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A proposito di “Camping”, cosa ti ha spinto a far parte di questo progetto?
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Prima di tutto il far parte di un progetto della HBO. La HBO ha sempre avuto gli ideali e il coraggio di raccontare storie molto diverse. In secondo luogo, anche l’idea di lavorare con Lena Dunham e Jenni Konner è stata molto esaltante, dal momento che ho sempre ammirato il loro lavoro e ritengo che siano persone super talentuose e molto brave nel creare personaggi complessi.
“Prima di tutto il far parte di un progetto della HBO”.
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Come ti sei relazionato con il tuo personaggio Miguel?
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Miguel sta attraversando una crisi di mezza età e il suo cuore è spezzato. Penso che tutti abbiamo sperimentato cosa significhi essere affranti e sentirsi soli, e ho quindi cercato di costruire il personaggio da questa premessa. È un uomo che è letteralmente disposto a fare qualsiasi cosa, anche se questo significa rivoluzionare la propria vita e seguire i desideri di una donna, per sentirsi nuovamente desiderato. In questo caso la donna è strampalata e dallo spirito libero, l’esatto contrario di quello che è sua moglie.
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Hai avuto libertà di improvvisazione?
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Per prima cosa ci davano il copione, e solo dopo ci prendevamo la libertà di improvvisare. Abbiamo anche avuto un incredibile gruppo di sceneggiatori sul set, che se ne uscivano con varie idee avute lì su due piedi. Era un ambiente creativamente molto libero. Ma abbiamo sempre fatto in modo di ottenere anzitutto ciò che era scritto. La sceneggiatura erano così bella che era difficile cercare di migliorarla.
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Se dovessi andare in “campeggio”, dove e con chi vorresti andare?
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Andrei sul Grand Canyon o in Islanda, per vedere l’aurora boreale. Ma mi piacerebbe anche solo accamparmi vicino ad un fiume, ascoltare il suono dell’acqua che scorre, pescare e leggere tutto il giorno. Chi porterei con me? Questo è facile! Porterei il mio cane Frankie, che ho preso al canile.
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Cosa puoi rivelarci del tuo prossimo progetto “For All Mankind”?
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Non molto, sfortunatamente. Posso dire che sono molto entusiasta di far parte di questo progetto. È una storia sulla corsa allo spazio e si svolge negli anni ’70.
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Hai iniziato la tua carriera in Spagna, cosa ti manca del lavorare lì e che esperienza porti sempre con te?
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Mi manca molto la Spagna. Mi manca il cibo e il modo di vivere. In termini di lavoro, amo vivere a Los Angeles per tutte le possibilità che ha da offrire. Ma mi piacerebbe molto lavorare in Spagna a breve. Se si presentasse il progetto giusto, sarei il primo a prendere l’aereo! Però dovrebbero assicurarsi che sul set ci sia un sacco di jamón serrano (prosciutto tipico spagnolo).
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L’ultimo binge-watch?
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“Big Mouth”, la seconda stagione. Meravigliosa.
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Una serie TV in cui vorresti recitare?
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“Il Trono di Spade”.
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Cosa c’è nel tuo futuro?
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Una volta terminato il lavoro con la serie TV di Apple, continuerò a tenere aperte le mie opzioni, ma spero che mi arrivi qualche lavoro cinematografico interessante. È importante essere in continua evoluzione come artista e come essere umano. Mi tiene vivo.
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Un Epic Fail sul lavoro?
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Ho una storia divertente. Mi sono presentato sul set di “The Mentalist” e continuavo a riferirmi a me stesso con il nome del mio personaggio, Roberto Salvador. L’assistente personale con la quale stavo parlando pensava che io fossi una comparsa e continuava a dirmi di camminare sullo sfondo con lo zaino che avevo con me, e tra me e me pensavo: “Aspetta, ho fatto l’audizione per questa parte, ho delle battute”. Finalmente, dopo aver ripetuto tante volte “Sono Roberto Salvador,” ho detto il mio vero nome e la PA era tipo “Ooooo mi dispiace!”. Abbiamo riso entrambi e mi ha indicato la mia roulotte. È stato uno shock perché era il mio primo ruolo come “guest star” e pensavo che improvvisamente avessero cambiato idea. Hahaha.
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La frase in spagnolo che non puoi fare a meno di usare spesso?
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Oh, sono così tante. Impreco molto. Soprattutto guardando il Real Madrid. Dico “cojones” molto spesso.
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Qual è la tua isola felice?
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Un bel campo da golf.
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Qual è la tua parola preferita?
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Adoro un sacco di parole. Amo le parole in generale perché una parola può cambiare il significato di tutto. Ma in cima alla lista, mi piace la parola “smorgasbord“.
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Che personaggio vorresti essere?
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Ce ne sono così tanti! Spider Man è in cima alla lista. Da bambino, avevo un costume da Uomo Ragno, e la prima cosa che facevo dopo scuola era indossare quel costume. Non volevo mai toglierlo, ma mia mamma non mi lasciava dormire vestito così.
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Cosa hai già spuntato dalla tua Lista dei Desideri?
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Avere un cane e essere un personaggio fisso in una serie di HBO. Ma ce ne sono ancora molti da spuntare.
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La cosa più bella durante le riprese di “Camping”?
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Andare al lavoro ogni giorno. Che bella sensazione.
Credits:
Photography: The Riker Brothers
Grooming: Thea Istenes.
Styling: Simona Sacchitella.
