Credere nei propri sogni e lottare per realizzarli.
Questo è un mantra che tutti dovremmo seguire nella vita e Ludovica Narciso è sicuramente la dimostrazione che volere è potere, indipendentemente dal sesso o dall’età. Founder dell’Agenzia Kube, un punto di ritrovo, di confronto e di crescita per tutte le donne, Ludovica ci ha parlato del suo business, di alcuni elementi che fanno la differenza (e il successo) quando si decide di lanciarsi in un’avventura lavorativa propria e di altre curiosità da #girlboss!
Come è nata Kube Community e quali sono stati i primi step che hai fatto per diventare imprenditrice di te stessa?
Ho iniziato a pensare a Kube Community lo scorso aprile. Ero in una fase di stallo e avevo bisogno di un percorso dinamico e creativo che mi rispecchiasse. Ho dato vita a tutto questo immaginando Kube come un posto speciale per noi donne dove possiamo comunicare, creare, batterci per i nostri diritti e allo stesso tempo intrattenere un pubblico. La cosa bella e che mi emoziona ogni giorno è che Kube può essere talmente ampio e giocare su svariati livelli che non ha dei veri e propri limiti.
Ho cominciato a buttare giù l’idea, a immaginare quello che volevo realizzare e a contattare persone che mi potessero supportare. Dopo poco sono arrivate ragazze che hanno creduto nel progetto e ancora oggi mi stanno accanto, lavorando insieme a me per far crescere questa realtà.
Si parla spesso di successo, ma quale è stato l’aspetto più difficile durante il tuo percorso lavorativo?
L’aspetto più difficile credo sia stato mettere da parte la paura di fallire, che a volte ancora ho dentro di me, e lanciarmi in questa avventura. Nessuno purtroppo può prevedere il futuro e sapere cosa aspettarsi, per cui mi sono lanciata senza avere nulla in mano. Credo che per quante ricerche uno possa fare, se hai una passione devi buttarti e vedere come va. Kube è la mia passione e ci credo ogni giorno.
“Fashion is all about confidence”. Cosa significa per te sentirsi sicuri di sé stessi?
Cosa significa sentirsi sicuri di se stessi? Vorrei rispondere, ma sinceramente non lo so. Ancora oggi fatico a sentirmi sicura di me ogni giorno, ma con le persone giuste al mio fianco, che credono in me, a volte mi fermo e penso “cavolo forse dovrei fidarmi”. Credo sia difficile sentirsi propriamente sicuri di se stessi, siamo umani e molto emotivi. La sicurezza in noi stessi arriva col tempo, con i fallimenti, con la pratica.
Tante cose di cui mi sento sicura oggi anni fa nemmeno avrei pensato di farle.
Qual è il tuo “motto”?
Insegui i tuoi sogni perché nessuno li inseguirà per te. E’ il mio motto da sempre perché credo che siamo noi stessi a doverci prendere la responsabilità di quello che vogliamo nella vita. Nessuno starà ad aspettarci, soprattutto nel mondo di oggi che è sempre in corsa per le nuove tendenze. Dobbiamo essere capaci di crearci la vita che sogniamo, e se poi non dovesse andare almeno ci abbiamo provato.
Chi è la tua più grande ispirazione nella vita lavorativa?
Non credo di avere una sola grande ispirazione, ma tante. Tutte le mamme, che lavorano sodo e fanno sacrifici ogni giorno per dare ai figli tutto ciò di cui hanno bisogno, e che sperano che i loro piccoli possano vivere una vita felice e spensierata realizzando ciò che vogliono per la loro carriera.
Per te una Girl Boss è…
Una girl boss è una ragazza che non si fa scrupoli nel dire “voglio avere successo”. Oggigiorno aprirsi e dire di voler realizzare un grande progetto ci mette sotto grande pressione, perché siamo tutti pronti a giudicare il prossimo invece di supportarlo. Per cui si, credo che una girl boss sia una donna che sa cosa vuole e corre a prenderselo non curandosi del giudizio altrui.
Come definiresti il tuo stile?
Definirei il mio stile molto tomboy. Adoro i capi prettamente con taglio oversize o maschili. Datemi un bel paio di jeans, un blazer e sono totalmente a mio agio. Inoltre penso che un jeans e una tshirt siano immancabili nell’armadio, sia di un uomo che di una donna.
Il libro sul tuo comodino? E il tuo libro di moda preferito?
Sul mio comodino ho un libro self-help di Jen Sincero, autrice che arriva al sodo in modo schietto e conciso, “Tu sei un duro”. Amo i libri motivazionali perché ti danno una carica pazzesca e ti spronano a migliorare te stessa ogni giorno Non so se si possa definire un libro di moda, ma “Come essere una parigina ovunque tu sia” di Caroline de Maigret, credo sia una bellissima inquadratura della moda francese.
Qual è il tuo “happy place”?
Il mio happy place credo sia la sala di un cinema. Attraverso i film possiamo vagare in altre realtà, dimensioni e vite che vengono raccontante sul grande schermo e credo sia una cosa meravigliosa che ancora oggi trovo affascinante. E’ un momento di puro relax e divertimento che inoltre ha un impatto grandissimo sulle nostre menti.
Qual è il tuo progetto dei sogni?
Per ora il mio progetto dei sogni è quello di lanciare un panel con tante donne che parlino della loro carriera e che interagiscano con le giovani menti di oggi, per raccontare come potersi ambientare e trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. E poi, compiere gli step finali per trasformare Kube in una vera azienda con una sede fisica a Roma.
Si parla spesso dell’essere femministe, ma cosa significa per te femminismo?
Femminismo è battersi per i nostri diritti. Anche solamente lottare per riuscire ad avere una parità salariale è femminismo. Tutte le lotte delle donne sono femministe.
I tre consigli che daresti a chi sta iniziando la propria avventura nel mondo del lavoro.
Segui il tuo cuore e non la tua mente perché solo il cuore ti farà capire cosa vuoi davvero fare.
Fai pratica, cerca di prendere tutte le nozioni possibili da chi ti guida perché la pratica è quella che fa la differenza.
Circondati di persone che supportano quello che vuoi realizzare e non che ti buttino giù.
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