Una nuova generazione di attori, l’attendavamo, ed è finalmente arrivata.
Tra i nuovi volti e voci del cinema italiano, c’è lui, Andrea Carpenzano.
Di poche parole, lascia che siano i suoi lavori a parlare e far scoprire le sfaccettature che Andrea riesce a dare ai suoi personaggi, così uguali e cosi diversi da lui, come lui stesso li descrive nella nostra intervista.
Il suo ultimo progetto cinematografico “Guida romantica a posti sperduti” è stata presentato alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, mentre lo scorso anno ci ha fatto entrare nella testa e nel cuore di un giovane calciatore che, nonostante sembri avere tutto, si scontra con i suoi demoni dell’infanzia ne “Il campione” (per il film era candidato come miglior attore protagonista ai Nastri d’Argento).
Da Stendhal a Pablo Picasso, sono tanti gli artisti che negli anni sono stati accolti dal Grand Hotel de la Minerve a Roma, una tradizione che continua e che tra le sue statue, marmi, la vista mozzafiato del rooftop e splendidi giochi di luce ha ospitato anche Andrea che, con le sue risposte schiette e senza filtri e i suoi consigli “alcolici“, è la nostra Cover Story di novembre.
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
Quando io e mia sorella ci guardavamo i film di Charlie Chaplin a casa dei miei nonni in Romagna. Noi due sopra ad una poltrona bianca. Tv minuscola.
C’è qualcosa in particolare che cerchi nella sceneggiatura che ti fa dire, “sì, lo voglio fare”?
La verità nei dialoghi e la realtà nei silenzi.
Quanto di Andrea c’è nei tuoi personaggi?
Come dico sempre, i miei personaggi è come se avessero una mamma in comune. Sono tutti fratelli. Quindi diversi. Quindi uguali a me. Quindi diversi da me.
Come affronti le sfide interpretative sul set? Hai un metodo o ti lasci ispirare dal personaggio che devi interpretare?
Cerco semplicemente di fare quello che devo fare. Non ho un metodo, non so neanche che cosa voglia dire avere metodo. Forse ce l’ho ma non so di averlo.
Ti piace cercare dello spazio per l’improvvisazione?
È bello improvvisare. È necessario. È sopravvivenza.
L’ultimo film che hai visto e che ti ha fatto scoprire qualcosa di te stesso?
Non ricordo di un film che mi ha fatto scoprire qualcosa di me stesso. Non so neanche se sia possibile una cosa del genere.
In generale, quand’è che ti senti più libero di esprimere te stesso?
Dipende dalle situazioni. Dipende da vari momenti nell’arco di una giornata. A volte dalle persone che ho intorno, a volte quando sono completamente solo. Ti potrei rispondere “nel mio lavoro” ma se parliamo del mio lavoro non si parla solo di quando uno sta sul set. Si parla anche di quando uno sta sulla tazza del cesso la mattina appena sveglio. Questo lavoro passa anche da questi momenti penso.
Hai bisogno di un consiglio, a chi ti rivolgi?
Ad un mio amico o a mia sorella o a me stesso.
Hai mai scritto qualcosa di tuo?
Bah… si.
L’ultimo bugia che hai raccontato?
20 minuti fa.
Il primo DVD che hai comprato?
Babe, maialino coraggioso. Grandissimo film.
Un film che ti ha colpito particolarmente e una serie tv da guardare subito.
Il film: “Appuntamento a Belleville” invece le serie mi dispiace ma non saprei… l’ultima che ho visto è stata “Romanzo Criminale”.
Il tuo must have sul set.
Le bottigliette d’acqua.
Un epic fail sul lavoro.
Mi sa che non posso rispondere.
Qual è la tua “isola felice”?
Le mie camminate.
Il film che sai quasi a memoria.
“La spada nella roccia” della Disney.
Da piccolo prendevi la tua camera e riprendevi le tue uscite con gli amici o cose quotidiane, hai mai pensato di dirigere? È qualcosa che ti è mai passato per la testa?
Si fanno sempre tanti pensieri stupidi. Quindi si, ci ho pensato.
C’è un regista in particolare con il quale vorresti collaborare?
Harmony Korine.
Hai detto di non avere un sogno ma di amare i sognatori. Quale sognatore ti piacerebbe interpretare prima o poi?
Un personaggio di qualche cartone animato.
Dopo aver letto alcune tue interviste devo chiedertelo: qual è il tuo vino preferito?
Ti consiglio 3 vini: 50&50 Avignonesi Capannelle, Spumante Brut Almerita, Colli di Luni Vermentino Etichetta Nera LVNAE.
Photo and Video by Johnny Carrano.
Thanks to Other.
Thanks to Luisa Berio.
Thanks to the Grand Hotel de la Minerve.
Grooming by Chantal Ciaffardini.
Styling by Vanessa Bozzacchi e Sara Castelli Gattinara.
Fashion Assistant: Claudia Senna.
Total Looks: Gucci.