La modella Lameka Fox ci ha già detto tutto sulla sua skincare routine nel nostro format “The Skincare Talk“, ma abbiamo anche voluto sapere tutto sulla sua makeup routine, step by step. Quando l’abbiamo incontrata a New York, siamo stati subito colpiti ed affascinati dalle sue tecniche e in particolare dal suo modo di fare le sopracciglia che non potete perdervi. Dal suo primo ricordo beauty alla sua cura di bellezza contro il jet lag, prima di una grande campagna o della sfilata di Victoria’s Secret, Lameka ci ha svelato tutti i suoi segreti. Non rimane che una cosa da fare adesso: prendere appunti.
Qual è il primo ricordo che hai del beauty in generale?
Il mio primo ricordo legato al beauty è della mia vicina di casa, il suo nome è Susan, era una hostess, ed è stato il mio primo incontro con il mondo del beauty. Mia nonna, con la quale sono cresciuta, era molto semplice, non indossava makeup, ed io ero una ragazza di campagna, che non pensava a queste cose. Quindi non ero mai stata circondata da prodotti beauty fino a quando la mia vicina me li ha presentati e mi ricordo di aver giocato molto con il suo makeup: aveva un grande puff di cipria bianca che mi applicavo su tutto il viso, ma io pensavo che fosse molto figo. Grazie a lei sono entrata in una fase più femminile della mia vita, volevo diventare una ballerina, volevo indossare makeup e volevo soprattutto indossare un rossetto rosso.
Qual è la prima cosa che fai quando ti svegli e l’ultima quando vai a letto?
La prima cosa che faccio appena mi sveglio è applicare i miei oli essenziali e, prima di andare a letto, è massaggiarmi il viso. Aiuta la circolazione. Trovo che mi aiuti anche alla mattina, specialmente durante i mesi invernali, ho il contorno occhi gonfio e il viso più congestionato, e penso che massaggiarmi il viso con i miei oli aiuti davvero ad idratare la mia pelle che diventa anche più luminosa il giorno dopo. Penso che molti prodotti non si assorbano del tutto nella pelle: tante persone hanno fretta di applicarli e, invece di assorbirsi davvero, è come se stessero in superficie e quindi non riescono davvero a trarne i benefici. Sento che massaggiarmi il viso aiuti davvero molto.
Utilizzavo il jade roller, ma l’ho perso in un hotel perché l’ho lasciato nel mini frigo, quindi ora uso il gua sha in quarzo rosa: ho comprato la versione a forma di H perché in questo modo riesco ad arrivare sugli zigomi. Voglio solo sembrare il più “tirata” e fresca possibile [ride]. E io viaggio anche molto, ma questo ti cambia davvero il viso!
“Mia nonna, con la quale sono cresciuta, era molto semplice, non indossava makeup, ed io ero una ragazza di campagna”.
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“Quindi ora uso il gua sha in quarzo rosa: ho comprato la versione a forma di H perché in questo modo riesco ad arrivare sugli zigomi”.
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Sei una modella e ti trovi sempre sul set con makeup artist e hairstylist: c’è un piccolo segreto beauty che hai imparato negli anni che ci puoi svelare?
Sento che, quando sono in un set, sto sempre imparando qualcosa, il che è davvero divertente ed interessante perché mi sento come una tela bianca e sto lasciando che l’artista crei la sua arte, ed ogni makeup artist è così diverso. Penso che uno dei consigli migliori e più grandi che ho imparato, sia l’importanza delle sopracciglia, della loro forma, e di come possano cambiare completamente la struttura del tuo viso. Devono cominciare all’angolo interno degli occhi, e vuoi che l’arco corrisponda al centro dell’occhio, dove c’è la pupilla, ecc. È così interessante.
Io ad esempio voglio riempirle un po’ di più nella parte iniziale, vicino al naso, perché voglio che sembri un po’ più stretto dato che ce l’ho un po’ “schiacciato”, quindi quando la luce lo colpisce, potrebbe sembrare un po’ troppo piatto e in questo modo riesco a dargli più dimensione e a farlo sembrare un po’ più stretto.
Qual è il tuo facial preferito?
Il mio dermatologo, il Dottor Colbert, pratica qui a New York, e fa un facial che si chiama Trial Facial. Mi piace farlo una volta al mese e, anche se a volte la mia agenda non me lo permette, cerco di farlo il più spesso possibile. È composto da microdermoabrasione, laser, e un peeling delicato. Dopodiché faccio la terapia della luce blu e mi fa il trattamento al vapore al viso. Si tratta di una pulizia profonda ma, allo stesso tempo, di un trattamento e mi sento sempre meglio dopo averlo fatto. Di solito lo facevo sempre prima della sfilata di Victoria’s Secret o prima di una campagna molto grossa.
“Penso che uno dei consigli migliori e più grandi che ho imparato, sia l’importanza delle sopracciglia, della loro forma”.
“Il Dottor Colbert fa un facial che si chiama Trial Facial… Di solito lo facevo sempre prima della sfilata di Victoria’s Secret o prima di una campagna molto grossa”.
Qual è il libro sul tuo comodino?
Un libro che è sempre sul mio comodino è “Advice Not Given: A Guide to Getting Over Yourself” di Mark Epstein. È uno psichiatra, ma è anche Buddista: sono molto spirituale e anche interessata alla psicologia e allo studio della mente, sapere come funziona. E questo libro è sia medico che spirituale.
Cosa ti fa ridere di più?
Il mio cane. È così divertente, e penso che questa sia una delle gioie più grandi dell’avere un cane. È così sbadato, è piccolo e cerca di saltare sul mio divano (che è basso) ma lui comunque non ci riesce. E quando cade si imbarazza, mi guarda, e se ne va.
Vasca o doccia?
Posso scegliere entrambi? Mi faccio più spesso la doccia ma, quando posso godermi un bel bagno nella vasca con i miei oli e i sali essenziali, sono in paradiso.
“Mi faccio più spesso la doccia ma, quando posso godermi un bel bagno nella vasca con i miei oli e i sali essenziali, sono in paradiso“.
Il tuo prodotto preferito per i capelli?
Cerco di usare sempre meno la mia piastra per i capelli, quindi direi che ultimamente mi piace utilizzare molti oli anche per i capelli perché sono molto crespi, e voglio che siano sempre ben idratati.
La tua crema per il corpo preferita?
Uso solamente l’olio di cocco per il mio corpo, ha un buon profumo, rende la pelle morbida, puoi comprarne un grande barattolo per 5 dollari, ed è di vetro quindi non sto consumando platica. E poi posso mixarlo con i miei oli essenziali, che è una cosa che amo fare.
Il tuo profumo preferito?
Allora, per me si tratta di qualcosa di molto importante, non dico a nessuno qual è la mia fragranza, nemmeno ai miei amici ma posso dirti che è del brand Fueguia. Un giorno ho trovato questo profumo, l’ho adorato, e l’ho indossato tutto il giorno e il giorno dopo sono tornata al negozio per comprarlo. E lì ho chiesto quali fossero le note di testa ed erano tabacco e fieno: ho pensato fosse davvero buffo, come se l’universo si fosse allineato per mandarmi quel profumo. Sono cresciuta in una fattoria ed ero sempre circondata da fieno e mio nonno e mio papà fumavano sigarette: è muschiato, ma allo stesso tempo dolce. È il mio profumo ormai da tre anni.
Quale è stato il primo prodotto beauty per cui hai avuto un’ossessione?
Direi che è stato il rossetto. È stato il primo prodotto davvero accessibile e che mia mamma mi lasciava indossare. Penso, ancora adesso, di avere più rossetti che altri prodotti.
C’è un prodotto beauty che è in cima alla tua wish list?
Sono molto contenta dei prodotti che sto usando ora. E penso che questo sia uno dei problemi dell’industria della bellezza, anche se capisco che devono attirare l’attenzione, ma leggo sempre articoli, pubblicità nel mio telefono. Ma mi sembra sia tutto così fugace, leggo sempre “questa è la maschera di cui hai bisogno”, “questo è il prodotto di cui hai bisogno”, ma in realtà non hai bisogno di nessuna di quelle cose! Se continui a comprare e comprare, si tratta solo di alimentare il consumismo di massa.
Quindi, se proprio devo pensare a qualcosa, mi piacerebbe avere più strumenti per massaggiare il viso, oppure mi piacerebbero tanto quelli che utilizzano la luce LED come trattamento. Ad esempio vorrei provare la Dennis Gross LED Mask, perché mi applicano la luce LED ogni volta che vado dal mio dermatologo e mi piacerebbe averla con me quando viaggio. O vorrei avere una palette occhi di Pat McGrath perché amo Pat.
“Penso, ancora adesso, di avere più rossetti che altri prodotti”.
Viaggi spesso, anche per il tuo lavoro, qual è stato il tuo viaggio preferito finora?
La mia meta preferita finora è il Marocco. Sono stata a Marrakech, Tangeri, Casablanca e Chefchaouen quindi ne ho visto un bel pezzo. Ho avuto delle meravigliose esperienze lì e credo sia stato anche il primo posto dove ho sentito un certo shock culturale. Se pensi a Parigi e a Londra, sono certamente molto diverse da New York, ma sono sempre grandi metropoli e andare in Marocco è stato proprio diverso: vedere i mercati, i souks, il cibo, l’architettura, è tutto così diverso da tutto gli altri posti in cui sono stata. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, è così bello.
E un posto in cui ti piacerebbe andare?
Voglio andare in Giappone e vedere più parti dell’Africa.
A proposito di viaggio, qual è la tua cura di bellezza al jet lag?
La mia cura di bellezza è farmi una flebo. Vengono a casa tua, ti danno tutte quelle vitamine B12 che ti ricaricano di energia. La prima volta che ne ho fatta una ero appena tornata da Barcellona, stavo viaggiando molto e sarei dovuta andare in Croazia per un lavoro ma ho avuto avvelenamento da cibo, ero così ammalata e mi sono girata e nel letto e ho detto al mio agente: “Non c’è modo in cui io possa prendere un volo ora, mi dispiace”, ma lui mi ha subito detto: “Lameka, hai confermato il lavoro, ti pagano bene, devi andare. Ti mando una flebo a casa”. Mi ha mandato queste persone che me l’hanno fatta, e mi sono subito sentita meglio, ho dormito per tutto il volo e, una settimana dopo, mi stavo ancora riprendendo, non ero ancora guarita del tutto. La settimana dopo dovevo andare a Shanghai per la sfilata di Victoria’s Secret, è un volo di 19 ore e non ero mai stata su un volo per così tanto tempo. Quindi ho deciso di farmi fare un’altra flebo di vitamine: non ho sentito il jet lag, mi sentivo bene, ho fatto palestra e da quel giorno solo rimasta fedele a questo metodo.
“La mia cura di bellezza è farmi una flebo. Vengono a casa tua, ti danno tutte quelle vitamine B12 che ti ricaricano di energia”.
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Penso sia stato trasferirmi a New York quando avevo 17 anni. Quando ero più giovane dicevo a tutti, ai miei nonni, a mia mamma, a tutti, che quando avrei compiuto 18 anni mi sarei trasferita a New York. Non mi rendevo conto di quale grande passo sarebbe stato fino a quando sono cresciuta un po’ ed ero da un po’ di tempo a New York. È stata una sfida ma è ciò che mi ha anche fatta crescere più in fretta, mi sono trovata catapultata in situazioni del mondo reale, che hanno testato la mia maturità e la mia conoscenza.
Qual è il tuo motto?
Mi piace molto scrivere varie citazioni sul mio telefono, di cui faccio uno screenshot o che scrivo nel mio diario. Ma mio mio nonno mi diceva sempre “ma non è meraviglioso”: è un reminder che anche se le cose vano male, stai ancora respirando e stai vivendo un altro giorno, quindi “quanto meraviglioso è”. È morto recentemente, quindi penso sempre a lui, ed era una delle persone più felici e ottimiste che conosco, anche se non avevamo niente, e pensare a quanto fosse innamorato della vita, è un reminder. Quindi questo è diventato il mio motto.
Cosa ti piacerebbe invece vedere sempre di più nel mondo del tuo lavoro e nel mondo del beauty?
Vorrei vedere la diversità normalizzata, invece di essere sempre un trend. Mi spezza il cuore, pensare che un brand stia includendo tutte quelle bellissime persone e lo sta facendo solo per far vedere che sono diversi, quando invece si sa benissimo che non lo sono. Recentemente ho visto un articolo in un magazine in cui hanno creditato la modella, ma hanno creditato un’altra modella di colore, e il titolo dell’editoriale era “Black is Black” (il nero è tornato di moda). È orribile da dire. Tutti, tutti noi esistiamo, tutti paghiamo la nostra parte per essere nell’industria.
“Tutti, tutti noi esistiamo, tutti paghiamo la nostra parte per essere nell’industria”.
Ci puoi raccontare un tuo epic fail nel lavoro?
Non so dirti quali sono stati i miei epic fail, ma li ha dovuti tutti accettare, anche se c’è voluto del tempo. Credo davvero che i momenti di più grande successo siano dovuti al fallimento e al provarci ancora una volta.
Che consigli daresti a te stessa quando hai cominciato la tua carriera da modella?
Direi “prenditi il tuo tempo e pensa un po’ di più a quello che vorresti per il tuo futuro”. Sono una persona che vive molto nel momento, e amo questo di me stessa, ma a volte vorrei vedere più in grande, e sto cercando di farlo.
The Film Wall
35mm & Fuji Instax
Photos and Video by Johnny Carrano.
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