Era piccola Ludovica Martino quando ha fatto il suo “ingresso” nell’armadio di “Narnia”, scoprendo una grande passione: quella per il cinema. Da allora, ne ha fatta di strada come attrice, interpretando personaggi con i quali è cresciuta e cambiata: da Eva di “Skam Italia” ai suoi ultimi lavori, il film “Lovely Boy” e la serie TV Netflix “Luna Park“.
Tra il desiderio di “sparire” sempre nei suoi personaggi e la sfida nel raccontare un’epoca tramite film e serie in costume, ci raccontato del “cosa” le fa dire di sì ad un progetto, dei suoi must-have beauty (spoiler: ogni tanto compare anche un ombretto viola per un motivo specifico…) e della recente scoperta per essere vincenti.
E tra tutti questo progetti c’è dell’ansia? Assolutamente no! Ludovica lontana dal set proprio non riesce a stare, anzi!
Qual è il tuo primo ricordo legato al mondo del cinema?
Il mio primo ricordo legato al mondo del cinema è Il film “Narnia”. Andai con la mia famiglia al cinema. Ci ero andata solo poche volte prima di allora e mi sembrava tutto così gigante e ad alto volume che mi sembrava di essere parte di quella realtà magica e incantevole.
Per giorni ho pensato di essere entrata nell’armadio. [ride]
Qual è quella cosa che ti fa dire di “sì” ad un progetto, quando ne leggi la sceneggiatura?
Se mi emoziona dico sì. Non ci penso due volte. Sento una spinta irrefrenabile nel voler raccontare quella storia lì e nel voler iniziare il film il prima possibile con il massimo impegno. Quando sento che questo innamoramento avviene, mi butto a capofitto. Ma comunque farei sempre e solo film che da spettatore andrei a vedere.
“Ma comunque farei sempre e solo film che da spettatore andrei a vedere”.
“Skam Italia” ha aperto le porte ad una nuova generazione di attori, diventando un fenomeno capace di parlare e di affrontare temi attuali, aspetto che mancava nel panorama seriale italiano. Come ti ha cambiata interpretare Eva nel corso delle stagioni? E come descriveresti il cambiamento di Eva come personaggio?
Eva è un personaggio che ho accompagnato dalla sua fase embrionale fino ad oggi. E lo stesso ha fatto lei con me. Siamo cambiate e cresciute insieme. Siamo partite insieme. Eva come personaggio diventa, a mio avviso, sempre più empatica ogni stagione che passa.
È stata da poco annunciata la quinta stagione! C’è già qualcosa che puoi anticiparci? O qualcosa che speri di vedere?
A me fa ridere che tutti mi fanno questa domanda, ma io ancora non ho ricevuto i copioni! Ho firmato sulla fiducia questa volta!
“Lovely Boy”racconta una storia di perdizione, di come ritrovare sé stessi e di solitudine. Come ti sei preparata al il tuo personaggio?
Io ho fatto un lavoro di osservazione di alcune realtà che avevo vicine che erano molto affini al momento di vita del mio personaggio nel film, ma volevo farmi guidare totalmente da Francesco Lettieri [regista] perché avevo apprezzato moltissimo la bravura degli attori nella sua opera prima (“Ultras”) e speravo dirigesse anche me così.
E qual è la prima domanda che hai fatto al regista?
È stata: “vuoi veramente tingermi i capelli di nero e farmi la frangia?” [Ride] Ero felicissima di cambiare aspetto.
La nuova serie Netflix “Luna Park”: com’è stata l’esperienza sul set? Qual è l’aspetto della serie che non vedi l’ora che il pubblico possa vedere?
Io amo immensamente girare film in costume. Adoro gli abiti e le ambientazioni d’epoca, sebbene sia molto difficile replicare lo stile di vita di un tempo passato provo una forte attrazione nel suo racconto ed è per questo che amo cimentarmici. Qui abbiamo raccontato una storia di una famiglia degli anni ’40 molto povera e di un amore separato dalla guerra. Spero che il pubblico con questa serie si emozioni, la storia del mio personaggio è estremamente tenera e commuovente.
Quanto di te c’è nei tuoi personaggi? Tendi a “separarti” da te stessa per immergerti completamente in un ruolo, o lasci che le esperienze personali ti ispirino il più possibile?
In realtà spero sempre di sparire nei miei personaggi. Vorrei nascondere Ludovica il più possibile.
“Adoro gli abiti e le ambientazioni d’epoca, sebbene sia molto difficile replicare lo stile di vita di un tempo passato provo una forte attrazione nel suo racconto…”
Abbiamo appena parlato di tantissimi nuovi progetti. Come stai vivendo questo momento? Penso possa essere anche un momento di ansia o paure. Come le affronti?
Per fortuna nessuna ansia o paura, è un momento molto bello e me lo sto vivendo mentre faccio il lavoro dei miei sogni. Più di tanto tempo lontana dal set non riesco a stare, recitare mi fa sentire davvero bene. Mi fa finire le giornate con il sorriso stampato in volto e con quella stanchezza positiva, andrenalinica.
Che cosa significa per te sentirti a tuo agio nella tua pelle?
Credo che la nostra pelle è quello che ci è stato donato e dobbiamo averne cura. Con tutti i suoi “difetti”, ma rappresenta la nostra bellezza.
Per me bellezza significa identità personale.
“Mi fa finire le giornate con il sorriso stampato in volto e con quella stanchezza positiva, andrenalinica”.
Makeup e costumi sono una parte importantissima dell’interpretare un ruolo. Nella tua vita di tutti i giorni, qual è il tuo rapporto con il makeup?
A me piace tantissimo truccarmi e truccare gli altri. Devo dire sono anche bravina (a detta delle mie amiche). Quando avevamo sedici anni, prima di andare alle feste, venivano tutte a casa mia a farsi truccare a turno. A casa sembrava ci fosse una processione al santo. Ora, nonostante sul set mi trucchino quasi tutti i giorni, non sento per niente un rifiuto del make-up, anzi sono diventata ancora più curiosa e cerco di carpire tutti i segreti delle truccatrici per poi replicarli in privato.
Con Armani hai vissuto a Venezia un’esperienza magica. Quali sono i tuoi prodotti makeup must have?
Assolutamente mai senza matita sopracciglia, rossetto e correttore!
E invece sul set, qual è il tuo “must have” in generale?
Dipende dal personaggio. A volte il correttore si fa sostituire anche dall’ombretto viola per aumentare le occhiaie, se serve per le necessità del personaggio.
Hai mai avuto un “epic-fail” sul set?
Non così memorabile per fortuna!
Si dice che, come attrici/attori, interpretando nuovi personaggi, si scoprano sempre nuove cose su sé stessi. Qual è l’ultima cosa che hai scoperto di te stessa?
Sono una persona poco paziente e invece ho scoperto che nella vita vince chi resta più calmo.
Il libro sul tuo comodino in questo momento. E quale libro consiglieresti a tutti di leggere?
Ora c’è “Donne che amano troppo” . Consiglio “Sentirsi bene”(D. Burn).
Di cosa hai paura?
Di perdere persone care.
E qual è invece la tua isola felice?
Roma.
Photos by Johnny Carrano.
Make-up by Donatella Ferrari using Armani Beauty Lip Power.
Thanks to San Clemente Palace Kempinski.