Una designer unica in Italia, che concepisce linee semplici e materiali unici, dai colori forti e dalle texture innovative. Tutto ciò che produce lo fa nel rispetto dei principi di sostenibilità e pensando ad una donna responsabile, femminile, minimalista e di carattere: ha lavorato e collaborato con diversi brand di fama mondiale e tiene lecture nelle più importanti università internazionali.
Questa è Laura Strambi.
Il suo stile si contraddistingue per originalità, creatività, cura dei dettagli e della scelta dei materiali che caratterizzano i suoi capi d’abbigliamento, rendendoli unici e con una storia da raccontare. Una storia che ha come sfondo comune il rispetto per l’ambiente, per i lavoratori del settore e per il Made in Italy.
La sua filosofia è infatti green: tutti i suoi capi sono tracciabili, ottenuti con l’impiego di energie alternative, organici e portatori di un messaggio di sostenibilità. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito della sua vita, dei suoi progetti e della sua ultima collezione “Frozen Garden” per il prossimo Autunno/Inverno, presentata alla Milano Fashion Week di febbraio.
__________
Come e quando si è avvicinata al mondo della moda? E quando al concetto di sostenibilità?
__________
Sin da bambina sono cresciuta osservando la mia mamma nel suo atelier di moda a Casale Monferrato. Da lei ho imparato ad apprezzare tessuti, mi ha trasmesso amore e passione per i materiali più belli e per tutto il mondo della moda. Dopo il liceo artistico ho frequentato l’Istituto Marangoni e poi la Royal Academy a Londra.
Mi sono avvicinata al concetto di sostenibilità, seguendo tutte le fasi produttive della filiera tessile. 10 anni fa ho voluto approfondire la ricerca sulla provenienza delle fibre tessili, dalle coltivazioni alle tinture. E sul rapporto tessile e salute.
__________
In un’intervista ha dichiarato che in Italia si è ancora poco sensibili a questo tema (a differenza per esempio dei paesi del Nord Europa), perché secondo lei nel nostro Paese facciamo ancora così tanta fatica a percepire il bisogno di sostenibilità?
__________
C’è poca conoscenza, e poca informazione. La Camera della Moda sta facendo molto proprio sulla comunicazione e divulgazione di tutto ciò che concerne la sostenibilità.
__________
Come professoressa che ha insegnato sostenibilità e moda sostenibile, quanto crede sia importante trasmettere ai giovani la “verità” sulla moda?
__________
Non chiamatemi professoressa…Ho tenuto workshop in diverse Università in Italia e all’estero. È doveroso insegnare ai giovani che anche acquistando una t-shirt possiamo influire sull’inquinamento.
__________
In Italia si trovano le materie prime che rispettano la sostenibilità? O deve uscire dai nostri confini?
__________
Si certo, in Italia la maggior parte di tessuti che produce e non fa solo il converter, sono adeguati alla normativa Europea sulla sostenibilità e uso di materie non tossiche per la filiera produttiva.
__________
La sua esperienza nel mondo del teatro ha poi influenzato lo stile delle sue creazioni di moda? Se sì, in che modo?
__________
Il mondo del teatro con la sua magia e grandissima creatività ha molto influenzato il mio lavoro, regalandomi una maggior apertura e aprendomi ad una creatività sganciata da canoni estetici tipicizzati.
__________
Delle numerose collaborazioni che fatto, ce n’è una in particolare che le è rimasta nel cuore?
__________
L’esperienza fatta con Bulgari. Mi sono occupata della parte tessile ( foulard, sciarpe e cravatte) e di una approfondita ricerca di materiali e colori. Disegnare foulard e tutta la collezione tessile di un brand sinonimo del vero lusso italiano è stata una bellissima esperienza.
__________
Chi o che cosa la ispira in ambito professionale? E nella vita di tutti i giorni?
__________
L’ispirazione è sempre la natura!! Alla sua bellezza bisogna guardare con ammirazione e profondo rispetto, consapevoli che è un dono grande del buon Dio a tutta l’umanità.
__________
Ci può parlare della sua nuova collezione “Frozen Garden”? Quale è stata la sua ispirazione?
__________
L’ispirazione sono i giardini o meglio i parchi di NY in un freddo inverno: guardando attraverso le vetrate brinate di una casa serra in Central Park ci affacciamo ad un mondo nuovo ed ovattato, impalpabile e raffinato, che filtra la sua luce attraverso colori impastati e velati. I materiali sono esclusivi, tra cui un’inedita fibra completamente naturale e biodegradabile ottenuta dall’ananas, pure lane “green fiber” per giacche e cappotti, Lana di Yak naturale per morbidi over dall’allure “lusso” e tessuto tecnico ottenuto dal riutilizzo delle reti da pesca.