Viviamo in un momento in cui la realtà dei social media è diventata imprescindibile per scoprire tutte le novità del mondo del makeup, le ultime innovazioni di prodotto e anche per vedere la realizzazione di alcuni look che vorremmo ricreare, insomma: possono essere una fonte d’ispirazione.
Ma in tutto questo caos di foto, prodotti, tecniche e look che sono quasi sempre, diciamocelo, tutti uguali, noi come tutto il resto del mondo, abbiamo scoperto, adorato, guardato con ammirazione il lavoro di Jo Baker, una makeup artist inglese che vive e lavora ad LA e che ha fatto del suo tratto distintivo l’unicità: il modo in cui utilizza i prodotti, i materiali, la sovrapposizione di texture. Tutto è volto ad una ricerca che si basa sull’osservazione di ciò che le sta intorno.
Dopo aver stupito tutto il mondo del beauty con i look creati su Lucy Boynton nell’ultimo anno, ci continua a stupire sui volti di Bryce Dallas Howard, Caroline Day, Julianne Hough, Florence Pugh, Sharon Stone (e molti altri).
Noi l’abbiamo incontrata a Venezia e non potevamo che chiederle come avvenisse il suo processo creativo, quali sono i prodotti che utilizza di più su Lucy e quali sono quelli che non devono mai mancare nel suo kit, di cui non può proprio fare a meno!
Il tuo processo di ispirazione sembra così divertente. Come ti viene in mente di collegare code di pesce, ciambelle, natura, ecc. con il makeup?
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Ad essere sincera, cerco di tenere gli occhi aperti: dovunque viaggio vedo costantemente texture, linee, design, traggo ispirazione da tutto.
Ed è semplice per te poi trasporre queste ispirazioni sul makeup, ti viene naturale?
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Mi viene abbastanza naturale.
Lavoro in questo campo da molto tempo, ma provengo da un background artistico, ero una pittrice e sia a scuola che al college ho seguito moltissime lezioni di arte. A dire il vero, questa è stata la base del mio interesse per il make-up: con un pennello in mano e una tela. Non si trattava necessariamente di persone, ma le trovavo molto affascinanti. Da adolescente amavo le persone e amavo l’arte, quindi poi ho combinato le due cose.
“Ad essere sincera, cerco di tenere gli occhi aperti”.
Puoi parlarci del make-up che hai realizzato su Lucy Boynton il primo giorno alla Mostra del Cinema di Venezia?
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Ogni volta che fai un makeup su Lucy devo subito andare a vederlo. Percepisco un senso di libertà nel vostro rapporto: ogni volta fate qualcosa di nuovo, fresco e speciale.
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È esattamente così che Lucy mi fa sentire con il makeup. È camaleontica, spazia dal look femminile e dolce a quello drammatico e vampiresco con molta facilità, sa calarsi in personaggi diversi con il minimo sforzo. Jenny Cho ha creato il “caschetto spuntato alla Lucy“, che è moderno, fresco e molto cool – ed è il colore perfetto per giocare con il makeup.
I look di Lucy sembrano semplicemente materializzarsi qui e lí.. Non ci pensiamo a lungo, si fida di me e della mia idea iniziale che poi indossa per davvero. È un sogno lavorare con lei e per lei, mi permette di essere libera di sognare e poi realizzare questi look.
“Si fida di me e della mia idea iniziale…”
“È un sogno lavorare con lei”
Quando si ha una cliente con uno stile unico e distintivo è facile liberare la creatività: la maggior parte delle volte prima di un red carpet si raggiunge un momento in cui dico, “Possiamo mantenere il look così o posso aggiungere un elemento in più”, e il più delle volte Lucy dice, “Fai pure”.
Lucy ha un approccio giocoso con i capelli e il makeup… Stimola la sua squadra e ci rende impazienti per il prossimo evento!
Allo stesso tempo, il look è perfettamente equilibrato. Hai un consiglio per ottenere questo equilibrio? Perché a volte, quando si decide di puntare sugli occhi, o sulle labbra, pensi di non poter lavorare anche su altri dettagli: mentre quando tu lo fai, è sempre così perfetto.
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Crescere a Londra mi ha fatto sviluppare un’estetica acuta per quanto riguarda la moda e gli editoriali… Adoro quanto siano vivaci ed espressive le persone a Londra. Ho imparato quello che mi piace da riviste come POP, ID Mag, Spoon Magazine, poi ho assistito a delle sfilate di moda e ho sempre ammirato il lavoro di Pat McGrath e Val Garland, mentre Kevyn Aucoin è stato una grande ispirazione… così ho portato tutta quell’ispirazione con me quando mi sono trasferita a Los Angeles. Mi piace pensare di portare un elemento di Londra, della moda e dello stile europeo a Los Angeles.
La maggior parte della gente pensa al red carpet come a un momento fondamentale per essere alla moda e belli, mentre io lo vedo come un’occasione per dire “facciamo quella cosa editoriale divertente che riusciamo a fare solo una o due volte all’anno”. Perché aspettare tutti questi mesi per fare un editoriale importante, perché non applicare questo stile di makeup alla vita di tutti i giorni, mescolandolo un pochino?
Il motivo per cui questi look hanno funzionato così bene su di lei è perché, come hai detto tu, c’è un elemento che non è completo.
E ti basi anche molto sul vestito.
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Decisamente! Mi lascio ispirare dal mood e dalle vibrazioni. Dico sempre ai miei clienti “quando indossate i vostri look, come vi fa sentire? Come vi fanno sentire?” E poi mi domando: “È femminile, è discreta? È elegante stasera? Dimmi chi è!”.
Mi piace fare questo tipo di discorsi con loro perché mi interessa creare un personaggio insieme a loro, così quando escono dalla porta sentono che si è creato un vero e proprio personaggio, un alter ego.
Penso li faccia sentire più sicuri di sé, tra l’altro. Si tratta di moda e red carpet, ma comunque sono sempre sotto gli occhi del pubblico.
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Certo, sei sotto pressione!
“Mi piace fare questo tipo di discorsi perchè mi interessa creare un personaggio insieme a loro…”
Quindi, sentirti potente grazie al make-up, al vestito, al personaggio che create insieme, penso sia un ottimo approccio.
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È così bello stare dietro le quinte e fare quello che facciamo e poi andare a casa: queste attrici sono sempre sotto i riflettori. A prescindere da dove vadano, è un vai e vieni costante e avere una piccola armatura, un’armatura fatta di make-up, può farti sentire protetto in un certo senso.
Mentre per quanto riguarda lo skincare e la base di Lucy, quali sono i prodotti che usi?
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Adoro i prodotti provenienti dal Giappone… Altri dei miei prodotti preferiti sono tedeschi, francesi, italiani… Amo Weleda e il modo in cui i loro prodotti profumino esattamente come gli ingredienti che effettivamente raccolgono e crescono nelle loro fattorie.
Uso Weleda’s Skin Food in inverno e la linea Soothing Almond in estate. Skin Food ha una formulazione molto ricca, per la pelle sensibile potrebbe quasi essere troppo, ma è perfetto per la pelle più secca: lo consiglio a persone che hanno precedentemente acquistato La Creme De La Mer perché è simile come risultato ma molto più conveniente, tutti possono averlo! Adoro la Sisley Eye Contour Eye Mask per la preparazione del trucco. Amo anche Image C che ha un siero infuso di vitamina C che ti fa sentire come se stessi bevendo tutto il sole e le sue vitamine fin dalla prima applicazione!
Adoro anche il fondotinta Di Koh Gen Doh, così come i rossetti Lancôme Doll Lash Mascara e Chanel, sono sempre tra i miei preferiti!!
E qual è la tua skincare?
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Sto seguendo una challenge di 28 giorni con Weleda. Ho fatto un quiz a tema skincare sul loro sito e come risultato ho ottenuto 4 prodotti che ora sto usando giorno e notte per 28 giorni, poi credo nei trattamenti per il viso regolari.
Viaggio tantissimo, quindi vedo una facialist che si occupa anche di tutti i miei clienti: Cynthia Franco, è fantastica, e quello su cui lavoriamo costantemente è sul rilassare, idratare e rimpolpare la mia pelle, i suoi trattamenti sono leggendari a Hollywood!
La mia pelle è tipicamente inglese, ho problemi di ipersensibilità e di rossori, la mia pelle è la prima parte del corpo da cui traspare la stanchezza, da cui si capisce quanto soffro il jet-lag, quanto sono affaticata: è l’unico punto del mio corpo in cui non posso nascondere la stanchezza. Quindi, tutto sta nell’usare ingredienti calmanti e lenitivi, e adoro applicare gli olii sulla pelle per un bel massaggio nutriente!
Cosa c’è in cima alla tua wishlist?
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C’è la Healthy Glow Sheer Powder di Chanel che vorrei comprare al mio rientro. Ne avevo una, ma l’ho usata al matrimonio di un’amica e alla fine l’ho regalata a lei praticamente nuova. Ogni volta che vengo in Europa cerco di comprare qualcosa dalle farmacie, ascoltando i consigli dei farmacisti, ma ormai sta diventando una cosa universale, puoi comprare tutto in qualsiasi parte del mondo. Prima avevo l’abitudine di andare a Parigi e approfittare delle offerte su Bioderma, ora invece c’è Amazon. Ha tutto: è sconcertante, un miracolo.
“Amo Weleda e il modo in cui i loro prodotti profumino esattamente come gli ingredienti che effettivamente raccolgono e crescono nelle loro fattorie”.
Quali sono i prodotti che consideri fondamentali? Quelli che non possono mancare dal tuo kit.
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Adoro il lash primer di Lancôme, e il Cils Booster XL Mascara Base. Lo uso su tutti prima del red carpet e lo amo, perché è più denso, fa aderire meglio le ciglia tra loro così non devi applicare troppo prodotto. Per me è quello il prodotto numero uno per un red carpet.
Infatti, mi stavo giusto chiedendo quale prodotto usassi sulle ciglia di Lucy, che sono meravigliose. Sono sempre stata curiosa perché io ho delle ciglia molto corte e dritte, quindi è difficile trovare il prodotto giusto.
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Prova questo!
La maggior parte delle volte, le nostre ciglia sono così pulite per il fatto che le bagniamo in continuazione, che serve un po’ di frizione perché se sono troppo lisce il mascara scivola via, soprattutto con l’oleosità dei follicoli, delle palpebre, eccetera.
E mi piace quando il tubetto è mezzo vuoto, perché il mascara diventa un po’ più asciutto e quando lo metti devi applicarlo una ciglia per volta, non puoi farli insieme perché una si asciugherebbe più velocemente dell’altra: in questo modo le tue ciglia raddoppieranno, sembreranno più spesse e più grosse e ci sarà maggiore aderenza tra ciglia e mascara. E in più non devi toglierti chili di trucco la notte, considerando che usi meno mascara, è fantastico.
Ci sono altri prodotti sacri nel tuo kit?
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Ho un gel per sopracciglia preferito, che è il Clear Brow Gel di Anastasia Beverly Hills. Adoro anche Touchè Eclait e i correttori in penna di Charlotte Tilbury, che sono fantastici, oltre al correttore di Nars, il Radiant Creamy Concealer. Lo amo per il suo effetto coprente, è fantastico. Quando viaggiamo, non possiamo sempre portare con noi tutti i colori di fondotinta: i correttori puoi usarli anche come base per chiunque, è fantastico.
Adoro la cipria di Supergoop! che si chiama Invincible Setting Powder: è questa polvere giapponese molto luminosa, la sto usando su Lucy ed è un velo leggero, morbido, ha quasi un effetto satinato sulla pelle. Non si vede molto di persona, ma in foto è meravigliosa ed è un’ottima cipria: lo compro quando sono a Tokyo oppure a Londra.
Adoro il Lip Balm di Sisley, quello rosa, che è molto idratante. Mi piace anche la maschera contorno occhi di Sisley, la Eye Contour Mask: è perfetta per i clienti che sono appena scesi dall’aereo e hanno bisogno di un po’ più di idratazione attorno agli occhi.
Urban Decay offre invece un primer per ombretto fantastico: adoro un buon primer, posso truccare chiunque con quello e non si rovina e non si muove, dura davvero nonostante il caldo e la pioggia. Chantecaille ha un ottimo eyeliner beige, un bel colore perché non è eccessivamente giallo ma non è nemmeno un bianco brillante, sembra naturale: richiama il colore degli occhi così posso renderli più grandi applicandone anche solo un paio di punti sotto l’occhio, aiuta lo sguardo a sembrare più aperto e luminoso, al posto di tracciare l’intera linea.
C’è poi un blush di Lorac che si chiama Tinge e si adatta a tutte le pelli: è un blush matte chiaro, morbido, piuttosto polveroso e di una tonalità che ricorda la peonia ma che non risulta opaco o pesante quando viene applicato. Tutti lo adorano perché è la tonalità perfetta di peonia, è un blush rosato ma sempre tendente a quella tonalità. Adoro quel prodotto, funziona davvero per tutti.
Ed infine il bronzer Soleil Tan de Chanel: è perfetto.
Cos’è il make-up per te? Lo usi anche per trasmettere messaggi: da quello che vedo su Instagram, per te il make-up è più di un semplice fattore estetico.
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Anche nel trucco alterno momenti in cui sono seria, altri in cui sono divertente e allegra, perché è così che siamo nella vita, ma a volte le cose ti prendono alla sprovvista: la foresta amazzonica, tutti quegli animali bellissimi e il rischio che si estinguano, gli elefanti che vengono uccisi per ricavarne l’avorio, è così assurdo che abbiamo ancora a che fare con queste questioni ridicole.
Quindi, cerco di sottolineare il fatto che il make-up non è solo una forma di distrazione e puoi usarlo anche per aumentare la consapevolezza. Rende le persone più coscienti, magari aprendo gli occhi e le menti, li spinge ad osservare con più attenzione. Ecco perché uso oggetti strani a volte, anche solo per dire “guardati intorno, non perderti niente”.
Tante persone passano la vita sul telefono e danno tutto per scontato. Io invece sono così ispirata dal design, dalle cose che vedo, registro tutto nel cervello e prendo sempre spunto da ciò che ho raccolto. Viviamo in un mondo basato sulla tecnologia e, anche se lo adoro, arriva il momento in cui mi dico “metti giù il telefono e guardati intorno, o cerca di essere più consapevole, fai qualcosa di divertente, tirati su di morale oggi”.
Quindi cerco di usarle il make-up per riflettere su come mi sento in quel giorno o cosa sto attraversando, o che esperienze sto facendo: è la mia forma di espressione.
Ne hai troppi/e di…
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Scarpe, come tutte le ragazze! [ride]
Come ogni ragazza ho tantissimo makeup. Ho un’intera stanza piena di prodotti makeup, sembra di essere da Sephora. Cassetti di Chanel, cassetti di Dior, cassetti di Tom Ford… ho molto cassetti di plastica, tutti in una stanza. È troppo! Sono fortunata, perché ricevo moltissimi prodotti e questo mi permette di scegliere quelli che mi emozionano davvero delle mie linee di makeup preferite.
“…il make-up non è solo una forma di distrazione, puoi usarlo per aumentare la consapevolezza”.
Hai un tuo look personale?
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Sai, la maggior parte delle volte in cui lavoro non mi trucco affatto. Certo, seguo una buona skincare routine ma, per quel che mi riguarda, voglio essere neutra, voglio apparire “neutralizzata” in qualche modo. Adoro creare sulle altre persone, io non non sono la tela: sono assolutamente felice di essere quel tipo di persona che osserva e resta in disparte, non ricerco quel tipo di attenzione. Cerco di restare soft, neutra, semplice.
Per me è una sorta di momento terapeutico, adoro il make-up e anche lo skincare.
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Amo lo skincare, ma il make-up è talmente una parte integrante del mio lavoro che non mi capita mai di sedermi e dire, “wow, non vedo l’ora di truccarmi”. Ci metto solo cinque minuti, mi trucco velocemente e corro fuori di casa, l’ultima cosa che voglio fare è guardarmi allo specchio e truccarmi. Sono così da quando ero adolescente, è così che si è sviluppata questa passione, dal sedersi davanti allo specchio, giocavo con il make-up e cercavo di vedere cosa ne sarebbe venuto fuori.
Hai detto che ami lo skincare. Hai qualche maschera che ti piace particolarmente?
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La maschera calmante Lily and Jasmine di Chantecaille, la uso ormai da quindici anni. Quando l’ho scoperta per la prima volta avevo più problemi con la mia pelle rispetto ad adesso.
All’epoca credevo di avere la pelle predisposta all’acne, ma ho scoperto che era solo ipersensibilità e che avevo una cute molto reattiva, quindi è uno di quei prodotti che, quando l’ho scoperto, ha fatto molto bene alla salute della mia pelle e l’ha ovviamente idratata. Questo particolare prodotto ti dà l’impressione di aver riposato bene e a lungo. Al mattino, dal momento che hai dormito a lungo, la pelle appare meno arrossata, più calma, più morbida e più liscia. Quella maschera ha la capacità di offrire risultati meravigliosi ed è anche un brand che utilizza ingredienti botanici puri all’89%, quindi hanno avuto un occhio di riguardo per l’ambiente da molto prima rispetto ad altri brand.
“La maschera calmante Lily and Jasmine di Chantecaille”.
Sei inglese e ora vivi a Los Angeles. Se potessi associare un make-up a Londra e uno a Los Angeles, cosa sceglieresti?
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Un look londinese… Direi Kate Moss, perché è la musa londinese per eccellenza e ha sempre sfoggiato questo make-up smokey iconico, disinvolto e un po’ vissuto, un look che viene indossato con labbra neutre e occhi drammatici. Lo stile di Los Angeles è molto più patinato e da red carpet: vogliono avere tutto sempre perfetto. Le sopracciglia sono rifinite e le ciglia sono truccate, non mancano mai blush, contouring, illuminante, matita per labbra: è tutto perfetto e truccato. Da Londinese cerco sempre di dire che non si deve fare tutto per forza, si può optare per qualcosa di più semplice.
In questo modo, tutti sembrano uguali.
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Tutti sembrano uguali, tutti hanno lo stesso viso e la maggior parte dei volti sembrano uguali: personalmente penso che non sia questo che rende le persone uniche.
Alexbox ha appena pubblicato un post su Instagram con questo piccolo messaggio in cui dice: qual è il punto nell’essere tutti uguali? Perché stiamo cercando di omologarci tutti ad una stessa tipologia presunta bellezza? È sbagliato, perché è così bello vedere la diversa unicità di ciascuno.
Ora ci sono ragazze che hanno la spaziatura fra i denti e lineamenti insoliti, zigomi altissimi e una mascella molto stretta o, al contrario, un viso dalla struttura larga con sopracciglia prominenti: quello che mi piace della moda è che si vedono tutti i tipi di bellezza.
Penso che sia in atto un cambiamento sul tema dell’inclusione: ad esempio nel fashion si iniziano a vedere le taglie forti, così come nel beauty. Si vedono più modelle con taglie forti anche nel beauty, ad esempio con Glossier: credo stia cambiando qualcosa.
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È anche un messaggio intelligente, perché ti incoraggiano a sentirti bene. Per anni abbiamo guardato queste immagini di donne bellissime e abbiamo pensato: “Non le assomiglio per niente”, ed è in un certo senso una percezione aliena di ciò che è bello perché è molto lontana da come, ad esempio, sono io o le persone che mi stanno attorno.
Quindi il messaggio divulgato da brand come Glossier, Genty e Dove è davvero importante per le prossime generazioni, perché mette in mostra l’unicità delle persone, le diverse tonalità della pelle, i diversi capelli, le lentiggini, è tutto diverso. A volte mi ritrovo a guardare dei volti e pensare: “oh mio Dio, da dove vieni? Chi sei? Hai un viso incredibile!”
Ad essere sincera, mi piace moltissimo la direzione che stiamo prendendo, ci sono dei volti incredibili che ora hanno l’opportunità di mettere in mostra la bellezza naturale, mentre penso ai tempi in cui l’avrebbero nascosta e si sarebbero sentite obbligate a coprire voglie e cicatrici.
Ora invece, stanno finalmente celebrando le loro differenze!
Photos by Johnny Carrano.
Photos by Jo Baker Instagram.