Ormai lo sapete, amiamo Emma Day.
Dopo averla intervistata sulla sua carriera e sui suoi migliori makeup look, non vedevamo l’ora di chiederle tutto sui look che ha realizzato per Maya Hawke e Francesca Hayward durante la 77esima Mostra del Cinema di Venezia. Inoltre, ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata sulla quarantena e come è stato tornare a lavorare in questo nuovo mondo.
Tra ispirazioni anni ’60 e ’70 e come usare i colori in modo moderno e fresco (senza dimenticare un tocco vintage, ovviamente), ecco quel che ci ha raccontato Emma sui meravigliosi look che ha realizzato a Venezia e sui prodotti chiave che ha utilizzato, e che abbiamo fotografato sul suo balcone con un’incredibile vista di Venezia sullo sfondo.
Per i look di Maya [Hawke] quali sono state le ispirazioni, e qual è stato il processo?
Maya è un po’ una ragazza rock, uno spirito libero, e penso che la cosa principale sia stata che non volevamo farla apparire troppo costruita.
Ha 22 anni, è bella, conosce il suo stile ed è piuttosto sfacciata, quindi ho impostato molto del mio lavoro a partire da come le piace la sua pelle, che è come piace anche a me, è molto naturale, amo le sue lentiggini. Siamo rimaste sul semplice per il look da giorno: solo un tocco color corallo sulle labbra e mascara sulle ciglia, ha delle ciglia da bambola incredibili, non ha bisogno di quelle finte! L’abbiamo mantenuta molto fresca, anche perché ho pensato: “Ci sarà l’alternanza tra i momenti in cui userà la mascherina e in cui sarà senza”, ma il rossetto che ho usato è fantastico, non ha lasciato segni.
Per il look di sera invece indossava Versace, che è una scelta glamour non indifferente, ma lei è giovane e vuoi che anche l’abito sia giovanile. Così ho iniziato a realizzare un trucco occhi leggermente anni ’70 più forte sulla piega, e più tenue nel resto dell’occhio. Stavo anche pensando a Jane Birkin, perché me la ricorda davvero molto, oltretutto Maya la adora, quindi ho pensato: “Cosa farebbe Jane Birkin?” Ha 22 anni, è a una prima cinematografica, per cosa avrebbe optato? Indossava un vestito favoloso, ma non voleva che fosse troppo, troppo vecchio, troppo glamour, non è nel suo stile. È stato molto facile lavorare con Maya, siamo sulla stessa lunghezza d’onda; e poi, a un certo punto si è messa a parlare di “Scarface“, e amiamo il bob di Michelle Pfeiffer in “Scarface”, così le abbiamo fatto un piccolo bob arrotondato anni ’70, bellissimo.
“Maya è un po’ una ragazza rock, uno spirito libero…Stavo anche pensando a Jane Birkin, perché me la ricorda davvero molto”.
Ancora una volta, non era troppo sofisticato, era giovane e bella; sembrava sé stessa, e per me, se le ragazze sentono di essere loro stesse e di essere belle, è la cosa più importante da ricercare.
Ma non si sa mai, la prima volta che si lavora con qualcuno, si spera di instaurare quella connessione. Potrebbero aver visto quello che ho fatto in precedenza, aver capito il mio mood e poi potrebbero voler lavorare insieme a me proprio per questo. E così è stato.
Quale diresti che è il trucco o il segreto per ottenere una linea arrotondata così perfetta? Perché non è così facile, a volte rischi di fare troppo o troppo poco…
Nel caso di Maya, ha funzionato perché il suo occhio è così grande, e non è facile per nessuno, ma ha questi occhi enormi, quindi puoi realizzare quei look occhi grandi tipici degli anni ’60 (e, ancora una volta, è tutto incentrato sul suo mood e il suo viso). Dipende tutto dalla ragazza, perché se una ha un occhio un po’ più incappucciato, sarebbe abbastanza difficile da fare, ma la chiave è andare più in alto con quella linea, poi si deve fare una sfumatura più pallida per ottenere una forma molto rotonda e morbida; non ci sono linee dure perché è tutto sfumato insieme, non c’è un eyeliner definito. Si tratta di capire la forma degli occhi. Il mio amico Ben Talbott [il parrucchiere] mi dice sempre che preferisco i riferimenti vintage, ma non posso farne a meno, quando vedo una ragazza mi dico: “Lei è quella ragazza, è in quel tipo di mood o spirito,” ma voglio comunque renderla moderno, non voglio che sia qualcosa di derivato, deve essere anche contemporaneo.
Mi è piaciuto così tanto perché, come hai detto, era un po’ vintage, ma allo stesso tempo sembrava così fresco…
Esatto e volevo anche che si vedessero le lentiggini, come se fosse stata in spiaggia per un po’; Volevo che sembrasse che fosse rientrata dalla spiaggia e che si fosse truccata, così da mantenere quel look “beachy”.
E riguardo Francesca? Era un colore e un mood completamente diversi…
Ho ricreato un mood anni ’60 con lei il giorno prima, e MiuMiu è un brand abbastanza giocoso. Ho visto il vestito e ho detto: “Allora, che ne pensiamo di questo?” Avevo visto l’argento sulla scollatura del primo vestito, così ho realizzato un look occhi anni ’60. Inoltre, gli scatti diurni di MiuMiu li fanno sempre nel bel mezzo della giornata, e non si vede nulla [ride] a differenza del tappeto rosso dove si riesce a vedere la luce che cambia, quindi devi marcare un po’ di più il makeup.
Il secondo giorno ci siamo dette: “Facciamo qualcosa di un po’ più punk“. Avevamo questo vestito verde e lei è così aperta a sperimentare, avevo questo ombretto verde di NARS che mi era stato mandato durante il lockdown e ho pensato che sarebbe stata perfetta con quel colore. Vuoi solo divertiti, MiuMiu non prende la vita troppo sul serio, il vestito era davvero da bambola, è una questione di vestirsi bene, ma in modo divertente. Puoi fare tutto quello che vuoi con Francesca, puoi realizzare milioni di look diversi, l’unico “problema” è che è così bella, ha quel viso su cui vorresti solo continuare a lavorare, ma devi fermarti. [ride]
“Facciamo qualcosa di un po’ più punk”.
A proposito dell’utilizzo del colore, anche di uno forte come quello che hai usato su di lei, qual è il consiglio che daresti?
L’ombretto di NARS che ho usato era un verde glitterato, l’ho applicato picchiettandolo con le dita perché quel tipo di pigmento aderisce meglio così facendo: l’ho preso e l’ho usato per realizzare una sottile linea curva, perché invece di renderlo grafico volevo renderlo morbido, come negli anni ’70. È una linea sottile, ma non volevo che fosse un solo colore e basta, volevo ammorbidire un po’. La chiave non è fare delle linee dure, ma morbide, se si vuole ricreare questo look.
Sono sempre attratta dai colori, li amo, ma a volte ho paura di fare troppo o troppo poco, quasi da non vederlo, il colore non è sempre facile.
Il mio consiglio è di non impazzire troppo, basta aggiungere gradualmente il colore e vedere quanto te ne serve; a proposito, il verde starebbe benissimo su di te.
Non è sempre facile, e devo dire che i colori vivaci, anche se odio ammetterlo, ti stanno meglio se sei un po’ più giovane, devi stare attento a chi li indossa, se sei un po’ meno giovane forse opterei per un colore importante sulle labbra, ma sta tutto nel trovare un equilibrio.
Come è stato tornare alla creatività dopo la quarantena?
Sai una cosa? Il mio amico mi ha detto: “Oh mio Dio, sei davvero scatenata!” Non volevo essere troppo noiosa, volevo divertirmi. Non lavoravo ad un red carpet da febbraio, ero un po’ preoccupata di lavorare con le mascherine con tutto il protocollo. Ovviamente, pulisco tutto, sono molto consapevole di quest’aspetto: uso una nuova tavolozza per mescolare i colori, non uso direttamente i mascara che ho, uso solo quelli usa e getta. È un processo che richiede più tempo, devo pulire tutto tra un lavoro, cosa che facevo già, ma voglio che il cliente si senta rassicurato e capisca che ne sono consapevole, che non sono superficiale. Ho sempre pulito tutto, ma ora lo faccio ancor di più.
“Voglio che il cliente si senta rassicurato e capisca che ne sono consapevole, che non sono superficiale”.
È cambiato qualcosa con le mascherine?
Quello che odio è che devo indossare gli occhiali quando lavoro e a volte lo trovo abbastanza scomodo. Se fa caldo si crea tutto il vapore sulle lenti, ci si deve fare l’abitudine, soprattutto considerando l’umidità di Venezia. A volte si prova una sensazione un po’ claustrofobica. Ma dobbiamo lavorare e andare avanti.
Con il primo cliente con cui sono tornata a lavorare in realtà ho anche indossato i guanti, volevo che si sentisse al sicuro, ma è davvero difficile lavorare con i guanti, perché sono così abituata a usare le mani, ora non li uso più ma le lavo costantemente e uso il disinfettante tutto il tempo. Sono tempi diversi, ma siamo tutti felici di essere tornati a lavorare. C’è questa dolcezza nell’aria, siamo tutti felici di vederci, siamo tutti amichevoli, ci siamo detti: “Oh mio Dio, siamo tornati qui, come è successo?”, il che è davvero incredibile.
“Sono tempi diversi, ma siamo tutti felici di essere tornati a lavorare”.
Venezia quest’anno sembra un piccolo miracolo…
Sembra un miracolo e rispetto davvero gli italiani che lo hanno reso possibile, e così bene oltretutto.
È un periodo davvero strano. Chissà come andrà, ma spero che questo faccia capire alle persone che possiamo davvero fare qualcosa. Ora ci sarà la Fashion Week a Milano e ci saranno alcune sfilate, stiamo facendo qualcosa, e Venezia ha spianato la strada.
Photos by Johnny Carrano.
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