Lo conosciamo come James Olsen in “Supergirl” (la 4^ stagione è in uscita negli USA il 14 ottobre su The CW) and adesso abbiamo la possibilità di conoscere il suo amore per la musica e il suo album di debutto “May 20th”.
Mehcad Brooks si è lasciato andare, non è facile condividere la propria storia con il mondo, ma lui lo fa, attraverso il suo lavoro, indipendentemente che sia la recitazione, la scrittura, la composizione e altro ancora. Perché, dopotutto, Mehcad è un narratore e cantastorie.
__________
Com’è nata la tua passione per la recitazione?
__________
Sono sempre stato il giullare della classe che faceva divertire le persone e crescendo ho capito che la gente veniva pagata per questo. E anche se principalmente faccio parti drammatiche, le mie radici sono nella commedia, amo far sorridere e far ridere le persone.
__________
Per il tuo ruolo in “Desperate Housewives” hai vinto il SAG Award per il miglior cast in una serie commedia. Come ti sei sentito in quel momento e qual era l’atmosfera sul set?
__________
È stato un cambiamento epocale. Eravamo alla premiazione e quando hanno detto che avevamo vinto non ci potevo credere. Da 25enne di Austin-Texas, mi è sembrato troppo bello e surreale per essere vero.
__________
Fai parte del cast di “Supergirl” dalla prima stagione: com’è stato? E prima di allora, eri già un fan di Superman (e Supergirl!)?
__________
Sono sempre stato, da tutta la vita, un fan di Superman, chi non lo è! Sono anche sempre stato un grande fan di Batman e ho ancora speranze di indossare quel vestito. Forse il mondo è pronto per un Bruce Wayne nero!
__________
Come ti sei preparato per interpretare il tuo personaggio, James Olsen, dal momento che sembra essere più sicuro e un po’ diverso da come è nei fumetti?
__________
Spero che lo sia diverso, molto più sicuro del giornalista con la faccia lentigginosa che conosciamo dal fumetto! La preparazione per qualsiasi ruolo è determinata da quanto i creatori dello show ti permettono di esprimere la tua personalità nel personaggio rispetto a interpretare un personaggio che è completamente diverso da te. James è un po’ entrambe le cose: è la giustizia morale ideale alla ricerca della parte positiva del mio spirito, e avendolo interpretato negli ultimi quattro anni mi ha reso una persona migliore. Qualcuno fermamente convinto che la giustizia e la qualità siano il nostro diritto per nascita. Mi piace immaginarlo come il “Barack Obama” dei supereroi.
__________
Se potessi interpretare un qualsiasi Supereroe dell’universo DC, quale sarebbe?
__________
Adoro Guardian, infatti mi piacerebbe vedere DC trasformare Guardian in una sorta di franchise alla Bruce Wayne/Batman. Penso che potrebbe essere il supereroe più figo dell’universo DC, se ci fosse la possibilità. Pensateci, è come Batman, ma con una tecnologia aliena e in sella ad una Ducati. È un po’ come Bruce Wayne,senza il bagaglio emotivo, che incontra Will Smith di “Men in Black”.
__________
E il tuo “superpotere” nella vita quotidiana?
__________
La mia pazienza.
__________
Modello, cantante e attore…Cosa accomuna tutto per te?
__________
Ho fatto due volte la campagna di intimo di Calvin Klein. Ma non mi considererei un modello. Nel complesso, mi considero un narratore, indipendentemente che si tratti di recitazione, musica o scrittura. Sto scrivendo un libro e sto sviluppando un film in questo momento di cui vorrei curare anche la regia, mi considero semplicemente uno storyteller.
__________
Una tua canzone è stata usata per un episodio di “Supergirl”. Invece per quanto riguarda la regia e sceneggiatura, hai in programma di fare qualcosa? O magari comporre la musica per una serie TV?
__________
Grandi menti pensano allo stesso modo. Sì, ho scritto un film in parte sulla storia della mia vita che vorrei dirigere nel 2019. Non vedo l’ora di iniziare questa parte della mia carriera. Ho affrontato così tanto che so di avere una prospettiva davvero unica su come vedo il mondo e mi piacerebbe condividerlo.
__________
Il tuo album di debutto “May 20th” è uscito da poco. Cosa ci puoi raccontare del “dietro le quinte”? E c’è una canzone che preferisci nell’album?
__________
Il 20 maggio 2009 sono morto. Andato. Sono passato dall’altra parte, ho visto tutte le cose di cui la gente parla, la luce, l’attesa in un campo oscuro, pur sapendo di essere un tutt’uno in armonia con l’universo. L’ho visto, l’ho sentito. L’ho assaporato, capisco cosa significa dissociarsi da chi hai sempre pensato di essere e il corpo che pensavi fosse tuo. E posso garantire che alla fine di questo bellissimo viaggio vi farete la stessa domanda che mi sono posto:
Ho fatto ciò che ho accettato di fare prima di nascere? O ho semplicemente lasciato che la mia vita mi accadesse? La risposta a questa domanda per me è la musica.
Il 20 maggio 2011 sono stato investito in pieno da un’auto. Stava andando a 65 miglia orarie, io ero fermo al semaforo. E poi il vuoto, ero in coma e ho avuto un’esperienza molto simile a quella del 2009 e una volta uscito dall’ospedale ero pronto per mantenere la mia promessa ma ci è voluto molto tempo per guarire e il 20 maggio 2012 ho incontrato un uomo di fede che mi ha aperto gli occhi su una connessione che queste esperienze continuavano a ricordarmi. Mi ha mostrato un modo per connettermi a quella voce di “unità” senza che un’esperienza traumatica la invocasse. Il giorno dopo ho iniziato la mia carriera musicale e non mi sono più guardato indietro, quindi quello che si sente nel mio album di debutto sono io che rispetto l’accordo preso prima di nascere ma con il beneficio, il dolore e la passione che deriva dal superamento di esperienze uniche e traumatiche della vita.
La mia canzone preferita…non sono sicuro di averne una, ma “May 20th” racconta davvero la mia storia e sono molto felice di aver avuto il coraggio di condividerla col mondo. Tocca alcuni dei momenti più deboli della mia vita e sono grato di poterla condividere da una tale posizione di forza e positività.
__________
Qual è la tua fonte di ispirazione quando componi? E qual è la “tua” playlist su Spotify?
__________
“FOR YOUR GYPSY HEART” è la mia go-to playlist su Spotify, l’adoro, l’ho fatta io. Ho una serie di playlist con un vibe gitano (“gypsy”): “FOR YOUR GYPSY SOUL”, “FOR YOUR GYPSY CROWN” & “FOR YOUR GYPSY ROOT”. E per quanto riguarda l’ispirazione, c’è forse qualcosa che non ispiri? Sono ispirato dal cinguettio degli uccelli, mi ispiro alle persone che ridono, sono ispirato dalle onde che si infrangono contro la riva, il rumore in sottofondo di un condizionatore e Bob Marley e Bill Whiters, Chance The Rapper, Bruno Mars, Steve Aoki, Satori, Rihanna. Sono ispirato da tutto, ma principalmente sono ispirato dal cercare di “svegliare” le persone e penso che la musica sia un modo molto efficace per farlo.
__________
Il motto sulla tua T-shirt?
__________
Non oggi Satana.
__________
Ti è mai capitata una epic fail sul set?
__________
Sì, certo, se si fa qualcosa abbastanza a lungo, ci si renderà ridicoli uno o due volte. Ci sono state un paio di volte in cui sul set non riuscivo a tirar fuori le parole dalla mia bocca e pensavo che qualcuno avesse messo qualcosa nella mio bicchiere.
__________
L’ultimo binge-watch?
__________
“Westworld”.
__________
La cosa più bella mentre giravi “Supergirl”?
__________
Il fatto che il cast è una famiglia. Non sia amici, non siamo colleghi, siamo una famiglia. E non me lo sarei mai aspettato.
__________
Il progetto dei tuoi sogni?
__________
Rendere il mondo un posto più giusto per tutta l’umanità e contribuire ad elevare la nostra coscienza abbastanza da farci splendere tutti in un posto di inequivocabile uguaglianza umana. Impariamo alle materne che l’uguaglianza è l’idea giusta, ma in qualche modo, abbiamo creato e sostenuto una società che contraddice questa verità fondamentale che impariamo a quattro anni. Questo deve finire. Dovremmo diventare più intelligenti mentre invecchiamo e invece…
__________
Cosa c’è nel tuo futuro?
__________
Ascoltare quella vocina che viene dall’universo. Sono sicuro che ci vedremo in giro.
Photo credits Cover: Ethan Scott
Photo credits: Manny Roman