Introversa, dolce, e determinata nel raggiungere il suo scopo, quello di “essere se stessa interpretando qualcun altro”: Carolina Signore si presenta così agli occhi di chi la vede per la prima volta ma anche sul piccolo e grande schermo, con un sorriso sincero e la voglia di mettersi in gioco. Dopo aver recitato in “Viaggio Sola”, “Don Matteo 11” e “Renata Fonte”, Carolina è ora al cinema con il film “Appena un minuto”, per la regia di Francesco Mandelli, dove interpreta Greta, una ragazza tutta social che dovrà imparare a fare i conti con la vita reale.
Tra cambi d’abito all’insegna del romanticismo un po’ rock ‘n’ roll, abbiamo chiesto a Carolina come sia nata la sua passione per il cinema (spoiler: sua nonna è una delle protagoniste della storia), come sia stato recitare sotto la direzione di Francesco Mandelli e alcune curiosità su questa giovane donna che siamo sicuri sia una delle attrici emergenti italiane del momento e che rivedremo molto presto!
Il momento in cui hai capito di voler fare l’attrice.
Devo tutto a mia nonna. Quando ero bambina mi facevano tante foto: ero timida e chiusa eppure in quelle foto, in quelle espressioni, mia nonna vide comunque qualcosa. Così cominciò a portarmi in giro per fare casting. Molte volte andavano bene, ho fatto tante pubblicità e sfilate. Insomma, lì è cominciato tutto. Finché un giorno mi hanno presa per un film importante, “Viaggio Sola”, con Margherita Buy per la regia di Maria Sole Tognazzi. Lì ho capito che quel qualcosa che aveva visto mia nonna lo avevo davvero, anche se non ne ero molto cosciente. Lei venne con me. Abbiamo fatto un bellissimo viaggio in Puglia, dove ho conosciuto attori importanti, professionisti.
Mi ricordo il set, l’odore del trucco, i vestiti le atmosfere magiche. È stato il mio vero incipit al mondo del cinema. Ero felice sui set. Ed è questa la cosa più importante in questo lavoro, essere se stessi interpretando qualcun altro. Oggi mia nonna mi segue ancora. E non la ringrazierò mai abbastanza.
Dedico a lei tutti le mie piccole vittorie.
Il “motto” della tua vita.
I tanti “no” della vita sono solo un motivo per andare avanti sempre più forti.
Come è stato essere diretta da Francesco Mandelli? E come hai costruito il tuo personaggio in “Appena un minuto”?
Essere diretta da Francesco è stato un grande sogno perché è sempre stato un personaggio che ammiravo. Sul set è riuscito a creare un ambiente familiare che ci ha permesso di lavorare e di divertirci. Abbiamo pensato per il personaggio allo stereotipo delle ragazze adolescenti che vivono in una realtà “social” e che quindi incontrano delle difficoltà nella vita reale.
C’è un genere di film con il quale ti piacerebbe metterti alla prova?
Mi piacerebbe moltissimo girare un film d’azione e, sopratutto, vorrei essere l’assassino.
Cosa significa per te la recitazione?
Essendo molto introversa, per me la recitazione è un modo per esternare sentimenti che nella vita mi è più difficile esprimere.
Il momento più bello vissuto su un set finora.
Il momento più bello è stato a Sofia in Bulgaria durante le riprese di “Appena un minuto”, perché giravamo nel Bronx della Bulgaria e Francesco se ne andava in giro alla ricerca dei posti più brutti e malfamati.
Hai mai pensato se ti piacerebbe scrivere o dirigere in futuro?
Mi piace molto scrivere, per ora non ci ho mai pensato però chissà cosa ci riserverà il futuro…
Il tuo must-have sul set.
Il mio must have sul set, come nella vita, è la mia piccola Moleskine.
Il tuo epic fail sul set.
Il mio epic fail sul set è stato ovviamente impappinarmi durante una battuta.
Il tuo film preferito di ora e quello di quando eri bambina.
Il mio film preferito da bambina è sempre stato “Alla Ricerca di Nemo”, mentre ora il mio film preferito è “Leon“.
L’ultima serie che hai bingewatchato.
L’ultima serie che ho visto è stata “Under The Dome”, tratta dal romanzo di Stephen King.
Il tuo superpotere.
Vorrei leggere la mente delle persone.
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Thanks to Factory4pr.
Styling by Sara Castelli Gattinara.
Makeup and Hair by Claudia Raia.
Total Looks by REDValentino.