Innamorarsi perdutamente di “La La Land” sembrerebbe essere l’unica reazione possibile e anche a noi, lo ammettiamo, è successo 🙂
Tutti parlano della magistrale sequenza di apertura, proprio il momento del film che ha rapito il cuore di molti: prima si vedono automobili ferme nel traffico, incolonnate nell’autostrada 105 che porta al centro di Los Angeles. Nelle auto solo i guidatori, che stanno tutti ascoltando musica diversa. Ma all’improvviso qualcuno scende cantando e ballando, qualcun altro fa lo stesso e un altro ancora, fino a quando una quotidiana stressante situazione viene sostituita da un momento di gioia…e la strada diventa un grande palcoscenico!
Damien Chazelle, giovane e talentoso regista ha presentato “La La Land” come film d’apertura alla 73. Mostra d’Arte Cinematografica Internazionale di Venezia. Nessuno avrebbe potuto desiderare un inizio migliore, il regista ha così ricevuto infiniti complimenti e buone recensioni.
“La La Land” è un omaggio al classico musical romantico, che offre al pubblico grande ottimismo ed energia. Alla conferenza stampa ufficiale per il film Damien Chazelle ha dichiarato che tutti noi siamo bisognosi di romanticismo e di sognare, e questo genere cinematografico è in grado di dare speranza.
Sulla concezione moderna del musical, soprattutto riferendosi al fatto che qualche anno fa i critici lo consideravano un genere morto, Chazelle ha detto: “I musical hanno bisogno di essere rivisti e rivisitati, per avere una risposta da un pubblico più giovane. C’è una ragione per cui i musical più vecchi sono senza tempo, e questa ha a che fare con la loro semplicità, grazie alla quale emozioni e sincerità vengono espressi attraverso le canzoni. Tutti noi abbiamo parlato molto di come poter giustificare oggi il genere del musical e abbiamo trovato ironico di aver dovuto “studiare” il passato per trovare cosa poter modernizzare e creare un nuovo genere di musical. E quindi abbiamo voluto semplicemente cercare di trasmettere tutte le emozioni attraverso la musica, semplicemente lo abbiamo fatto con nuove tecniche per approciarci ad un pubblico moderno. Il musical è un genere che ti permette di andare fino in fondo, in un modo che altri generi non possono fare”.
Nel film la città di Los Angeles sembra essere una città molto difficile, una città che contiene milioni di sogni e che a volte può essere vittima di cliché: “Ho vissuto a Los Angeles per circa 9 anni, mi ricordo quando mi sono trasferito lì, c’è qualcosa in Los Angeles che ti fa sentire solo. Non conoscevo molte persone e di certo non è una città che si offre. Mi ricordo quando io e i produttori Fred e Jordan ci siamo incontrati la prima volta. Abbiamo parlato di Los Angeles, e delle cose che odiamo di questa città, e ci è venuta così l’idea di mostrare tutti i cliché di questa città come il traffico, i party, lo stile di vita delle celebrità e cercare di costruire da questi una sorta di lettera d’amore alla città, per far vedere che invece c’è qualcosa di spettacolare oltre la superficie”.
Gli attori principali del film Ryan Gosling ed Emma Stone sono entrambi bravissimi nelle parti. Emma, che era presente a Venezia, ha detto che i giovani d’oggi dovrebbero prendere ispirazione dal film, imparando a liberarsi del cinismo e lasciandosi invadere da speranza e gioia: “Questo film racconta del lavorare duramente per ottenere qualcosa, per raggiungere i propri obbiettivi. Penso che i giovani spesso cadano nella trappola del cinismo. È una grande gioia per me fare parte di questo, di mostrare ai giovani che dovrebbero lottare, lavorare sodo per realizzare i propri sogni e avere sempre speranza”.
A proposito del regista ha detto: “Lui ha costruito qualcosa da zero ed è il perfetto esempio che lavorando si può ottenere qualcosa. ‘La La Land’ è il frutto di una visione, e qualsiasi altro regista si sarebbe aggrappato alla sua visione e avrebbe voluto combattere per mantenerla tale. Lui invece si è dimostrato il regista più collaborativo che io conosca. Mi ha fatta sentire a mio agio, faceva esprimere sempre tutti noi sulle nostre idee senza mai perdere la sua visione. È veramente straordinario”.
Il produttore di “La La Land” Mark Platt ha raccontato alla stampa un aneddoto interessante sul giovane regista dicendo che non ha mai incontrato un ragazzo come lui in tutta la sua carriera ed esperienza nei musical: “Non avevo mai incontrato un regista come Damien, con tanta passione, meticolosità e amore per il cinema, e questo lo si può vedere in ogni fotogramma del film. Durante l’ultimo giorno di riprese abbiamo dovuto riprendere una scena in cui il sole tramonta e Damien, con la fotocamera letteralmente sulla sua spalla voleva continuare a riprendere quella precisa scena per provare inquadrature sempre nuove. Ad un certo punto dice: ‘Andiamo con lo scatto successivo!’, io mi mi avvicino e gli dico: ‘Damien è il momento di mettere la telecamera, il film è finito, ed è buio ormai’. In quel momento mi guarda con occhi infinitamente triste e mi passa la macchina da presa, ecco questa per me è vera dedizione”.
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