“Sei più un tipo di libro o da film?”
É una domanda che poniamo e ci sentiamo porre spesso: quante volte abbiamo iniziato una discussione con qualcuno che aveva “solo visto i film” (i fan di Harry Potter ne sanno qualcosa)? Molti classici cinematografici prendono ispirazione da libri e saghe più o meno conosciuti: “Il Signore degli Anelli”, “Misery”, “Orgoglio e pregiudizio” e molti, molti altri. Ma negli ultimi tempi, considerato anche il recente boom delle piattaforme di streaming, un gran numero di libri ha iniziato ad essere trasposto in serie TV, ampliando magari un adattamento filmico pre-esistente.
Se una serie TV consenta davvero di dare un maggiore sviluppo e profondità alla narrativa e garantisca più spazio per un buon adattamento del libro rispetto a un film, non sta a noi giudicare. Quello che è certo, però, è che molti dei nostri programmi preferiti sono esistiti prima di tutto fra le pagine di un romanzo, e forse non lo sappiamo nemmeno!
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American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace
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Di recente è valso a Darren Criss un Emmy come miglior attore protagonista in una mini-serie, oltre ad aver vinto come miglior mini-serie: la seconda stagione di “American Crime Story” è, dunque, sicuramente un successo. Ma la serie (che vede Édgar Ramírez, Ricky Martin e Penélope Cruz protagonisti insieme a Criss) si basa sul libro di Maureen Orth: “Il Caso Versace – La storia, i protagonisti, il mistero”. Il libro stesso non è mai stato confermato né approvato dalla famiglia Versace, che (prevedibilmente) ha preso le distanze anche dalla serie TV.
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L’Alienista (The Alienist)
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Il recente successo della serie TNT “L’Alienista”, i cui protagonisti sono Luke Evans, Elle Fanning e Daniel Brühl, non dovrebbe certo stupire. La vicenda, infatti, si basa sui best-seller della “Kreizler series” (la serie dedicata al Dr. Kreizler), una raccolta di romanzi di genere crime-storico scritta da Caleb Carr. Fino ad ora la serie, iniziata nel 1994, conta cinque libri, di cui il quarto titolo sarà pubblicato nel 2019 e con un quinto (il cui titolo originale è “The Strange Case of Miss Sarah X “) la cui data di pubblicazione ancora da annunciare. Il secondo libro della serie, “The Angel of Darkness” ancora inedito in Italia e ambientato nel 1897, definirà la trama della seconda stagione.
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Under the Dome
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Brian K. Vaughan ha creato la serie per la CBS andata in onda tra il 2013 e il 2015, ma di fatto si basa sul romanzo di fantascienza del 2009 scritto da Stephen King “The Dome”. La storia della città maledetta di Chester’s Mill non è la prima opera di King ad essere adattata per il piccolo schermo: possiamo ricordare “1.22.63”, “The Mist”, “Castle Rock” e l’imminente “La Torre Nera”. Un dettaglio bizzarro che riguarda le serie TV è che, nel 2010, King è comparso come un addetto delle pulizie in un cameo durante “Sons of Anarchy”.
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Big Little Lies – Piccole Grandi Bugie
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Prima di essere una serie della HBO dal cast di tutto rispetto (Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Alexander Skarsgård e Zoe Kravitz sono solo alcuni dei nomi) e vincitrice di molti premi, “Piccole Grandi Bugie” era un romanzo del 2014 nato dalla penna di Liane Moriarty. Il libro è stato uno dei Best-Sellers del New York Times ed è stato descritto come una lettura avvincente e coinvolgente, in grado di trovare il perfetto equilibrio tra i toni leggeri e le problematiche trattate.
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Pretty Little Liars
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Anche se Marlene King è conosciuta come la “madre” e sviluppatrice dell’amato drama adolescenziale della ABC, “Pretty Little Liars” è in realtà basato sui romanzi young adult scritti da Sara Shepard. Le protagoniste sono sempre le stesse quattro adolescenti, prese tra segreti, scuola ed amicizia, ma molte delle vicende narrate nel corso dei 18 romanzi (più tre short story incentrate sul personaggio di Alison) si discostano dall’adattamento televisivo.
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Orange is the New Black
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La vicenda autobiografica di Piper Kerman, che ha raccontato del suo passato all’interno del traffico di droga in “Orange Is the New Black: My Year in a Women’s Prison” (inedito in Italia), è diventata una delle serie più amate e innovative degli ultimi anni. I negoziati per trasformare le memorie della Kerman in una serie TV curata da Jenji Kohan sono iniziati e sono stati approvati nel 2011, un anno dopo l’uscita del libro, ma la serie non è andata in onda fino al 2013. Ad oggi, il racconto di Piper rimane di grande importanza, concentrandosi su come le azioni influenzano il futuro in modi che le persone non sempre possono prevedere.
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Girlboss
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Anche se lo show è stato cancellato dopo una sola stagione, l’autobiografia di Sophia Amoruso, donna d’affari americana alla base di Nasty Gal e Girlboss Media, è ancora una pietra miliare nella libreria di molte ragazze che sognano di avere successo nel mondo della moda. La serie originale di Netflix conta 13 episodi e ad interpretare la protagonista, Sophia, è una bravissima Britt Robertson.
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The Handmaid’s Tale
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La serie Hulu, che ha vinto otto Emmy e due Golden Globe per la sua prima stagione e tre Emmy per la seconda, è basata sul romanzo distopico “Il Racconto Dell’Ancella” scritto nel 1985 da Margaret Atwood. L’autrice canadese ha ambientato la sua storia in un possibile futuro del New England e il libro ha vinto il Commonwealth Literature Prize. Nonostante i temi forti (poi ripresi dalla serie, accusata con la seconda stagione di averli rappresentati con troppa violenza) il libro è spesso usato come strumento di apprendimento, ad esempio assegnandolo nelle Scuole.
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13
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La controversa serie Netflix che ha scosso gli animi negli ultimi anni si basa, di fatto, sul romanzo del 2007 di Jay Asher. Proprio come la serie il libro si concentra su Clay Jensen, che è anche il narratore interno, ma ci sono molte differenze tra le due versioni: nel libro, ad esempio, Clay ascolta tutte le cassette lasciate da Hannah in una sola notte, e (spoiler) anche il modo in cui Hannah si toglie la vita è molto diverso nel libro. Pur avendo raggiunto il #1 tra i best seller del New York Times nel 2011, proprio come la serie TV il libro ha riscontrato (e continua a suscitare) reazioni contrastanti, sebbene sia considerato meno visivamente impattante rispetto alla versione di Netflix.
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American Gods
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L’adattamento di Starz è stato acclamato dalla critica per i suoi primi 8 episodi che danno vita e forma al romanzo “American Gods”, pubblicato nel 2001 e considerato un vero fenomeno nel mondo urban-fantasy. Il romanzo è scritto dal famoso autore inglese Neil Gaiman, che ha creato tra le altre cose la serie The Sandman, Coraline (sì, lo stesso dell’adattamento di Henry Selick) e Nessundove, oltre ad aver collaborato allo script di due episodi di “Doctor Who“. La seconda stagione della serie è prevista per il 2019.
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Sex & The City
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Tutti hanno sentito parlare di Carrie Bradshaw e delle sue pazze amiche, grazie alla serie che ha reso Manhattan un luogo “cult” dal 1998, ma non tutti hanno letto la raccolta di saggi pubblicata da Candace Bushnell nel 1997. Il libro raccoglie gli articoli che la Bushnell ha scritto nel 1994 per il New York Observer, quindi possiamo dire che Carrie Bradshaw è una versione “d’inchiostro” della stessa Bushnell! Tuttavia, anche se Candace ha usato Carrie come alter ego durante la sua carriera di giornalista per motivi di privacy, il creatore della serie Darren Star ha scritto la sceneggiatura dell’episodio pilota della serie TV con Sarah Jessica Parker già in mente per il ruolo.
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BBC Sherlock
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Il nome del protagonista di questo show è sufficientemente famoso da non lasciare alcun dubbio sull’ispirazione iniziale: Sherlock Holmes, l’eroe prototipo della figura del detective nella sua accezione più moderna, nato dalla mente di Sir Arthur Conan Doyle alla fine del 19° secolo. Lo Sherlock Holmes di Benedict Cumberbatch e il John Watson di Martin Freeman sono entrati nella storia grazie a questa rivisitazione in chiave contemporanea dei romanzi classici, interessando una nuova generazione al successo letterario di Sir Arthur Conan Doyle (e insegnando loro la virtù della pazienza, considerando che ogni stagione, formata da tre episodi, solitamente vede la luce dopo anni).
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Hannibal
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Il thriller horror della NBC di Bryan Fuller attinge dalla stessa fonte de “Il Silenzio degli Innocenti” di Demme, adattando la storia originale del dottor Hannibal Lecter, ma il vero padre cartaceo di Hannibal (interpretato nella serie TV da un incredibile Mads Mikkelsen) è l’autore americano Thomas Harris. La serie TV, andata in onda dal 2013 al 2015, è ufficialmente parte del cosiddetto “Hannibal Lecter Franchise”, mentre la collana di romanzi si apriva nel 1981 con “Il Drago Rosso” e si è ampliata nel corso degli anni nei romanzi “Il silenzio degli innocenti“, “Hannibal” e nel 2006 con “Hannibal Rising“, che esplora l’infanzia del serial killer.
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Wolf Hall
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Segnalato tra i “10 Best Historical Novels” dal The Observer, “Wolf Hall” di Hilary Mantel è il primo romanzo di una trilogia (attualmente in corso) ed è stato adattato in una miniserie BBC Two nel 2015. La narrazione segue i primi due libri (“Wolf Hall” e “Anna Bolena, una questione di famiglia”) e si concentra sulla figura di Thomas Cromwell e sulla sua ascesa al potere al fianco di re Enrico VIII. La serie di sei episodi ha vinto un Golden Globe come miglior miniserie e vede una Claire Foy, che sedeva sul trono d’Inghilterra ben prima di “The Crown”, questa volta come Anna Bolena.
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Gossip Girl
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Prima di Leighton Meester e Blake Lively, nel 2002 Cecily von Ziegesar aveva inventato Blair Waldorf e Serena van der Woodsen. I 13 romanzi sono ispirati agli anni della Ziegesar all’interno di un college femminile e il primo libro, “Gossip Girl” è stato l’ispirazione per la serie. Le principali differenze con la serie TV coinvolgono Chuck Bass, che non è tra i protagonisti e, anzi, viene generalmente evitato dagli altri personaggi. Allo stesso tempo, nei libri non ci sarà mai la sua relazione con Blair, la cui anima gemella è “senza dubbio” Nate. E, nonostante Dan Humphrey, nei libri l’identità di Gossip Girl non è ancora stata rivelata.
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Chiamatemi Anna
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L’adorabile serie canadese del 2017 (prodotta da CBC e disponibile in tutto il mondo grazie a Netflix) si basa sul romanzo del 1908 “Anna dai Capelli Rossi” di Lucy Maud Montgomery, che viene tuttora considerato tra i classici della letteratura per l’infanzia. Il libro ripercorre l’infanzia dell’autrice stessa e segue Anne, una giovane fantasiosa e sognatrice che viene adottata dai fratelli Marilla e Matthew Cuthbert. “Chiamatemi Anna” non è il primo adattamento del libro e dei suoi numerosi sequel, ma ci ha conquistati con la sua bellissima fotografia e un intreccio ricco di tenerezza.
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Il Trono di Spade
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La saga bestseller di George R. R. Martin non ha bisogno di presentazioni, senza dubbio. L’adattamento HBO del fantasy “Cronache del ghiaccio e del fuoco” è stato presentato per la prima volta nel 2011, mentre la pubblicazione dei libri (e le numerose short story che fungono da prequel) era iniziata negli anni ’90 con la prima trilogia, ed è attualmente in corso. Per tutti quelli che sono sorpresi che il quinto (e attualmente ultimo) volume della saga abbia impiegato svariati anni a vedere la luce (essendo stato pubblicato nel 2011), sappiate solo che il primo libro, “Il gioco del trono”, ha richiesto cinque anni per essere completato.
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Poldark
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La BBC ha trasmesso non uno, ma due adattamenti dei romanzi storici firmati da Winston Graham, ambientati in Cornovaglia tra il 1783 e il 1820, i cui dodici libri seguono la vita di Ross Poldark (personaggio basato su un soldato che Graham incontrò durante la seconda guerra mondiale) e la sua famiglia. Nella versione del 1975 dello show Robin Ellis diede per la prima volta un volto al personaggio di Poldark, mentre Aidan Turner è subentrato nel più recente adattamento, al fianco di Eleanor Tomlinson nel ruolo della moglie di Ross, Demelza.
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La Cattedrale del Mare
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Il romanzo storico del 2006 di Ildefonso Falcones è ambientato a Barcellona e racconta la vita, le difficoltà e la fortuna di un giovane spagnolo durante la costruzione di Santa Maria del Mar, la cosiddetta “cattedrale del popolo”. Dopo una calorosa accoglienza da parte del pubblico (e grande riconoscimento dalla critica, per cui il romanzo ha vinto premi in Spagna e in Italia) nel 2018 Netflix ha pubblicato una miniserie di 8 episodi basata sul best-seller spagnolo.
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L’Amica Geniale
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La produzione italo-americana unisce le forze di HBO e Rai Cinema per l’adattamento del successo letterario “L’Amica Geniale”, best-seller dell’autrice italiana Elena Ferrante. La Ferrante ha avuto grande spazio creativo in ogni fase della serie (diretta da Saverio Costanzo) e ha richiesto specificamente che le bambine scelte per ritrarre le due protagoniste durante tutta la loro infanzia non fossero attrici professioniste. I primi due episodi della serie drammatica sono stati presentati in anteprima al Festival del Cinema di Venezia; mentre la prima serie sarà composta da otto episodi in totale, altri ventiquattro sono già in programma, esplorando anche i quattro libri rimanenti.
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The Vampire Diaries
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Insieme a “Gossip Girl”, il fenomeno “The Vampire Diaries” ed i suoi spin-off, tratti dalla serie “I Diari del Vampiro”, hanno dimostrato come una serie TV possa intraprendere un percorso completamente diverso dalla fonte e ottenere comunque un enorme successo. L’adattamento conta 171 episodi e ha decretato il successo di Nina Dobrev, che interpreta sia la protagonista Elena che l’antagonista Katherine, di Ian Somerhalder e Paul Wesley nei panni dei fratelli Salvatore e di Joseph Morgan, antagonista ricorrente (con il proprio spin-off, “The Originals”, giunto di recente alla fine). Insieme a “True Blood”, “I Diari del Vampiro” di L. J. Smith è uno degli adattamenti televisivi più famosi incentrati sui vampiri e sul soprannaturale.
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Dexter
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Il drama di Showtime ha aperto le porte ad un’altra forma di antieroe: il vigilante Dexter Morgan (interpretato da Michael C. Hall). Ma Dexter non nasce per lo schermo, ed era originariamente il protagonista dei romanzi di Jeff Lindsay: la serie dedicata a Dexter conta otto libri, pubblicati tra il 2004 e il 2015, e racconta in prima persona la storia del serial killer, terminando con l’ultimo romanzo, non ancora uscito in Italia, dal titolo piuttosto esplicativo: “Dexter is Dead”. La serie inizia seguendo la trama del primo romanzo, “La mano sinistra di Dio“, ma successivamente prende una strada diversa rispetto ai libri ed esplora personaggi e sotto-trame non presenti nell’opera originale.
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House of Cards
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Il thriller politico di Netflix ambientato a Washington DC è noto per la narrativa avvincente e per essere la prima serie televisiva esclusivamente online a ricevere importanti riconoscimenti agli Emmy, ma non tutti sanno che la fonte iniziale viene dall’omonimo romanzo di Michael Dobbs. Il libro è stato pubblicato alla fine degli anni ’80 con il titolo “Castello di Carte” e venne succeduto da due sequel. Un primo adattamento della BBC fu messo in onda nella prima metà degli anni ’90. Nello specifico, la serie di Netflix (che segue la politica statunitense, discostandosi dalla natura britannica dell’opera originale) è l’adattamento del dramma della BBC e non direttamente dei libri.
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Outlander
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Le avventure e i viaggio nel tempo di Claire Randall (interpretate da Caitriona Balfe) raccontate nella serie di Starz riprendono la serie di romanzi della scrittrice americana Diana J. Gabaldon: i nove libri della serie (il primo pubblicato nel 1991 e il nono annunciato di recente) vengono accompagnati da due volumi “guida” e da una graphic novel. La Gabaldon, che ha anche scritto la sceneggiatura di un episodio della seconda stagione, si è definita “positivamente colpita” e “felice” del “lavoro meraviglioso” eseguito nell’adattamento, peraltro già rinnovato per una quinta e sesta stagione.
