L’abbiamo vista brillare in produzioni di successo come “Peaky Blinders” , “The Crown”, “Downton Abbey – Il film”, e tanto altro: ora, la stella (non ancora per molto) nascente Kate Phillips è pronta a spiccare il volo.
Le sue straordinarie interpretazioni di alcuni tra i personaggi più complessi e sfaccettati mai scritti per lo schermo – Linda Shelby e la regina Mary, per citarne alcuni – non sono certo passate inosservate. Adesso, non vediamo l’ora di goderci Kate nel suo primo ruolo da protagonista in “Miss Scarlet e The Duke”, una nuova, imperdibile serie tv in arrivo prossimamente. Abbiamo chiacchierato con il talento britannico e le abbiamo fatto qualche domanda a proposito dei suoi nuovi e “vecchi” ruoli. Il risultato? Una conversazione emozionante e stimolante sull’influenza che le storie sullo schermo possono avere sulla realtà, se badiamo bene a raccontare quelle giuste.
Tra collaborazioni con Era 50/50, originali aspirazioni attoriali, e interessanti progetti in vista, ecco la nostra intervista con Kate Phillips!
Qual è il tuo primo ricordo cinematografico?
“A Little Princess” di Alfonso Cuaron. Questo film ha avuto un enorme impatto su di me quando ero più giovane. La bambina, Sara, ha una vivida immaginazione e per sopravvivere alle sue disavventure evoca mondi magnifici. L’ho guardato di nuovo di recente e mi ha fatto piangere ancora. È storytelling all’ennesima potenza.
Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto nella tua carriera?
“Fidati del processo”.
“FIDATI DEL PROCESSO“
A proposito di “Miss Scarlet eThe Duke”: cosa ti ha fatto dire di sì a questo progetto?
Già dopo le prime pagine del primo episodio, era chiaro quanto fosse diverso da qualsiasi altro dramma d’epoca. Lo spettacolo è pieno di azione, di carattere, e raramente c’è una scena senza un pizzico di umorismo. Sarei stata una sciocca a rinunciare all’opportunità di interpretare l’intelligente, spiritoso e testardo personaggio di Eliza. Aver avuto lei come parte è un dono.
Ti sei ispirata ad altri detective per calarti inei panni del personaggio?
Sono diventata davvero ossessionata con Sherlock Holmes. Eliza è molto simile a uno Sherlock donna, solo che i due affrontano sfide molto diverse.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione?
Altri scambi di battute tra il Duca ed Eliza e molta più azione!
“[Il regista Tim Mielent] vedeva [Linda Shelby] come un personaggio alla Giovanna d’Arco, completamente immersa nella sua fede e pronta a condurre gli altri alla salvezza”
Come ti sei avvicinata per la prima volta al personaggio di Linda Shelby in “Peaky Blinders”?
Il regista Tim Mielent mi ha scelta per il ruolo di Linda nella terza stagione ed è stato di grande supporto quando si è trattato di prepararsi per il ruolo. La vedeva come un personaggio alla Giovanna d’Arco, completamente immersa nella sua fede e pronta a condurre gli altri alla salvezza. Mentre stavo entrando in questo mondo già consolidato, ho fatto molto affidamento su Steven Knight e sul cast per capire come immaginavano lei e il ruolo che doveva interpretare nella serie.
Come hai costruito la tua intensa relazione sullo schermo con Paul Anderson, che interpreta Arthur Shelby?
Paul è un attore fantastico e assolutamente perfetto nel ruolo di Arthur. È molto giocoso e spontaneo, quindi non è mai difficile trovare una connessione quando lavoriamo insieme.
Nella quinta stagione, il tuo personaggio è diventato pienamente consapevole dei suoi “sentimenti” per Arthur e i Peaky Blinders: come hai affrontato tutte queste emozioni? Qual è stato il processo per allontanarsi da Kate e diventare completamente Linda?
È stata una tale emozione leggere del viaggio di Linda nella quinta stagione. Adoro dove l’ha portata Steven facendole raggiungere un punto così basso che alla fine non ha quasi nulla da perdere. Mi è davvero piaciuto interpretare il suo lato oscuro e crudo.
Interpreti due donne molto forti che combattono per ciò in cui credono sia in “Peaky Blinders che in “Miss Scarlet e The Duke”, e sei anche una sostenitrice di Era 50/50: quali cambiamenti ti piacerebbe vedere nell’industria del cinema?
La cosa più eccitante della televisione e del cinema è che l’impatto diretto che possono avere sul mondo esterno. Prendiamo ad esempio “La regina degli scacchi”: in seguito all’uscita e al successo di quella serie, c’è stato un incredibile aumento di persone che hanno iniziato a giocare a scacchi. Le donne sono ancora significativamente sottorappresentate, sia sul palcoscenico sia sullo schermo, e questo contribuisce solo a rafforzare gli stereotipi di genere da cui dobbiamo allontanarci. Prima riusciamo a raccontare storie nuove e diverse sia per uomini che per donne, prima possiamo iniziare a incoraggiare bambine e bambini a perseguire i propri sogni.
“Prima riusciamo a raccontare storie nuove e diverse sia per uomini che per donne, prima possiamo iniziare a incoraggiare bambine e bambini a perseguire i propri sogni”
Quali sono il tuo personaggio e il tuo film d’epoca preferiti?
Sono per forza di cose “Miss Scarlet and the Duke” e, ovviamente, Eliza Scarlet.
Se potessi interpretare un reale britannico, chi sceglieresti e perché?
Boudicca conta? Non è tecnicamente una reale, ma era la regina pagana della tribù celtica degli Iceni. Viene descritta come una guerriera che guidò un esercito in battaglia contro l’esercito romano. Sarebbe un ruolo interessante rispetto ad altre figure reali che ho avuto la fortuna di interpretare.
Il libro sul tuo comodino.
Al momento ne ho tre: “Lo specchio e la luce” di Hilary Mantel, “Un perfetto equilibrio” di Rohinton Mistry e “La ragazza della palude” di Delia Owens.
Un epic fail sul set.
Sul set di “Wolf Hall” non facevo altro che inciampare, per tutto il tempo! Essendo giovane e principiante ero ovviamente molto imbarazzata. Deve esserci un filmato da qualche parte in cui io e Charity Wakefield camminiamo lungo un corridoio e scompariamo fuori campo. Quelle gonne erano pericolose!
Il tuo must-have sul set.
Una bottiglia d’acqua e una scorta di biscotti al cioccolato e bourbon.
La tua isola felice?
Ore 10 nel mio giardino con una tazza di caffè decaffeinato e una fetta di pane tostato con marmellata.
Interpreti spesso personaggi del passato. Se potessi uscire a cena con tre persone, una del presente, una del passato, e una del futuro, chi sceglieresti?
Tina Fey, Adriene Mishler e Alexandria Ocasio Cortez. Oltre a essere donne incredibili, penso che sarebbe semplicemente molto divertente andarci a cena.
Quali sono le ultime cose che hai scoperto su te stessa?
Non dovrei mai ossigenare i miei capelli. Un errore che ho commesso durante il lockdown con un po’ di tinta casalinga. Non lo rifarò troppo presto.
Quali sono i progetti futuri di Kate?
Ho appena finito di girare un film di Terrence Davies intitolato “Benediction”, con Jack Lowden. È la storia di Siegfried Sassoon, il poeta di guerra, e io interpreto sua moglie Hester Gatty. È una storia davvero bella, e non vedo l’ora che la gente la conosca.
Photos by Rick Truscott.