Certamente lo conoscete come Kurt, dalla saga di “Ant-Man”, parte del franchise Marvel, o come Coco in “Blade Runner 2049“, o magari come villain super-tecnologico di “The Flash” Abra Kadabra, ma David Dastmalchian ha moltissimo da offrire e non smette mai di stupirci. É un artista versatile, che si tiene occupato fra set, palco e di fronte ad una tastiera, mantenendosi attivo in quasi ogni campo creativo, dalla recitazione alla sceneggiatura.
Abbiamo chiacchierato con David per sapere qualcosa di più dei suoi sogni e dei suoi progetti, da “All Creatures Here Below”, per il quale è sia sceneggiatore che attore protagonista accanto a Karen Gillian, al suo ruolo nel nuovo film di Susanne Bier, “Bird Box”.
________________
Cosa puoi dirci di “All Creatures Here Below”?
________________
“All Creatures Here Below” è la storia di una coppia che vive sul lastrico, sull’orlo della poverta. Quando Gensan perde il lavoro, fa un passo drastico per raccogliere qualche soldo in più. La stessa notte, Ruby ottiene l’unica cosa che ha sempre desiderato: un bambino. In questa fatale notte, sono spinti in una corsa contro il tempo per sfuggire alla polizia e devono tornare nella loro città natale in Kansas per nascondersi, raccogliere risorse e affrontare il passato oscuro che li ha perseguitati.
________________
Mentre scrivi una sceneggiatura, ti immagini già nel ruolo che interpreterai, o sceglierai in modo retrospettivo quale sarà il tuo personaggio? Qual è il tuo “escamotage” (se esiste) quando scrivi un personaggio che sai che dovrai interpretare?
________________
Quando scrivo, in realtà mi immagino in tutti i ruoli della storia. È strano, lo so, ma mi aiuta a prendere le scelte che credo siano le migliori quando si tratta di dialoghi, azioni, etc. Mi chiedo sempre: “Come direi questa frase?” “Cosa farei qui?” Ma onestamente, anche se ho scritto diversi ruoli con la speranza di interpretarli (Gensan in “All Creatures Here Below” e Jude in “Animals” sono due esempi) sono sempre stato profondamente consapevole del fatto che ottenere un finanziamento per uno dei miei film comporti anche il coinvolgimento di attori più noti. Inoltre, non voglio che un regista si senta in dovere di chiamarmi, quindi ho sempre detto a Collin Schiffli (regista di “All Creatures Here Below” e “Animals”) che deve scegliere l’attore che ritiene sia il più adatto per il ruolo. Fortunatamente mi ha scelto!
________________
Ti senti più a tuo agio stando di fronte alla telecamera o scrivendo sulla tastiera?
________________
Penso di essere più a mio agio come attore. Sento che la recitazione è nel mio sangue, nei miei geni, non so. È strano. Sento che se mi dessero qualsiasi testo, sceneggiatura, copione etc, comincerei immediatamente ad analizzarli lasciando che il mio istinto dia vita a quelle parole. Quando devo scrivere, non è così naturale. Come i cacciatori di cervi. Aspetto sopra un albero. Aspetto, aspetto e aspetto ancora…e quando la storia comincia a formarsi nella mia mente…allora mi butto. Ma per me è molto più faticoso scrivere che recitare.
________________
In “Ant-Man” interpreti una figura comica e divertente, mentre negli altri tuoi lavori, “Animals” e “All Creatures Here Below”, fai scoprire un tuo lato più oscuro e drammatico. In che ruolo ti senti più a tuo agio? E quale è più vicino al tuo io più vero?
________________
Credo che tutti noi abbiamo un lato oscuro. Ho lottato molto contro quella oscurità che faceva parte della mia vita. Ho lottato con sentimenti di auto-disprezzo, depressione, dipendenza, insicurezza e mi sono interrogato sulla futilità della mia esistenza. Tutti questi sentimenti ti portano a quell’oscurità che è parte della vita di tanti personaggi, molti dei quali sono riuscito a ritrarre.
Mi piace molto il mondo della commedia, ma per quanto mi riguarda è più difficile. Non ho tratti comici “naturali” né troppe abilità comiche. Per fare qualcosa di divertente, mi affido alle grandi sceneggiature, ai colleghi di scena e ai registi.
“Sento che la recitazione è nel mio sangue, nei miei geni”.
________________
Durante il Festival del Cinema di Venezia abbiamo parlato con la regista Susanne Bier, con la quale hai lavorato nel film “Bird Box”, che uscirà nei prossimi mesi. Com’è stato lavorare con lei e cosa puoi dirci di questo progetto?
________________
Susanne è incredibilmente talentuosa e io ero molto entusiasta di lavorare con lei. È versatile, “fluida” e si muove in modo strano e creativo. Non ho mai visto un altro regista come lei. Si muove sempre attorno al set, guardando l’azione da diversi punti di vista, invitando gli attori ad improvvisare ed esplorare. Io sono nel film in pochissimi momenti, quindi ho lavorato con lei solo per alcuni giorni. Sono un grande fan del libro, “Bird Box”, di Josh Mallerman, uno tra i più grandi giovani scrittori degli Stati Uniti. Sono entusiasta di vedere il film!
________________
Il tuo epic fail sul lavoro?
________________
Quando sono stato scritturato in “Prisoners” ho mandato una video registrazione all’ufficio del direttore dei casting, quindi non ho mai incontrato il regista finchè non sono andato ad Atlanta per cominciare le riprese. Durante i miei primi incontri con Denis Villeneuve ho continuato a chiamarlo “Dennis” (pronunciato come “tennis”!). È così educato, un uomo davvero gentile e brillante, e non ha mai detto nulla. Ero molto imbarazzato quando ho capito come si pronunciava il suo nome. Sono stato così fortunato a lavorare e imparare da un grande maestro. È un mio caro amico e lo adoro.
________________
Qual è il tuo film preferito ora, e qual è stato il tuo film preferito da bambino?
________________
I miei due film preferiti di sempre sono…”2001: Odissea nello Spazio” e “I Muppet – Il film“.
________________
La tua citazione preferita?
________________
“Questo mondo è selvaggio nel cuore e folle nella testa”, di David Lynch
________________
Il progetto dei tuoi sogni?
________________
Mi piacerebbe lavorare con i Muppets. Oppure interpretare un ruolo da antagonista in un film di James Bond.
________________
Cosa c’è nel tuo futuro?
________________
Sto girando un episodio pilota per un nuovo meraviglioso spettacolo chiamato “Reprisal“, che è un dramma noir molto elegante e complesso. Ho diversi progetti di anche di scrittura che stanno prendendo forma ora. Vedremo…
Photo Credits: Isaac Sterling