La prima cosa da sapere è che Emma è una persona dall’animo gentile, con una dolcezza, forza e passione incredibili, e che si percepiscono attraverso ogni suo lavoro.
Abbiamo già avuto modo di conoscerla grazie ad altre interviste per The Italian Rêve, sui meravigliosi look che ha realizzato negli ultimi due anni, e finalmente abbiamo avuto l’occasione di incontrarla di persona a Londra, negli uffici di The Wall Group. Abbiamo iniziato subuto a parlare di beauty, di come l’industria stia attraversando un cambiamento, della sua grande passione per i profumi (aspettiamo di vedere la sua prima collezione) e delle sue clienti, da Rachel Brosnahan a Sara Sampaio, sottolineando la grande bellezza di una delle sue clienti preferite di sempre: la Dama Judi Dench.
Dai consigli per un look da red carpet sicuro di sé alla lista dei suoi 10 profumi preferiti, non perdete l’occasione di conoscere meglio Emma Day leggendo quest’intervista. E, ovviamente, è la persona giusta da seguire se vi interessano i makeup pensati per esaltare la bellezza naturale di ogni donna.
Come è nata la tua passione per il beauty e come hai vissuto la tua relazione con il beauty quando eri più giovane?
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Sono cresciuta come una vera ragazza di campagna, e poi improvvisamente ho avuto un cambiamento: dovevo avere attorno ai 14 o 15 anni e d’improvviso ero molto interessata a quello che stava succedendo a Londra, e mi sono interessata alla moda. Mi è sempre piaciuto sfogliare i vecchi Vogue di mia madre e riviste del genere: ero ossessionata da questo libro Beauty di Vogue, una vecchia edizione con immagini dagli anni ’20 agli anni ’70. Era un libro vintage e lo guardavo come se potessi assorbirne il contenuto.
Penso che sia iniziato così: mi è sempre sembrato un mondo fantastico, immagino che fosse il fascino del mondo della moda in contrasto con quello piuttosto rustico della campagna. È iniziata così.
La collaborazione con Elizabeth Debicki per GQ Magazine è fantastica; ci è piaciuto moltissimo il makeup, che è perfetto ma molto fresco. Qual è il tuo segreto per un makeup così naturale?
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Penso che in quella situazione il suo viso faccia gran parte del lavoro, ho dovuto solo valorizzare quello che ha già. Quindi quel makeup, in particolare, era adatto ai colori della pelle di Elizabeth: c’era effettivamente molto prodotto, ma era leggero e si adattava ai toni della sua pelle. Volevo solo evidenziare gli zigomi perché stavamo pensando ai primi anni ’90, ad un tipo di trucco da star, quindi non c’era molto colore, solo malva e tortora.
TAUPE
MALVA
TONAL MAKEUP
“…Penso che in quella situazione il suo viso faccia gran parte del lavoro, ho dovuto solo valorizzare quello che ha già”.
Su un post Instagram hai scritto: “Quando ho iniziato a fare red carpet non c’erano filtri, non c’era Facetune, dovevi mandare il cliente fuori dalla stanza in modo che si sentisse impeccabile e bellissimo”. Penso che sia molto interessante riflettere su come cambiano questo tipo di processi. Secondo te, come è cambiata l’industria nel corso degli anni e quali sono stati i cambiamenti a cui hai dovuto adattarti?
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Sono abbastanza fedele alla “vecchia scuola”, quindi ci sono alcune cose su Instagram che mi fanno sentire un po’ a disagio. Un sacco di gente fa delle foto backstage, per esempio, e so che alcuni dei miei clienti le apprezzano moltissimo, ma io non le chiedo. Ci sono alcuni dei clienti più giovani a cui piacciono e li puoi vedere mentre si fanno un piccolo servizio fotografico, ma penso che ci siano altre con cui lavoro che invece apprezzano davvero quel momento di calma che condividiamo prima del red carpet, il tempo solo per noi. E ovviamente quando escono dalla stanza i riflettori sono puntati su di loro, ma prima si crea una sorta di intimità in quel momento che abbiamo. E, a volte, può risultare invasivo; ma ovviamente dipende dal cliente, devi adattarti alle sue preferenze e assecondarle.
Lavori anche molto con Judi Dench; lei è fantastica. Quanto è importante la fiducia nella relazione con chi stai truccando?
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Judi è una cara amica e, a questo punto della nostra collaborazione, non mi dice mai cosa fare: ho uno stile abbastanza classico e Judi ama un leggero smokey eye, che è sempre stato il suo look tipico, quindi so già cosa devo fare. Ma la fiducia è molto importante, è necessaria per la crescita dell’amicizia. Ed io voglio fare in modo che Judi, e tutti quelli che trucco in generale, si sentano fantastici, anche se magari non sono dell’umore adatto per uscire: ci si scambia l’energia, in un certo senso, e li aiuti nel sentirsi pronti ad uscire.
Con Judi ci si può scambiare una bella risata; chiacchierare e ridere senza dover parlare di lavoro per forza, possiamo parlare di amici e parenti. È molto bello ed apprezzo molto la mia relazione con lei, perchè è una persona speciale.
“…apprezzo molto la mia relazione con lei, perchè è una persona speciale”.
Il red carpet è sempre un momento frenetico, pieno di adrenalina e aspettative: come lo vivi? E qual è la parte migliore, per te?
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Hai praticamente due ore di lavoro di fronte a te, e ci sono un sacco di variabili che possono cambiare. Prima guardo il vestito e di solito ho un istinto su cosa fare non appena lo vedo. Guardo molte foto della ragazza che devo truccare prima di conoscerla e decido che cosa è meglio, cosa mi piace e funziona su di lei. Adoro questo tipo di processo; si tratta di trasformare l’energia, facendoli passare da persone “normali” a qualcosa di spettacolare. E camminando sul red carpet lo devono percepire.
Quando porto a termine un lavoro e la ragazza si guarda allo specchio radiosa e felice, per me è molto importante. Ho lavorato con questa ragazza la scorsa settimana, Leila George, che era al suo primo vero red carpet e per lei era un grosso passo: aveva un vestito fantastico ed era molto, molto felice. Ma mi ha anche detto: “Mi hai fatto sentire me stessa“.
E questo per me, in fin dei conti, è il complimento migliore, perché non voglio farli sentire persone completamente diverse, devono sentirsi la migliore versione di loro stessi. Se riesco a farlo, è meraviglioso.
“…si tratta di trasformare l’energia, facendoli passare da persone “normali” a qualcosa di spettacolare”.
Ci è piaciuto molto anche il trucco che hai realizzato per Rachel Brosnahan a Milano. Cosa puoi dirci a riguardo?
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È strano, perché ho iniziato con un’idea diversa per Rachel. Inizialmente i capelli dovevano essere abbastanza voluminosi. Stavo pensando a delle labbra più marcate o ad un trucco occhi grafico, in qualche modo doveva essere un lavoro un po’ più strutturato, perché il vestito era piuttosto severo, ma molto bello. Non sapevo cosa fare, ho guardato Rachel e le ho detto: “Mi ricordi Rachel in Blade Runner, con quei capelli e il vestito.”
Quindi abbiamo reso tutto un po’ più sottotono rispetto a quanto volevo inizialmente, ma penso anche che funzioni. Inoltre, non volevo che lei si sentisse e apparisse come Miriam Maisel: doveva essere Rachel, e spero che siamo riusciti a mostrarlo.
Sì, ho adorato quel look. Dove trovi l’ispirazione per il tuo lavoro e, in caso, segui un processo particolare?
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Noto sempre delle cose, per qualche motivo, forse perché sono appassionata di cinema e ho una sorta di memoria fotografica, estraggo i riferimenti e vedo i fotogrammi, come quando ho visto Rachel ne ho tratto quel riferimento a Rachel di “Blade Runner.” Amo moltissimo le cose vintage o d’epoca e vecchi scatti fotografici. Parlando invece di cose abbastanza recenti e di film, a volte vedo la ragazza come un personaggio di un film: che è sicuramente divertente perché promuovono proprio un film, ma questa è una cosa diversa.
Ma ci sono così tante variabili: per esempio nel caso di Mackenzie Foy era tutto nel vestito e sapevo esattamente cosa volevo fare con quell’abito. Quindi sì, dipende, ci sono così tante cose. Non mi piace necessariamente seguire le tendenze in modo particolare, preferisco concentrarmi di più sulla ragazza piuttosto che seguire un trend.
C’è un look red carpet o editoriale di cui sei particolarmente fiera?
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Adoro i look creati per Elizabeth Debicki a Cannes. Uno è stato fatto in circa 20 minuti perché l’aereo di Elizabeth era in ritardo e non c’era tempo. È davvero difficile da decidere ma a volte guardo un look e penso: “Sono davvero contenta!”
Ho avuto una conversazione con un’altra makeup artist e lei diceva che a volte pensa che avrebbe voluto osare di più, o che non si è mai abbastanza soddisfatti del risultato. A volte guardi una ragazza dentro alla stanza nel backstage ma capita che, anche con Rachel, il look sia più marcato di quello che si vede poi sul red carpet perché il flash e la luce illuminano tutto e non sempre si notano i dettagli. C’è una sorta di equilibrio che il più delle volte è difficile da comprendere.
E puoi spiegarci il trucco che hai realizzato per Sara Sampaio ai British Fashion Awards?
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Sara voleva un look beauty moderno, pulito e con una pelle perfetta, in modo da poter essere in linea con la spigolosa semplicità dello stile del designer David Komas che rappresentava. Ho adorato il rossetto nude di Pat McGrath matte nella shade 1995 e mi sono concentrata sul mettere in risalto gli incredibili occhi verdi, quasi felini, di Sara ed i suoi zigomi pronunciati con contouring ed illuminante, così da farla letteralmente splendere.
“…letteralmente splendere.”
C’è una persona, sia del passato che del presente, che ti piacerebbe truccare?
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Ho sempre amato Catherine Deneuve, amo quel suo stile anni ’60. Anche Angelica Huston, negli anni ’70: era un volto incredibile da truccare, ero ossessionata da Angelica Huston. Sono molto diversi, ma scelgo questi.
L’industria del beauty sta cambiando molto negli ultimi tempi, parlando d’inclusività e di diversità. Come vorresti vedere il settore del beauty in futuro?
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Mi piacerebbe che ci accorgessimo un po’ di più della vera bellezza. Penso che le persone siano un po’ troppo ossessionate dalla chirurgia plastica, dai filtri e tutto il resto. E mi piacerebbe che fossimo un po’ più onesti, questa è la mia sensazione, perchè qualcosa ci sta sfuggendo di mano.
Penso che ci sia questo limite che stiamo raggiungendo: sicuramente si può applicare un ombretto o si possono coprire i difetti, ma non si dovrebbe volere un intervento chirurgico completo, con un labbro più grande dell’altro, per apparire come una persona completamente diversa da noi stessi ma che è uguale ad un milione di altre persone. Però penso sia incredibilmente triste che stiamo fomentando idee irrealistiche sull’aspetto umano, è per questo che mi piace così tanto Judi: le sue rughe raccontano una storia così bella ed è una donna bellissima che non vorresti cambiare in alcun modo, è lei. Quindi, penso che un po’ più di accettazione dell’individualità nell’industria sarebbe fantastica.
Dal momento che hai detto che sei ossessionata da profumi e fragranze, qual è il tuo profumo del momento?
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Ne ho molti! C’è questo nuovo marchio chiamato Ostens che è incredibile. Hanno una nuova fragranza appena uscita e che ho comprato l’altro giorno: Cashmeran Velvet. Profuma leggermente di sandalo, legno di cedro e moscato, è molto buono.
“Mi piacerebbe che ci accorgessimo un po’ di più della vera bellezza”.
Qual è la tua lista Top 10 di profumi ?
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1) Ostens Impression Cashmeran Velvet
2) Diptyque 34 Kimonathe
3) Frederic Malle Lipstick Rose
4) Le Labo Santal 33
5) Le Labo The Noir
6) Sel Marin di James Heeley
7) L’amandiere di James Heeley
8) Boy di Chanel
9) Coco Eau de parfum di Chanel
10) La Tulipe di Byredo
Qual è la tua skincare routine?
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Avevo una pelle davvero terribile durante la mia adolescenza, quindi sono sempre stata piuttosto rigorosa. Mi piace usare un detergente dalla texture in schiuma, qualcosa di fresco, al mattino. Ultimamente sto usando questa nuova crema di Augustus Bader che mi piace, e poi adoro anche concedermi una bella maschera al retinolo. Adoro le maschere e le scelgo a seconda di cosa sta succedendo alla mia pelle e di cosa ha bisogno. Adoro i prodotti illuminanti.
Qual è il makeup che non può mai mancare nel tuo kit?
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La maschera di Sisley, Black Rose Mask, direi. La uso praticamente su tutti i red carpet, se c’è tempo, perché quella radiosità diffusa che vedi è merito suo, calma la pelle e la riempie. Funziona per tutti i tipi di pelle, quindi direi quella.
Qual è il tuo progetto dei sogni?
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Ho sempre sognato di fare un profumo. Proprio perchè è una cosa che mi piace così tanto diventa una scelta piuttosto importante per me, e sto pensando che forse mi piacerebbe di più lavorare nel campo delle fragranze piuttosto che nel makeup. Voglio dire, adoro anche il makeup, ma questa è una cosa più emotiva.
“Adoro i prodotti illuminanti”.
Qual è il marchio che per te sta cambiando le regole del makeup o che sta facendo qualcosa di nuovo?
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È difficile scegliere.
Amo i marchi asiatici, hanno il tipo di estetica che mi piace: adoro Sensei e Shiseido, amo la loro qualità. Non mi piacciono le basi particolarmente pesanti e cose del genere, ma è molto difficile trovare un marchio in generale. Forse i nuovi rossetti di Lisa Eldridge, non ho visto niente del genere prima, sono qualcosa di nuovo.
Non vedo l’ora di provarli. Chi li ha provati dice che sono unici.
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Hanno letteralmente la consistenza del velluto e hanno una texture fantastica. Proprio perché Lisa è così precisa e ama il makeup così profondamente la sua ricerca è stata molto intensa, ha la migliore scelta di colori possibile. Sicuramente direi che quei rossetti sono qualcosa di diverso.
Qual è il prodotto che non può mai mancare nel tuo kit?
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Un eyeliner liquido, mi piacciono quelli di MAC. Ho un look abbastanza riconoscibile, che sono le ciglia folte e l’eyeliner, e poi un rossetto rosa/nude ed una buona base: ma qualcosa di molto leggero, come il Chanel Vitalumière o il Vitalumière Aqua. So che vanno bene per la mia pelle.
Hai un look che ti contraddistingue?
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Assolutamente, è molto prevedibile. Direi un ombretto dorato con eyeliner e mascara, qualcosa un po’ anni ’60, suppongo: a quanto pare mi sta bene. Mi piacerebbe indossare un rossetto vistoso, ma l’effettosu di me è orribile quindi ci ho rinunciato. [ride]
Quali sono i prodotti da cui sei più attratta durante lo shopping?
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Passo sempre moltissimo tempo tra i fondotinta e nella sezione skincare, in realtà. Ci sono sempre moltissimi marchi nuovi ed entusiasmanti a disposizione e da provare. Ma un buon mascara è sempre bello, uno che non coli. Amo anche gli illuminanti, perché amo ottenere quella luminosità in più. Per me, il Santo Graal dell’illuminate rimane ancora quello di Tom Ford, fa i migliori illuminanti in circolazione. È il prodotto che tendo ad usare più spesso, credo.
“Il Santo Graal dell’illuminate rimane ancora quello di Tom Ford, fa i migliori illuminanti in circolazione”.
Look naturale o un po’ folle?
Naturale.
Tonalità fredde o calde?
Calde.
Makeup intenso su occhi o labbra?
Labbra.
Look Red Carpet o Editoriale?
Red Carpet.
Look Matte o Glow?
Glow.
Per te, qual è la cosa migliore dell’essere makeup artist?
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Penso che sia il fatto che ogni giorno è differente e che ogni cliente è molto diverso. Vieni a contatto con tante personalità e gusti diversi: semplicemente adoro la diversità, l’imprevedibile.
Cos’è la bellezza per te?
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Sembrerà davvero banale, ma è qualcosa di collegato ad una sorta di grazia interiore presente nelle persone e che poi si vede anche sul loro viso. Penso che si veda in particolare quando le persone invecchiano. Lavoro sempre con donne dalla bellezza incredibile, ma quando lo noto è qualcosa che mi tocca profondamente.
Photos by Johnny Carrano.
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Credits Images:
Getty Images for Red Carpet Pictures.
Elizabeth Debicki for Vogue Australia by Hans Neumann.
Elizabeth Debicki for GQ Australia by Hans Neumann.
Maisie Williams for Telegraph UK by Tom Craig.