo che mi è piaciuto il copione, perché è realistico e con i piedi per terra.”
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Parlando invece di “Jane the Virgin”: ti manca?
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Si, tantissimo. Sono la mia famiglia, li sento molto vicini. Amo quella serie. L’hai vista?
Si!
Davvero?
Si, tutta!
Davvero?! Che bello.
Ho pianto…
Hai pianto? Quando sono schiattato? Si, è stato un giorno molto triste. Ho pianto anche io, è stato triste per chiunque. È stato come uccidere il mio personaggio, mi sentivo molto vicino a Michael, l’ho interpretato per tre anni quindi era diventato parte di me in un certo senso.
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Forse mi sbaglio, ma quando alla fine decidi di lasciare la polizia per provare altri lavori, ho rivisto molto del tuo senso dell’umorismo…
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Si penso che gli sceneggiatori me lo abbiano fatto fare perché volevo fare qualche pazzia, Michael è molto rigoroso, molto serio, è forse il più serio della serie tv, anche Rafael lo è, loro due sono quelli seri. Mentre Rogelio è quello divertente. È stato impegnativo per me rimanere così per tutto quel tempo, giravamo lo show per 8 mesi all’anno, 7 o 8 mesi di fila, è un sacco di tempo, quindi essere serio è diventato molto difficile dopo qualche tempo. Quindi ho apprezzato il fatto che mi abbiano lasciato divertire per qualche scena.
“…essere serio è diventato molto difficile dopo qualche tempo. Quindi ho apprezzato il fatto che mi abbiano lasciato divertire per qualche scena.”
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Il miglior consiglio che tu abbia mai ricevuto nel corso della tua carriera.
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È una bella domanda, vorrei poter rispondere “articolatamente”… È una parola almeno “articolatamente”? Vedete? Non so neppure parlare!
Il miglior consiglio eh? Non saprei, è difficile. La mia opinione sulla recitazione cambia di continuo. Se dovessi dire qualcosa sul recitare o sulla vita in questo momento, sarebbe qualcosa di diverso da quello che potrei dire tra un anno, perché le mie idee cambiano in continuazione. Ma di recente mi sono concentrato sulla meditazione, in senso spirituale, quindi il mio consiglio di vita sarebbe quello di essere presenti e di essere testimoni del vostro essere, non di essere una parte dei vostri pensieri, lasciateli essere, abbandonatevi al momento. È il miglior consiglio di vita che mi sento di dare, perché fare ciò mi ha cambiato la vita. Recentemente mi sono appassionato a Eckhart Tolle. Lo conoscete? È un guru spirituale, è fantastico, dovete conoscerlo, mi ha cambiato la vita in molti modi. Quindi, il concetto è quello di essere presenti, di esserci ora e di essere circondati dalla vita, questo è quello che vi direi, perché succedono un sacco di belle cose quando lo fate.
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Personalmente amo una delle tue citazioni: “Ricordate come prendevate la vita da bambini. Quello è il modo giusto.” E di non prendersi mai troppo sul serio.
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Sono d’accordo. Ti ricordi quanto si era liberi da bambini? Non andavamo in giro preoccupandoci di ciò che la gente potesse pensare di noi. Da bambini eravamo semplicemente liberi, giocavamo e ci divertivamo. Penso sia un concetto molto importante da ricordare. Quindi, vivete la vostra vita ricordandovi di com’era quando eravate bambini.
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Mi ha aiutato questo consiglio. Ogni volta che sono troppo preoccupata riguardo a qualcosa ci penso: “non prenderti troppo seriamente”. Devo ricordarmelo, continuo a ripetermelo.
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Oh bene, questo mi rende felice. Questo è ciò in cui credo profondamente, penso che siamo su questo mondo per vivere la vita, non c’è nulla che ci deve offendere, o rendere tristi o ansiosi. Siamo qui per essere testimoni di tutto. Il momento in cui inizi ad attaccarti le cose, e qualcuno ti insulta e ti offendi e rispondi, quello é il momento in cui tutte le parti di te iniziano a infrangersi. Siamo qui per vivere la vita e per godercela. È tutto ciò che abbiamo.
“Siamo qui per vivere la vita e per godercela. È tutto ciò che abbiamo”.
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Qual è stata una delle parti più difficili del tuo lavoro finora? Sei mai passato attraverso un momento difficile da superare?
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È molto difficile entrare nel mondo della recitazione e fare in modo che ti vada bene. Penso che la parte più difficile sia stata mettermi in dubbio, non credere in me stesso. Ci sono stati dei momenti nel passato in cui davvero… Mi chiedevo cosa mi stesse succedendo, se sarei mai riuscito ad ottenere un lavoro in grado di portarmi al livello successivo. Ho recitato per 12 anni arrivando dal Canada, quindi è stato molto difficile ambientarmi negli Stati Uniti, è molto difficile qui quando sei Canadese. Dubitavo molto di me stesso, in maniera esagerata, e penso che mettersi in dubbio sia una delle parti più difficili, si deve solo credere in se stessi.
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Quali sono i tuoi prossimi progetti?
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Ho recitato nel pilot di una serie tv della CBS intitolata “History Of Them”, di cui sono molto fiero. È dai creatori di “How I Met Your Mother,” lo conosci?
Si, l’ho visto tutto due volte!
Oh, davvero? È fantastico! La serie è scritta dalle stesse persone, sarà molto divertente. Spero che ci prendano e se andrà bene, sarà sulla CBS. Spero funzioni. È una sit-com quindi c’è davvero un pubblico in studio, è molto divertente.
“Penso che la parte più difficile sia stata mettermi in dubbio, non credere in me stesso”.
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Cosa significare “recitare” per te?
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Penso che sia l’insieme di un paio di cose. Penso che recitare sia lasciarsi trasportare da ciò che succede nella vita, mi piace immergermi nelle cose e far provare emozioni alla gente, per aiutarle a scappare, indipendentemente dal problema che stanno attraversando, semplicemente attraverso il guardare qualcosa. È importante avere questo tipo di scappatoia nella vita, lasciarsi semplicemente i problemi a casa e guardare serie tv come “Jane the Virgin” o “How I Met Your Mother.” Recitare poi significa mostrare alle persone umanità, quanto le persone possano essere umane. Questo è ciò che voglio! Voglio che un alieno arrivato dallo spazio, scelga una serie TV, la guardi e dica “Oh, è questo che sono gli umani?”. Sarebbe divertente! E poi, immagina le serie tv degli altri mondi, mi chiedo se gli alieni abbiano la televisione, cosa guardino. Venite qui e ditecelo!
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L’ultima seria tv che hai bingewatchato?
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“Friends”! È la migliore. Davvero, è la serie tv più bella che abbia mai visto. Ho finito due giorni fa di vedere l’ultimo episodio di “Friends”, io e la mia ragazza Haley abbiamo visto 246 episodi, si lo so, non ho una vita… E ho pianto alla fine, sentivo che i personaggi erano diventati miei amici, mi piacciono molto come persone, è stato strano. È stato emozionante, la miglior serie tv di sempre. L’ho vista solamente ora, lo so sono in ritardo. Ma dovreste vederla, è fantastica.
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L’ultimo film che hai visto e che ti è davvero piaciuto?
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L’ultimo film che ho visto e che mi è davvero piaciuto… Conoscete “Brad’s Status”? È un film con Ben Stiller. È stato proprio un bel film che ho visto per caso. Non ne avevo sentito parlare molto in precedenza, ma lo stavano trasmettendo, l’ho visto e ho pensato “Oh, un nuovo film di Ben Stiller” ed è stato sorprendente, mi è piaciuto molto. Lui è un attore bravissimo. È molto bravo a recitare nei panni di un personaggio goffo. Hai visto “Ti presento i miei”?
Si certo!
Quei film sono i migliori, li adoro. Te invece, qual è stata l’ultima serie tv che hai visto?
Penso “Seven Seconds,” mi è piaciuto molto. Ma nulla è paragonabile a “True Detective”, secondo me.
Hai visto “Fargo”? È molto bello! E “Breaking Bad”? Quello show è il migliore.
“È importante avere questo tipo di scappatoia nella vita, lasciarsi semplicemente i problemi a casa…”
Gli sono piaciute molto le mie scarpe.
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Photos and Video by Johnny Carrano.
Grooming by Michelle Harvey at Opus Beauty using Kevin Murphy and CHANEL Palette Essentielle.