Lucia Pica è cresciuta a Napoli, dove pensava avrebbe studiato conservazione dell’arte o psicologia; ma, dopo due estati trascorse a Londra, i suoi piani cambiano e, nel 1999 si trasferisce nella capitale Inglese. Ha dichiarato: “In Europa, Londra è considerata la Grande Mela. È quel posto meraviglioso dove tutto può succedere. Quando sono arrivata qui sentivo intorno a me tanta libertà. Era così affascinante guardare le persone nelle strade e vedere che tutti erano diversi ed interessanti. Mi ricordo di non essermi mai sentita giudicata, l’Italia è sicuramente un Paese più conservatore“.
Una volta arrivata a Londra, Lucia Pica decide di iniziare un corso di un mese alla scuola per make-up artist Greasepaint Makeup College, che le permette di provare vari lavori nel campo, anche nel mondo del cinema, truccando attori per film come “Die Another Day” della saga di James Bond. Alla fine tuttavia preferisce la moda ai film.
Lucia si trova in seguito un agente che al tempo lavorava con la make-up artist Charlotte Tilbury: “Ero totalmente ossessionata dal suo lavoro e dai suoi make-up. Ogni due settimane chiamavo il mio agente dicendogli che volevo a tutti i costi lavorare per la Tilbury”.
E la persistenza la ripaga: un anno dopo, riesce ad ottenere un piccolo lavoro ad una sfilata nel Team di Charlotte che alla fine decide di assumerla a tempo pieno; dopo soli due anni, diventa la sua prima assistente. Per Lucia Pica, Charlotte ha l’abilità di leggere ed interpretare le idee di qualcuno per poi trasformarle in make-up.
Ma, dopo tre anni, Pica sente sempre più forte la necessità di esprimere sé stessa al massimo, e decide quindi di diventare freelance: “Quando lavori così tanto tempo con qualcuno ti immergi in quell’ambiente e riesci persino a leggere nella mente dell’altro”. Si concentra nel ricercare qualcosa di nuovo e di dedicarsi totalmente alla moda: lavora alle sfilate per brand come Peter Pilotto, alle campagne pubblicitarie per Dolce & Gabbana e Louis Vuitton e alle copertine di magazine come Vogue Paris, Self-Service e i-D.
In più collabora con famosi fotografi come Mario Testino, Alasdair McLellan e Willy Vanderperre. Con Testino si é anche occupata della campagna di Chanel #EyeCanBe.
Nel 2015 Lucia Pica diventa Pica di Chanel Beauty: erano ben due anni che la casa rimaneva senza un direttore creativo per il Beauty, dopo l’uscita di scena nel febbraio 2013 di Peter Philips (ora direttore creativo di Dior Beauty), che aveva lavorato con Chanel per 5 anni. Ma l’arrivo di Lucia Pica, il cui curriculum include colori sgargianti e look sperimentali per magazine indie, si preannuncia come la più grande e meglio riuscita rivoluzione nel campo del beauty di Chanel.
“Devo sempre cercare di essere un po’ ingenua e non pensare fino in fondo a tutto ciò che si porta con sé questo grande nome. Se cominciassi a pensare a ciò che vende di più e a vendere il più possibile, allora perderei la mia visione e la mia personalità e perderei anche la ragione per la quale mi hanno assunta”.
Lucia Pica si occupa del design dei prodotti delle prime quattro collezioni annuali; inoltre, trucca personalmente le modelle ed attrici delle campagne pubblicitarie: “Si comincia da un’idea, si crea una storia intorno, e si unisce tutto il materiale al quale ci ispireremo nella realizzazione. Poi si procede col produrre i vari colori e texture per i prodotti”.
La sua prima collezione intera é uscita nell’Agosto 2016, ma il suo tocco era già visibile nelle precedenti collezioni, come la campagna natalizia del 2015 “Rouge Noir”, per la quale ha truccato le labbra della modella Sam Rollinson con un rossetto ultra brillante color borgogna, e ha incorniciato gli occhi con un insolito ombretto viola scuro.
I colori inaspettati ed affascinanti continuano e prendono vita anche sui red carpet, come a Cannes nel 2016, dove Lucia Pica ha truccato l’ambasciatrice di Chanel Kristen Stewart con un look insolito, ma riuscito alla perfezione grazie ad un ombretto rosso.
A Marzo 2016 Chanel lancia i video “Chanel Beauty Talks”, una serie nella quale Lucia Pica e un volto di Chanel danno consigli utili su come utilizzare i prodotti del brand secondo le loro personali idee, ma senza spiegare passo per passo come fare, come succede invece per i tipici tutorial: “Come make-up artist, ovviamente, so che c’è il modo giusto di fare certe cose e di applicare certi prodotti. Ma penso che ci sia una certa ossessione nel fare le cose tutte ad un certo modo e così facendo non si rispetta l’individualità della persona, che è la cosa che più mi piace e mi emoziona del mio lavoro”.
Per ora sono ne usciti otto episodi, e tra le partecipanti alla serie troviamo Gisele Bündchen, Keira Knightley, Kristen Stewart, Lily Rose Depp e Ellie Bamber.
A Chanel, Lucia ha anche donato anche i colori dell’Italia, della sua Napoli, racchiusi nella collezione “Neapolis New City” che non solo è un’inno e una poesia ai colori della terra che ha sempre avuto nel cuore, ma che unisce ianche n qualche modo antichità e modernità, luci e ombre con un’eleganza unica e irripetibile.
“Se tutti noi ci truccassimo allo stesso modo, avremmo tutti lo stesso volto. E questo non mi piace. Mi piace vedere la diversità. Mi piace vedere diverse interpretazioni della stessa cosa. Ho finito la mia prima collezione e le ho donato la mia visione. Ma ciò che mi renderà davvero felice sarà vederne le diverse interpretazioni delle persone che si divertiranno ad utilizzarla”.
Quel che ci resta da dire è che Lucia Pica é sicuramente una donna alla quale ispirarsi, una donna di successo che non perde la sua identità e che riesce a conquistare il mondo passo dopo passo, con coraggio e voglia di divertirsi accentuando, tramite la sua maestria, le diversità di ognuno.
Credits: Business of Fashion
Credits images: i-D Magazine, Lucia Pica, Chanel.