Nei panni del misterioso direttore creativo Davide Sardi di “Guida astrologica per cuori infranti”, Michele Rosiello si è divertito parecchio, riscoprendo il fascino del mondo dello zodiaco.
Girare e recitare nelle commedie romantiche non è semplice come sembra, come ci ha raccontato Michele: ci vuole professionalità nel rappresentare la leggerezza, il coraggio di fare cose che non ci si sarebbe mai sognati di fare nella vita vera (guidare una moto, per esempio!) e una giusta dose di creatività per dar vita ai personaggi e inscenare storie il più possibile verosimili.
In attesa di ritrovarlo nella seconda stagione di “Guida astrologica” e della produzione Rai Fiction + Italian International Film “Mina settembre”, Michele ci ha raccontato i retroscena e anticipato cosa aspettarci dai nuovi capitoli dei suoi successi, insieme ad alcuni bellissimi aneddoti personali.
Qual è il tuo primo ricordo legato al cinema?
Scavo nella memoria e non riesco a ricordare la prima volta che sono andato al cinema. Ma la prima immagine che mi viene in mente è la scena di Massimo Troisi e Lello Arena sulle scale a Chiaia sotto la pioggia in “Scusate il ritardo”. Il film è del 1983 e sicuramente non l’ho visto al cinema, ma il seme del mio entusiasmo per questa “macchina magica” credo sia stato piantato proprio lì. Caso ha voluto che un po’ di anni fa un amico mi abbia coinvolto nel riproporre proprio quella scena, tra quelle scale, in un singolare tour guidato dove i turisti, alla scoperta delle strade di Napoli, si imbattevano in medias res in Vincenzo e Tonino, umile omaggio a Napoli e al cinema di Troisi.
Sei tra i protagonisti di una nuova serie Netflix italiana molto originale, apprezzata da pubblico e critica, “Guida astrologica per cuori infranti”. Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai letto la sceneggiatura e la prima domanda che hai rivolto ai registi e a te stesso?
Quando ho letto il progetto in fase di casting il mio primo pensiero è stato: “Ma cos’è?!”, perché avevo davanti qualcosa di insolito per la serialità italiana. Ma ho anche detto: “Beh, interessante… c’è da divertirsi!”. Poi, ho vinto il provino e probabilmente la prima domanda che ho rivolto alla regista Bindu De Stoppani è stata: “Ma devo necessariamente guidare la moto?!”. La risposta è stata affermativa e quindi, grazie a “Guida astrologica per cuori infranti”, ho preso anche la patente A!
Al di là di ciò, mi sono subito chiesto se fossi in grado di rendere al meglio in una “romantic-comedy” di questo tipo. Apparentemente potrebbe sembrare un genere più facile di altri, perché leggero. Ma io ritengo che farlo bene sia davvero difficile.
“…mi sono subito chiesto se fossi in grado di rendere al meglio in una ‘romantic-comedy’ di questo tipo”.
Interpreti Davide Sardi, il giovane direttore creativo del network in cui lavora la protagonista, un personaggio riservato, attento e criptico. Qual è stato il tuo approccio al personaggio, e quanto c’è di te in lui?
A volte capita di doversi costruire da soli il non-scritto del personaggio…origini, famiglia, sogni, paure, etc. Ma in questo caso, la regista era anche creatrice e sceneggiatrice del progetto. Motivo per cui aveva un’idea molto chiara di tutti i personaggi e insieme abbiamo lavorato proprio su “Chi è Davide”. Noi lo vediamo per la prima volta alla macchinetta del caffè della Dora TV, ma fino a prima di quel momento… “Cos’ha fatto nella sua vita?”. Più che in altri casi, è stato importante per me lavorare sul suo passato per costruire l’uomo che è oggi. Credo ci sia sempre qualcosa di noi nei personaggi che interpretiamo (anche in quelli apparentemente più lontani). Di mio, qui, ho portato la riservatezza, un forte senso di responsabilità, e la propensione a osservare e ascoltare più che a parlare.
Hai letto il libro prima di iniziare le riprese? Quanto ti ha aiutato/influenzato sapere che la serie è tratta da un romanzo?
L’ho subito acquistato e iniziato a leggere, ma mi sono fermato dopo poche pagine perché alcune cose erano leggermente diverse nella sceneggiatura e non volevo rischiare di confonderle. E, soprattutto, Davide era un po’ diverso da come lo stavamo costruendo. Ho preferito, perciò, chiudere il libro per poi riaprirlo al termine delle riprese della seconda stagione.
Le riprese della seconda stagione si sono concluse quest’estate, quindi presto conosceremo il seguito della storia, con nuove puntate dedicate ai segni zodiacali esclusi dalla prima. Cosa dobbiamo aspettarci da questa seconda serie? Il tuo personaggio alla fine della prima stagione si dimostra ancora più criptico, cosa ci puoi svelare sull’evoluzione della sua storia? Riusciremo a capire i motivi delle sue azioni?
Se vi è piaciuta la prima, dovete aspettarvi che la seconda vi piacerà ancora di più! Racconteremo gli altri segni zodiacali e daremo una risposta a una delle domande più gettonate: “Qual è il segno di Davide Sardi?”. La serie avrà molto più respiro e i personaggi avranno sviluppi inaspettati. Parli di un Davide criptico… Finalmente capiremo perché lo è e, soprattutto, dopo il finale della prima stagione, sarà costretto a tirare giù quel velo di mistero che lo accompagna e ad affrontare il passato, solo apparentemente risolto.
Come descriveresti “Guida astrologica per cuori infranti” in una sola parola?
Astrologicamente-romantica. Vale? Altrimenti, direi Adorabile.
Interpreti anche il barman Giordano nella serie prodotta da Rai Fiction e Italian International Film “Mina Settembre”, la cui seconda stagione è in arrivo. Verso che direzione si svilupperà il tuo personaggio e la sua storia?
Abbiamo iniziato da poco le riprese e quello che posso dire è che vedremo un Giordano fuori dal locale di Titti… letteralmente e non! Nella prima stagione abbiamo conosciuto un barman in gamba dalla scorza dura e dal cuore tenero, abbiamo seguito la sua naturale gelosia e tifato per il lieto fine con Titti. Ora lo conosceremo anche nel privato e seguiremo la quotidianità di una coppia che scoppia! Ci divertiremo.
A proposito di astrologia… leggi l’oroscopo?
Qualche mese fa ti avrei risposto: “Se capita”. Ora ti dico: “Spesso”. Non sono diventato un esperto né ci do molto peso, ma mi diverte leggerlo e mi affascina pensare che quando siamo nati la posizione degli astri possa aver influito sulle persone che siamo oggi. Perché no?! Ma ciò non vuol dire non essere padroni delle nostre scelte e del nostro destino.
“…mi affascina pensare che quando siamo nati la posizione degli astri possa aver influito sulle persone che siamo oggi”.
Un ingegnere che vorresti interpretare sul grande schermo?
Leonardo da Vinci! Il suo ingegno non faceva distinzioni tra scienza, filosofia, arte o musica. E uno dei miei sogni da bambino era proprio quello di essere un inventore, in qualsiasi campo. In più, il Rinascimento è tra le epoche che più mi piacerebbe vivere con il mio lavoro. Devo ammettere però che se si parla di Leonardo da Vinci, prima delle sue opere, penso a “Non ci resta che piangere” con Mario e Saverio che, finiti indietro nel tempo, provano a spiegargli invenzioni e concetti contemporanei!
Qual è stato l’incontro cinematografico più significativo della tua carriera, finora?
Indubbiamente quello con Ettore Scola. Ho sempre amato il suo cinema e aver avuto la fortuna non solo di conoscerlo, ma anche di lavorarci, è stato per me motivo di grande gioia e un’esperienza formativa unica. Giravamo nello storico Teatro 5 di Cinecittà e raccontavamo di Fellini, Scola e di tanti che, a partire dalla redazione del Marc’Aurelio, hanno contribuito a fare grande il cinema italiano di quegli anni. In più, il Maestro era solito a lasciarsi andare nel racconto di aneddoti relativi a tempi, luoghi e persone memorabili. Quei giorni di lavoro sono stati per me un grande regalo.
Chi o cosa ti ispira sul lavoro, ma anche nella vita di tutti i giorni?
La vita di tutti i giorni. Mi hai dato la risposta! Sono una persona curiosa e osservo tanto la realtà, per poi giocarci con la fantasia. E trovo ispirazione proprio dai posti, dalle persone, dai “fatti” che mi circondano. Ma prima di tutto questo, ci sono i sacrifici, il supporto e l’amore della mia famiglia e di chi mi sta vicino.
“osservo tanto la realtà, per poi giocarci con la fantasia”
Il primo DVD che hai comprato?
Sono classe ’89, ricordo il primo VHS! Ancora Troisi, stavolta con “Il postino”.
Un personaggio di un film o serie TV che ti piacerebbe avere come amico?
Semplice… Doc di “Ritorno al Futuro”!
Un epic fail sul set?
Non so se può essere definito tale… Ripenso a una scena de “L’Isola di Pietro” girata a Carloforte. Ero il Commissario Ferras e andavo in una tonnara a mettere sotto pressione un sospettato. Per il tipo di scena il mio personaggio doveva mostrarsi particolarmente sicuro di sé e andava via con un’uscita quasi ad effetto. Peccato però che, in uno dei ciak migliori, caddi inciampando in una rete. Provai anche a rialzarmi con nonchalance ma non ci riuscii, ero in trappola!
“Peccato però che, in uno dei ciak migliori, caddi inciampando in una rete”.
Il tuo must-have sul set?
C’è ma non si dice.
Cosa significa per te “sentirsi a proprio agio nella propria pelle”?
Sapere chi sei e stare bene con te stesso. Sentirsi liberi. Ciò non significa non avere insicurezze o credere di aver sempre ragione. Ma essere consapevoli della propria unicità e farne un punto di forza. Se sappiamo chi siamo, senza sforzarci di piacere agli altri e di rincorrere mode o modelli che la società sembra imporci, allora forse riusciamo a goderci più facilmente il presente, con le sue gioie e le sue difficoltà.
“Essere consapevoli della propria unicità e farne un punto di forza”.
Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto?
Ho seguito la mia passione. Ho lasciato una strada apparentemente più sicura e chiara per una più tortuosa e buia, senza sapere dove mi avrebbe portato.
Di cosa hai paura?
Deludere chi mi vuole bene.
Qual è l’ultima cosa/persona che ti ha fatto sorridere, oggi?
Ho appena incontrato una coppia di amici con la loro piccola, di circa 3 mesi. Lei… Sì, mi ha fatto sorridere!
La tua isola felice?
Casa mia. Se fosse su un’isola, ancora meglio.
Photos by Johnny Carrano.
Location Manager: Luisa Berio.
Location: Kiss me Darlin’ Garbatella.
Styling by Sara Castelli Gattinara.
Grooming by Francesca Naldini.
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LOOK 2, 3 and 4
Total looks: Ermenegildo Zegna