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Qual è stata la tua prima esperienza di recitazione e in che modo la tua idea in merito è cambiata e si è evoluta nel tempo?
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La mia prima esperienza come attrice professionale è stata in uno spettacolo comico che ho fatto nel 2013. Era una web series, mi è piaciuta tantissimo! Dopo quel ruolo, mi sono dedicata al genere drammatico, il che è molto diverso. La mia idea di recitazione continua a evolversi con ogni personaggio e team con cui lavoro. Ogni giorno che passa, mi sento sempre più coinvolta in questo mestiere.
“La mia idea di recitazione continua a evolversi con ogni personaggio e team con cui lavoro”.
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In “Sons of Anarchy”, Kurt Sutter ha abituato il pubblico a figure femminili forti, più che capaci di tenere ogni situazione sotto controllo. In questi primi episodi di “Maya”, abbiamo iniziato a conoscere Adelita e la sua forza. Come ti sei preparata per la parte? Hai anche cercato ispirazione nei personaggi di “Sons of Anarchy”, come Gemma?
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Si certamente. Adoro come Kurt crea forti personaggi femminili che portano avanti la storia. Per prepararmi al mio ruolo ho fatto delle ricerche sulle “Adelitas” durante la rivoluzione messicana. Ci sono così tante storie sul potere femminile da cui trarre ispirazione. Vengo anche da una famiglia con donne veramente forti che hanno vissuto 2 guerre mondiali (le mie 2 nonne, in Italia) e mi hanno aiutato a capire quella che è l’anima di una donna forte e quell’istinto di sopravvivenza.
Certo, prendo sempre un po’ di ispirazione da Gemma (metaforicamente parlando). Adoro il modo in cui protegge la sua famiglia e quanto è appassionata per le cose in cui crede. È una roccia, come Adelita.
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Hai qualcosa che ritieni possa collegarti in qualche modo al personaggio di Adelita?
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Assolutamente. Siamo entrambe testarde e indipendenti. Farei qualsiasi cosa per proteggere la mia famiglia, proprio come lei. Sono nata e cresciuta in Venezuela, quindi so come ci si sente a vivere in un mondo in cui devi essere cauto e stare attento se vuoi sopravvivere. Penso che entrambe abbiamo quell’istinto di sopravvivenza.
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Come descriveresti Adelita in una parola?
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Leonessa.
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Hai lavorato sia in produzioni venezuelane che americane. In base alla tua esperienza personale, diresti che c’è una differenza tra loro?
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In un certo senso, penso che entrambi i paesi abbiano un linguaggio diverso per quello che riguarda la recitazione (non solo in senso letterale). Ma in entrambi i casi puoi sentire la stessa passione e percepire l’ambiente familiare. Ho avuto la fortuna di sentirmi al lavoro con la famiglia, non importa in quale paese io sia fisicamente.
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Ultimamente, l’industria cinematografica e Hollywood si stanno aprendo all’inclusione – grazie al movimento Time’s Up per le donne e grazie anche ad una rappresentazione più completa di realtà diverse da quelle che solitamente vediamo sullo schermo. Cosa ti piacerebbe vedere in futuro per l’industria del cinema e della TV? E pensi che piattaforme di streaming come Amazon e Netflix la stiano cambiando?
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Mi piacerebbe vedere più inclusione, specialmente nel cinema, dove penso che un po’ manchi. Non solo con donne o latinos, ma in generale. È così importante essere consapevoli di ciò che sta accadendo nel mondo ed essere sensibili al riguardo. Se non vediamo le cose come sono, possiamo diventare ignoranti. Vedo piattaforme di streaming e TV / film come finestre per sensibilizzarci come persone, quindi dovremmo davvero usarle con consapevolezza e rispetto.
“Vedo le piattaforme di streaming e TV / film come finestre per sensibilizzarci come persone, quindi dovremmo davvero usarle con consapevolezza e rispetto”.
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Qual è la tua isola felice?
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Abbracciare mio marito. Non importa dove siamo, se sono con lui mi sento felice, tranquilla e al sicuro.
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Un tuo epic fail sul lavoro, se ne hai mai avuto uno?
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Credo che sia quando torno a casa dopo una lunga giornata e ho la sensazione che avrei potuto fare meglio. Non c’è davvero niente che puoi fare a quel punto. È difficile lasciare andare quella sensazione.
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Il tuo must have sul set?
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Il mio album da disegno, non manca mai.
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L’ultimo binge-watch?
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“FAUDA”… non riesco a farne a meno…!!!
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Qual è stato il momento in cui ti sei sentita più libera mentre recitavi?
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Recitare in generale mi fa sentire libera. Con “Mayans M.C.”, sono stata in grado di esprimere una parte di me a cui non ero abituata, il che è stato meraviglioso.
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La cosa più bella durante le riprese di “Mayans M.C.”?
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La fratellanza che abbiamo creato. Amo tutti nello show come in famiglia. Inoltre, essere in grado di lavorare con attori più giovani è stato davvero stimolante. Mi è piaciuto vedere così tanto impegno e potenziale.
“Con ‘Mayans M.C.’, sono stata in grado di esprimere una parte di me a cui non ero abituata”.
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Qual è il tuo sogno nel cassetto?
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Essere in grado di sostenere la mia famiglia facendo ciò che amo e di aprire scuole d’arte per bambini nel mio paese d’origine. Questo è il mio sogno. E naturalmente, realizzare tutto ciò lavorando con le persone che ammiro di più: registi, attori e artisti.
Photo credits: Leslie Alejandro
Makeup: Jessica Ahn
Hair: Matt Fugate
Styling: Ami Lasser