Il film racconta una storia che si svolge in un ideale mondo del futuro, dove gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e privati delle emozioni nel tentativo di proteggere la società dalla guerra e dall’instabilità motivata dai desideri e dalle passioni, ma in alcuni individui le emozioni riemergono. Questa malattia viene definita la Switched-On Syndrom (Sindrome dell’accensione) o SOS. Tutti coloro che mostrano i sintomi della SOS sono sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o inviati al Den, un centro correzionale dal quale nessuno è mai tornato.
Silas, interpretato da Nicholas Hoult, è il protagonista del film, il quale incontra Nia (Kristen Stewart) presso la rivista scientifica “Atmos” dove sono colleghi di lavoro. Quando Silas comincia a mostrare i primi sintomi di SOS e sente un risveglio di emozioni, viene irresistibilmente attratto da Nia, che a sua volta tenta di nascondere la sua SOS. Ma più cercano di celare i loro sentimenti, maggiore diventa l’attrazione reciproca.
Guardando “Equals” possiamo notare subito il forte legame che lega il film alla tragedia Shakespeariana di Romeo e Giulietta. Infatti il tema della separazione e dell’ “amore impossibile” è molto caro al regista Drake Doremus che ha realizzato nel 2011 il film “Like Crazy”, storia d’amore straziante interpretata da Felicity Jones, Jennifer Lawrence e Anton Yelchin, e che ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.
Il regista Drake Doremus ha dichiarato: ”Per me il film parla di rapporti a lungo termine, di cosa vuol dire innamorarsi, di come affrontare i cambiamenti di un rapporto e soprattutto dell’importanza di ricordare, una volta giunto alla fine del viaggio, cosa sentivi all’inizio e perché hai deciso di intrecciare una relazione. Il film parla del tentativo di tenere in vita l’amore malgrado i cambiamenti e le modifiche che l’amore subisce fino a diventare qualcosa di diverso. È un argomento che mi affascina e per questo volevo descriverlo sullo schermo. È stato difficile immaginare la monotonia ma anche l’apertura mentale e l’intelligenza dei personaggi. Abbiamo lavorato con tutti gli attori per trovare il tono giusto: questo perché i protagonisti di ‘Equals’ sono sensibili agli stimoli intellettuali visto che non sono dei robot. Quello che manca loro sono emotività ed empatia. Trovare il tono giusto non è stato semplice ma è la prima cosa alla quale abbiamo lavorato durante le prove”.
Nell’interpretare un personaggio senza emozioni l’attrice Kristen Stewart ha dichiarato: “Mi è piaciuto molto il film ‘Like Crazy’ di Drake, si poteva sentire quanto fosse un film “vero”. Ed è questo ciò che cerco sempre nei film. Così ho fortemente voluto lavorare con lui…E il soggetto molto, molto toccante del risveglio delle emozioni e dell’innamorarsi per la prima volta e conoscere se stessi come esseri umani? Era proprio quello che stavo cercando. Sapevo che io, Nick (Nicholas Hoult) e Drake, ci trovavamo in un momento in cui attraverso questo film potevamo esprimerci e meditare su noi stessi. E penso sia stato meraviglioso. Ho voluto seguire Drake e Nick in questa avventura per conoscere me stessa. Per me girare questo film è stato un riconoscimento onesto e consapevole sul vivere la vita, così come non ne vedevo da molto tempo”.
Nicholas Hoult descrive la sua co-star nel film “Equals“, Kristen Stewart, come una persona ed attrice molto dedicata, “ha scritto alcune parti del dialogo del film lei stessa, porta sempre la sua poesia sul set, e abbiamo improvvisato molto e, avendo avuto l’occasione di conoscerla molto bene, posso dire che è un persona straordinaria”.
Noi abbiamo avuto l’occasione di vedere “Equals” l’anno scorso alla Prima mondale alla 72. Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e lo abbiamo rivisto con piacere quest’anno all’anteprima italiana del Giffoni Film Festival 2016.
Pensiamo che “Equals” sia un film prezioso. Gli aspetti che ci sono più piaciuti e ci hanno stupito sono stati: la cura dei dettagli, il continuo gioco di messa a fuoco dei volti dei protagonisti, la scelta di utilizzare il bianco in qualsiasi cosa (case, abiti, oggetti ecc.) e contrastare questo ordine in alcune scene con un forte colore blu o arancione o verde. La freddezza dei luoghi per rappresentare la mancanza di emozioni è contrastata e interrotta da questi fasci di luce colorati che si riflettono sui protagonisti, come un raggio di speranza e rinascita delle emozioni.
Credits: Variety