Al suo primo ruolo di successo a soli 11 anni con l’immortale saga di Harry Potter, Emma Watson non ha bruciato la sua carriera come tanti altri giovani attori diventati famosi alla sua stessa età.
Ha preferito fare delle scelte ponderate, evitando quanto poteva i gossip e la vita sfarzosa di Hollywood. La sua carriera di attrice non l’ha fermata dal completare la sua istruzione e, nel 2014, si è laureata in Letteratura Inglese alla Brown University.
Conosciuta anche per essere una delle attrici con più eleganza e charm della sua età, sta cercando di fare la differenza nel mondo.
Sicuramente è una di quelle attrici che sta usando la celebrità per cambiare il mondo in meglio. Dal diventare un’Ambasciatrice Globale dei diritti delle donne alle Nazioni Unite al lanciare la campagna HeForShe per l’uguaglianza delle donne, Emma è sicuramente determinata a portare un cambiamento nella società.
Adesso ha puntato lo sguardo su un altro fattore di grande importanza: l’ambiente.
Dopo aver visto il film “The True Cost” diretto da Andrew Morgan, un documentario sull’impatto sociale ed ambientale della moda, ha cominciato a disegnare una linea di abiti etica con People Tree, un negozio on-line conosciuto dai consumatori e dall’industria della moda come un pioniere del Commercio Equo e della moda sostenibile per l’ambiente.
Qui alcune delle foto del suo profilo Instagram in cui indossa abiti e completi che sono stati prodotti e venduti secondo stretti canoni di sostenibilità ambientale:
Emma ha anche personalmente viaggiato in Bangladesh per vedere dove la linea di abiti veniva prodotta, per incontrare e conoscere le persone che realizzano questi abiti: che le loro condizioni di lavoro fossero come descritte e che rispettassero anche l’ambiente circostante.
Ora partecipa anche al progetto “The Green Carpet Challenge“, un’organizzazione che lavora con le star e stilisti iconici e famosi per promuovere la moda sostenibile attraverso dei look sostenibili indossati sui red carpet.
In un’intervista alla CNN riguardo il vestito indossato da lei al Met Gala questo mese ha detto: “Penso sia un capolavoro. Ho fatto una scelta lo scorso anno: indossare solo moda sostenibile sul red carpet”.
“L’industria della moda è la seconda grande inquinante d’acqua del nostro pianeta. Ha un impatto così grande sull’ambiente, e di conseguenza anche sull’uomo. Per me ormai non è abbastanza il fatto che un abito sia bello per indossarlo! Voglio sapere che indossandolo io non stia lasciando un segno negativo sul pianeta”.
L’intero abito è sostenibile e composto da plastica riciclata. Questo vuol dire che, alcune delle bottiglie che abbiamo utilizzato e differenziato, potrebbero aver toccato il red carpet del Met Gala 2016.
Emma ha dichiarato: “Ciò che faccio è prendere un enorme inquinante del nostro pianeta come le bottiglie di plastica e trovare un modo per riproporlo. Con il mio stilista ho cercato di creare un abito che avesse elementi differenti e che sarei stata in grado di riutilizzare e riproporre. Indosserò i pantaloni da soli con altri elementi, indosserò nuovamente la gonna. Indosserò nuovamente anche il bustino.
Per me questo deve essere il futuro della moda, è ciò che la moda può e dovrebbe fare: innovarsi“.
Nell’intervista invita anche il pubblico a partecipare alla moda sostenibile: “I consumatori sottovalutano il potere che hanno. Se compri qualcosa, pensi che lo indosserai almeno 30 volte? Se riesci ad impegnarti a mantenere questa promessa, allora avrai fatto un acquisto sostenibile.
La moda è qualcosa che ci tocca tutti i giorni. Ci vestiamo ogni singolo giorno.
Io voglio apparire bene, voglio sentirmi bene e voglio fare del bene. E questo per me è il vero lusso“.
Possiamo con certezza dire che Emma Watson è una giovane donna alla quale la sua generazione dovrebbe ispirarsi.
Credits: CNN, Elle UK, Mariano Vivanco, Emma Watson Instagram, The Edit, Porter.