Uno dei più grandi problemi che affligge la nostra generazione è quello di non riuscire a vivere nel presente o di farlo davvero come se fosse quasi un’occasione speciale, non come una normale e quotidiana pratica.
La nostra vita è fatta costantemente di cose, una dopo l’altra. Uso la parola “cose” non perché mi manchi un sinonimo, ma perché davvero è questo che ho nella testa a volte: “cose, cose, cose”, e questo ci succede anche nei confronti del nostro corpo, della nostra pelle. Non siamo quasi mai presenti nei confronti del nostro corpo perché spesso tendiamo a sorvolare su quello che è nel momento in cui lo guardiamo e lo tocchiamo e lo possediamo, e pensiamo direttamente a come potrebbe diventare una volta fatta una dieta, dopo un percorso in palestra o dopo una vacanza, quando la pelle apparirà più dorata e ci saremo sgonfiati dallo stress.
Non siamo mai nel presente, né con la mente, né con il corpo, e tutto ciò che ci circonda, tutto ciò da cui veniamo bombardati ci fa promesse, ci dice che ci cambierà e noi è a quel cambiamento che guardiamo; non stiamo davvero guardando la nostra pelle, il nostro corpo e il nostro viso con una contentezza che deriva da ciò che abbiamo, ma valutiamo tutto ciò che mettiamo sul nostro corpo come se fosse una proiezione di ciò che diventeremo, le tipiche promesse.
Ma che queste promesse si realizzino o meno, non è questo il vero problema. Il problema non è nemmeno la nostra ossessione di vedere un cambiamento in noi stessi, anzi, credo che il cambiamento sia fonte di ispirazione, creatività e anche, perché no, divertimento.
Credo però che dovremmo passare più tempo a guardarci allo specchio, a fermarci e a godere del nostro corpo così com’è. Non lo dico per moralismo o come frase motivazionale da leggere ogni mattina per svegliarsi positivi, anzi. Sono proprio quei falsi positivismi che mi fanno incazzare. Ne parlo come un vero e proprio esercizio di mente, che presuppone di stare davvero dentro noi stessi, presenti, ringraziando il nostro corpo per quello che abbiamo. Questo non vuol dire eliminare i giudizi, sappiamo tutti essere cattivi con noi stessi, ma vuol dire cercare di accettare tutte quelle cose che a volte ci fanno scattare il confronto con gli altri e guardarci per quello che siamo in quel momento, arrabbiandoci pure per quei due chili perché sono “di troppo” ma non rendendo questo il focus della nostra giornata, non cominciando a pensare al nostro corpo a come sarà dopo due settimane di privazioni.
Poco tempo fa mi sono imbattuta in un post di Instagram della influencer/content creator Rianne Atiya che, sotto una foto di lei incinta, scriveva così:
“Sapete cosa ho imparato da questa gravidanza? Ai miei occhi il mio corpo è sempre stato ‘in evoluzione’. Sin da quando ero giovane mi sono guardata allo specchio e guardavo quelle piccole cose del mio corpo che lo rendevano “non completo”, non so se quello che dico abbia senso. Come un Progetto che non era ancora terminato. Prima era: oh si è carino, ma aspetto che mi crescano le tette. Poi: oh si carino, ma sarebbe meglio se riuscissi a mettere su qualche chilo. E poi sono cresciuta e questo meccanismo si è trasformato: sì ok carino, ma adesso cerchiamo di avere delle braccia più toniche, un culo più alto. E adesso che sono incinta mi ritrovo a pensare: bello ma sarebbe più bello se la mia pancia fosse un po’ più grande. E poi l’ho capito: vivo sempre nel futuro con il mio corpo. Non sono mai nel presente. Non l’ho mai guardato e pensato: è perfetto così com’è. Adesso. Lo guardavo sempre con il pensiero di come sarebbe stato. Quindi è questo ciò che sto cercando di cambiare adesso. Sto cercando di essere estremamente gentile con me stessa. Mi sto guardando allo specchio e penso: perfetto. Assolutamente perfetto così com’è. E questo è stato così liberatorio”.
Liberatorio.
Penso che questa parola, insieme alla parola “Presente” sia una delle più invidiate sul Pianeta. Dentro di ognuno di noi ci sono strade incredibili che possiamo percorrere per entrare davvero in contatto con noi stessi, smettendo di proiettarci sul futuro e concentrandoci sul presente, su come scorre il nostro corpo sulle nostre mani, su come il nostro viso ci appare allo specchio.
Ma allora quali sono i rituali che ci possono far entrare più in contatto con noi stessi? Io ho trovato che, togliendo da un prodotto la forza della promessa, quella di trasformazione in qualcos’altro, il mondo del beauty e alcuni prodotti in particolare possono essere meditativi, concentrandoci sul bene che ci stanno facendo in quel momento.
Qui ho stilato una breve lista di quei prodotti che mi fanno sentire nel presente con il mio corpo e la mia pelle, un piccolo esercizio mentale da ripetere e ripetere:
Oribe Gold Lust Transformative Mask
Si tratta proprio di una maschera dalle proprietà trasformative. Quando la finirete capirete semplicemente di aver bisogno di comprarne un’altra confezione. Ha una texture molto morbida, da scaldare tra le mani per “scioglierla un po’” prima di applicarla sulle lunghezze dei capelli, dopo lo shampoo. La sua sensorialità è unica e questo è un momento in cui penso al benessere dei miei capelli, applico uno strato di questa maschera abbondante e mi lascio distrarre dal profumo delicato e piacevole, dal colore perlato e dalla sensazione che renda già i capelli più morbidi: questo trattamento penetra in ogni fibra del capello con sostanze curative come tè e gelsomino e lo ristruttura. Da tenere in posa quei minuti in cui passate, sotto la doccia, alla detersione del corpo. Il brand lo chiama un trattamento moderno e io non potrei essere più d’accordo: fa godere ai propri capelli di una lucentezza che di solito si ha solo con il gloss dal parrucchiere e rilassa la mente con la sua sensorialità.
Dr Dennis Gross DRX Spectralite Faceware
Sì, certo, questa maschera con le sue luci a LED blu aiuta a combattere i batteri e quindi le imperfezioni (e lo fa in modo consistente). Sì, certo, questa maschera di ultima generazione con i suoi LED rossi stimola la produzione di collagene ed elastina per meno linee sottili e una pelle più tonica (e io vedo gli effetti). Ma la cosa che fa anche questa maschera è di riuscire a farmi prendere un lungo momento per me stessa: quando accendo le luci LED, riesco a meditare un po’, a prendermi un momento per me ma anche a fermarmi, anche solo per 3 minuti, per essere presente, giusto il tempo di un trattamento.
Collistar Crio-Gel Anticellulite
Quando si parla di concentrarsi sul proprio corpo, lo si riesce a fare anche quando sentiamo che il nostro corpo percepisce un qualcosa di diverso, in questo caso, il freddo. Sì, perché il crio-gel di Collistar fa sì che davvero ci sentiamo concentrati su una parte del nostro corpo: massaggiamo le nostre gambe con movimenti che vanno dal basso verso l’alto, per aiutare al drenaggio dei liquidi, partendo dalla caviglia e arrivando al linguine. Il tutto con l’aiuto di questa crema leggera, che si assorbe facilmente e che darà una sensazione di fresco alle gambe che durerà per ore. Concentratevi sulle vostre gambe più leggere, sull’odore mentolato e piacevole. Cercate di amare quelle parti di voi che non vi piacciono coccolandole, perché farle stare bene è il primo passo.
Chanel Hydra Beauty Micro Crème Yeux
Questa crema contorno occhi è uno dei prodotti più freschi, idratanti e illuminanti che io abbia mai provato. Quando la applico, ne basta davvero una piccola quantità, mi concentro sulla sensazione: un gel fresco alla camelia bianca racchiude delle microsfere di pura idratazione che vengono rotte al contatto con la pelle, durante un piccolo massaggio in cui si sprigiona una freschezza unica. Mi concentro sui movimenti, sul “rompere” queste piccole microsfere e mi godo l’effetto immediato che questo prodotto regala. Un nuovo gioiellino per la self care che non deve mancare, né d’estate né d’inverno.
Augustinus Bader The Face Oil
Un olio setoso, unico nel suo genere. Solitamente non sono bravissima con la skincare routine serale, non nel senso che non la faccio, ma perché ho poca voglia di farla e rischio di essere poco generosa con i prodotti e di saltare degli step, cosa che per la mia pelle molto secca non è l’ideale. Questo olio non solo sta cambiando la mia pelle perché la rende più morbida, elastica ed idratata ma, con la sua applicazione e movimenti circolari mi ricorda di guardarla, osservarla, massaggiare bene il prodotto e viverlo. Un ultimo step prima di dormire che mi permette di concentrarmi sul presente.