Il gatto è fuori dal sacco (o, meglio, la fenice è fuori dal Cappello Parlante?) e dopo due anni di attesa “Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald” è finalmente nelle sale. Ha diviso il pubblico con una serie di scelte di trama, ma ci ha anche riportato dopo tanto tempo nell’universo magico di Harry Potter. Derek Riddell interpreta Torquis Travers, che nel film si distingue come un Auror a servizio del Ministero della Magia: lo ricorderete di certo mentre confronta Silente durante una lezione, segnando solo il primo dei tanti dissapori di quest’ultimo con il ministero.
Originario di Glasgow, con una formazione teatrale iniziata durante l’infanzia e proseguita durante il percorso scolastico, Derek non si lascia spaventare dai confini tra le varie arti, e li accoglie come sfide da affrontare con grande passione. Sullo schermo lo ricordiamo anche come Re Giacomo VI in “Gunpowder”, la mini-serie TV della BBC che segue la Congiura delle Polveri, e come Richard Cawoodin “Happy Valley”.
All’alba di “Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald” abbiamo voluto chiedergli qualcosa di più sulla sua recitazione, sul suo futuro e sulla magia!
_________________
Prima di tutto, come è stata la tua relazione con la recitazione quando eri più giovane?
_________________
Una domanda che suscita in me molte emozioni, al momento…Ho messo piede per la prima volta sul palco quando avevo circa 5 anni, mia madre era una dei volti più importanti nella scena teatrale amatoriale di Glasgow ed è stata lei a coinvolgermi. È venuta a mancare di recente e mi rendo conto che i miei ricordi più vividi di lei non provengono da casa, ma da sporchi, vecchi teatri sparsi per tutta Glasgow.
_________________
Hai anche un vasto background in teatro.
Qual è stato il momento in cui ti sei sentito più libero sul palco?
_________________
È sempre una sfida essere totalmente immerso nel momento e non badare alle tue prestazioni e a come stai recitando mentre ti esibisci. È una cosa incredibilmente rara e, ad essere onesti, nella mia esperienza è capitato pochissime volte. Penso di aver raggiunto questo tipo di libertà una volta, in una produzione alla scuola di recitazione!
_________________
Eri anche William Baxter in “Mary Shelley”, qual è stata la parte che più ti è piaciuta del far parte di questo progetto? E il miglior momento sul set?
_________________
Penso che sia stato proprio scoprire di più sulla figura di Mary Shelley stessa, su cosa ha fatto per pubblicare “Frankenstein” e come ha ottenuto il proprio nome sulla copertina. All’epoca, la gente non poteva, o non voleva, credere che una donna fosse in grado di scrivere. Ho tanti bei ricordi del set, ad esempio stare seduto in una minuscola roulotte nel mezzo dell’Irlanda con Elle Fanning e Douglas Booth che suonano “Heads Up”, mentre fuori pioveva a dirotto e aspettavamo che il cielo schiarisse.
_________________
Parliamo di “Animali fantastici: i Crimini di Grindelwald”, il tuo personaggio è un auror purosangue: a quale casa di Hogwarts appartiene (prendiamo molto sul serio le nostre case di Hogwarts)?
_________________
Sembra un po’ Serpeverde, no?
_________________
Cosa possiamo aspettarci dal tuo personaggio, Torquil Travers? Sappiamo che il Ministero della Magia sta cercando Newt, ma potresti parlarci un po ‘di più del tuo personaggio?
_________________
Beh, come molti dei personaggi che interpreto, quando lo incontri per la prima volta non è proprio un personaggio amichevole. Si rende conto che a Parigi stanno accadendo eventi che sono incredibilmente minacciosi per il Ministero della Magia e ha il compito non invidiabile di cercare di radunare una squadra che potrebbe avere una possibilità nel caso di confronto diretto con Grindelwald.
. . .
_________________
Il franchising di Harry Potter e Animali Fantastici sono famosi per la profondità dei personaggi: come hai lavorato su questo aspetto? È stato discusso qualcosa in anticipo con il regista e J.K. Rowling?
_________________
Il regista, David Yates, e io abbiamo avuto un paio di confronti su che tipo di persona Travers dovesse essere, sia il primo giorno sul set che, ovviamente, durante le rirprese. È stato un processo meravigliosamente collaborativo e anche se personalmente non ho mai avuto modo di discuterne con J.K. Rowling, ho sentito che potevo avere un’idea del modo in cui aveva pensato il personaggio attraverso le parole di David.
_________________
Qual è la parte migliore di essere in un progetto così atteso e magico come “Animali Fantastici”?
_________________
Probabilmente che sono finalmente coinvolto in un progetto che posso mostrare ai miei figli? Solitamente, gran parte del mio lavoro a livello televisivo ha momenti molto bui. I miei gemelli hanno solo nove anni, non penso che mi affretterò a mostrar loro “The Missing”, ad esempio. Stando in piedi sul ponte fuori da Hogwarts, oppure nella classe, mi ha davvero colpito il pensiero di quanto fossi fortunato ad essere coinvolto nel progetto, e mi sono detto di assaporare quei momenti perché milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per stare dove ero io in quel momento.
_________________
Sei un Potterhead?
_________________
Non proprio, no. Ho letto alcuni dei libri ma non tutti, e lo o stesso vale per i film.
“Sono finalmente coinvolto
in un progetto che posso
mostrare ai miei figli.”
_________________
Il tuo film preferito di Harry Potter o di Animali Fantastici fino ad ora?
_________________
Ho adorato il primo film di “Animali Fantastici e Dove Trovarli” ed essere stato scelto per il seguito l’ha reso ancora più bello. I quattro personaggi principali sono molto affascinanti e si basa su una combinazione di umorismo, momenti drammatici ed effetti speciali che ho trovato incredibilmente affascinante.
Un piccolo gioco, dal momento che sei parte integrante del mondo di “Animali Fantastici”: Scegli il tuo preferito!
Come definizione, “Babbano” o “No-Mag”?
Babbano.
Silente o Newt Scamander?
Travers non è troppo entusiasta riguardo nessuno dei due, ma dirò Newt.
Snaso o Asticello?
Snaso.
Tassorosso o Serpeverde?
Serpeverde.
— SERPEVERDE —
_________________
Hai lavorato anche nel doppiaggio e nel voiceover, come con la serie “Dragon Age”. Qual è stato il momento migliore? E qual è la maggiore differenza, per te, nella recitazione quando si tratta di doppiaggio, teatro, TV e cinema?
_________________
Spero di non mostrare il lato “idiota” di me stesso sul palco o sullo schermo come faccio nella cabina audio quando si tratta di un videogioco, perchè sembra sempre che ci sia una quantità assurda di grugniti e respiro pesante da fare. Recitare per la TV e per il cinema, invece, è praticamente lo stesso.
Si cerca semplicemente di riprodurre la realtà del momento e di quelle precise circorstanze, ma si apportano piccole modifiche alle dimensioni della performance a seconda della dimensione della cinepresa. Sul grande schermo, basta pensare qualcosa e sarà immortalato.
_________________
Qual è l’ultima serie che hai guardato?
_________________
“Killing Eve”.
È davvero un capolavoro moderno in tutto: nel mood, nella scrittura e nelle prestazioni.
_________________
Qual è la tua isola felice?
_________________
Quest’anno, nel giro di poco tempo ho perso un paio di persone a cui tenevo davvero molto. È un territorio nuovo per me, e sono molto confuso.
Al momento, anche solo stare con la mia compagna e tenere in braccio i miei figli è di grande conforto.
_________________
Qual è il tuo rêve (sogno) per il futuro?
_________________
Spero davvero che il mondo ritrovi la sua sanità mentale per il bene dei miei figli. Stiamo vivendo dei momenti davvero terribili in cui tutto può essere detto o fatto e nessuno, a quanto pare, viene davvero imputato per quello che viene fatto. Faccio fatica a pensare a un altro periodo storico in cui ci sono stati così tanti plitici disonesti in tutto il mondo, al governo nello stesso momento.
“Stare con la mia compagna e tenere in braccio i miei figli è di grande conforto.”
_________________
Cosa ti riserva il futuro?
_________________
Ho recentemente finito di lavorare sulla prossima serie di “Shetland” per la BBC e a “Gentleman Jack”, l’ultima serie di Sally Wainwright basata sulla vita di Anne Lister. Avevo già lavorato con Sally per “Happy Valley” quindi è stato molto bella rivederla e, naturalmente, la sceneggiatura è davvero fantastica.
Photographer: Joseph Sinclair.
Grooming: Charlotte Yeomans.
Styling: Felicity Gray.