“…And nothing is quite what it seems
You’re dreaming, are you dreaming, oh, Alice?”
Le note di “Alice’s Theme”, tratta dalla colonna sonora di “Alice in Wonderland”, riecheggiano nel giardino di Villa Reale dando inizio alla sfilata, o meglio al sogno, di Luisa Beccaria.
Petali di fiori sotto i piedi, un cielo azzurro e limpido tipico più di metà luglio che di metà settembre e un ambiente naturale tutto intorno, fanno da cornice alle incantevoli collezioni della designer siciliana, che con i suoi look dalle tinte pastello e dai ricchi dettagli si rivolge a una donna romantica, consapevole della propria femminilità e ciò nonostante, moderna.
Riportiamo per un istante le lancette del Bianconiglio indietro e torniamo a prima che la musica cominci, a prima che un senso di ammirazione generale e silenzioso cali alla passerella: ci troviamo in una situazione diametralmente opposta, con il rumore dato dagli addetti del backstage, con l’allestimento ancora da ultimare e con le modelle in fase di preparazione. Come Alice, che senza farsi notare si allontana dalla famiglia per avventurarsi verso l’ignoto, così noi ci avviciniamo agli abiti ancora appesi per scoprirne ogni rifinitura: le tinte variopinte, gli inserti floreali e farfalle, le righe della tradizione siciliana, i ricami in rilievo…
“One day I’ll fly away…”
“Il fiore più raro
e più bello di tutti”.
E poi ancora i vestiti dalle gonne principesche, i completi morbidi, le silhouette aderenti, il broccato, la seta, il tulle, le trasparenze, le scarpe aperte con nastri abbinate, le coroncine da ninfa dei boschi e i copricapi con veline dal gusto retro… Siamo forse finiti nel paese delle meraviglie (alla moda)?
Siamo svegli, di nuovo. Ma la realtà che si presenta davanti ai nostri occhi è anche meglio dell’immaginazione: quegli stessi abiti sembrano fluttuare perché dotati di un’anima propria, quei dettagli si apprezzano ancora di più con il movimento e si percepisce finalmente l’energia e la dedizione che compongono ogni creazione, frutto di diverse ore di lavoro, di molti controlli, anche dell’ultimo secondo, e di mani esperte, quelle della tanto decantata tradizione Italiana che il mondo intero ci invidia, e che si nota particolarmente nelle opere come quelle di Luisa Beccaria.
L’arte del movimento
L’energia
della creazione
Lo stile riconoscibile della stilista, che trae ispirazioni dalla sua terra natia, dalla natura, dall’arte e dalla bellezza classica, si arricchisce di nuovi elementi surrealistici estremamente studiati, che donano una spiccata tridimensionalità e vivacità. “Ci sono parti degli abiti che sembrano dei quadri di pittori astratti, abbiamo voluto giocare molto con i colori”, ha rivelato Luisa Beccaria mentre controllava per l’ultima volta le sue creazioni nel backstage.
“È impossibile!”
“Solo se pensi
che lo sia”.
La donna di Luisa Beccaria ama la fantasia (e un pizzico di follia), cerca di sfuggire in un mondo onirico ogni qualvolta le sia possibile, senza dimenticarsi tuttavia dell’importanza della realtà: è bambina nel suo meravigliarsi di fronte alla semplicità della vita, è matura nel suo saper apprezzare l’incanto, é classica nel suo voler ricercare l’armonia ed è solare nel suo saper affrontare il mondo con una forza unica e una leggerezza consapevole.
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In altre parole, è un Alice che, di ritorno dal suo viaggio “impossibile”, ha acquisito quella consapevolezza che solo il tempo e l’esperienza sanno donare. Ma più di ogni altra cosa, è vestita come una persona che ricerca costantemente lo splendore della quotidianità, quello stesso splendore che ritrova negli abiti di Luisa Beccaria e che gli fa battere forte il cuore, proprio come un pomeriggio passato a bere del buon the in compagnia del Cappellaio Matto. D’altronde si sa: tutti i migliori sono matti.
La Meraviglia
Del Quotidiano
La spensieratezza
della semplicità
Photographer: @giorgiafuria