Black Panther è finalmente arrivato! Il grande Re del Wakanda presenta l’ultimo step prima dell’attesissimo Avengers: Infinity War.
Titolo
Black Panther
Dietro e Davanti alla Cinepresa
Ryan Coogler dirige per la terza volta, dopo Creed – Nato per combattere e Prossima fermata Fruitvale Station, Michael B. Jordan che nei panni di Killmonger entra nel Marvel Cinematic Universe al fianco di Chadwick Boseman, Lupita Nyong’o, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Sterling K. Brown, Forest Whitaker e Andy Serkis.
Chi Scrive
I personaggi sono tratti dal fumetto di Pantera Nera, creato dalla coppia più importante del mondo fumettistico Stan Lee e Jack Kirby.
La sceneggiatura invece è stata scritta dal regista stesso e da Joe Robert Cole, al suo debutto cinematografico.
Cosa c’è da sapere (NO SPOILER)
Il diciottesimo lungometraggio del MCU inizia poco dopo l’attacco alla conferenza di Vienna visto in Captain America: Civil War, e quindi con l’incoronazione di T’Challa (Chadwick Boseman), la Pantera Nera più famosa.
Il film si sviluppa su diversi piani costruendo una specie di drama familiare con punte di spionaggio internazionale alla James Bond. Il tutto presentando il Wakanda e le sue tradizioni.
Uno dei punti forti di Black Panther è proprio l’utilizzo della tradizione wakandiana che si riesce ad unire magnificamente al mondo supertecnologico dei fumetti e soprattutto della nazione centrafricana: una terra rurale ma rivoluzionata dalla presenza del vibranio (metallo semi-indistruttibile proveniente dallo spazio in grado di assorbire qualsiasi energia e col quale è possibile creare tecnologie all’avanguardia), in cui si passa dai pastori a scenari alla Blade Runner.
Molto interessante inoltre il lato sociale della pellicola che non è mai eccessivo e stimola fino alla fine riflessioni molto importanti e attuali.
Di cosa avrete bisogno
La trama di base del film riprende molto fedelmente la storia in cui appare per la prima volta Killmonger, pubblicata nel sesto numero del secondo volume di Jungle Action, del 1973 ma ristampata in Marvel Masterworks Vol. 1 141 (2010), Essential Series Vol. 1 Black Panther 1 (2012) e Epic Collection Vol. 1 Black Panther 1 (2016), quindi potrebbe essere interessante leggerla per apprezzare il buon lavoro di adattamento cinematografico.
Cosa dicono
Black Panther è il primo supereroe Marvel di colore, e anche il cast e la produzione sono in maggioranza afroamericani.
Il protagonista Chadwick Boseman quando gli è stato chiesto se un regista bianco sarebbe stato in grado di dirigere il film, ha risposto: “Beh, sarebbe in grado di farlo? Sì, potrebbe. Riuscirebbe ad avere la stessa prospettiva del personaggio? Probabilmente no. Non sarebbe riuscito a renderlo ugualmente ricco di sfumature perché non vive il suo stesso conflitto. Non sente il conflitto afroamericano in corso: che ne sia consapevole o meno, ha una discendenza difficile da rintracciare”.
A tal proposito il regista Coogler ha aggiunto: “Tendono a piacermi di più i film in cui il regista ha un legame personale con l’argomento. Non so se sia possibile trovare un film che affronti il tema del crimine organizzato italo-americano meglio de Il Padrino, Mean Streets e Quei bravi ragazzi. Oppure trovami un film su Brooklyn migliore di Fa’ la cosa giusta”.
La musica è stata affidata a Kendrick Lamar, e su questo Coogler ha dichiarato: “Sono sempre stato un grande fan di Kendrick sin dalla prima volta che l’ho ascoltato. Quando un paio di anni fa l’ho incontrato, parlando di quanto la sua musica mi avesse influenzato, ci siamo detti che se fosse arrivata l’opportunità, saremmo stati entrambi molto felici di lavorare insieme.
L’anno scorso è arrivata. Ci siamo incontrati e ne abbiamo discusso.
Alla Marvel è piaciuta molto l’idea di utilizzare qualche sua canzone, dopotutto il film non è ambientato nel 1910 o negli anni ’60, quando è stato creato il personaggio, ma si svolge ai giorni nostri.
Inizialmente Kendrick avrebbe dovuto fare qualche canzone e basta, poi è venuto, si è visto un bel po’ del film, e l’ultima cosa che so è che stavano prenotando lo studio di registrazione”.
Un’ultima cosa…
La musica infatti è una delle caratteristiche migliori della pellicola grazie alle canzoni di Lamar e all’ottimo lavoro di Ludwig Göransson, fedele collaboratore di Coogler, che studiando la musica africana insieme al grande artista senegalese Baaba Maal ha creato alcuni temi straordinari.
In linea con l’ambientazione del Wakanda che, come si è già detto, unisce le tradizioni africane alla tecnologia più avanzata, Göransson ha ripreso infatti lo stile delle colonne sonore degli altri capitoli dell’MCU fondendoli a ritmi e vocalizzi tradizionali della musica africana, dando un risultato molto interessante.
La colonna sonora di Black Panther passa quindi dalla musica degli albori, prima ancora che venisse portata oltreoceano diventando Blues, a quella della comunità afroamericana rap creando un filo conduttore attraverso le generazioni.
Voto