Come ben sapete dal nostro “The Skincare Talk“, amiamo Gita Bass. È una makeup artist di indubbio talento, con una lista di clienti (e di pelli luminose) che ci sorprende sempre. Gita è anche una grande sostenitrice dei prodotti naturali in generale e, se qualche tempo fa vi abbiamo portato nel suo bagno per vedere la sua skincare routine e il suo grande amore per gli ingredienti clean, oggi vi portiamo in un posto ancora più “magico”: la sua Beauty Room. Qui è dove Gita organizza tutto il suo makeup, quello che le regalano, quello che colleziona, quello con cui crea il suo kit per truccare le sue clienti e anche quello che utilizza su se stessa. Un distesa di cassetti perfettamente organizzati, con colori e pattern che si incontrano. Proprio in quei cassetti abbiamo potuto ammirare alcune scoperte come i prodotti di Ilia o Kosas e le sue palette che, come dice lei, sono persino troppo belle per essere utilizzate. Se volete sbirciare dentro i cassetti della makeup artist di New York che sta trasformando la pelle di tutti, sapere quale è stato il suo percorso, conoscere i suoi prodotti must have, e scoprire la sua filosofia sul mondo della bellezza, nonché il suo bagno detox preferito, allora siete nel posto giusto (e aspettate di vedere il cassetto delle ciglia finte).
Qual è il primo ricordo che hai del beauty in generale?
Mi sono innamorata del makeup quando, mentre ero in Giappone, sono entrata in un negozio Shu Uemura: la disposizione dei prodotti era semplice e pulita, con i colori illuminati dalla luce del sole, e in quel momento ne sono diventata ossessionata. Volevo capire come risultasse ogni colore su volti diversi e questo ha davvero fatto iniziare il mio amore per il makeup. Avevo circa 18 anni all’epoca, frequentavo la facoltà di legge, ma l’ho lasciata perché non ce la facevo, volevo fare qualcosa di più divertente ed emozionante: così sono andata in Giappone, sono entrata in questo negozio Shu Uemura e per me è stato tutto chiaro.
Qual è la prima cosa che fai quando ti svegli e l’ultima quando vai a letto?
La prima cosa che faccio è pulire il viso con il detergente di True Botanicals, mentre l’ultima cosa che faccio di solito è applicare una maschera idratante per la notte che fissa tutto quello che ho applicato in precedenza.
“…Sono entrata in questo negozio Shu Uemura e per me è stato tutto chiaro”.
Qual è il tuo facial preferito?
Il mio preferito è il facial Gua Sha che ho provato di recente da True Botanicals e che mi ha fatto innamorare di quella pietra: è stato un facial molto delicato, hanno usato la il Gua Sha in quarzo rosa; ho molti prodotti per massaggiare il viso, eppure c’era qualcosa di unico in questa pietra, mi sembrava magica e quasi primordiale. Stimola la circolazione, incoraggia il drenaggio linfatico per liberarsi da qualsiasi infiammazione, e stimola la produzione di collagene. Accumulo molta tensione sul volto, digrigno i denti, non ho mai fatto il Botox e non voglio farlo, di conseguenza ho molte rughe. Penso che la tensione del viso possa farti apparire più vecchia e questo facial la allevia, donandoti un aspetto più giovane. Questa è la mia filosofia di bellezza: se ti senti bene, ti senti rilassata, e ti senti in salute, allora sei bellissima; è da questi trattamenti che dovrebbe derivare la bellezza, non dai veleni, senza offesa per nessuno ovviamente, ma per me la bellezza viene tutta da lì.
Cosa significa per te sentirti a tuo agio con la tua pelle?
È divertente perché quando invecchi, ti senti sempre più a tuo agio nella tua pelle, è uno degli aspetti che preferisco dell’avere quarant’anni: mi sembra che la gente non possa mai davvero infastidirmi, perché adesso ho quarant’anni. Per sentirmi a mio agio nella mia pelle cerco di essere la versione più sana di me stessa, lo faccio per il bene del mio corpo e della mia pelle: mi alleno, mangio sano e uso prodotti totalmente naturali sul mio viso anche per quanto riguarda il makeup, questo è ciò che significa per me sentirmi a mio agio con me stessa. So che sto facendo tutto il possibile per avere uno stile di vita sano e penso che così facendo la mia pelle sembri migliore, ed è da lì che dovrebbe derivare la bellezza. Ecco quando mi sento più a mio agio, quando sono autentica.
“Questa è la mia filosofia di bellezza: se ti senti bene, ti senti rilassata, e ti senti in salute, allora sei bellissima; è da questi trattamenti che dovrebbe derivare la bellezza, non dai veleni…”
E lo abbiamo visto anche dal tuo profilo Instagram, dove condividi i prodotti che usi. Ora i prodotti naturali sono diventati finalmente una “realtà”.
Esattamente, ho un sacco di clienti che non sono ancora del tutto convinti, io propongo loro dei prodotti totalmente naturali e loro mi rispondono: “Non lo so, funziona?”.
Alcuni anni fa, i prodotti naturali non erano così buoni, non tutti perlomeno, mentre ora c’è una selezione incredibile. Non uso esclusivamente prodotti naturali ma sto andando in quella direzione, cerco di usarli il più possibile e non voglio scendere a compromessi. Non credo si debba più scendere a compromessi, la bellezza naturale è appena esplosa ed è fantastico, ora le persone stanno capendo quanto siano nocive tutte queste tossine che assorbiamo. In Europa ci sono oltre 100 ingredienti vietati mentre negli Stati Uniti ce ne sono solo 11, è assurdo, mi fa impazzire questa cosa, si deve prestare davvero molta attenzione ai prodotti che sono fatti negli Stati Uniti e che sono “presumibilmente puliti”, e bisogna guardare bene quali sono gli ingredienti, il consumatore deve essere molto esperto oggigiorno perché non c’è nessuno che ci tutela negli Stati Uniti.
Ho iniziato la mia transizione verso i prodotti naturali dopo aver letto tutte le ricerche e le scoperte fatte sulle tossine, quante ne assorbiamo, cosa fanno al sistema endocrino, al fegato e così via.
Ti occupi anche del makeup di tue clienti per il red carpet: hai una preferenza, ad esempio, tra trucco occhi e labbra? E come si sviluppa il tuo processo creativo?
Cambia sempre, i miei clienti sono molto collaborativi; di solito guardiamo l’outfit, i capelli e il trucco, il cliente a volte parla con lo stilista per definire un concetto unico, mentre io non ho preferenze, basta che il look sia bello. Non sono quella che ti disegna quattro quadrati rossi sulla guancia o che ti tinge le sopracciglia di blu, non è da me, mi piace vedere questo genere di cose su altre persone, è la loro arte, non la mia: voglio che le persone siano al massimo della loro bellezza, che si sentano al meglio senza dover nascondere il volto, non ho intenzione dunque di fare un contouring eccessivo, di cambiare la forma del naso o simili. A me interessa risaltare la vera bellezza, non mi importa se questo significa enfatizzare gli occhi, le labbra o le guance. Ma la cosa più importante per me è la pelle: se la pelle sembra sana, sei già a metà lavoro per il makeup.
A volte mi limito a guardare una persona, l’abito, e l’idea per il look prende forma nella mia mente, seguo il mio istinto. Ci sono volte in cui invece non visualizzo nulla, quindi chiedo al cliente: “cosa vorresti fare?”, mentre alcune delle ragazze con cui lavoro sono così belle che penso cose come: “Oh mio Dio, un smokey eye le starebbe benissimo, così come un rossetto luminoso”. È sia una discussione che una collaborazione, amo lavorare così. La mia parte preferita è quando anche la cliente ha delle idee e raggiungiamo un accordo insieme.
Come dicevi anche tu prima, penso che la pelle naturale e luminosa sia il tuo tratto distintivo, come quella che contraddistingue Elizabeth Olsen o Thomasin Mckenzie: tutte le tue clienti infatti hanno una pelle luminosa e meravigliosa, qual è il segreto?
Uso il Radiance Oil di True Botanicals su tutte le mie clienti. Se arriva qualcuno con la pelle congestionata, in quel caso uso anche la Resurfacing Moisture Mask, sempre di True Botanicals: serve per esfoliare leggermente, è molto delicata, perché se la pelle è ostruita non è possibile ottenere l‘effetto luminoso, è necessario avere una superficie liscia per permettere alla pelle di riflettere la luce e di renderla luminosa, è un passaggio molto importante. A volte faccio un po’ di esfoliazione, uso una pietra Gua Sha con degli oli, oppure la Gold Bar di Jillian Dempsey che con le sue vibrazioni stimola la circolazione. Li uso entrambi, sono molto rilassanti per la cliente.
Solitamente però il Radiance Oil è sufficiente, e lo mixo spesso con una goccia di fondotinta o di CC cream perché è un olio che non unge. Ti dà una bella luminosità, ma non rimane lì sulla pelle, viene assorbito, e quindi puoi stratificarlo.
È difficile da trovare un olio così. Ho provato tantissimi oli avendo la pelle molto secca, ma non ho ancora trovato quello giusto. La mia pelle non assorbe bene gli oli, nonostante sia secca.
A volte, quando si è abituati a utilizzare una crema idratante pesante, si applica l’olio e si ha la sensazione che non penetri nella pelle, mentre invece quando si utilizza un olio leggero sembra che non funzioni e che non sia idratante, ma in realtà se lo si applica per un paio di giorni la pelle diventa sempre più morbida. La corposità di queste creme tende a depositarsi sulla superficie, ostruendo i pori, facendo comparire delle imperfezioni e non penetrano in profondità, mentre l’olio è attratto dall’olio essendo lipofilo: è una strana terminologia scientifica, significa che gli oli sono attratti dagli oli, in questo modo vengono assorbiti più profondamente negli strati della pelle. Devi usarli qualche giorno per vedere i benefici ma alla fine ti accorgi dei miglioramenti e della morbidezza della pelle. Questa è la mia piccola filosofia sugli oli.
“A volte faccio un po’ di esfoliazione, uso una pietra Gua Sha con degli oli, oppure la Gold Bar di Jillian Dempsey”.
Quali sono i tuoi 5 prodotti makeup del momento?
Il True Botanicals Radiance Oil e il Nutrient Mist (un altro consiglio per la pelle: lo spruzzo sempre dopo il trucco, così da donargli luminosità). Amo anche il fondotinta Tinted Oil Face e il blush in crema di Ilia di cui sono ossessionata; uso sempre gli ombretti in crema di Charlotte Tilbury, gli Eyes to Mesmerise. Il piegaciglia di Troy Surratt è incredibile, come pure gli ombretti Pat McGrath. Come makeup artist, penso sia impossibile non amarli, il colore e i pigmenti sono così vibranti e belli, li uso moltissimo.
Vasca o doccia?
Adoro farmi un bel bagno, di solito faccio la doccia perché non ho tempo ma amo fare dei bagni detox. Sto vedendo un naturopata molto interessante, mi fa fare questi strani bagni detox che amo. Uno di loro prevede l’utilizzo sale e bicarbonato di sodio, poi ce n’è uno che si fa con un po’ di Clorox, so che suona strano e non pulito, e che va nella direzione opposta a tutto quello che sto dicendo, ma serve per rimuovere le tossine dal corpo: devi rimanere nella vasca per 20 minuti immerso in acqua molto calda, poi non appena l’acqua scende a temperatura ambiente si attiva il processo di pulizia delle tossine, dei metalli pesanti e simili.
Il tuo prodotto preferito per i capelli?
Sto cercando disperatamente un prodotto naturale che sia efficace per questi capelli pazzi che ho, ma non l’ho ancora trovato. Adoro DevaCurl, hanno un gel di definizione molto leggero e anche una crema per fare lo styling. E un altro brand che ha completamente cambiato i miei capelli è Living Proof, hanno questo prodotto che si chiama In-Shower Styler, si applica in doccia quando i capelli sono bagnati e si sciacqua dopo qualche minuto. Uso anche molti oli diversi, ne ho diversi nel mio bagno per il trattamento del cuoio capelluto, come quello di ricino, fatto con le foglie del tè, menta piperita, semi di zucca ecc.
La tua crema per il corpo preferita?
True Botanicals. Ne hanno due, una lozione e un olio, li amo entrambi.
Quale è stata la tua prima ossessione beauty?
Credo che gli ombretti Shu Uemura siano stati i primi. Ero ossessionata dall’idea di avere ogni singolo ombretto e, a quei tempi, avevano anche questo fondotinta in crema quadrato che potevi combinare, così da avere tutte le sfumature di sottotono in un’unica confezione. Penso che qualsiasi makeup artist che sia nel settore da 20 più anni, come me, se li ricordi.
“Adoro DevaCurl, hanno un gel di definizione molto leggero e anche una crema per fare lo styling.“
Ne hai troppi di?
Tutto. Tutto. È una lotta costante: mi siedo qui per 4 ore nel tentativo di liberarmi di tutto, poi dono tantissimi prodotti ai centri di accoglienza per donne. Lo faccio, sono soddisfatta ma subito dopo… Arriva il corriere con 4 pacchi nuovi!
Il tuo rimedio beauty per il jet-lag.
Mi piace applicare una maschera idratante mentre sono in volo, trovo che aiuti per davvero la mia pelle. Poi il collirio Lumify, lo applichi e i tuoi occhi non sembrano così esausti come invece sono, e lo spray Radiance di True Botanicals.
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Trasferirmi a New York. Ho lasciato giurisprudenza, ho deciso che dovevo venire a vivere a New York e l’ho fatto. Avevo davvero una bella vita in Australia, ma avevo bisogno di trasferirmi qui, è stata la sensazione più forte che abbia mai provato. Così mi sono trasferita quando avevo 22 anni, ho cercato di far funzionare il tutto e ci sono rimasta.
“Trasferirmi a New York”.
Cosa ti piacerebbe vedere sempre di più nel mondo del beauty?
Mi piacerebbe vedere più brand con ingredienti naturali, e mi piacerebbe che gli Stati Uniti vietassero tonnellate di ingredienti. Vorrei che l’industria della bellezza fosse più regolamentata, perché non lo è. E poi, per quanto riguarda il makeup, vorrei che le persone smettessero di pensare di essere su Instagram 24/7, vorrei che vivessero nella vita reale, ovviamente va bene applicare tonnellate di contour ed illuminante per uno scatto incredibile (e filtrato) da postare su Instagram, ma quando si cammina alla luce del giorno con tutto quell’illuminante e con la pelle sopraffatta dal trucco… Stiamo andando nella direzione sbagliata come società. Dovremmo lasciare che la nostra bellezza naturale risplenda, poi per le occasioni speciali possiamo trasformarci se vogliamo e realizzare un trucco divertente, ma penso che la bellezza debba diventare un po’ più autentica perché credo che con queste foto troppo modificate stiamo inviando il messaggio sbagliato alle ragazze, imponendo loro chi essere, ma chi se ne frega? Perché dobbiamo essere così? Chi vuole passare così tanto tempo ad essere narcisista, preoccupandosi solo dell’aspetto esteriore? Dobbiamo calmarci un attimo, se ti senti a tuo agio con un tanto makeup allora va bene, ma non credo che dovremmo nasconderci dietro il makeup tutto il tempo.
“Perché dobbiamo essere così? Chi vuole passare così tanto tempo ad essere narcisista, preoccupandosi solo dell’aspetto esteriore?”
Un epic fail sul lavoro.
Ne ho così tanti. [ride] Ricordo di essermi occupata del makeup di una ragazza per il suo matrimonio: eravamo ai Caraibi, faceva molto caldo e lei voleva le ciglia finte ma era così umido che non restavano attaccate. La colla era sul punto di sciogliersi e, mentre lo sposo stava recitando i suoi voti, si è allungato verso di lei e ha spazzato via un paio di ciglia finte singole che le erano cadute sul collo; essendo un uomo pensava che fossero le sue ciglia vere e che fossero cadute perché stava piangendo, cosa che oltretutto stava facendo… Non è stato molto attraente.
E ancora: di recente ho provato un nuovo, bellissimo prodotto per labbra su una ragazza in occasione di un’intervista; proprio all’inizio dell’intervista, l’ho guardata e ho visto che aveva del rossetto sui denti, così l’ho rimosso subito ed era di nuovo tutto a posto; poi nel mezzo dell’intervista, mentre lei stava parlando, arriva il produttore e dice: “Dobbiamo fermarci. Ha ancora del rossetto sui denti”. Qualunque cosa fosse questo prodotto, si era depositato tutto sui denti, quindi la ragazza ha rilasciato quest’intervista con una grossa macchia di rossetto rosso sui denti. Capita.
Anni e anni fa invece, avevo dato una cipria HD a una ragazza per uno show televisivo dove non potevo essere presente: gliel’ho data in modo che potesse ritoccarla, perché in video la polvere è fantastica, non si sarebbe mai vista anche se ne avesse usata troppa, ma ho dimenticato che avrebbero dovuto fare un sacco di foto all’ingresso dello studio e si era messa troppa polvere e male, quindi c’erano queste foto di lei con della polvere bianca sul naso. Ero scioccata. Ma poi ho imparato la lezione.
La parte migliore del mio lavoro è che si tratta solo di capelli e trucco, cosa potrà mai succedere di irreparabile?
Photos & Video by Johnny Carrano.
Follow Gita Bass here.