La collezione S/S19 di Antonio Marras è stata presentata in un edificio comprensivo del Museo della Scienza di Milano, luogo di apprendimento, di consolidamento della conoscenza, di istruzione, senza limiti né di età né di provenienza: senza discriminazione. È un luogo che parla in modo schietto e franco, un luogo che vuole illuminare ogni possibile angolo buio dell’ignoranza.
DISCRIMINATION
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OVER
Allo stesso modo, lo studio di Antonio Marras, la fonte originaria dello spirito della collezione è saldamente ancorato al giorno d’oggi, alla realtà italiana contemporanea, seppur nascosto dietro il sottile velo della magia del mito. Intrecciato alla narrazione di una leggenda, la quale narra di una principessa Etiope esiliata su un’isola dell’arcipelago sardo, amata terra natia del designer, il concept della collezione fornisce una chiara e limpida interpretazione della realtà, forse con un velo di critica, forse con un barlume di speranza: non trascura quelle che sono diventate problematiche politicamente impegnate e che sembrano dividere il cosiddetto Bel Paese, né dimentica il concetto che, anticamente, aveva portato la Res Publica Romana alla denominazione del Mar Mediterraneo come Mare Nostrum.
Il tema del viaggio salta agilmente in primo piano, ma non è un viaggio qualunque, è un viaggio che va oltre i confini nazionali: infatti richiama espressamente ciò che la protagonista della leggenda è stata costretta a fare. È un viaggio che non vede limiti di culture, non vede barriere politiche; è libero e lecito, un viaggio tanto fisico quanto dell’anima.
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Le origini africane della principessa vengono riprese dal secondo tema, per quanto non ci sia una divisione gerarchica bensì orizzontale: il safari. La stampa animalier, inconfondibile rinvio al selvaggio mondo animale, si inserisce senza la minima stonatura, con un’esplicita allusione a quel che per molti oggigiorno ‘is the new black’.
ANIMALIER
IS THE NEW
BLACK
WILD
ANIMAL
WORLD
Ma i riferimenti non si sarebbero certamente potuti fermare a questo punto, quando il nostro viaggio mentale nella collezione è ancora in corso. Come il safari ci porta a stretto contatto con gli animali, ci porta ovviamente a contatto con la natura, una natura semplice ed essenziale. Le fantasie floreali ci invitano caldamente a entrare, mentre la fantasia militare permette di immergersi completamente nella natura: riesce a confondersi, a passare inosservata, ma allo stesso tempo a mantenere percettibile la sua presenza.
VICINI
ALLA NATURA
SENTIMENTI
UMANI
I materiali che Antonio Marras ha sapientemente scelto scaturiscono da un contrasto: la genuinità e la semplicità della natura sono un netto stacco dalla sfarzosità e dal lusso cui la nostra principessa era abituata, e le paillettes si fanno portavoce della lontananza, della distanza, del distacco.
LUSSO ANTICO
NUOVA SEMPLICITÀ
Le camice a brandelli, elemento che il designer stesso menziona come ‘caratteristico’, rappresentano ancora il viaggio, perché è un viaggio lungo e complicato, che richiede pazienza, che richiede tolleranza, in cui gli strappi evidenziano lo sforzo, ma allo stesso tempo il successo, perché la concreta presenza della materialità significa che il viaggio è finito, è finalmente compiuto, ed è andato a buon fine.
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La collezione di Antonio Marras è attuale, è autentica e parla, ci parla prepotentemente, senza scrupoli, perché vuole essere ascoltata con cura e attenzione; è sfaccettata e variopinta come il mondo che ci circonda; è ricca di dettagli, è ricca di reminiscenze, che ci fanno pensare, a lungo, a fondo, non possono, e non vogliono essere ignorate: sta solamente a noi coglierle, ma soprattutto… ascoltarle.