Kimmy Shields è un’attrice.
Sì, sarebbe molto semplice definirla così e non aggiungere altro, ma in realtà Kimmy è un insieme di sfumature meravigliose che la rendono una persona ed artista formidabile: ama il suo lavoro perché le piace riuscire a dare voci a persone diverse, è un’ottima cantante (ne sono la prova i suoi video su Instagram), le piacciono, più che piacere si parla di puro amore, i negozi vintage, ama la moda con cui le piace divertirsi e con la sua voce trasmette sempre messaggi positivi, di vicinanza agli altri ma anche di verità, onestà. Non nasconde i suoi momenti più difficili per condividerli e far sentire gli altri meno soli. Insomma, noi ci siamo innamorati di Kimmy, del suo stile inconfondibile e della gentilezza che ci ha dimostrato sin dal primo momento quando l’abbiamo incontrata a Los Angeles.
Se volete sapere della sua esperienza nell’interpretare Noonie in “Insatiable” (Neflix), il suo superpotere e l’ultimo film visto nel suo cinema preferito, non perdetevi la sua intervista.
Quando hai capito di voler diventare un’attrice?
Non credo ci sia stato un momento preciso, ho sempre saputo dentro di me che era quello che volevo fare. Sono così fortunata ad avere dei genitori che mi sostengono, che hanno sempre supportato i miei sogni, a dispetto di quanto folli potessero sembrare. Mi piace un po’ di follia.
A proposito del tuo personaggio Nonnie in “Insatiable”: come ti sei preparata per questo ruolo e come si è evoluto durante la serie?
Vorrei avere una bella risposta intelligente a questa domanda, ma penso che fosse davvero già tutto radicato nel mio reale rapporto con Debby, e quanto io la adori. Lei ha reso davvero facile raccontare questa storia e a viverla onestamente. Penso che il personaggio di Nonnie si sia evoluto tra le due stagioni, nel suo sviluppare sani confini e nel fare propria la sua sessualità.
“…Il personaggio di Nonnie si sia evoluto tra le due stagioni, nel suo sviluppare sani confini e nel fare propria la sua sessualità”.
Come ti sei legata a lei?
Mi sono legata al suo bisogno di appartenere a qualcosa. Intraprendere la recitazione a tempo pieno può sconquassare la tua identità, se questa non è ben radicata in qualcosa che esuli dal lavoro, quindi verifico sempre con me stessa quali sono i miei valori e chi voglio essere. Ho anche assimilato molto da Nonnie nel suo imparare a parlare per coloro che ama. Vorrei essere in grado di comunicare meglio e adoro il modo in cui lo fa con tanta grazia e onestà.
Essere al liceo non è facile e la gente ama il tuo personaggio perché si immedesima: com’è stata invece la tua esperienza a scuola e cosa rende Nonnie così unica?
È molto gentile dirlo da parte tua! Le superiori fanno schifo. Ricordo quel periodo come pieno di insicurezze e ormoni impazziti. Considero Nonnie unica perché ha quella sorta di sicurezza e coscienza di sé che avrei davvero voluto avere al liceo. La considero quasi una sorella maggiore per questo.
Hai avuto l’opportunità di improvvisare durante “Insatiable”?
La scrittura è così deliziosa che non ho mai avuto la sensazione di poter fare qualcosa di meglio. Lascio l’improvvisazione ai professionisti come Arden Myrin e Sarah Colonna. Loro ce l’hanno del sangue.
“Verifico sempre con me stessa quali sono i miei valori e chi voglio essere”.
Come ci si sente a far parte di un tale movimento globale su Netflix?
È ultraterreno. Mi considero una nullità, quindi la sensazione di loggarmi e vedere la mia faccia su un banner di Netflix è difficile da descrivere. Ma sono così grata di far parte di questo tipo di tv, coraggiosa abbastanza da raccontare storie difficili e metterci così tanto cuore mentre nel farlo.
Hai mai pensato di scrivere o dirigere? Se sì, puoi dirci qualcosa al riguardo?
Ho trascorso la mia formazione cercando di diventare brava nel dare vita alle parole di qualcun altro. Mi piace essere in quella posizione, perché so quanto sia ristretta la mia prospettiva tra le migliaia di scrittori che hanno storie straordinarie da raccontare. Sono grata ogni qualvolta vengo scelta per dare loro vita. La regia invece è qualcosa che lentamente mi affascina. Penso che un giorno mi piacerà provarci.
Dramma o commedia?
Commedia drammatica.
Quali storie sogni di raccontare?
Adoro le storie di redenzione, grazia, vittoria sui traumi. Ma mi piacciono anche le storie d’amore con grandi sogni e amore selvaggio e mondi fantastici. Mi piacciono le storie!
E se parliamo di cibo, di cosa sei “insaziabile”?
Cheeseburger, pane all’aglio, gelato, pizza. Se c’è di mezzo carne o formaggio, sicuramente te ne chiederò un pezzo.
Accento preferito.
Mi sento in dovere di dire quello italiano. È così romantico e melodico, potrei ascoltarlo tutto il giorno.
Must-have sul set.
Un libro e qualche mossa di ballo!
“Adoro le storie di redenzione, grazia, vittoria sui traumi“.
Motto preferito.
“Che cos’è un motto per te?”
Qual è il tuo film guilty pleasure?
Sono dolorosamente indecisa, ecco alcuni tra i miei preferiti: “30 anni in 1 secondo”, “La rivincita delle bionde”, “Miss Detective”, e “School of Rock”.
Una serie da divorare e una da gustare.
Da divorare? “Big Mouth”. Da gustare? “The End of the F*cking World”.
Il tuo superpotere.
Non riuscire praticamente in nulla, ma provare comunque a fare tutto.
Epic fail sul lavoro.
Durante la seconda stagione di “Insatiable” ho avuto la febbre per 24 ore, e ho passato la giornata vomitando tra un setup e l’altro.
“Non riuscire praticamente in nulla, ma provare comunque a fare tutto”.
Di cosa vorresti essere una trendsetter?
Infondere umanità nelle interazioni in internet. O di cappelli!
Parli molti di questo (e grazie per farlo): cosa significa per te “sentirsi a proprio agio nel proprio corpo e nella propria pelle”?
Sentirmi a mio agio nella mia pelle e corpo significa che sto lentamente liberando me stessa dal volermi fare la guerra. Significa permettere a sé stessi la gentilezza che ci meritiamo per accettare dove siamo in questo momento nel tempo. Sii gentile con te stesso come lo sei con i tuoi amici più cari. Se il tuo cuore è nel posto giusto puoi fare spazio per relazioni con un profondo significato, e lentamente realizzerai che non devi apparire in un modo specifico per far sì che succeda.
“…relazioni con un profondo significato, e lentamente realizzerai che non devi apparire in un modo specifico per far sì che succeda“.
Cosa c’è nel futuro di Kimmy?
Al momento, l’unico progetto a cui sto lavorando è migliorare un po’ ogni giorno e trovare occasioni in cui essere utile. Amo fare volontariato con Meals on Wheels o donare oggetti al Downtown LA Women’s Shelter.
Qual è il tuo negozio vintage preferito di Magnolia Boulevard?
È come chiedere ad un genitore quale sia il figlio preferito. È praticamente impossibile scegliere. Ma mi piacete e voglio vedervi felici, per cui dirò Slone Vintage.
Ultimo film visto al New Beverly Cinema?
“Network” (1976). Che emozione.
Qual è la vera bellezza della recitazione per te?
Amo recitare per molti motivi, ma penso che la sua vera bellezza sia che, attraverso la narrazione, riesco a creare uno spazio sicuro in cui le persone possono avere conversazioni che altrimenti non avrebbero mai avuto. Di questo ne sarò sempre grata.
E come ultima domanda… Perché hai Hugh Jackman come foto profilo di Instagram?!
È una icona!
Photos by Johnny Carrano.
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Makeup by Courtney Hart.
Hair by Brandon Liberati.
Styling by Cassy Meier.