Quando si vedono per la prima volta le foto di Jenn Collins non si può che notarne l’indiscutibile bellezza: diversità, inclusione, tecnica, passione ed emozioni traspaiono in ogni singola foto. Volevamo assolutamente intervistare Jenn per chiederle qualcosa sul suo percorso verso la fotografia Beauty, qual è la mission del suo lavoro e un po’ di curiosità sul suo kit professionale.
E, ovviamente, non potete perdervi le foto degli ultimi lavori che pubblica su Instargam!
Come è nata la tua passione per la fotografia e come si è evoluta poi nella fotografia beauty?
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Ho iniziato a fotografare fiori e paesaggi quando ero alle superiori, ma poi mi sono innamorata della ritrattistica (e nello specifico della fotografia beauty) quando mi sono trasferita a Los Angeles. Ho iniziato a lavorare con un paio di fotografi beauty della zona ed ero affascinata dai dettagli e dalla precisione, così ho raccolto la sfida di affrontare questo tipo di fotografia in prima persona. Ho speso diversi anni sperimentando con ogni settore (ritratti scolastici, matrimoni, moda, prodotti, e-commerce, sport, ecc.) e il beauty è quello che ho sentito come mio. Sono così contenta di aver trovato il mio piccolo spazio in quest’industria. Mi sento a casa.
C’è uno shooting che è stato particolarmente speciale per te?
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Non vorrei sembrare scontata o sdolcinata, ma ogni shooting è speciale per me, davvero. Sono così fortunata di poter passare del tempo con alcune bellissime persone sul set, in modo creativo e divertente. Non è fantastico? A parte questo, ricorderò per sempre la mia prima campagna, durante la quale ho avuto modo di confermare la mia passione. È stato (ed è ancora) così surreale e fantastico, tutt’oggi mi fa sentire le farfalle nello stomaco.
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Lavori nell’industria beauty che è in continuo cambiamento, soprattutto negli ultimi anni con il tema dell’inclusività. Cosa vorresti vedere nel futuro del beauty?
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La mia speranza è che l’inclusività di ogni tipo di carnagione, genere e fisicità nelle campagne pubblicitarie cresca ulteriormente e venga riconosciuta come ordinaria, non come un semplice trend. Mi riempirebbe il cuore di gioia sapere che ogni persona si sente rappresentata e apprezzata guardando le foto sia online che nei negozi. Aspiro allo stesso risultato con i miei lavori e spero di fare ancor di più. Vorrei continuare a vedere crescere il numero di fotografe donne in quest’industria. Sono ispirata da così tante fotografe del settore, spero davvero che il numero cresca!
Qual è stato il lavoro più impegnativo fino ad ora e perché?
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Ho scattato la campagna di un brand di makeup un paio di anni fa, dovevamo scattare 24 modelle in un giorno, 2 look a modella. È stato impegnativo per i troppi soggetti e per la velocità con cui stavamo scattando. Preferisco avere del tempo per conoscere le modelle prima dello shooting, quindi è stato difficile non aver avuto tempo per costruire un rapporto con loro. Si è poi rivelata una giornata divertente, e gli scatti sono riusciti bene, ma è stato impegnativo, decisamente.
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“La mia speranza è che l’inclusività di ogni tipo di carnagione, genere e fisicità nelle campagne pubblicitarie cresca ulteriormente e venga riconosciuta come ordinaria, non come un semplice trend.”
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I tuoi lavori editoriali sono bellissimi. Qual è il processo creativo e cosa rappresenta per te la creatività?
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Solitamente inizio da una modella che mi ispira. Amo i tratti particolari (come lo spazio tra i denti, i nei, le lentiggini, le sopracciglia decolorate, la testa rapata, ecc.), e la diversità etnica, quindi quando trovo una modella con un look che mi ispira inizio a costruirci intorno un concetto (sperando che vogliano scattare ovviamente). Lavoro poi a stretto contatto con i miei team di trucco e parrucco per creare uno storyboard di luci, capelli e makeup che stiano bene alla modella.
Sono notoriamente selettiva riguardo ai miei collaboratori e al soggetto perché voglio essere sicura che io e il team siamo ispirati da chi scattiamo, e che la modella sia emozionata di scattare con me e il team allo stesso tempo. Penso che questo aiuti nel processo creativo. Se l’intero team è emozionato, si accende la scintilla di creatività. Ho un piccolo album di ispirazioni nel mio telefono che a volte mi torna utile come punto di partenza per un editoriale; questo include makeup, texture, opere d’arte…
“AMO I TRATTI PARTICOLARI.”
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Nel tuo kit.
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Il mio kit personale include la 5DSr e la Canon 100 f/2.8 con lenti Macro. Vorrei avere di più nel kit ma le mie altre lenti sono state recentemente rubate. Il mio duo preferito di camera/lenti è il XF IQ3 100MP setup con le lenti Schneider 120 Macro. È un must per i miei lavori commerciali.
Il tuo libro di fotografia preferito o mostra fotografica.
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Mi vergogno ad ammetterlo ma non vado a così tante mostre fotografiche come dovrei, mentre i miei libri di fotografia preferiti sul comodino sono: “Vogue: The Covers” e un libro che raccoglie i lavori di Helmut Newton. Ho anche una piccola collezione di vecchi W Magazine e V Magazine da sfogliare.
Il tuo fotografo preferito.
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Ben Hassett. Il suo lavoro richiama l’attenzione, lo amo, è così intenso e sorprendente.
Anche Zoey Grossman. È un’ispirazione vedere una donna così giovane e creativa dominare l’industria! Tutti i suoi lavori sono femminili e unici.
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“Zoey Grossman: i suoi lavori sono femminili e unici”.
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Mai senza….sul set.
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Le mie scarpe ortopediche da anziana (non sono vecchia ma i miei piedi si sentono tali dopo una giornata di 14 ore sul set), un balsamo labbra e latte d’avena ghiacciato gigante (d’altronde, vivo a Los Angeles).
Lo shooting dei sogni.
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Oddio, è difficile perché sento di averne già fatti (ancora un cliché, lo so). Penso che scattare una campagna per un brand makeup di larga scala a Londra o Parigi sarebbe un sogno. Ma chi lo sa, magari in un anno o due potrebbe realizzarsi 😉
Il tuo superpotere fotografico.
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Sono fiera della mia abilità di saper catturare le emozioni e le espressioni genuine delle mie modelle. Come ho detto prima, amo costruire una relazione e un rapporto con il soggetto che devo fotografare, e penso che questo traspaia dalle mie immagini. Niente sorrisi finti!
Il tuo prossimo acquisto fotografico.
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Probabilmente uno studio. Ne prendo sempre uno per gli scatti personali o gli editoriali, quindi vorrei affittare uno spazio un paio di volte al mese.
“Niente sorrisi finti!”
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Photos and Credits: Jenn Collins.
Follow her: @JennCollins.