Conosciamo già i must-have beauty della dolcissima Ruby Peng, ma qual è il segreto per l’armadio a prova di travel blogger? E qual è il suo (utilissimo) super-potere fashion?
Scopritelo nei nostri nuovi “5 Beauty Minutes With”!
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Un trend che ti sta piacendo in questo momento?
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Non sono molto brava con i trend ma penso che, per lo meno su Instagram, tutti stiano iniziando a vestirsi in modo più adatto alle vacanze: stai andando a Bali, o in Marocco, e ti vesti di conseguenza. E a me piace molto indossare vestiti, è una cosa che mi viene spontanea. Ovunque io viaggi, metto sempre in valigia dei vestiti. Penso che i vestiti estivi siano un grande trend adesso, insieme ai colori chiari: il pastello e i colori vivaci sono tornati. È un fattore molto positivo per quel che riguarda la creazione di contenuti e immagini che siano visivamente accattivanti: una volta indossavo tanti colori neutri, blu o stile navy, ma ora mi piace osare. Sto sperimentando di più.
Penso che sia bello, soprattutto quando non sono sicura di un outfit e poi vedo la foto online e dico: “Wow, è uscita molto bene!”
Il pastello è un colore che rallegra lo spirito; ti fa sentire felice.
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Da dove prendi ispirazione per i vestiti e per i colori estivi?
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Instagram! Ci passo così tanto tempo, è il mio unico canale social. Penso di essere dove sono ora non solo perché sono sia una content creator che una consumatrice, ma anche perchè ci passo moltissimo tempo, trovando persone con cui interagire. Ogni volta che creo qualcosa, mi domando se è quello che io vorrei vedere. Instagram è la mia maggiore ispirazione.
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Qual è il tuo consiglio fashion?
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É essere semplice, dal momento che viaggio molto: mi piace viaggiare leggera, quindi non ho il lusso di portarmi dietro troppe cose. Penso che il mio consiglio sia quello di portare qualcosa che sia comodo, che è la cosa più importante, e vestiti: sono ottimi perchè non bisogna abbinare sopra e sotto, è più facile. E puoi sempre usare accessori diversi, sandali o tacchi o abbinare diversi orecchini, che possono trasformare un outfit da un look da giorno a un bel vestito da sera. Nelle mie due settimane in Italia avevo solo uno zaino: avevo circa 15 vestiti lì dentro, qualche top, due pantaloni e due maglioncini. Sono brava a viaggiare leggera, tutti rimangono molto sorpresi! Mi dicono “Come fai a farci stare tutto in quello zaino minuscolo?”
E io rispondo sempre che non lo so, ma che, in termini di vestiti, è importante anche il materiale.
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Il tuo modo preferito di indossare colori pastello e vestiti estivi?
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Non sono sicura. Come dicevo, se hanno un pattern particolare mi piace cercare di abbinarlo a cose che ho già. Gli abiti estivi, ma i vestiti in generale, sono sempre il pezzo principale a cui cerco di abbinare vari accessori di conseguenza.
“Nelle mie due settimane in Italia avevo solo uno zaino: avevo circa 15 vestiti lì dentro.”
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La tua icona fashion?
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Il mio outfit attuale è stato composto perlopiù durante il mio viaggio in Italia. Non mi piace viaggiare in maniera troppo frenetica, tipo: un giorno, una città diversa. Mi piace passare il tempo in quella città e visitare i quartieri con le boutique indie e scoprire designer locali, non mi importa se si tratta di vestiti o accessori. Mi piace trovare cose che mi saltano all’occhio. Non sono sicura della mia fashion icon: ci sono moltissime persone che adoro su Instagram. Forse la Revolve Family. Mi piacciono tantissimo le persone con cui collaborano e mi piace il loro stile, sia come famiglia che come produzione di contenuti. Credo che, in maniera simile alla Revolve Family, ci siano molti altri meravigliosi brand australiani come Spell & The Gipsy Family, che stanno facendo cose molto belle e specialmente con uno stile estivo, con vibes un po’ da vacanza, ma allo stesso tempo rimanendo unici.
Quindi non ho un’icona fashion ma, se dovessi nominarne una, sarebbe chiunque della Revolve Family.
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Il tuo libro fashion preferito?
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Ce ne sono un po’, ma ultimamente mi è piaciuto molto The New Garçonne, “How to be a Modern Gentlewoman” di Navaz Batliwalla. Mi piace molto perchè ci sono tante foto e l’intero libro offre tanti consigli di stile, ma ci sono anche interviste a questa fantastica figura femminile nell’industria della moda. Credo che la traduzione del titolo dovrebbe essere “La Nuova Gentildonna”. E poi, quando ero a Parigi, ho comprato un libro di Jeanne Damas. Adoro il suo stile, adoro il suo brand, “Rouge”, e ho preso il libro che purtroppo è in francese, e quindi ora guardo solo le immagini. Mi piacciono tantissimo quel tipo di vestiti, quelli leggeri e che mostrano anche le spalle.
Un tipo di vestiti probabilmente più adatto a Francia e Italia, dal momento che a Londra fa così freddo…
Sì! Ho sempre una giacchina di jeans o un blazer, o qualcosa per coprirmi. L’estate qui non arriva mai. Ma mi piacciono molto le lunghe ore di luce: il giorno dura tantissimo, mi sembra di avere più tempo a disposizione. E poi è fantastico perchè, anche se il clima non è caldissimo, dopo le cinque sono tutti al parco a godersi il sole.
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Qual è il tuo super-potere?
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Fare valigie intelligenti! È il mio potere più grande, mi sento così fiera. Credo che potrei organizzare delle master class a riguardo. [ride] Ricordo una volta, quando io e mio marito abbiamo passato un weekend in Germania, e avevo solo una borsetta di stoffa, nemmeno uno zaino. Sono semplice, oltre che a basso mantenimento, e credo che questo sia positivo.
Sono superpoteri decisamente utili!
Sono sempre più veloce di mio marito a prepararmi, non sperimento molto. Ho un’età in cui conosco il mio stile e, quando si tratta di makeup, so cosa voglio. Posso trovare un eyeliner migliore, un rossetto migliore, ma conosco colori e texture che voglio. Cerco di migliorare lo stile che ho già piuttosto che sperimentare cose nuove, soprattutto con il makeup.
Quindi sì, sono molto brava.
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Qual è una città che ti piacerebbe vedere in futuro?
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Ho già prenotato per la Croazia. Cerchiamo di stare in Inghilterra questi tre mesi perchè sta iniziando il periodo delle ferie in Europa e tutto sarà pienissimo: è l’unico momento in cui non mi sento in dovere di scappare da Londra, perchè il clima è piacevole. Quindi in estate vorrei esplorare un po’ di più l’Inghilterra, credo. Cerco sempre di viaggiare durante le mezze stagioni, tipo giugno o settembre, e quando fa molto freddo prenoto un viaggio per Singapore, dove sono nata. Io e mio marito trascorreremo lì il Natale e poi andremo a Bali e nel sud-est asiatico. Cerchiamo sempre di tornare nel sud-est asiatico nei mesi invernali, nei mesi caldi rimango qui a Londra e per il resto del tempo viaggio per l’Europa. La prossima meta, appunto, è la Croazia; sono molto emozionata! Quando ho prenotato il volo per Venezia ad aprile mi era sembrato ottimo ma la Croazia, comparata con i prezzi degli altri paesi, è molto economica! Hotel e Airbnb sono carinissimi e per un prezzo ottimo. E ho sentito che il cibo è pazzesco. Starò lì per dieci giorni e penso che ci muoveremo molto: abbiamo prenotato un volo di sola andata per Dubrovnik, dove staremo tre giorni, e poi al ritorno partiremo da Spalato o Zara, così possiamo visitare il parco nazionale senza dover rifare tutta la strada all’indietro per dover tornare a Londra, e partire da dove è più vicino.
“Cerchiamo sempre di tornare nel sud-est asiatico nei mesi invernali”.
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Sei stata in Italia di recente, giusto?
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Sì, con mia madre. Abbiamo viaggiato per due settimane, partendo da Roma. Quando mi sono trasferita in Europa, quattro anni fa, ho cominciato da Roma ed è bello tornare.
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Qual è stato il luogo che hai preferito?
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Questo viaggio è uno di quelli carichi di ricordi importanti. Come dicevo, abbiamo iniziato da Roma perché è stato il primo luogo dove mi sono fermata in Europa. Era il compleanno di mia madre, quindi ho organizzato una gita. Penso che il momento migliore sia stato quando siamo andate alle Cinque Terre, che è dove io e mio marito ci siamo fidanzati ufficialmente: volevo solo celebrare il compleanno di mia madre e portarla a vedere quel luogo, perché rappresenta un ricordo bellissimo.
Raccomando a tutti, se andrete alle Cinque Terre, di alloggiare a Manarola: è il mio paesino preferito e poi adoro tutti i percorsi e le passeggiate tra i villaggi. Le Cinque Terre sono uno dei pochi posti in cui mi piace tornare; ci sono tanti bei ricordi.
“Le Cinque Terre sono uno dei pochi posti in cui mi piace tornare; ci sono tanti bei ricordi.”
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Viaggiare in luoghi nuovi significa anche affrontare situazioni diverse ed emozionanti. Qual è il tuo concetto di “uscire al di fuori della propria quotidianità”?
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Penso di essere in un momento della mia vita in cui sono piuttosto stabile ma, quando ho lasciato gli Stati Uniti, ero decisamente fuori dalla mia quotidianità. Era il 2014 e avevo pianificato di vivere negli USA, oppure potevo trovare un lavoro a Singapore, però volevo viaggiare ancora un po’. Quindi ho deciso di viaggiare spendendo i soldi che avevo, che è stata una scelta al di fuori della normalità per me perchè non avevo deciso nulla e non avevo molti risparmi, giusto per sostenermi un paio di mesi. Quindi ho preso un volo da Houston a Roma senza idea di cosa fare poi: a Roma ho dormito su divani di amici, che per me è molto strano, e per quei tre mesi tutto quello che cercavo su Internet era: “Come viaggiare gratis?”
Quindi ho trovato tutte queste opzioni, tipo insegnare inglese, cose così, ma non volevo ancora tornare in Asia, quindi mi sono chiesta: “Come si vive in Europa?”
Quando ero a Roma, poi, ho trovato questo sito chiamato Work Away, che unisce un po’ il volontariato al trovare alloggio, e proponeva qualsiasi opzione di lavoro e alloggio. Poteva essere una fattoria, una famiglia, un hotel: chiunque avesse bisogno di aiuto poteva postare un’offerta e i viaggiatori potevano rispondere a quell’annuncio per rimanere e lavorare, quattro ore al giorno, cinque giorni la settimana, in cambio di vitto e alloggio. È stata una cosa fuori dalla mia quotidianità. Mi sono ritrovata a vivere tante avventure. L’ho fatto per circa otto, undici mesi, e ogni due settimane ero in un paese diverso con un lavoro diverso. È stata un’esperienza che mi ha aperto gli occhi, perché stai con le persone del posto, devi adattarti, tutto è diverso. Alla fine, ho capito che preferivo gli ostelli, e mi sono proposta spesso per quelli, perché potevo incontrare altri viaggiatori che avevano tutti delle storie pazzesche. Ma quell’esperienza è stata molto al di fuori della mia normalità.
“Come viaggiare gratis?”
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Il luogo più Instagram-friendly di Londra?
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Ne conosco così tanti, ce ne sono sempre di nuovi. Qui, ad esempio, è bellissimo! [ride]
Penso che ci siano tantissimi luoghi che si adattano a Instagram a Londra ma, ora che ne conosco tanti, credo che quelli che si distinguono lo facciano anche per il servizio che offrono, quello fa una grande differenza. Ad esempio la sala corallo del Bloomsbury Hotel: è molto bella e il servizio è ottimo. Ultimamente non mi piacciono molto i caffè, perchè mi sembra siano diventati luoghi turistici dove tutti vanno a fare foto, preferisco qualcosa di carino e nascosto. Il Sanderson Hotel è molto instagrammabile, adesso: hanno fenicotteri rosa e sedie con tanti fiori. Ci sono tanti bellissimi hotel che offrono un lounge dove rimanere tra un meeting e l’altro per lavorare.
Mi piacciono gli hotel carini.
Mi sembra anche che stiano diventando sempre più belli…
Cercano di attirare l’attenzione. Penso che riconoscano il potere del digital marketing e che cerchino di rendere gli spazi piacevoli alla vista.
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E un luogo particolarmente instagrammabile nel mondo?
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Ero in Marocco, che è una nazione molto fotogenica. Sono stata a Marrakech dove ci sono le case tradizionali, riad, con delle bellissime terrazze piene di piante tropicali, piatti di frutta e gli Chefchaouen, che sono estremamente fotogenici. Tutto è così blu e bello. Ci sono due bar uno di fronte all’altro, uno dei due si chiama “Nomad Cafè”, e hanno queste targhe con il loro nome sparse per tutto il locale e anche il cibo si presenta benissimo.
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Città, mare, campagna o montagna?
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Mare.
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Qual è il tuo segreto per il viaggio perfetto?
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Penso che tutti abbiano un diverso stile di viaggio. Personalmente, invece dei posti famosi, preferisco cercare su Google i quartieri più carini. Mi piace camminare in giro come una persona del luogo, ho qualcosa di programmato ma non è mai interamente deciso, mi tengo sempre del tempo per esplorare. Per me è una vacanza, ho qualcosa in mente ma non sono mai specifica, tipo: “Devo fare questo, per forza, questo giorno”. Mi piace sentire l’energia della città e, specialmente in Europa, affronto la città a piedi: non ho mai usato davvero i mezzi per spostarmi da un capo all’altro della città. Mi piace girovagare e conoscere posti nuovi. Quando si tratta di viaggi, ci sono tante cose che puoi ottenere da una destinazione: ad esempio, ovunque ci sono dei supermercati e penso che siano un ottimo modo per scoprire una città, dal momento che i prodotti sono molto diversi. Puoi andare lì e non sono mai troppo costosi perché, in fondo, sono sempre supermercati.
Mi piace scoprire cosa comprano le persone locali e tutto, verdure comprese, è molto diverso.
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Qual è la tua isola felice?
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Un luogo caldo, con il mare. Credo di aver detto un paio di volte su Instagram che l’Italia è il mio luogo preferito in Europa. Penso che il sud della Francia, Italia e Spagna siano le migliori, ovunque ci sia il mare e il buon cibo. Poi, altre cose come una cittadina vivace, bar con musica live, gallerie d’arte, negozi… Penso che questo sia il mio ideale di isola felice, dove si incontra natura ma anche vita. Mi piacciono le cittadine sulla costa con tante passeggiate e negozi, oltre che buona musica.
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Qual è il tuo segreto per l’account Instagram perfetto?
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Non ho un segreto! Sono stata recentemente ad un brunch con delle amiche e dicevo appunto che mi piacciono tantissime cose, penso di poterle restringere a viaggi e lifestyle ma mi piacciono il cibo, la moda, tutto. Mi piace mantenere un certo senso dell’umorismo nelle didascalie sotto le foto, e credo di ottenere buone risposte per quello. Dopotutto, i tuoi follower devono conoscere la persona dietro le foto e, come vedete, cerco di espormi il più possibile. Cerco di postare tante foto di me stessa quante di luoghi che visito e cibo che mangio, e cerco di dimostrare la mia personalità attraverso le didascalie.
Possono essere su qualsiasi cosa che ci piace, possono essere divertenti. Non deve essere serio: è Instagram! Divertitevi.
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L’ultimo binge-watch?
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Non credo mi dia una buona reputazione, ma l’ultima serie per cui ero ossessionata è stata “Bates Motel”. È uno show così inquietante, ma lo adoro! E poi su Amazon Prime ho visto “UnReal”. Adoro quello show perchè mi ha mostrato cosa voglia dire essere un produttore, guardandolo ho pensato: “Wow, allora è così che fai fare le cose che vuoi alle persone, ma senza dirglielo?”
È una serie appassionante.
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L’ultimo film che ti è piaciuto?
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Non vado al cinema da tantissimo tempo, però ho il mio film preferito di sempre. Io e mio marito amiamo guardare questo film francese che si chiama “Jeux d’Enfants”, “Amami se hai il coraggio” in italiano. Il trama gravita attorno a due bambini ed un carillon, e chiunque abbia il carillon può dire all’altro di fare qualcosa di folle. È un film intrigante, e il tema principale della colonna sonora è La Vie en Rose, c’è letteralmente ogni versione della canzone. Per me e mio marito è diventata la nostra canzone! È bizzarro, molto appassionato… Molto francese! [ride] Raccomando a tutti di vederlo, è un classico.
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Il prossimo progetto di cui non vedi l’ora di parlare?
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Il mio progetto dei sogni sarebbe quello di diventare parte della Revolve Family! Sarebbe bellissimo. E non posso dire il brand, ma due settimane fa ho concluso uno shoot con altre personalità del jet-set, dove parlavamo del nostro stile. All’inizio pensavo fossero tutte content-creator, ma poi eravamo cinque donne con vite molto diverse, mi sono sentita onorata di farne parte. È qualcosa di cui sono stata molto orgogliosa.
Per esempio, c’era questa ragazza a capo dell’ufficio digital content di Suitcase Magazine, o quest’altra modella che gira per il mondo per la maggior parte del tempo. Ero molto onorata di essere l’unica content creator nel gruppo.
Photos by Johnny Carrano.
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