Silver Lake, Los Angeles.
Eravamo tutti entusiasti di poter incontrare Logan Browning e di avere l’occasione di discutere con lei il suo lavoro – e, naturalmente, i personaggi che interpreta. Perchè l’interpretazione che Logan offre dei personaggi femminili, con Samantha White nello show Netflix “Dear White People” in prima linea, è una delle migliori in circolazione.
I suoi personaggi non sono ragazze con cui è facile relazionarsi, eppure Logan ha offerto una visione profonda e un dettaglio importante nella creazione di personaggi credibili: piccoli tratti che gli spettatori possono riconoscere non solo in se stessi, ma anche in chi sta loro attorno. Specialmente nei suoi ultimi ruoli, Logan ha mostrato al mondo come i personaggi possono essere, al contempo, forti, carismatici, “cattivi”, impetuosi e a volte intimidatori, ma anche sfaccettati, in continua evoluzione, a prescindere dal loro ruolo nella storia.
Potremmo pensare al personaggio di Jelena nella serie “Hit the Floor”, l’antagonista, competitiva e crudele, che rende le cose difficili ad Ahsha Hayes, interpretata da Taylour Paige.
Oppure potremmo parlare di Samantha White – no, dovremmo parlare di lei, perchè sono tante le cose che “Dear White People” ha da insegnare al pubblico. “Dear White People”, basato sull’omonimo film vincitore al Sundance nel 2014, è un importante tassello nella rivoluzione che, finalmente, sta portando l’ambiente Televisivo e dello Streaming ad essere più inclusivo e bilanciato. É ancora un processo lento e agli inizi, ma incalzante. Nella serie, Sam non è certo un personaggio semplice. Sono serviti un paio di re-watch per comprenderla almeno parzialmente, in una serie che, a dispetto dei momenti divertenti e dei personaggi meravigliosi, riesce a catturare tutti i frammenti di una realtà che troppo spesso risulta spinosa, tanto socialmente quanto storicamente.
L’interpretazione di Sam data da Logan è incredibile: rende perfettamente l’idea di questa bellissima, intelligente giovane donna, che potrebbe sembrare esigente e testarda, ma che ha i suoi momenti di fragilità, risultando umana e credibile. Nella stagione appena uscita di “Dear White People”, in streaming su Netflix dal 4 Maggio, ci saranno “molti segreti” e, nonostante molti dettagli siano stati tenuti segreti fino all’ultimo, sappiamo di certo che tutti sono tornati a scuola dopo la protesta fallita della prima stagione. Forse vedremo alcuni angoli del carattere da leader di Sam smussarsi, ma siamo certi che il suo programma radiofonico non perderà il suo mordente – al contrario, dal momento che nella seconda stagione farà la sua comparsa un troll misterioso, che infastidirà Sam e i suoi compagni.
Logan ha sempre interpretato personaggi complessi, e non vedevamo l’ora di chiederle cosa ne pensasse di “Dear White People” e di Sam. Perché, dopotutto, le persone sono fatte di strati; e, nei personaggi interpretati da Logan, ci sono molti strati, molte personalità, e ognuno lascia intravedere al pubblico tanti piccoli dettagli che, insieme, funzionano. Ciò rende i personaggi molto di più della classica Queen B gelosa della protagonista o del leader in lotta con la società opprimente: non sono personalità perfette, ma di certo non sono unidimensionali.
Sono personaggi che hanno dei difetti e sono meravigliosi,
e siamo in grado di apprezzare uno show anche
grazie alla loro autenticità e complessità.
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Come ti trovi a Los Angeles da quando ti sei trasferita da Atlanta?
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Adoro LA.
Ho davvero imparato ad amarla, e più passa il tempo, soprattutto quando me ne vado e poi torno, più mi rendo conto di quanto sia bella, e quante opportunità ci siano. È davvero diventata uno dei miei posti preferiti.
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Quando hai deciso che saresti diventata un’attrice?
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Quando avevo 14 anni, mia mamma mi iscrisse ad una competizione per diventare modella e attrice ad LA. Gli agenti stavano giudicando la competizione, e uno di loro mi chiese “se facevo sul serio”; i miei genitori mi permisero quindi di trasferirmi ad LA e colsi l’occasione. Ho sempre amato guardare altri giovani attori in TV e sentirli come se fossero amici, volevo fare altrettanto per qualcun altro.
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Hai interpretato Jelena in “Hit The Floor”. Dopo 4 stagioni, senti cambiato il tuo approccio a Jalena?
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C’è stato un lungo intervallo tra la stagione 3 la 4, e naturalmente sono una persona diversa, quindi guarderò al personaggio con una lente diversa. Fortunatamente Jalena è più matura, non è la “cattiva” che era nelle prime 3 stagioni, sta entrando in una sorta di fase materna nella propria vita, ed è una cosa interessante da vedere.
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Non eri una ballerina professionista quando sei arrivata nel set delle “Devils”, eppure tutte le coreografie sembrano così incredibilmente complicate! Come erano le prove sul set?
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Ho lavorato così duramente per “Hit the Floor”. Mi sono allenata per 8 mesi, e le prove erano davvero dure, perché tutte le ragazze erano ballerine professioniste. Ma tutti mi hanno sostenuta e potevo vedere i miei miglioramenti in ogni stagione e in ogni ballo. E onestamente, sono grata per questo, perché parte di ciò che amo della recitazione è imparare nuove abilità, e non tutti riescono a farlo nel proprio lavoro. Non a tutti è permesso imparare karate o suonare la chitarra, a me capita per lavoro e ne sono grata. È un po’ spaventoso ricominciare, quando sei stato per così tanto tempo lontano dalla danza, ti sembra quasi di ricominciare da capo. É spaventoso, ma una volta che torni in quello spazio, ti rendi conto che nessuno è lì per giudicarti; i ballerini non sono lì per giudicarsi, sono lì per divertirsi ed essere appassionati ed emotivi. Quindi una volta superata la paura iniziale, starò bene!
“Ciò che amo della recitazione…
…è imparare nuove abilità.”
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Qual è stato il momento più divertente mentre giravi “Hit the Floor”?
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Così tanti, è uno scherzo continuo, siamo come un grande famiglia felice. Io starnutisco molto, quindi capitano degli errori, dovreste vedere i bloopers. Per esempio, siamo in una scena molto intensa e io starnutisco per sette volte di fila, e tutti si arrabbiano! Mi sento mortificata perché le telecamere sono su di loro, ma non posso farci niente.
Mi dispiace! (ride)
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Hai avuto modo di vedere il film “Dear White People” prima di girare lo show?
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Sì, quando ho sentito per la prima volta del film, il titolo mi ha colpita. Ero tipo “Cosa? Perché? È così strano”. Ho deciso comunque di dare al film una possibilità e mi è davvero piaciuto lo stile; è un tipo di film classico e penso che questa generazione non sempre si renda conto di quanto sia elevato, in termini di dialoghi e riprese. È una versione aulica del tipico film di ragazzi al college. Quindi l’ho amato, amo Tessa Thompson nel suo ruolo, un ruolo che ora condividiamo, e che poi l’ho riguardato moltissime volte una volta ottenuto il ruolo perché ero terrorizzata.
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Come ti sei preparata al ruolo di Sam, ereditandolo dal suo ritratto di Tessa Thompson nel film “Dear White People”?
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Onestamente, è stato davvero snervante, mi ci è voluto un po’ per sentirmi a mio agio, e per un po’ intendo l’intera stagione. Non credo di essermi sentita davvero a mio agio nel ruolo di Sam fino alla seconda stagione; e questo perché la prima è stata quasi come rivisitare molte delle cose nel film, quindi mi sentivo come se stessi rifacendo cose già fatte, il che era terrificante. Ma la seconda stagione è nuova, stiamo andando in una direzione completamente nuova, quindi mi sento sicura perché tutto ciò che ho da offrire come Sam, sarà fatto da me per la prima volta.
“Stiamo andando in una direzione completamente nuova, quindi mi sento sicura perchè tutto ciò che ho da offrire come Sam, sarà fatto da me per la prima volta.”
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Qual è il tuo personaggio preferito in “Dear White People”, Sam inclusa?
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Mi piace Lionel, lo amo davvero.
É talmente carino e “coccoloso”. Lo vedi davvero maturare come persona, che è quello che succede un po’ a tutti i personaggi, ma specialmente a lui. Adoro molti personaggi che si vedranno di più nella seconda stagione, come Brooke, si vedrà più spesso ed è davvero divertente. E anche Kelsey.
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Il rapporto tra Sam e Gabe incontra un po’ di perplessità all’inizio, ma tutti i personaggi finiscono con l’accettarlo. Una delle critiche è stata che una relazione mista in realtà non è sempre così facilmente accettata. Cosa ne pensi?
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Davvero la gente pensa questo? Penso che si debba ricordare che Sam è una leader e che la gente la segua in qualsiasi cosa faccia. Quindi penso che una volta che lei afferma che “Questo è quello che sto facendo”, la gente lo accetti e ciò mostra davvero il tipo di influenza che ha il potere. Come se qualcuno in una posizione di potere facesse per tutta la vita una cosa, e poi improvvisamente cambiasse: ci potrebbe essere un po’ di resistenza, ma alla fine si accetterebbe. Come se Beyoncé improvvisamente si mettesse a fare musica country, noi tutti saremmo “Whoa, Beyoncè” e poi “Mi piace, Beyoncè!”.
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La ascolteremmo in ogni caso!
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Esattamente! Forse potremmo pensare che è strano, all’inizio, ma comincerebbe a piacerci. Credo che sia quello che succede in questo caso e penso che sia questo quando le persone cambiano repentinamente e tutti si adattano, se lo fanno andare bene.
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E cosa diresti a Sam, se potessi incontrarla?
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Oh mio Dio, Sam! Sarei nervosa di parlare a Sam, penso che lei sia davvero “sul pezzo” sul moltissime cose, non che io non lo sia, ma non vorrei iniziare una discussione con lei. E forse le chiederei se sarebbe andata in una HBCU (una delle storiche università afro-statunitensi).
Le chiederei chi ama, o se si può amare due persone contemporaneamente.
“Le chiederei chi ama, o se si può amare due persone contemporaneamente.”
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L’ultimo Binge-watch?
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“RuPaul’s Drag Race“, e più recentemente l’ultima stagione di “Black Mirror”. E ho appena iniziato a guardare “Seven Seconds“.
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Must have sul set?
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L’acqua! Sono pazza per l’acqua, bisogna mantenersi idratati! E anche uno snack proteico se ho fame e qualcosa da fare se mi annoio, come un libro o la mia sceneggiatura. Dire che ci si annoia sul set è una cosa terribile, ma quando non è il tuo turno e stai semplicemente seduto, hai bisogno di qualcosa da fare. O finisci per mangiare chili di cioccolato!
“Hai bisogno di qualcosa da fare…
…o finisci per mangiare chili di cioccolato!”
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Qual è il tuo account Instagram preferito?
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Oh, ce ne sono così tanti, sono una stalker! Mi piace @theshaderoom perché è un sito di gossip e mi tiene aggiornata dato che non guardo la Tv. E adoro Zoë Kravitz, doppio-tap su tutto ciò che pubblica!
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Qual è la tua playlist preferita su Spotify?
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Oh, che spettacolo di domanda! Amo l’R&B anni ‘90, non ci si può sbagliare, ti rende felice e mi piace sentirmi felice! Quindi ascolto molto Alaiyah, Brandy, Usher.
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Emoji preferito
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Oh ce ne sono così tante! Amo davvero l’emoji ? e, qui lo dico: penso di averne iniziato un trend, perché quando cominciai ad usarla tutti i miei amici dicevano “Perché usi l’emoji del cuore nero, Logan? È così dark!”.
E io rispondevo che tutti i colori contano e il cuore nero è, per prima cosa, così chic! E seconda cosa, con tutto il movimento Black Matters, volevo solo rendere bello anche questo cuore. Nessuno lo usava, e ora piace a tutti!
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Qual è il tuo posto preferito a Los Angeles?
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Proprio qui, la mia nuova casa! No, sto scherzando! Adoro il Getty Museum e ovunque vicino all’acqua.
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Qual è la cosa più bella che un fan ti abbia mai detto?
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La cosa migliore, probabilmente, è quando qualcuno vuole un vera conversazione, specialmente con persone al di fuori della comunità Afro-Americana. Mi piace davvero quando le persone vengono da me con la loro opinione e vogliono discutere di qualcosa. Ma la cosa migliore è quando dicono che non sono niente come Jelena, amo Jelena, ma voglio sempre che la gente mi veda come Logan, e poi l’attrice. Ogni volta che qualcuno può vedermi separatamente dal mio personaggio, questo è sempre il miglior complimento.
“Mi piace davvero quando le persone vengono da me con la loro opinione e vogliono discutere di qualcosa”
“Voglio sempre che la gente mi veda come Logan.”
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E quali sono le storie che vuoi raccontare?
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Voglio davvero raccontare storie di persone con bisogni speciali, sento che sono nascoste e che non vengono realmente raccontate. Nella mia famiglia ci sono un sacco di persone con bisogni speciali e ci sono così tante storie su di loro e sulle persone che si prendono cura di loro e li supportano. E mi piacerebbe vederne di più di queste storie, e di raccontarle.
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Cosa ti riserva il futuro?
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Ho appena finito un film, “The Perfection“, è un thriller e ne sono davvero entusiasta, è il motivo per cui mi sono rasata la testa. Spero di dirigere e studiare regia e fotografia cinematografica, voglio davvero imparare e immergermi in questo mestiere.
Photo and video by Johnny Carrano