Montgomery “Monty” de la Cruz è uno dei personaggi più controversi delle serie tv targata Netflix “Tredici“, specialmente alla fine della stagione 2. Nell’attesa di scoprire cosa succederà a questo personaggio nella terza stagione, abbiamo fatto alcune domande all’incredibile attore che interpreta Monty: Timothy Granaderos.
Timothy ci ha svelato come lui e il resto del cast si sono preparati per una serie così intensa, e cosa spera possa scaturire di positivo da un programma televisivo che si concentra su tematiche reali e contemporanee.
Non ci siamo fatti scappare l’occasione però anche per fare una chiacchierata più spensierata nella quale Timothy ci ha raccontato dei suoi progetti futuri, delle epic fail sul set e di altre curiosità!
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(SPOILER ALERT) Il tuo personaggio, Montgomery de la Cruz, si presenta all’inizio di “Tredici” come un membro del gruppo di Bryce per poi diventare quasi il burattinaio di tutto ciò che accade durante la seconda stagione: come hai affrontato l’evoluzione del tuo personaggio?
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Sapevo che Monty era la mente dietro a tutto, mentre gli altri attori ne erano all’oscuro! Quindi mantenere i segreti di Monty mi ha fornito la giusta prospettiva alle relazioni con gli altri personaggi della serie; allo stesso tempo, mi ha aiutato a guardare in profondità dentro a Montgomery.
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Come preparazione al vostro ruolo, tu e gli altri membri del cast avete incontrato persone vittime di bullismo a scuola o associazioni contro il bullismo?
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I nostri produttori ci hanno dato tutte le risorse di cui necessitavamo per essere il più informati e onesti possibile. Stava anche agli attori poi gestire la propria preparazione personale. Ho letto molti articoli e mi sono concentrato su quanto più materiale disponibile inerente all’argomento del bullismo.
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Hai dovuto affrontare una delle scene più intense della serie, quella con Tyler nell’ultimo episodio (che è stato anche molto difficile da guardare), cosa ti ha aiutato a “riprenderti” dopo una scena simile?
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Chiunque fosse coinvolto si è dimostrato ipersensibile rispetto al lavoro e ha contribuito alla creazione di un ambiente sicuro e premuroso. Subito dopo aver girato la scena, ci siamo abbracciati a lungo e poi ci siamo mangiati una pizza!
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Considerando le tematiche toccate dalla serie, in che modo pensi possa essere utile ai teenager e ai giovani adulti per chiedere aiuto o supporto?
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Innanzitutto, e soprattutto, innescando la conversazione. I teenager e i giovani adulti non chiederanno mai aiuto se non percepiranno un clima favorevole alla conversazione.
Il nostro show ha affrontato una serie di tematiche difficili da trattare e da condividere. Noi abbiamo messo in luce il fatto che non sono soli con i loro pensieri, e che possono condividerli con i loro compagni, con la loro famiglia e con dei professionisti per ricevere aiuto.
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Cosa pensi che succederà nel futuro del tuo personaggio?
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È difficile da dire, spero che si possa esplorare di più la vita domestica di Monty e la sua relazione (o la mancanza di questa) con i suoi genitori.
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Come era il mood sul set? Tra un ciak e l’altro, il cast era solito parlare degli aspetti moderni della società mostrati dalla serie tv?
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Il clima sul set era in equilibrio tra la serietà estrema e una festa di compleanno tra bambini. Prendiamo il nostro lavoro molto seriamente, il che comporta conversazioni profonde e illuminanti, ma scherziamo e ridiamo parecchio allo stesso tempo. L’equilibrio è indispensabile quando si gira una serie con tematiche così serie.
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Cosa ti riserva il futuro?
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Sto girando un film indipendente che fa riferimento a una commedia degli anni ’80 che probabilmente riconoscerete. Vorrei poi ritagliarmi un po’ di tempo per viaggiare! Le Hawaii sono tra i miei progetti a breve termine.
Ora, la parte divertente…
Must have sul set: La Croix.
Superpotere: Teletrasporto.
Epic fail sul lavoro: Mentre giravo una pubblicità ho pronunciato il nome del competitor al posto di quello giusto. Una situazione tremenda.
La tua isola felice: All’ombra di un pino. Il campeggio è decisamente il mio posto felice.
Accento preferito: Kiwi (Neozelandese).
Film preferito, da bambino e ora: Da bambino, “Il Re Leone”, ora “Ex Machina”.
Parola preferita: Jimotepoppearon (ho creato questa parola quando ero alle medie e i miei amici la usano ancora).
Quale personaggio vorresti essere: Zach Dempsey.
Emoji preferita: La classica emoji che si batte la mano sulla fronte??♂️
Film Italiano: “La Dolce Vita”.
Citazione preferita: “Nel mezzo del movimento e del caos, mantieni la fermezza dentro di te” di Deepak Chopra.
L’ultimo binge-watch: “Mindhunter” su Netflix.
Cos’hai già spuntato dalla tua lista dei desideri: Fare zip lining in Costa Rica.
Il tuo progetto dei sogni: Qualsiasi ruolo che mi permetta di brandire una spada e combattere gli Orchi.
La cosa più bella mentre giravi “Tredici”: La tavola rotonda per l’episodio 13. Era scritto benissimo e voleva trasmettere un messaggio molto importante. È stato difficile non emozionarsi.
Ops! Break Time:
Snack Crush? Trail Mix o qualsiasi cosa con il burro d’arachidi.
Dolci o Popcorn? Dolci.
Dato che siamo italiani…Hawaiian pizza, si o no? Si…senza offesa, ma amo la pizza hawaiana.
Credits:
Photography: Shanna Fisher
Grooming: Michelle Harvey
Styling: Anne Demay