“Wild Nights with Emily”, diretto da Madeleine Olnek, è una commedia biografica che apre una finestra sulla vita della poetessa americana Emily Dickinson, dai suoi tentativi di essere pubblicata, al suo carattere irriverente di cui non si è parlato per anni, fino alla sua romantica relazione con un’altra donna che è durata una vita.
La versione giovanile della scrittrice è intepretata da Dana Melanie, che nella nostra intervista ci ha parlato di come è stato conoscere la vera Emily, cosa le direbbe se potesse e alcune curiosità come i suoi film “della vergogna”, quelli che sa a memoria battuta per battuta, alla principessa Disney più “cazzuta” di sempre.
Conoscevi le opere di Emily Dickinson prima di interpretarla?
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Conoscevo Emily perché veniva menzionata a scuola, ma ero completamente all’oscuro della sua vera storia. Guardando indietro, vorrei che ci fosse stata più enfasi sulle sue poesie … trattandosi di una che è considerata una delle più grandi poetesse d’America, mi chiedo perché non ci sia stata una maggiore enfasi sull’argomento. Il suo stile era rivoluzionario. I poeti più popolari dell’epoca scrivevano solo poesie in rima. Il suo stile era “femminile“. Gli editori non capivano la raffinatezza e l’intelligenza negli scritti di Emily, ed è qualcosa di cui si parla nel film.
“Gli editori non capivano la raffinatezza e l’intelligenza negli scritti di Emily”.
Che tipo di ricerche hai fatto per prepararti ad interpretare il ruolo?
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Un’amica mi ha regalato un suo libro di poesie. Ho cominciato così, leggendo, con la consapevolezza che era gay. Mi ha aperto gli occhi. Ho dato un nuovo significato alle sue parole e mi sono state aperte le porte su chi era come persona e cosa pensava.
Se avessi l’occasione, che cosa le diresti?
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Adoro questa domanda. Se potessi, direi a Emily che le sue poesie saranno pubblicate e riconosciute nel modo che meritano nei secoli avvenire. Mi si spezza il cuore sapere che è morta vedendo solo 7 delle sue poesie pubblicate, avendone scritte circa 1.800.
Qual è il tuo poeta preferito di tutti i tempi?
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Emily!! Forse sono di parte. Ma ho una nuova ammirazione per lei sia come artista che come donna. Era cosí moderna rispetto al suo tempo, ampiamente fraintesa (fino ad oggi), ma non si è mai compromessa. Emily era una pioniera.
“Direi a Emily che le sue poesie saranno pubblicate e saranno riconosciute nel modo che meritano nei secoli avvenire”.
In “Greenhouse Academy”, cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo personaggio Emma Geller?
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Emma entra davvero a gamba tesa in questa stagione! È stato davvero divertente bilanciare la sua personalità ancora studiosa con una sorta di nuova e ritrovata fiducia in sé stessa. Emma ha un che di ribelle che vedremo davvero tramite le sue amicizie, vecchie e nuove.
Aspettatevi molte dinamiche nuove.
Cosa ci puoi rivelare del tuo primo progetto come sceneggiatrice/produttrice/regista?
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Non sono ancora entrata completamente nel ruolo di regista, ma la scrittura e la produzione stanno arrivando. Di recente ho cominciato un libro basato sulla storia vera di una donna che non vedo l’ora di condividere con il mondo. È un’altra storia, simile a quella di Emily, in cui la gente e la stampa credevano che lei fosse in un modo, quando in realtà non era affatto così. Quindi, avere l’opportunità di capovolgere la narrazione è elettrizzante. So che tutto questo sembra molto vago, ma prometto che potrò parlarne più a fondo presto!
Che tipo di storie sogni di raccontare?
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Storie che ti scuotono nel profondo. Quelle che hanno il potere di aprire gli occhi delle persone a una nuova prospettiva e di farle riflettere. Come attrice, e anche come scrittrice, ho l’opportunità di usare la mia arte per dare voce a storie che normalmente non vengono ascoltate, così come nuove storie che potrebbero essere state messe a tacere, come quella di Emily. Sono anche in attesa di far parte di una storia che metta in evidenza il nostro futuro, o anche la situazione attuale di come l’umanità sta affrontando il cambiamento climatico. Ho notato che la maggior parte delle storie che trattano l’argomento sono o cupe e oscure o così lontane da far sensibilizzare solamente un piccolo gruppo di persone e talvolta hanno anche un effetto negativo. Mi piacerebbe davvero trovare un equilibrio tra le due e innescare una sana conversazione che, si spera, susciterebbe un cambiamento positivo. Qualcosa che creerà un nuovo, e normale, apprezzamento per il nostro bellissimo pianeta.
“Sono anche in attesa di far parte di una storia che metta in evidenza il nostro futuro, o anche la situazione attuale di come l’umanità sta affrontando il cambiamento climatico”.
Qual è il tuo film della “vergogna” preferito?
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Ne ho tre. E non mi vergogno di raccontarlo al mondo. “Pretty Princess”. “Mulan” e “Colazione da Tiffany”. Posso guardare questi film un numero sconsiderevole di volte senza mai stancarmi. “Pretty Princess” perché è perfetto e potrei recitare a memoria tutto il film. “Mulan” perché è la principessa più “cazzuta” della Disney e nessuno può dirmi il contrario. E “Colazione da Tiffany” perché solo Audrey Hepburn può interpretare una ragazza squillo ed essere cosí elegante.
Qual è un classico che “ti vergogni” ad ammettere di non aver mai visto?
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“Quarto Potere“. Ma qualcuno mi ha rovinato il finale, credo che lo statuto delle limitazioni fosse quell’avviso di spoiler.
“Pretty
Princess“
“Mulan”
“Colazione
da
Tiffany”
La cosa più bella durante le riprese di “Wild Nights with Emily”?
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Le riprese a Greenwich nel Connecticut durante l’autunno. Nelle prime fasi della produzione si diceva che il film sarebbe stato in bianco e nero, ma sono così felice che abbiano deciso di farlo a colori puramente per lo scenario cinematografico. Aggiungerò anche che raccontare la storia di Emily è stato meraviglioso. Avere l’opportunità di essere parte di un progetto come questo, e portare avanti la sua bella storia vera, è qualcosa di cui sarò per sempre fiera.