“Nel mood” è una delle tante espressioni che abbiamo preso in prestito dalla lingua inglese per identificare uno stato d’animo, un insieme di sensazioni o un modo d’essere: “dell’umore giusto”. Essere nel mood significa aver voglia di fare qualcosa o trovarsi da qualche parte, con una predisposizione emotiva o mentale verso l’attività, l’idea o il sentimento. Non lo nego: a me non entusiasma il fenomeno dell’ormai eccessiva contaminazione della lingua italiana. Sono giovane, sono cresciuta nei primi anni 2000, il trionfo dell’inglese l’ho vissuto in prima persona, ma nonostante questo, mi ritrovo a storcere sempre un po’ il naso quando sento nomi propri italiani inglesizzati, termini inglesi italianizzati, quando qualcuno vuole chiedermi una cosa al fly, dirmi che la mia borsa è molto cute, ricordarmi di schedulare la call. Eppure, mi piace chiamare baby il mio fidanzato, parlare con alcune persone mescolando italiano e inglese, e non saprei come meglio spiegare perché “stasera non ho voglia di uscire” se non dicendo che “non sono nel mood”. E mi capita spesso di dover dare la colpa al mio mood, perché il mood è una fondamentale guida delle mie scelte quotidiane. Scelgo sempre accuratamente i film e le serie da guardare e i libri da leggere in base al mio mood, per esempio, che è sempre variabile, ma soprattutto molto specifico: in questo periodo, per esempio, sono nel mood di storie “non troppo realistiche – non eccessivamente romantiche – magari anche un po’ drammatiche – senza troppa azione – non prive di sentimentalismi – con il decorso degli intrighi romantici che dico io”. Un criterio per cui è difficile individuare corrispondenze esatte; eppure, ad oggi, io sto trovando spesso quello che cerco. Un mood non universalmente condivisibile, che a volte si auto-contraddice, ma forse abbastanza comune da poterci dedicare una lista di tips per quando vuoi guardare e leggere qualcosa e ti senti particolarmente esigente.
Sì, la lingua italiana è bellissima, ma bisogna lasciarla andare per la sua strada; sì, le contraddizioni sono parte di me, parte di te; quindi, qui dei perfect fit su cosa leggere e guardare quando sei un po’ “nel mio mood”.
In the mood for… Un film crudo e malinconico
“PICCOLE COSE COME QUESTE” DI TIM MIELANTS

Adattamento del romanzo “Piccole cose da nulla” di Claire Keegan, questa storia è ambientata nell’Irlanda del 1985, dove viviamo alcuni pezzi di vita di Bill Furlong (Cillian Murphy). Bill è un umile venditore di carbone, padre di una famiglia numerosa, che scopre le condizioni disumane in cui vivono le ragazze madri all’interno di un convento locale. Questa scoperta lo porta a confrontarsi con la propria coscienza e con la realtà di una comunità che preferisce ignorare tali ingiustizie. Un racconto potente e toccante, sull’altruismo, sulla moralità, sulle conseguenze delle scelte e delle azioni, quelle che sembrano temporanee ma che invece sono per sempre.
In the mood for… Una serie sci-fi su cui fare congetture
“SCISSIONE” DI DAN ERICKSON

Un perfetto cocktail di thriller psicologico e fantascienza, questa serie tv creata da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller racconta il presente e il passato dei dipendenti della Lumon Industries, un’azienda che implementa una procedura chiamata “scissione”, che separa chirurgicamente i ricordi lavorativi da quelli personali dei suoi impiegati. Questo intervento crea due identità distinte: una che esiste esclusivamente nell’ambiente lavorativo (gli “Innie”) e una nella vita privata (gli “Outie”).
Nella seconda stagione, in particolare, l’ultima uscita ad oggi, gli “Innie” hanno iniziato a prendere coscienza della loro condizione e cercano di scoprire la verità dietro la losca Lumon. La trama quindi si infittisce, si fa di puntata in puntata più complessa, richiedendo agli spettatori un’attenzione maggiore e lasciandoli con un milione di domande senza risposte, o con risposte che sembrano generare sempre nuove domande. Frustrante, ma anche incredibilmente coinvolgente.
In the mood for… Un film italiano delicatissimo
“DICIANNOVE” DI GIOVANNI TORTORICI

Un film che amerà chi ama il cinema d’autore, il cinema orientale, il cinema di Luca Guadagnino (la cui Frenesy Film Company l’ha prodotto).
Il film racconta la storia di Leonardo (Manfredi Marini), un ragazzo di 19 anni in cerca della sua strada. Parte da Palermo per Londra con l’idea di studiare economia, ma presto si rende conto che non fa per lui; così, si trasferisce a Siena per studiare la sua amata letteratura, ma nemmeno lì trova ciò che cerca. Decide allora di lasciare l’università e immergersi nello studio dei grandi classici da solo, nella speranza inconsapevolmente disperata, di trovare sé stesso e il suo posto nel mondo. Un ritratto sincero delle incertezze e delle inquietudini dei giovani e, in particolare, della generazione degli studenti fuori sede, di quando si è pieni di sogni, ma senza una direzione precisa. Un film che chiunque abbia vissuto l’incertezza del diventare adulti potrà sentire molto vicino.
In the mood for… Un libro breve dal finale inaspettato
“I BAFFI” DI EMMANUEL CARRÈRE

Il protagonista di questa storia è un uomo baffuto che decide un giorno di tagliarsi i baffi, convinto che amici e familiari noteranno subito il cambiamento. Tuttavia, con sua grande sorpresa, nessuno sembra accorgersene, anzi, chi lo conosce nega addirittura che lui abbia mai portato i baffi. Ciò che inizialmente sembra un piccolo gioco tra marito e moglie si trasforma rapidamente in un incubo psicologico: il protagonista si trova risucchiato in una spirale di paranoia e angoscia, mettendo in dubbio la propria memoria, la propria sanità mentale e la propria identità. Un thriller psicologico sottile, inquietante e folle, che ci fa riflettere sulla fragilità della mente e sul pericolo di perdere ogni punto di riferimento. Ciliegina sulla torta, il finale aperto e disturbante lascia spazio a diverse interpretazioni, confermando la maestria di Carrère nel mescolare quotidianità e incubo.
In the mood for… Un film americano che sembra disgustoso ma poi non lo è
“A DIFFERENT MAN” DI AARON SCHIMBERG

Seguiamo la storia di Edward Lemuel (Sebastian Stan), un attore affetto da neurofibromatosi di tipo 1, una malattia che causa deformità facciali. La sua condizione lo rende timido e solitario, ma la sua vita cambia quando fa amicizia con la sua nuova vicina di casa, una drammaturga. Dopo aver partecipato a una sperimentazione medica, Edward guarisce dalla malattia e decide di assumere una nuova identità, fingendo la propria morte e presentandosi come Guy Moratz, un agente immobiliare di successo. Tuttavia, la sua vecchia vita continua a perseguitarlo, finché la farsa si complica con l’arrivo di Oswald, un uomo affetto dalla stessa malattia ma che vive serenamente la sua condizione. Edward si ritrova così a confrontarsi con le proprie insicurezze, mentre lo spettatore si domanda: chi è il vero “mostro” in questa storia?
In the mood for… Una serie tv da guardare in un giorno con tua madre
“LEZIONI DI CHIMICA” DI LEE EISENBERG

La serie, basata sull’omonimo romanzo di Bonnie Garmus, segue la storia di Elizabeth Zott (Brie Larson), una talentuosa chimica che negli anni ’50 lotta per farsi strada in un ambiente accademico dominato dagli uomini. Dopo un decorso di ingiustizie e ostacoli nella sua carriera scientifica, Elizabeth trova un’insolita opportunità di trasmettere il suo sapere: diventa la conduttrice di un programma televisivo di cucina. Ma il suo show va ben oltre le semplici ricette: contro ogni volere e aspettativa degli uomini al vertice della piattaforma televisiva, Elizabeth usa il programma per educare e ispirare le donne, insegnando loro scienza, emancipazione e indipendenza in un’epoca che le vuole relegate al ruolo di casalinghe. Power to the women e un po’ di sobrio romance in sottofondo.
In the mood for… Un libro-mattone che ti regala tanto
“OHIO” DI STEPHEN MARKLEY

Ci troviamo in una piccola città dell’Ohio, dove si intrecciano le vite di quattro ex compagni di scuola: Bill, Stacey, Dan e Tina. Anni dopo la fine della scuola, ognuno di loro è tornato a casa per motivi diversi, ma le loro storie sono legate a un tragico evento del passato che ha segnato le loro vite. La narrazione, così, si divide in quattro parti, ciascuna dedicata ad uno dei protagonisti, sviluppandosi attraverso i loro ricordi, sogni, e le interazioni, mentre riflettono su come il passato li ha formati e su come il presente li ha cambiati.
In questo romanzo, si legge della disillusione della generazione moderna, della grande storia sociale e politica americana post-11 settembre, di solitudine, abuso, dipendenza, del senso di impotenza, e della ricerca di significato in una vita segnata dal trauma.
In the mood for… Un film che fa ridere ma fa anche riflettere
“A REAL PAIN” DI JESSE EISENBERG

Il film racconta la storia di due cugini, David (Jesse Eisenberg) e Benji (Kieran Culkin), che vanno in Polonia per visitare la casa d’infanzia della loro nonna ebrea da poco deceduta. I due cugini si uniscono ad un tour organizzato, girando la Polonia tra luoghi storici e memorie di famiglia, sperimentando le difficoltà della convivenza, anche se temporanea, e riconoscendo l’essenzialità della rispettiva presenza nelle reciproche vite. Un mix di momenti comici e di riflessioni importanti sull’eredità ebraica e le difficoltà di affrontare il passato, collettivo e personale. Per la sua performance, Kieran Culkin quest’anno ha vinto l’Oscar come Miglior attore non protagonista, elemento essenziale di una storia che riesce a far riflettere senza mai prendersi troppo sul serio.
In the mood for… Un film surreale dove clonano la crush adolescenziale
“MICKEY 17” DI BONG JOON HO

Questo film di fantascienza, basato sul romanzo “Mickey7” di Edward Ashton, racconta la storia di Mickey Barnes (Robert Pattinson), un essere umano dall’esistenza “spacciata” sulla Terra che sceglie di candidarsi come “sacrificabile” per svolgere missioni letali in una colonia spaziale sul pianeta Niflheim. Ogni volta che morirà, Mickey verrà rigenerato tramite una tecnologia avanzata di ristampa di corpi e memorie. Quando ritorna inaspettatamente vivo da una missione, Mickey 17 scopre che il suo clone, Mickey 18, è già stato creato, mettendo entrambi in pericolo. Un film divertente, brillante, con allusioni satiriche alla politica americana e, last but not least, 18 Robert Pattinson.
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